Carlo Maria Martini, toccato dal segno della tolleranza e della condivisione, si spese per la vita nella propria missione di guida e di pastore, superando ogni barriera religiosa e culturale, aiutando il prossimo a comprendere l’importanza del donarsi agli altri nell’ascolto. Quante pagine si potrebbero scrivere sulla sua Cattedra? Il lungo dialogo di Martini tra le volte gotiche del Duomo, in profonda sintonia con la società, durato tanti anni, resta inalterato ancora oggi. Se la sua presenza fisica è venuta mancare, la sua parola continua a rappresentare un vivo richiamo di forza e di speranza.
L’«uomo della pace» sarà ricordato con profonda devozione dalla Veneranda Fabbrica mercoledì 25 giugno 2014 alle 20.30 con l’esecuzione in Duomo della Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, composta nel 1874.
Per la prima volta in Duomo, la grande partitura verdiana sarà eseguita nella trascrizione realizzata da Angela Montemurro per due pianoforti e voci. L’opera sarà eseguita nella penombra fino al Dies Irae, quando si accenderanno tutte le luci della Cattedrale e il grande portone centrale della Cattedrale si spalancherà verso la piazza, come segno di apertura della parola di Martini verso il mondo.
In collaborazione con Fucina Italia, il Requiem verrà eseguito in Duomo con ingresso libero fino a esaurimento posti a partire dalle ore 20.00.