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Museo Diocesano

Claudio Olivieri, poesie di luce

Nell'ambito degli eventi "Sere d'Estate", in mostra le opere recenti di uno dei più rappresentativi artisti italiani del nostro tempo, accompagnate dai dipinti di Valerio Cassano e dalle foto di Nino Monastra.

13 Luglio 2012

Fino al 6 settembre, nell’ambito di MuDi contemporanea, l’arte si conferma una delle principali attrazioni del Museo Diocesano, con tre appuntamenti che vedranno un maestro, quale Claudio Olivieri, affiancato dalle tele di Valerio Cassano e dalle fotografie di Nino Monastra. Per l’occasione, l’ingresso al museo sarà gratuito per tutta l’estate, per consentire agli appassionati di poter più volte fruire delle esposizioni temporanee e delle collezioni di arte antica.

La personale di Claudio Olivieri (Roma, 1934), curata da Paolo Biscottini, presenta 40 opere. Il percorso espositivo si distingue in due sezioni: nella prima, s’incontra la produzione recente (2009-2012) dell’artista romano; nella seconda, le grandi tele e le carte realizzate negli anni Settanta. Gli anni Settanta hanno rappresentato per Olivieri l’inizio di una nuova fase di sperimentazione in cui, ai segni si sostituiscono le superfici cromatiche, realizzate tecnicamente, così com’ebbe modo di dichiarare lo stesso artista, con un costante “sforzo di non lasciare residui dopo l’operare”.

La luce è uno dei punti fondanti della poetica di Olivieri negli anni compresi tra il 1970 e il 1980; luce che si fa protagonista cognitiva, e permette al visibile di sorgere in quanto tale. Ciò avviene anche quando è luce cupa, scura, luce nera, quando è chiamata a indagare l’invisibile, o meglio l’oltre il visibile. E proprio il mistero della luce è quello che domina nelle opere recenti, apice di un processo di ricerca iniziato un decennio prima. Sul finire degli anni Ottanta, infatti, la luce ha assunto importanza sempre crescente. Con gli anni Novanta trasparenza e luminosità catturano l’attenzione dell’artista, sino a giungere alla suprema sintesi luce-bellezza con i lavori realizzati a partire dal 2000. Accompagna la mostra un catalogo edito dal Museo Diocesano, con testo di Paolo Biscottini.

La Sala MuDi del Museo, ospita inoltre la mostra di Valerio Cassano (Napoli, 1949), dal titolo La storia. L’artista, che vive e lavora a Milano, propone una selezione di 5 oli su tela recenti, realizzati tra il 2007 e il 2010, in cui è preminente la presenza solitaria della figura umana, colta sullo sfondo di paesaggi metropolitani, e dove spicca come cifra caratteristica la sua raffinata tecnica esecutiva. La visione dei lavori di Cassano è accompagnata da un sottofondo musicale.

Gli scatti di Nino Monastra sono i protagonisti dell’iniziativa, curata da Paolo Biscottini, dal titolo La forma della liquidità. Le 25 fotografie di Monastra riportano visioni di paesaggi immersi in una sottile nebbia e raccontano la storia di una realtà precaria ma, proprio perché avvolta dalla foschia, è capace di ritrovarsi in una forma nuova. Come scrive lo stesso Biscottini nel testo in catalogo, “Nino Monastra racconta l’uomo e il suo cammino nella nebbia, attendendo l’alba. E le sue fotografie intrecciano un racconto sommesso, sussurrato appena, delicato e forte insieme. Delicato nel mormorio delle voci, dei colori e delle luci, forte nella tensione a cogliere l’identità delle forme e della vita che da esse si sprigiona. Tutto avviene lentamente. Tanto più la società e il mondo intero si ammalano di frenesia, tanto più Nino Monastra scopre il ritmo del silenzio, il fascino ovattato della contemplazione, il mistero della vita”.