Non una semplice “manifestazione”, ma una «vera e propria celebrazione». Con queste parole monsignor Giordano Ronchi, custode delle reliquie della chiesa ambrosiana dopo avervi partecipato, ha definito la rievocazione storica di domenica 12 maggio, che ha visto una grande partecipazione di popolo a Brugherio.
Migliaia di persone hanno infatti preso parte alla celebrazione in occasione dei 400 anni dalla traslazione delle reliquie dei Magi dalla chiesetta di Sant’Ambrogio alla chiesa parrocchiale di San Bartolomeo.
Dopo un primo momento rievocativo con musica e parole nel cortile della cascina Sant’Ambrogio, un corteo di oltre 100 figuranti con costumi d’epoca realizzati dalle sarte delle parrocchie, si è snodato tra le vie della città per accompagnare, come da tradizione, il carro trainato da buoi che trasportava le reliquie originali. Aprivano il corteo le spettacolari esibizioni degli Sbandieratori Torre dei Germani di Busnago e le musiche d’epoca eseguite dal gruppo “I Muntanerada”.
Numerosa la presenza dei cittadini, che, complice anche il bel tempo, hanno potuto seguire l’intero tragitto, in un clima di festa e di grande partecipazione. Significativo poi il secondo momento rievocativo in Piazza Roma, dove un’attore, impersonando il parroco del 1613, ha letto a tutta la città un’ipotetica lettera inviata dall’allora cardinale Federico Borromeo, in cui invitava tutti i cittadini – di ieri e di oggi – a «custodire, preservare e venerare le reliquie».
Prima della riposizione e della venerazione, i fedeli si sono poi riuniti in un momento di preghiera, guidati dal Vangelo del cieco nato. «Quello che si è svolto oggi è un segno» ha ricordato ancora mons. Ronchi «un segno è sempre un indice puntato verso una realtà più grande. Per voi questa realtà è il Cammino dei Magi, che, come il cieco nato, non si stancano di cercare la Verità. Chiediamo insieme di avere sempre occhi e cuore aperto alla vera Luce».
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