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Stati Uniti

Obama, una vittoria della gente

Con l'approvazione della riforma sanitaria il 95% degli americani disporrà di una copertura sulla propria salute

24 Marzo 2010

La Camera dei rappresentanti Usa ha approvato la riforma sanitaria fortemente voluta dal presidente Barack Obama. Dopo mesi di dibattiti e polemiche (con l’accusa all’amministrazione di voler introdurre il socialismo negli Stati Uniti), il Congresso ha approvato una legge storica.
Il voto della Camera dei rappresentanti sul testo già approvato dal Senato – 219 voti a favore, tre più del necessario, e 212 contrari – è giunto grazie al sostegno di un gruppo di deputati democratici, contrari all’aborto, che hanno strappato in extremis alla Casa Bianca un decreto per ribadire il bando all’uso di fondi federali per finanziare polizze a copertura delle interruzioni di gravidanza. Il testo entra nei codici come Law of the Land.
Si è così chiusa una maratona politica durata oltre un anno e costellata da scontri e faticose mediazioni. Dopo il voto sul testo del Senato, la Camera ha approvato un pacchetto di emendamenti che armonizzano la riforma dei senatori con quella che i deputati avevano approvato in novembre. Nessuno dei 178 congressisti repubblicani ha votato a favore e più di 30 deputati democratici hanno votato no.
La riforma estenderà i servizi sanitari a 32 milioni di statunitensi, grazie all’allargamento del raggio di azione dei programmi di salute pubblica e grazie ai sussidi alle famiglie che non possono acquistare polizze assicurative private; vieterà anche alle compagnie assicurative di rifiutare le polizze a bambini o adulti con malattie congenite e impedirà di revocare le polizze ai già assicurati. Con la riforma, il 95% dei quasi 300 milioni di cittadini americani disporrà di una copertura sanitaria.
Il presidente Obama – che ha ringraziato lo speaker della Camera Nancy Pelosi per l’impegno profuso in questi mesi -, rivolgendosi ai parlamentari, ha sottolineato come la nuova legge non sia una panacea per il sistema sanitario, pur muovendosi nella direzione giusta. «Questo voto – ha detto – risponde agli americani che speravano profondamente che fosse fatto qualcosa per un sistema che lavorava per le compagnie assicurative e non per la gente comune». A detta di Obama la riforma sanitaria avrà effetti diretti e positivi sulla vita di ogni famiglia americana. La Camera dei rappresentanti Usa ha approvato la riforma sanitaria fortemente voluta dal presidente Barack Obama. Dopo mesi di dibattiti e polemiche (con l’accusa all’amministrazione di voler introdurre il socialismo negli Stati Uniti), il Congresso ha approvato una legge storica.Il voto della Camera dei rappresentanti sul testo già approvato dal Senato – 219 voti a favore, tre più del necessario, e 212 contrari – è giunto grazie al sostegno di un gruppo di deputati democratici, contrari all’aborto, che hanno strappato in extremis alla Casa Bianca un decreto per ribadire il bando all’uso di fondi federali per finanziare polizze a copertura delle interruzioni di gravidanza. Il testo entra nei codici come Law of the Land.Si è così chiusa una maratona politica durata oltre un anno e costellata da scontri e faticose mediazioni. Dopo il voto sul testo del Senato, la Camera ha approvato un pacchetto di emendamenti che armonizzano la riforma dei senatori con quella che i deputati avevano approvato in novembre. Nessuno dei 178 congressisti repubblicani ha votato a favore e più di 30 deputati democratici hanno votato no.La riforma estenderà i servizi sanitari a 32 milioni di statunitensi, grazie all’allargamento del raggio di azione dei programmi di salute pubblica e grazie ai sussidi alle famiglie che non possono acquistare polizze assicurative private; vieterà anche alle compagnie assicurative di rifiutare le polizze a bambini o adulti con malattie congenite e impedirà di revocare le polizze ai già assicurati. Con la riforma, il 95% dei quasi 300 milioni di cittadini americani disporrà di una copertura sanitaria.Il presidente Obama – che ha ringraziato lo speaker della Camera Nancy Pelosi per l’impegno profuso in questi mesi -, rivolgendosi ai parlamentari, ha sottolineato come la nuova legge non sia una panacea per il sistema sanitario, pur muovendosi nella direzione giusta. «Questo voto – ha detto – risponde agli americani che speravano profondamente che fosse fatto qualcosa per un sistema che lavorava per le compagnie assicurative e non per la gente comune». A detta di Obama la riforma sanitaria avrà effetti diretti e positivi sulla vita di ogni famiglia americana.