È una mostra diversa dal solito, quella intitolata Tra Terra e Cielo
L’intero ricavato di questa mostra benefica (24 sono le tele in vendita), verrà consegnato, tramite le monache stesse di Azeir, alla chiesa di Aleppo, nella persona dell’ex Vicario Apostolico, monsignor Giuseppe Nazzaro (che sarà presente all’inaugurazione dell’evento), affinché gli aiuti siano realmente distribuiti alle vittime di questa atrocità e non si disperdano in mille rivoli.
«Questa mostra racconta di paesaggi, di orizzonti, ma riguarda in realtà il cuore dell’uomo, perché è lì, dove poniamo il nostro orizzonte (tra cielo e terra, appunto) che risiede il termine ed il significato del nostro desiderare – spiega l’artista stesso -. Lì si gioca il senso ultimo che ogni uomo dà a se stesso e ne rappresenta in qualchemodo la consistenza. Credo che questo desiderio del cuore che chiamo orizzonte, sia lo stesso per ogni uomo (perché identico è il desiderio dell’uomo che la sua umanità si realizzi nella pienezza) e ci chiede drammaticamente ed inesorabilmente di venire con onestà ascoltato, rispettato ed accolto nella sua interezza. Solo così, ne sono convinto, potremmo cominciare a costruire una società a misura d’uomo, di ogni uomo».