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Novità

Fondazione Martini, online il percorso completo sul dialogo

È il secondo proposto nella sezione Educational dopo quello sulla cittadinanza. Disponibile anche una toccante testimonianza sul Cardinale

26 Luglio 2022
Una delle immagini del matrimonio tra Hana Totary e Peter Bawa Jain

Dopo quello sulla cittadinanza, sul sito della Fondazione Carlo Maria Martini, nella sezione Educational, è stato messo online il secondo percorso didattico proposto dalla Fondazione, sul tema del dialogo. Uno dei capisaldi del pensiero e dell’azione di Martini diventa qui oggetto di una serie di riflessioni, letture e attività che si rivolgono alle scuole, ai gruppi, alle parrocchie.

Il tema si dipana attraverso un arcipelago di isole per offrire un’occasione di formazione su tre atteggiamenti fondamentali per crescere nel dialogo: l’ascolto di se stessi e dell’altro, la capacità di interrogarsi, la disponibilità a imparare da tutti.

Il percorso è a cura di Federico Defendenti, Agostino Frigerio, Francesca Perugi, Veronica Ponzellini e Maria Grazia Tanara.

«Ci ha guidati come un padre»

Hana Totary-Jain, araba cristiana nata ad Haifa in Israele, oggi ricercatrice presso l’Università della Florida a Tampa, durante gli anni dei suoi studi di dottorato ha vissuto a Gerusalemme, dove ha potuto incontrare e conoscere Carlo Maria Martini, che ha vissuto in quella città dal 2002 al 2008.

In una testimonianza video raccolta da Alberto Porro (vedi qui), Hana ha raccontato il suo incontro con il cardinale Martini nella chiesa dei gesuiti di Gerusalemme, dove andava a Messa ogni giorno e di come quell’incontro sia poi gradualmente diventato un’amicizia. Sono gli anni che seguono la seconda Intifada, un tempo molto difficile per la Terra Santa: Hana fonda con altre donne arabe, cristiane e musulmane un gruppo interreligioso e questa esperienza – grazie anche alla mediazione di suor Germana Iannaccone e della sua comunità – diventa l’occasione per incontrare Martini, molto sensibile ai temi del dialogo interreligioso.

Ne nasce un’amicizia discreta e preziosa al tempo stesso, tanto che padre Carlo affiancherà passo dopo passo Hana e il futuro marito Peter Bawa Jain, di religione indù, per quasi un anno e mezzo, fino alla celebrazione del loro matrimonio. Sarà lo stesso Martini a celebrare con gli amici sposi il matrimonio – con un’omelia loro dedicata – nella Basilica di Notre-Dame di Gerusalemme, alla presenza di tutti i rappresentanti di altre denominazioni cristiane e religioni: cattolici, anglicani, ebrei, musulmani, buddhisti, indù.

Martini è stato per Hana una guida sicura, un padre affettuoso e attento, un punto di riferimento che ancora oggi rimane tale: «Mi manca tanto padre Carlo, specialmente quando guardo al mondo che sta cambiando così velocemente… Martini aveva grande visione e sapienza e riusciva a vedere oltre».

Nella sezione Archivio aperto, a questo link, è possibile vedere alcune foto della cerimonia nuziale, seguire il video dell’omelia pronunciata dal Cardinale in inglese e leggerne il testo.