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Anniversario

Giovanni Paolo II, un santo
in cammino a Varese

Una mostra fotografica e documentaria allestita lungo il Viale delle Cappelle ricorda la visita che papa Wojtyla effettuò al Sacro Monte il 2 novembre 1984. Altre iniziative nelle prossime settimane

di Maria Teresa ANTOGNAZZA

2 Novembre 2014

Il 2 novembre 1984 papa Giovanni Paolo II saliva come pellegrino il Sacro Monte di Varese. Al suo fianco, nell’intensa recita del Rosario, l’arcivescovo di Milano Carlo Maria Martini e monsignor Pasquale Macchi, già fedele segretario di papa Montini e, all’epoca, arciprete di Santa Maria del Monte. Oggi, a trent’anni di distanza da quel grandioso evento spirituale, l’intera città di Varese celebra il Papa santo, unendo al ricordo della visita la riscoperta degli insegnamenti e della profondità spirituale di Wojtyla.

«Un santo in cammino con il popolo di Dio» è il titolo scelto dalla Fondazione Paolo VI per il Sacro Monte di Varese, che ha voluto commemorare la ricorrenza con una singolare mostra, allestita open air lungo il Viale delle Cappelle, dal primo Arco fino alla piazzetta del Santuario. Un’esposizione unica, resa possibile dalla collaborazione con la parrocchia di Santa Maria del Monte, il patrocinio del Consiglio regionale lombardo, della Provincia e del Comune di Varese e il sostegno di fondazioni bancarie, enti pubblici e soggetti provati, visitabile da oggi fino ai primi di gennaio 2015 da tutti i pellegrini del Sacro Monte. Trentuno grandi pannelli, di tre metri di altezza, raccontano i volti, le emozioni, i momenti della preghiera a Maria, di cui il pontefice si fece interprete a nome dell’intera Chiesa diocesana.

Le installazioni riproducono le fotografie in bianco e nero scattate dal varesino Carlo Meazza: chiunque vi si potrà riconoscere fra le due ali di folla che quel 2 novembre salì in preghiera insieme al Papa e all’Arcivescovo. Accanto alle immagini di Wojtyla, infatti, sono stati privilegiati gli scatti che riprendono i volti dei varesini accorsi al Sacro Monte: una sorta di «specchio temporale», come hanno spiegato i curatori della mostra Andrea Benzoni e Gianfranco Giuliani, «in cui rivedersi e riscoprire il significato di quell’esperienza indimenticabile». E accanto alle fotografie, le parole, quelle intense pronunciate da Giovanni Paolo II al termine del suo pellegrinaggio dalla Balconata del Mosè.

L’iniziativa che si inaugura oggi e a cui faranno seguito altri appuntamenti ancora allo studio della Fondazione, prende il via all’interno del nuovo spazio espositivo dedicato a papa Paolo VI e a monsignor Pasquale Macchi oltre il primo Arco del Viale delle Cappelle. Un video presenterà i momenti salienti della giornata varesina del Papa. Ci sarà anche un volume a disposizione, con un’ulteriore selezione di immagini, le trascrizioni dei discorsi pronunciati dai protagonisti dell’incontro del 1984 e una serie di contributi, fra cui quello del presidente della Fondazione per il Sacro Monte, monsignor Gilberto Donnini, prevosto di Varese, e dell’arciprete monsignor Erminio Villa.

Attesissima la seconda iniziativa a ricordo del pellegrinaggio del Papa: dall’8 dicembre vi sarà una nuova installazione in notturna: sul muro del Santuario che si apre sul monastero delle Romite ambrosiane verranno proiettate altre indimenticabili immagini del 2 novembre di trent’anni fa.