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11 luglio

Al Sacro Monte di Varese, morte e passione di Cristo secondo san Gregorio

Per la decima edizione del festival "Tra Sacro e Sacro Monte" va in scena un testo del Nazianzeno mai rappresentato prima.

10 Luglio 2019

Per la decima edizione di Tra Sacro e Sacro Monte, in cima alla via sacra di Varese giovedì 11 luglio 2019, alle 21, va in scena un testo mai rappresentato prima: il Christus Patiens di san Gregorio di Nazianzo.

«Tutto è nato da un testo che mi ha dato qualche tempo fa il professor Giorgio Ieranò, dell’Università di Trento, mi ha fatto conoscere questa tragedia greca che in realtà è una Passione di Cristo. Un testo mai messo in scena, mai tradotto per il teatro. Sono voluto partire da qui, dal teatro classico, per scoprire la tradizione del tema della passione come punto cardine della storia dell’umanità», spiega Andrea Chiodi, direttore artistico del Festival.

«Il motivo profondo che spinge ad esplorare il testo del Nazianzeno è il desiderio di recuperare il genere dei centoni, così ricchi e affascinanti, ma anche e soprattutto di cogliere il senso profondo del sacrifico e di ciò che esso ha introdotto nella storia dell’umanità». Un percorso che avrà come protagonista e portatrice della vicenda la figura di Maria, che in questo contesto diventa Madre, Regina, Eroina e Santa. Un progetto di alto valore culturale, unico nel suo genere.

Il testo de La Passione di Cristo è suddiviso in quattro parti: «Noi abbiamo scelto di portare in scena solo le prime due – Passione e Morte -, tralasciando Sepoltura e Risurrezione e facendo così un’operazione che ricalca in pieno l’uso liturgico di questi brani nell’antichità».

L’autore del Christus Patiens riecheggia e riplasma, in chiave cristiana, espressioni e concetti della tragedia greca. Accade allora che Cristo, vittima innocente di un potere malvagio e dispotico e di un vile tradimento, ricordi Filottete, Ippolito, Prometeo, puniti proprio per la loro lealtà, castità o il loro eccessivo amore per l’uomo – Prometeo inchiodato alla rupe come Cristo alla croce -, figura divina in quanto demònica, sospesa e divisa fra umanità e divinità, fra terra e cielo.

In scena per la prima nazionale di Christus Patiens di Gregorio di Nazianzo, traduzione di Giorgio Ieranò, ci saranno Mariangela Granelli, Tindaro Granata, Angelo Di Genio, Stefania Pepe, Dario Villa, Sarah Collu, Valentina Maselli, con la partecipazione di Francesca Lombardi Mazzulli. Regia di Andrea Chiodi, scene di Matteo Patrucco, costumi di Ilaria Ariemme,
 movimenti di scena Marta Ciappina, luci Marco Grisa.

«Un cast di attori che amo molto per due motivi – dice Chiodi – : da un parte ci sono attori della scena nazionale, con molti dei quali ho già lavorato, e poi ci sono gli attori del territorio come Dario Villa, del progetto Teatro Periferico, e Sarah Collu, dell’associazione Red Carpet. Per me era interessante iniziare a lavorare per costruire una produzione con artisti del territorio, in una occasione di confronto con il teatro nazionale».

L’ingresso è libero e gratuito. In caso di pioggia lo spettacolo si svolgerà all’interno del Santuario di Santa Maria del Monte. Il programma completo e tutti i dettagli per raggiungere il Sacro Monte di Varese sono a disposizione sul sito www.trasacroesacromonte.it

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