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Convegno

Così si sono costruite le chiese a Milano tra il XIX e il XX secolo

Una due giorni di studio, venerdì 6 e sabato 7 maggio, per fare il punto sull'architettura religiosa moderna in diocesi. L'iniziativa si inserisce nel progetto «Milano nei cantieri dell'arte».

28 Aprile 2011

Dopo le edizioni dedicate alla riscoperta delle architetture dal ‘400 al ‘700, nel percorso di avvicinamento a Expo per il biennio 2011-2012 l’iniziativa «Milano nei cantieri dell’arte» concentra l’attenzione sui cantieri del restauro del XIX e XX secolo, con particolare attenzione per l’architettura per il culto, tema a cui sarà dedicato un apposito convegno sabato 6 e domenica 7 maggio (si veda il programma completo nel box).

Con la Repubblica Cisalpina, per Milano incomincia a concretizzarsi la prospettiva di una città che sarà un modello di crescita economica, amministrativa e culturale per quasi due secoli. Con la realizzazione di opere come l’Arco della Pace, le nuove Porte con Caselli ricavati demolendo i Bastioni Spagnoli, la definitiva apertura del Naviglio di Pavia e successivamente del collegamento tra piazza Scala e piazza Duomo con la Galleria si apre sicuramente una nuova dimensione urbana che esploderà con la raggiunta unità nazionale, anche attraverso piani Regolatori fortemente innovatori, dove sicuramente una delle opere più imponenti fu la realizzazione della rete ferroviaria che influenzò il disegno di crescita della città stessa, grazie anche alla spettacolare realizzazione della Stazione Centrale.

Ma se nell’elaborazione più diffusa dell’eclettismo ottocentesco la città si adatterà genericamente al linguaggio più diffuso nelle grandi capitali europee, nel ‘900 riuscirà a realizzare modelli architettonici tali da documentare l’esistenza di una vera e propria scuola di pensiero sensibile al Razionalismo, con una particolare attenzione verso i nuovi materiali da costruzione che erano stati introdotti dalla Rivoluzione Industriale. Basti ricordare episodi che vanno dal Palazzo della Triennale al Palazzo dell’Arengario, fino ad arrivare al Grattacielo Pirelli o all’Istituto Marchiondi.

In questo periodo l’Architettura si troverà, almeno inizialmente, di fronte ad un evidente confronto culturale con l’inizio delle grandi opere di restauro che determinarono, anche in questo settore, la ricerca di una vera e propria scuola di pensiero documentata da opere come, tra le altre, il restauro di S. Maria delle Grazie o del Castello Sforzesco. «Ciò determina oggi importanti riflessioni sul restauro, tanto da creare i presupposti per confrontarsi con il concetto del “restauro del restauro», come sottolinea Libero Corrieri della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Milano.

Milano nei Cantieri dell’Arte – manifestazione ideata e promossa da Assimpredil Ance, Camera di Commercio di Milano, Soprintendenza ai Beni Architettonici e per il Paesaggio di Milano e dall’Arcidiocesi di Milano, con il patrocinio di Expo 2015 e la sponsorizzazione di Mapei, CQOP, Caleidograf e Marcopolo – ha l’obiettivo finale di giungere all’Expo 2015 con itinerari culturali che permettano di far conoscere ai visitatori, attraverso i cantieri dell’arte che coniugano la cultura con il lavoro, il nostro patrimonio, adeguatamente restaurato grazie al know-how, alle tradizionali competenze e alle capacita’ delle imprese che operano sul territorio. Nella manifestazione, sono previsti workshop e visite guidate ai cantieri del restauro di monumenti e architetture.

Info e approfondimenti su www.milanoneicantieridellarte.it