Sirio 26-29 marzo 2024
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Riflessione

Sul Lago d’Iseo: Christo dopo Christo

La "passerella" dell'artista bulgaro ha riscontrao un successo enorme di pubblico, al di là di ogni previsione. Ma ora qual sarà il futuro turistico, culturale di questo territorio, per due settimane sotto i riflettori di tutto il mondo?

di Adriano BIANCHI Direttore "La Voce del Popolo" - Brescia

12 Luglio 2016

È tornata la calma sui flutti del Sebino.

Dopo la bolgia da un milione e 200mila visitatori Montisola ha ritrovato il suo splendido isolamento e Sulzano la vivibilità di sempre. L’ebrezza della passerella è stata intensa, raccontata da tutti e in mille modi, vissuta, soprattutto, sulla pelle del territorio e dei suoi abitanti. Per volere dell’artista bulgaro l’opera se n’è andata senza lasciare segni indelebili. Eppure qualche segno, meglio, qualche frutto di The floating piers molti si aspettano di vederli, eccome!

Anzitutto c’è chi pensa che il volano offerto dall’installazione non si debba esaurire a breve. Ma chi rilancerà l’immagine del lago d’Iseo come meta turistica appetibile anche dopo Christo? Che tipo di proposta il lago saprà proporre agli eventuali visitatori, solo la bellezza dell’ambiente, nuove strutture residenziali? Wellness, balneazione e sport? O magari il divenire punto di attrazione per nuovi eventi “alla Christo” per altri esponenti della Land art o di chissà quale genere artistico? Il dopo Christo ha bisogno, anzitutto, di un’idea madre, di una capacità di racconto forte.

Serve qualcosa che affranchi il Sebino dal luogo comune di lago per la villeggiatura dei pensionati e che apra a prospettive di mercato e d’interesse inedite. Il tempo per l’operazione è breve perchè l’effetto mediatico si esaurirà presto. Se la sfida (come già scritto da queste colonne) è il “dopo Christo”, questo è il momento di essere pronti.

Forse dopo Christo ci vorrebbe un altro Christo, un’altra idea artistica forte e ardita, un’altra prova che incroci territorio, visione estetica e popolo e che magari confermi e identifichi Montisola e il lago come set ideale per l’arte in una particolare vocazione, certo originale, attorno a cui costruire il processo di sviluppo del turismo.

Christo potrebbe lanciare l’idea? Lui che ha amato questo lago, sarebbe il testimonial più autorevole di questo nuovo corso, magari verso altri artisti nel mondo che sul Sebino potrebbero trovare una casa accogliente.