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NefEsh: musica ebraica, passione mediterranea

NefEsh è un acrostico fra le parole "anima" e "fuoco": una passione vitale che guida i tre giovani musicisti del gruppo, oggi al loro primo Cd.

5 Giugno 2008

(25.01.08)

di Silvio Mengotto

Nell’estate scorsa, presso la MuRec Studio di Milano, il trio musicale NefEsh ha inciso il suo primo CD che porta il medesimo, inedito, nome della band composta da Daniele Parziani al violino, Manuel Buda alla chitarra e Davide Tedesco al contrabbasso.

Il CD contiene cinque brani musicali titolati suggestivamente con nomi ebraici che Manuel, unico artista di origine ebraica, ci spiega sorridente: «Adon olam , primo brano proposto, significa il Signore del mondo, mentre Sher è il titolo di una tipica danza ebraica, come dire un valzer. Il terzo brano Sham harei golan tradotto in italiano significa “Là sono le alture del Golan”, mentre Mocher ha prachim è il venditore di fiori. Hava haghila, ultimo brano, è un invito a festeggiare tutti insieme».

A Daniele Parziani abbiamo chiesto di raccontarci la storia di NefEsh.

Come è nato il trio NefEsh ?
E’ nato con un incontro tra me e Manuel che mi chiamò per partecipare ad un suo gruppo precedente dove suonava musica di tradizione ebraica e chiedendomi di collaborare. All’epoca non fu possibile, ma da tempo collaboravo con persone provenienti da Israele, o comunque appartenenti alla cultura ebraica. L’idea ha incominciato a macinare dentro di me, ma era già presente anche nella mente di Manuel. Successivamente io e Manuel ci siamo sentiti per decidere di creare un gruppo nostro. Abbiamo pensato al contrabbasso come terzo strumento del trio. Personalmente avevo già lavorato molto bene con Davide, così lo abbiamo chiamato e Davide, con grande entusiasmo, ha accettato l’invito. In questo modo nel giugno del 2006, si è fondato il trio NefEsh.

Un trio particolare perché usate strumenti a corda…
Sì, ed è una scelta non casuale, anche perché noi li utilizziamo anche come strumenti percussivi e all’estremo delle loro possibilità timbriche.

NefEsh è un nome particolare. Che significa ?
Soprattutto particolare per come è scritto. Inizia con la N maiuscola, come la E maiuscola, che non sarebbe la dizione corretta, lo spelling corretto. Di per sé NefEsh significa “anima” nel senso greco, della psiche, più legata alla passione, al fare. Non l’anima pura e spirituale, che in ebraico si dice “neshama”, è un aspetto legato alla passione che abbiamo collegato alla parola esh, che indica il fuoco. Quindi anima di fuoco è un po’ il significato di questo acrostico che abbiamo creato utilizzando anche la E maiuscola. NefEsh è il nome del nostro trio e del nostro disco che abbiamo inciso.

A che genere di musica vi ispirate ?
Il nostro incontro parte dalla musica “Clem”, cioè la musica popolare ebraica, ma è assolutamente come un punto di partenza perché, in realtà, abbiamo esplorato tutte le zone del Medioriente, non solo quelle appartenenti alla cultura ebraica, non solo appartenenti a Israele perché rappresenta uno Stato, che sicuramente ha la sua tradizione musicale, ma non tutta la tradizione ebraica che si è diffusa in tutto il resto del mondo. C’è quella russa, mitelleuropea, americana. Abbiamo esplorato un po’ tutti questi aspetti ma, ripeto, non solo quelli ebraici. Per esempio anche quelli della musica araba. C’è un brano in cui mischiamo temi di provenienza araba con quelli di provenienza ebraica. Ci teniamo molto a sottolineare questo aspetto.

Perché ?
Perché il nostro messaggio non è nazionalista, non appartiene a nessuna tradizione, per quanto sia partito dalla tradizione ebraica. La nostra è una musica popolare a cui aggiungiamo ciascuno la nostra esperienza, io classica, jazzistica, addirittura rock o pop, sia alla musica delle tradizioni popolari che più ci interessano.

Come è nato questa vostra prima incisione ?
Abbiamo inciso i nostri cinque brani preferiti. Il disco è nato con un obiettivo, uno scopo eminentemente pratico, cioè quello di darci uno strumento da diffondere. Tantissime le persone, in senso positivo, dopo i nostri concerti ci chiedevano se avevamo un disco. Ci siamo detti di evitare che ce lo chiedessero ancora. Abbiamo registrato e portato alle persone questa musica, questo messaggio da portare nelle case. C’è naturalmente anche un messaggio promozionale, lo daremo a tutti coloro che saranno interessati ad avere la nostra musica nelle loro sale da concerto”.

Tutte le musiche hanno un messaggio, il vostro qual è ?
Sicuramente vi sono tre messaggi che appartengono a ciascuno di noi tre perché il nostro trio è formato da tre individualità molto precise, spiccate, oserei dire un poco individualiste. Ciascuno di noi esprime molto di qualcosa di sé. Ciascuno di noi ha un messaggio peculiare, che non viene assolutamente represso, ma che viene fuso, misto, con quelli degli altri senza cambiare di colore. Ma posso anche dire che il messaggio fondamentale, di tutti e tre, è quello del nostro nome. Quello di riscattare nella musica un valore essenziale dell’istinto, proprio all’anima umana, di trovare un poco di passione per la vita, un amore per ciò che è vita, passione, energia.

Per informazioni su NefEsh, tel. 3332171609