23/05/2008
Il tema della Dimora, che caratterizza questa edizione del Festival, richiama innumerevoli suggestioni. A partire dal primo sconvolgente annuncio evangelico che mette questa parola al centro dell’esperienza biblica: "E il verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi". Non vi è tuttavia solo una dimora spirituale dove immergersi a colloquio con noi stessi e con Dio: in greco la Bibbia si riferisce a una tenda piantata tra di noi, per condividere un cammino che ci vede sempre e comunque pellegrini, anche quando, con l’intelligenza e il gusto del bello propri della ricerca architettonica, edifichiamo dimore terrene. Vicenza, "quinta di teatro", come amava definirla Piovene, ècasa ideale di questa edizione del Festival con le sue piazze, corti, vie, palazzi, chiese e ville. Lo è ancor più in questo 2008, anno in cui festeggia il cinquecentenario della nascita del "suo" Palladio.
Ad aprire ufficialmente il Festival sarà, com’è ormai tradizione, monsignor Gianfranco Ravasi che quest’anno colloquierà con un grande architetto, Mario Botta intorno al tema del Festival "Dimorare nelle Scritture. Ero come architetto". L’incontro, che si svolgerà in Piazza San Lorenzo, è il primo di una fitta serie che richiamerà a Vicenza personalità molto diverse , dai celebri architetti come Botta, Portoghesi, ai grandi teologi e biblisti (Martinella Perroni, Agnese Cini, Elmar Salmann, Giuseppe Mazza, Jean Louis Ska, Augusto Barbi..), ad economisti, sindacalisti, sociologi, storici e storici dell’arte, uomini di fede cattolica, greco-ortodossa e ebraica e, ovviamente, laici.
Tutto in un percorso che si articolerà in una fitta successione di eventi che si svilupperanno sino al 2 giugno, ininterrottamente dal pomeriggio alla tarda serata, per proseguire con "La Notte Biblica". L’appuntamento "lungo tutta una notte" è tra le molte novità del Festival. Offrirà anche al pubblico più giovane e nottambulo un modo diverso di stare insieme. Si inizierà nel pomeriggio con spettacoli di break dance, musica d’Irlanda e dell’Europa dell’Est e ritmi etnici d’oltreoceano. La notte sarà poi inaugurata da Eugenio Bennato e la Taranta Power: un concerto dal sapore mediterraneo per esplorare il folklore ed i ritmi di quell’area geografica che ha dato origine alla Bibbia ed ha saputo diventare "dimora di culture". Seguiranno i "Falsi d’Autore" con il percussionista Gennaro Scarpato.
Il Festival Biblico 2008 propone ben 40 incontri e conferenze, 10 mostre, 9 concerti, 15 spettacoli, 5 convegni, 10 eventi di animazione, 7 presentazioni di libri, 5 cineforum e tanti, tantissimi incontri informali . Numeri che danno le dimensioni di una manifestazione che spazierà, intorno al tema dell’ "Abitare", dalla sfera teologica, al dialogo ecumenico e alla spiritualità, ma anche alle relazioni esistenti tra il dimorare ed i diversi modi di vivere dentro la società o ai suoi margini: la famiglia, la casa e i giovani, l’interculturalità, la realtà del carcere, i senza dimora…
Tra gli spettacoli, "Il Poema della Croce", serata di musica e poesia con Alda Merini e Giovanni Nuti, il concerto del pianista Bruno Canino e della violinista Sonig Tchakerian, nella preziosa cornice del Teatro Olimpico, l’esibizione del coro polifonico "Laeta Corda", con i suoi Inni sacri e Gospel. Poi, tra le p roposte teatrali, l "Atlante delle città", la "Creazione", "Il giullare pellegrino". Gli Aperitivi Biblici di quest’anno vedranno come protagonisti il Conservatorio di musica "A. Pedrollo" di Vicenza, in collaborazione con l’Istituto "Magnificat" di Gerusalemme, con canti della tradizione ebraica e palestinese. Intorno alla Bibbia, anche la gastronomia con indagini, condotte da esperti, sulla "cucina" raccontata nel Libro dei Libri, con tanto di degustazione.
Bambini e ragazzi, armati di colori e pennelli, diventeranno protagonisti della storia grazie al disegno sulla Bibbia più lungo del mondo, che verrà realizzato su una bobina di carta lunga un chilometro per entrare nel libro del Guinness dei primati. La Libreria open space sarà il luogo dove il pubblico del Festival incontrerà scrittori, poeti, saggisti, e infine gli stands dove i monasteri italiani e le cooperative del commercio equo e solidale offriranno i loro prodotti. E ancora una serie di mostre di grandissimo interesse, persino rare. Insomma una grande occasione di incontro, riflessione, ma anche di divertimento, tutto intorno ad un Libro che, a saperlo leggere, èlibro di speranza, gioia, condivisione. Tre termini, tre modi di vivere la vita che il Festival Biblico fa propri.
Ulteriori informazioni e programmi: www.festivalbiblico.it