Al Centro Culturale San Fedele iniziativa congiunta dei dipartimenti arte, cinema e musica, all’insegna della transdisciplinarietà. Attorno a tre capolavori di Wim Wenders (Il cielo sopra Berlino, Don’t come knocking, Pina) si dipana un articolato progetto di indagine visiva, che si completa attraverso le mostre fotografiche di Joel Meyerowitz e di Giovanni Chiaramonte.
Dopo il grande successo del focus su Tarkovskij nella passata stagione, il Centro Culturale San Fedele si conferma come luogo di riflessione attorno alle grandi tematiche esistenziali e spirituali dell’uomo contemporaneo. La testimonianza di un grande cineasta è dunque il punto di partenza che vede coinvolgere, in un dialogo aperto e fecondo con le diverse manifestazioni artistiche, personalità e figure di riferimento nel panorama culturale internazionale.
Il ciclo dal titolo “Ascolto dell’angelo_Ascolto dell’immagine. L’arte di Wim Wenders tra suono e colore” costituisce il secondo appuntamento di un percorso pluriennale che intende indagare la drammaturgia contemporanea del religioso e del sacro, nell’unità tra immagine, suono e colore.
Se il primo anno si è incentrato sull’opera di Andrej Tarkovskij, in questo secondo appuntamento si intendono indagare alcuni elementi costitutivi dell’arte di Wim Wenders.
Il grande cineasta tedesco, attraverso l’immagine, propone un viaggio alla ricerca di se stessi, in cui l’uomo si propone di vivere la libertà attraverso l’amore, l’amicizia, la ricomposizione di quei vuoti e di quelle lacerazioni che lo pongono di fronte al dramma della solitudine. In questo modo, il cinema diventa l’occasione per riflettere sul destino dell’uomo.
La ricerca di Dio, sembra dirci Wenders, si vive compiendo in profondità il viaggio dell’esperienza umana, accolta in tutte le sue contraddizioni, nella sua carnalità come nel suo desiderio di elevarsi alle altezze del cielo. Perché Dio non si rivela in una luce accecante, ma in quei dolci raggi di sole che, facendosi strada tra densi strati di nuvole, illuminano un’umanità sofferente, da contemplare nella tenerezza e nella compassione.
Il ciclo di quattro appuntamenti si apre con la lectio magistralis, seguita due giorni dopo dalla mostra, del grande fotografo americano Joel Meyerowitz per poi chiudersi con quella dedicata a Giovanni Chiaramonte; artisti che si pongono in stretta relazione con il linguaggio e la poetica visiva di Wim Wenders. La scelta dei film presentati, sempre preceduti da un dibattito introduttivo, è ricaduta su tre capolavori: il 28 ottobre Il cielo sopra Berlino (1987); il 9 dicembre Don’t come knocking (2005); il 20 gennaio 2014 Pina (2011).
Le proiezioni si arricchiscono inoltre di una particolare attenzione verso la colonna sonora esaltata dall’utilizzo dell’Acusmonium, un’orchestra di altoparlanti di cui la sala è dotata (unica in Italia) che permette l’ elaborazione e la spazializzazione del materiale audio, reso come un profondo e straordinario paesaggio acustico. Sarà dunque possibile vivere una nuova e coinvolgente esperienza cinematografica con la performance live di Giovanni Cospito e Dante Tanzi.