Cinema e parrocchia, finalmente un binomio possibile per tutti. Perché non basta riconoscere le potenzialità educative e sociali di uno strumento da impiegare nell’attività pastorale e culturale; occorre anche mettere le parrocchie nelle condizioni di usufruirne. Due le azioni necessarie per poter proiettare nei locali parrocchiali film o video: il pagamento dei diritti commerciali al distributore cinematografico e il pagamento alla Siae dei diritti d’autore, richieste economiche cui le parrocchie spesso non riescono a fare fronte. A superare l’impasse ci ha pensato l’Associazione cattolica esercenti cinema (Acec) con la Licenza Ombrello® Parrocchie, accordo siglato nei giorni scorsi con la Motion Picture Licensing Company (Mplc), che autorizza la proiezione illimitata e gratuita, anche nelle parrocchie, della maggior parte delle opere cinematografiche (in listino Mplc) riprodotte su supporti normalmente destinati all’uso domestico e legalmente acquistati: Dvd, Blu-ray, Vhs, file.
L’accordo.
La Licenza Ombrello® Parrocchie copre le proiezioni pubbliche non commerciali, considerate accessorie all’azione pastorale e per le quali non si può attuare alcuna forma di promozione e pubblicizzazione su media diretti al grande pubblico e ricevere corrispettivo alcuno. Se attraverso la Licenza Ombrello® vengono assolti i diritti commerciali dovuti ai produttori cinematografici, per la parte relativa ai diritti sulle colonne sonore, spettanti alla Siae, l’Acec ha concordato particolari tariffe agevolate: il pagamento dei Pdm (Piccoli diritti musicali) per singolo film (25,94 euro e 49,84 euro in base alla capienza della sala) per le proiezioni intere di film; il pagamento forfettario annuale di 153,60 (Accordo Acec/Siae) per le proiezioni parziali di film.
Cultura e pastorale.
Le motivazioni per le quali l’Associazione “si è impegnata in questa operazione – spiega il presidente monsignor Roberto Busti – trovano fondamento nel desiderio di offrire alle parrocchie una valida e seria opportunità di arricchimento culturale e pastorale attraverso il cinema, quale occasione privilegiata di riflessione critica sia a livello personale che comunitario”. “L’accordo – dice al Sir il segretario generale Francesco Giraldo – è attivo già dal 5 maggio e cominciano ad arrivarci i primi riscontri positivi dalle parrocchie”, ossia che la licenza ha consentito di “superare l’ostacolo che le bloccava giacché, fino ad oggi, ci si muoveva nella totale illegalità o, più precisamente, veniva compiuto coscientemente un illecito”. Tuttavia l’obiettivo della convenzione è più ambizioso e i numeri dicono che il lavoro non manca: “A fronte di 24mila parrocchie – fa notare Giraldo – sono attive solo 800 sale della comunità. Vorremmo dare a tutte le parrocchie la possibilità di averne una per mettere insieme cultura e pastorale”. La soluzione prospettata dalla Siae, aggiunge, “è sperimentale per un anno (non definitiva). Questo ci darà modo di trovare per il futuro soluzioni sicuramente migliorative”.
Piattaforma online e materiali di approfondimento.
A supporto della licenza e per permettere di sfruttare appieno le potenzialità del cinema come strumento utile alla pastorale, l’Acec ha realizzato una piattaforma online in cui gli utenti possono effettuare una ricerca dei film in catalogo Mplc mirata a seconda delle proprie esigenze, scegliendo tra diversi ambiti tematici, periodi dell’anno liturgico, percorsi catechetici, fasce di pubblico. Inoltre, a quanti sottoscriveranno la Licenza Ombrello, l’Acec rende accessibili dal sito i materiali di approfondimento (schede pastorali, percorsi didattici, interviste ed extra) dedicati a singoli film. L’Acec ( www.saledellacomunita.it ) è l’organismo che nella Chiesa italiana rappresenta, coordina e tutela, nell’ambito delle attività cinematografiche e multimediali, le sale della comunità: sia quelle facenti parte dell’esercizio cinematografico tradizionale, sia le strutture utilizzate dalle parrocchie per la proiezione di film in via sussidiaria alle attività pastorali. La Mplc (www.mplc.it ) è una società che ha acquisito da oltre 450 produttori cinematografici i diritti cinematografici di sfruttamento per le sole visioni pubbliche non-commercial di film e altri programmi video.