Cantilan Bank (Filippine) è il vincitore del Giordano Dell’Amore Microfinance Best Practices International Award 2015 del valore di 50 mila euro. Con questo denaro la banca rurale Cantilan Bank continuerà a sostenere clienti come Elsie, produttrice di riso, che afferma: «Con l’aiuto ricevuto dalla banca ho potuto diversificare le mie entrate stabilendo una piccola attività commerciale e un allevamento di maiali. Adesso possiedo dei risparmi che mi permettono di aiutare la mia famiglia in caso di necessità».
La Fondazione Giordano Dell’Amore è una fondazione di diritto privato istituita nel 1977, ma operativa già da un decennio: essa rappresenta l’evoluzione del Centro per l’Assistenza Finanziaria ai Paesi Africani (Finafrica), creato a Milano nel 1967 dal professor Giordano Dell’Amore, allora presidente della Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde e rettore dell’Università Bocconi. La Fondazione non ha finalità di lucro e copre una parte dei suoi costi con i proventi del suo patrimonio. La Fondazione Cariplo e Fondazione Crt sono rispettivamente fondatore e co-fondatore della Fondazione, che dal 2006 focalizza le proprie attività sul settore della microfinanza e della finanza inclusiva; dal 2008 è membro della Rete Europea di Microfinanza (Emn) e dell’European Microfinance Platform.
Il premio è stato consegnato durante la conferenza internazionale “Migliorare l’inclusione finanziaria dei piccoli agricoltori” promossa dalla Fondazione a Milano il 15 e 16 ottobre. Proprio nei giorni in cui il Comitato dei Premi Nobel annunciava a Stoccolma di aver conferito il Nobel per l’Economia 2015 all’economista Angus Deaton, 69enne professore alla Princeton University (Usa), per le sue ricerche finalizzate a contrastare la povertà nel mondo e soprattutto degli agricoltori nei paesi in via di sviluppo.
Con oltre 40 relatori internazionali in 3 sessioni plenarie e 9 workshop, la conferenza della Fondazione Giordano Dell’Amore ha proposto un dibattito sullo sviluppo di future e concrete soluzioni per dare ai piccoli agricoltori nei Paesi in via di sviluppo maggiori possibilità di accesso agli strumenti finanziari bancari.
«I piccoli produttori – spiega Maria Cristina Negro della Fondazione – rappresentano il 60% del settore agricolo mondiale e forniscono fino all’80% dei prodotti alimentari nei Paesi in via di sviluppo. Eppure, nonostante la loro produttività nonché importanza socio-economica, i piccoli agricoltori rappresentano la percentuale maggiore di persone denutrite. Facilitare l’accesso a prodotti finanziari adeguati può quindi migliorare la loro vita. Per esempio aiutandoli ad affrontare il rischio di perdita della produzione con prodotti assicurativi, oppure fornendo loro la possibilità di immagazzinare la produzione per venderla in un momento in cui ottenere un prezzo migliore. Azioni semplici che possono permettere loro di ottenere un maggiore reddito e migliorare le condizioni di vita».