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Fotografia

Immenso e fragile: un racconto dal Nord

Al Centro Culturale di Milano in mostra le splendide immagini di Ragnar Axelsson sui territori dell'Atlantico settentrionale.

di Luca FRIGERIO

1 Febbraio 2012

Le grandi opere nascono da grandi progetti. Sono venticinque anni che il fotografo islandese Ragnar Axelsson, classe 1958, percorre in lungo e in largo il profondo Nord, e la sua ricerca, probabilmente, non si è ancora conclusa. Un reportage nato per documentare come gli uomini riescono ad adattarsi e a vivere anche nei luoghi più impervi ed inospitali, ai margini del circolo polare artico, ma che è diventato un viaggio interiore, nelle profondità stesse dell’animo umano.

Immagini splendide, quelle di Axelsson. Forti e implacabili come la natura in esse ritratta. Intense e serene come gli sguardi che arrivano al cuore. Lievi e maestose come il volo silente fra infiniti orizzonti. Scatti tutti rigorosamente in bianco e nero, quasi senza sfumature, così come di contrasti esasperati sembrano palpitare le terre dell’Atlantico settentrionale, immerse nel bianco dei ghiacci, venate del nero di rade presenze.

Oggi, ed è la prima volta, le stampe del fotografo di Reykjavik arrivano in Italia, esposte in una mostra da non perdere, proposta fino al prossimo 15 febbraio dal Centro Culturale di Milano presso la sua sede di via Zebedia. Un racconto per immagini di un mondo «immenso e fragile», come ricorda il titolo stesso della rassegna. In cui la presenza umana sembra ridursi a mero accidente, quasi a rievocare l’intuizione leopardiana del pastore annichilito dalle vaghe stelle del cosmo sopra di lui. Eremiti, quelli ritratti da Ragnar Axelsson, per scelta o per costrizione, in fuga o alla ricerca, dispersi fra gli altopiani gelati dell’Islanda e i fiordi della Groenlandia, che in questo scenario incantato diventano protagonisti di un eroismo quotidiano. Che di volta in volta si fa disperazione, poesia e perfino preghiera. 

Ragnar Axelsson
IMMENSO E FRAGILE. UN RACCONTO DAL NORD

Esposizione fotografica a cura di Enrica Viganò, ideata da Camillo Fornasieri

Fino al 15 febbraio 2012
Sala Verri, Centro Culturale di Milano
Via Zebedia, 2 – Milano [MM1 Duomo – MM3 Missori]
Orari: da lunedì a venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18,
sabato e domenica dalle 16 alle 20 (martedì, giorno di chiusura)

ingresso gratuito
info e prenotazioni su www.cmc.milano.it