Share

1 febbraio

Jannacci, opere all’asta a favore
di Caritas Ambrosiana e Scarp de’ tenis

Dopo il grande successo della mostra “Gente d’altri tempi”, appuntamento con finalità benefiche alle 18 a Porro & C. Casa d’aste a Milano

28 Gennaio 2016

Le 50 tavole illustrate dai principali fumettisti italiani, esposte al Castello Sforzesco di Milano, che hanno fatto rivivere, con un intento solidale, i protagonisti delle canzoni di Enzo Jannacci, vanno all’asta.

Dopo il grande successo della mostra “Gente d’altri tempi. Enzo Jannacci, nuove canzoni a colori”, la mostra curata da Davide Barzi e Sandro Paté, organizzata da Scarp de’ tenis e Caritas Ambrosiana con Comune di Milano e con il sostegno di Fondazione Cariplo, Etica Sgr e Wow-Spazio Fumetto, arriva dunque l’asta benefica a favore di Caritas Ambrosiana e Scarp de’ tenis. Le opere, tutte donate gratuitamente dagli autori, saranno battute infatti dalla Casa d’aste milanese Porro & C. lunedì 1 febbraio, alle 18, presso la sede di via Olona 2 a Milano.

La mostra ha raccolto il contributo di oltre 50 grandi fumettisti, illustratori e artisti italiani, ciascuno impegnato con una delle canzoni del vasto repertorio jannacciano. Più di cinquanta tavole originali e in grande formato hanno fatto rivivere i personaggi del cantautore milanese, in un pantheon di antieroi, cantati senza pietismi, con ironia e disincanto, eppure con una simpatia, un’umanità e uno spirito di accoglienza che tanto hanno da insegnare alla Milano e all’Italia di oggi.

È possibile intervenire anche telefonicamente previo contatto con la redazione di Scarp de’ tenis (scarp@coopoltre.it – tel 02.67479017)

Leggi anche

Castello Sforzesco
Scarp de Tenis Jannacci

Jannacci, mostra aperta fino al 28 gennaio

Grande successo per l’iniziativa organizzata da “Scarp de’ tenis” e Caritas Ambrosiana e il Comune proroga l’apertura. L’1 febbraio le opere all’asta, ricavato a favore dei senza fissa dimora

Anteprima
scarp

«Scarp de’ tenis», omaggio a Jannacci

Nel numero di maggio, un tributo alla memoria del padre “battezzatore” del giornale di strada, nonché simbolo di una Milano capace di guardare ai marginali con umanità grazie ai ritratti realizzati da alcuni importanti fumettisti italiani.