
Bruno Pizzul, popolare giornalista e telecronista sportivo, è morto all’ospedale di Gorizia. Avrebbe compiuto 87 anni sabato 8 marzo. I funerali si svolgeranno venerdì 7 marzo alle 14.30 nel Duomo di Cormons, il paese in provincia di Gorizia che l’ha visto crescere.
Originario di Udine, prima di dedicarsi al giornalismo aveva giocato a calcio da centromediano. Dopo gli esordi nella Cormonese e nella Pro Gorizia, fu ingaggiato dal Catania e giocò anche nell’Ischia, nell’Udinese e nel Sassari Torres. Laureato in legge, ha insegnato nelle scuole medie è stato assunto in Rai con un concorso nel 1969.
La sua prima telecronaca risale all’8 aprile 1970, Juventus-Bologna, spareggio di Coppa Italia. Per oltre trent’anni ha raccontato e commentato partite del calcio nazionale e internazionale. È stato al seguito della Nazionale azzurra per nove edizioni dei Mondiali, dal 1970 al 2002. È stato anche conduttore della Domenica Sportiva, di Sport Sera e di Domenica Sprint.
Profondamente ancorato ai valori cattolici, è sempre stato vicino al mondo dello sport di base praticato negli oratori ambrosiani e non solo. Estremamente disponibile, ha condotto e moderato innumerevoli eventi pubblici, da incontri diocesani a dibattiti presso parrocchie e associazioni. Per molti anni ha collaborato con una propria rubrica al mensile diocesano Il Segno.
Alla moglie e ai familiari, in particolare al figlio Fabio, amico e collega di Radio Marconi, il cordoglio e la vicinanza della redazione di Itl.
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