I rapporti sempre più stretti tra Occidente e mondo musulmano e la presenza di numerosi immigrati stanno generando profonde trasformazioni nelle società europee, che assumono un profilo sempre più plurale, e lasciano emergere alcune domande di fondo: che cosa esattamente sta cambiando? Come si manifesta questo inafferrabile “meticciato di civiltà”? Si può solo subire un simile fenomeno o si può tentare di governarlo?
A queste e altre questioni aperte intende rispondere il nuovo progetto di ricerca, promosso da Oasis grazie al contributo di Fondazione Cariplo, dal titolo “Conoscere il meticciato, governare il cambiamento”, che mette a frutto le competenze conseguite da Oasis in questi anni in termini di contenuti, metodo e rapporti internazionali, applicandole alla lettura delle trasformazioni in atto nella società italiana.
Il progetto sarà presentato giovedì 29 maggio, alle 11, presso la sede di Oasis a Milano alla sala San Giorgio (piazza San Giorgio 2, laterale Via Torino.
Interverranno il cardinale Angelo Scola, presidente della Fondazione Oasis, e il dottor Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo, che presenteranno i temi del progetto, le persone coinvolte e la modalità innovativa del metodo di ricerca che verrà adottata.
Oasis e il meticciato
Nata nel 2004 da un’intuizione del cardinale Scola, la Fondazione Internazionale Oasis studia come cristiani e musulmani – che costituiscono il 55% della popolazione mondiale – cambiano il loro modo di vivere la fede quando abitano un contesto plurale, dove per definizione s’incontrano diverse visioni religiose e non religiose, in concorrenza tra loro. Questa analisi ha uno scopo pratico: facilitare il riconoscimento reciproco tra i soggetti coinvolti nella società plurale, così da mettere in moto nuove energie per la crescita.
Per descrivere la situazione attuale di mescolanza di popoli e culture Oasis utilizza il termine “meticciato di civiltà e di culture”. Questo concetto, diverso rispetto a convivenza e integrazione, è un processo storico in atto, non un fine da perseguire, ed è strettamente collegato alla globalizzazione e alla civiltà delle reti. Accanto al meticciato biologico, principalmente indotto dai rilevanti flussi migratori, si registra un meticciato culturale: comunità fino a questo momento sostanzialmente scollegate tra loro sono gettate nel paragone con altre culture e religioni.
A livello pratico la Fondazione si è dotata di diversi strumenti: la rivista semestrale Oasis, pubblicata in quattro versioni linguistiche (italiano, inglese-arabo, inglese-urdu, francese), in formato digitale e cartaceo; la newsletter periodica in italiano, inglese, francese, arabo e spagnolo, che raggiunge più di 30 mila contatti mirati in tutto il mondo ed è oggetto di frequenti riprese media; il sito www.fondazioneoasis.org e le pagine social su Facebook e Twitter; le collane “I libri di Oasis” (divulgativa) e “Il Calamo” (scientifica).