Sirio 26-29 marzo 2024
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Dal 4 al 10 maggio

Al via il 25° Festival del Cinema Africano
(e non solo)

Un ricco cartellone di film e iniziative per l’unico festival in Italia interamente dedicato alla conoscenza delle cinematografie, delle realtà e delle culture dei paesi dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina, creato dal Coe.

29 Aprile 2015

La 25ma edizione, del Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina (FCAAAL) – l’unico festival in Italia interamente dedicato alla conoscenza delle cinematografie, delle realtà e delle culture dei paesi dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina – si terrà Milano dal 4 al 10 maggio.

Il festival sarà aperto dall’anteprima italiana di Taxi Teheran, il film di Jafar Panahi vincitore dell’Orso d’Oro all’ultima Berlinale, distribuito in Italia dalla neonata “Cinema” di Valerio De Paolis. Madrina d’eccezione di questa 25ma edizione sarà la cantante Malika Ayane, ospite della serata di chiusura del festival.

La Giuria Ufficiale, che assegnerà il Premio per il Miglior Lungometraggio del Concorso Finestre sul Mondo, sarà presieduta da Abderrahmane Sissako. Candidato al premio Oscar 2015 con Timbuktu e vincitore di 7 César – primo regista africano a vincere il prestigioso premio francese – Sissako è una vecchia conoscenza del Festival, dove presentò nel 1991 il suo folgorante cortometraggio d’esordio, Le Jeu.

Tra le anteprime in programma quest’anno, Meurtre à Pacot di Raoul Peck (Haiti, Francia). Ambientato a Port au Prince nel dopo-terremoto, è la storia di una coppia fino a quel momento privilegiata, costretta a fare i conti con le drammatiche contraddizioni della società haitiana.

Dalla sezione Films That Feed segnaliamo anche Soul of a Banquet (USA, 2014, 78’) di Wayne Wang, il regista hongkonghese naturalizzato statunitense conosciuto internazionalmente per avere co-diretto con Paul Auster Smoke e Blue in the Face. Il film ricostruisce la storia di Cecilia Chiang, la donna che ha fatto conoscere all’America l’autentica cucina cinese ed è, in parti uguali, una deliziosa lezione di gastronomia e un ritratto commovente della vita di Cecilia dall’infanzia a Pechino prima della Rivoluzione Culturale.

Proiezioni da giovedì 7 a domenica 10 maggio. La programmazione al Mudec continuerà anche nel mese di giugno con altri capolavori del cinema africano.

Accanto alla programmazione cinematografica il festival proporrà quest’anno, al Festival Center (Casa del Pane, Casello ovest di Porta Venezia), che inaugurerà sabato 2 maggio alle ore 12.30, anche due mostre fotografiche.

Les Classes Moyennes en Afrique presenta, per la prima volta in Italia, il reportage del pluripremiato fotografo Joan Bardeletti (vincitore di un World Press Photo Award), un progetto di fotografia iniziato nel 2008 che ha portato l’autore e un’equipe di ricercatori dell’Università di Bordeaux a viaggiare per tutta l’Africa realizzando quaranta immagini tra Senegal, Etiopia, Costa d’Avorio, Mali, Ghana, Uganda, Mozambico e Sudafrica. Si stima che nei paesi in via di sviluppo come Africa, India e Cina, la classe media dovrebbe raggiungere un miliardo di persone entro 20 anni. Questo boom potrebbe avere un’enorme influenza nella cultura, politica ed economia nel mondo.

 

Tutte le info su 
www.festivalcinemaafricano.org