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La Guglia delle guglie: il primo progetto, 500 anni fa

Una grande, immensa cattedrale come quella che andava sorgendo a Milano aveva bisogno di un degno coronamento. Una cupola imponente, un elemento visibile da lontano e subito riconoscibile come, ad esempio, la Ciribiciaccola dell'abbazia di Chiaravalle... Meglio ancora: la guglia delle guglie, la Guglia con la "g" maiuscola!

29 Luglio 2008

10/08/2008

Il primo progetto per una tale, ardita realizzazione architettonica data esattamente a cinquecento anni fa, e porta la firma dell’Amadeo. Ma i problemi relativi alla statica e le evidenti difficoltà costruttive fecero sì che per oltre due secoli e mezzo non si giunse a nessuna conclusione. Poi, a metà del Settecento, Francesco Croce, l’allora architetto della Veneranda Fabbrica, si assunse la responsabilità di mettere in cantiere la Guglia, rassicurato dai calcoli di eminenti scienziati e matematici dell’epoca (come il Boscovich, ad esempio), quanto osteggiato e ostacolato da altri (Paolo Frisi, in forma anonima, arrivò perfino a mandare delle lettere minatorie!).

I lavori procedettero spediti, tanto che già nel 1774 veniva collocata in cima la celebre statua della Madonnina. Dal punto di vista decorativo, la nuova guglia presentava otto eleganti archi rampanti, otto gugliette, e una vera e propria folla di statue piccole e grandi…

Ma la celerità del costruire, richiedendo l’impiego di tutto il marmo di Candoglia disponibile, anche di quello meno idoneo, provocò ben presto seri danni all’ardita struttura. Si verificarono preoccupanti lesioni e cadute di materiali, tanto che nel 1842 da più parti se ne caldeggiò addirittura la totale demolizione! Per fortuna prevalse invece l’idea di cercare di salvare la gran Guglia, che fu sottoposta a un paziente e delicato lavoro di restauro, cosicchè la Madonnina potè continuare a vegliare sui milanesi. Come farà ancora per molto, molto tempo a venire. (l.f.)