Prende il via oggi mercoledì 7 novembre il convegno dal titolo: Il testimone della gioia. Luigi Santucci e il ministero della parola, in occasione del centenario della nascita (11 novembre 1918). L’iniziativa è promossa congiuntamente dal Centro di ricerca “Letteratura e cultura dell’Italia unita” dell’Università Cattolica e dal Centro nazionale di studi manzoniani.
La figura di Luigi Santucci «scrittore di vocazione e di professione» – per dirla con parole del cardinal Gianfranco Ravasi – va prendendo sempre più rilievo col passare del tempo. Laureato all’Università Cattolica, allievo di Mario Apollonio, Santucci è stato un autore prolifico, che ha spaziato dalla letteratura per l’infanzia al romanzo, dal teatro alla poesia e alla saggistica. Fin dalle prime opere attinge con abbondanza e libertà ai testi sacri, con l’intento di attualizzarne il messaggio nella quotidianità novecentesca. La sua nota più caratteristica è quella di essere stato – in una stagione culturale che dava spazio di preferenza alla rappresentazione della crisi e del negativo – autentico «testimone della gioia». Tra i suoi romanzi più famosi si ricordano Il Velocifero (Mondadori, Milano 1963) e Orfeo in Paradiso (Mondadori, Milano 1967, premio Campiello), ripreso anche in uno sceneggiato televisivo nel 1971.
Il convegno – che si apre domani mercoledì 7 novembre, alle ore 15.00, nella Casa del Manzoni (via G. Morone, 1 – Milano) – intende porre attenzione a questo positivo messaggio, vagliandone criticamente l’attualità, ma anche nella prospettiva di una testimonianza che si prolunghi, feconda, ben dentro il nuovo millennio.
La due giorni di studi si concluderà giovedì 8 novembre nell’Aula Pio XI dell’Università Cattolica (ore 9.00, largo Gemelli 1 – Milano).