In questo periodo storico dove i musei sono chiusi a causa dell’emergenza sanitaria in corso, il Museo dei Cappuccini di Milano ha deciso di voler essere vicini al proprio pubblico virtualmente.
Restando a casa si è pensato di provare a mantenere il programma degli eventi già previsto cercando di essere presenti con brevi interventi attraverso i social. Non saranno visite virtuali al Museo ma spiegazioni in pillole di alcune opere. Come da calendario, nei giorni di sabato 18 aprile e di martedì 21 aprile saranno disponibili due brevi interventi consultabili su facebook.
Il tema della Madonna della Candelabre di sabato 18 aprile era stato pensato come introduzione per prepararsi al successivo mese mariano, ma date le circostanza acquista ancora più significato poiché la Madonna della Candelabre del Museo dei Cappuccini da tempo immemore è conosciuta come Madonna del Lazzaretto, poiché proveniente dal Lazzaretto di Milano dove i frati cappuccini fecero servizio instancabile sia durante la peste di san Carlo (1576-1577), sia durante quella di manzoniana memoria (1630-1631). Un’opera che proviene dalla bottega di Antonio del Rossellino e databile alla fine del Quattrocento che, (alla chiusura del lazzaretto una volta cessate le gravi epidemie di peste), venne donata ai frati del Convento di Porta Orientale che la custodirono fino alla soppressione dell’ordine a inizio Ottocento.
Quando il convento fu soppresso e distrutto (1810) questa preziosa e cara formella venne acquisita da privati cittadini e poco meno di un secolo dopo (negli anni ’90 del 1800) venne restituita ai frati che in zona abitavano nel nuovo convento di viale Piave. Qui le venne dato il posto d’onore, nel coro dei frati e venne sempre tenuta in gran conto pensando che davanti a questa immagine avevano pregato tanti frati e tanti malati ricoverati nel Lazzaretto. Entrata nel Museo, nel 2007 ha subito un importante intervento di restauro che l’ha riportata alla bellezza originario, ma ancora oggi nella memoria dei frati è la Madonnina del Lazzaretto.
Prossimo appuntamento su facebook sarà quello di martedì 21 aprile dalle 12.00 con La donna e il velo nell’arte.
Non solo prerogativa della Vergine Maria o delle religiose, il velo per la donna ha una storia molto lunga. Sarà motivo, per dare alcuni esempi di rappresentazione delle figura della donna nell’arte, in particolare ricostruendo il significato sociale del capo coperto per le donne. Capiremo perché Maria nell’Annunciazione dei maestri d’oltralpe ha il capo scoperto, e il motivo di particolari acconciature per le donne del Rinascimento…
Per informazioni, www.museodeicappuccini.it