Il Museo Diocesano cerca volontari: motivati, appassionati, generosi. Per un servizio appagante e di responsabilità, in un contesto di suggestiva bellezza, fra straordinari capolavori dell’arte e secoli di storia ambrosiana.
Un’associazione di volontari, del resto, opera presso l’ente diocesano fin dalla sua fondazione. Una sessantina di persone che, in questo ultimo decennio, hanno accompagnato le diverse attività del Museo con competenza e dedizione, rendendosi indispensabili nell’accoglienza e nell’assistenza ai visitatori (e in particolare ai gruppi e alle scuole), nella custodia delle sale e degli spazi espositivi, e anche nella catalogazione e sistemazione di quella biblioteca specializzata formatasi attorno al munifico lascito di monsignor Luigi Crivelli, primo e indimenticato presidente di questa stessa istituzione.
«Ma ora è giunto il momento di inserire forze nuove – spiega Ugo Pavanello, presidente della Fondazione Sant’Ambrogio che gestisce il Museo Diocesano -. Consapevoli come siamo che proprio i volontari rappresentano ormai una presenza importante e irrinunciabile in tutte le realtà che promuovono e tutelano i beni culturali, e in particolare proprio nei musei diocesani ed ecclesiastici, dove il loro apporto appare sempre più fondamentale».
Innanzitutto, allora, si è fatto appello a quelle associazioni e a quei gruppi che da tempo, per la loro storia e per la loro vocazione, sono impegnati in un volontariato di tipo culturale, e che hanno quindi una lunga esperienza e una spiccata sensibilità nel settore. Nel medesimo orizzonte, ad esempio, si sta coinvolgendo anche l’Università Cardinal Colombo della Terza Età, i cui frequentatori hanno appunto spiccati interessi culturali e ben conoscono le dinamiche diocesane.
«Un secondo canale di ricerca – precisa ancora il presidente del Museo Diocesano – riguarda invece gli atenei lombardi, con i quali vogliamo instaurare un rapporto diretto, allo scopo di offrire agli studenti universitari, attraverso un servizio di volontariato, una specifica formazione a carattere museografico, sia teorica, sia pratica. Al momento stiamo già lavorando in questa direzione con la Cattolica di Milano».
Ma anche le scuole superiori sono state coinvolte in questo progetto, considerando che per gli studenti degli ultimi anni il programma ministeriale prevede degli stages di formazione-lavoro: così che, proprio nei prossimi giorni, un primo gruppo di questi ragazzi inizierà il loro tirocinio nella sede di corso di Porta Ticinese. Dove si potrà assistere, dunque, ad un interessante incontro fra generazioni, con l’esperienza dei più maturi e con l’entusiasmo dei più giovani.
L’obiettivo, insomma, è quello di avere volontari in numero sufficiente per coprire i vari servizi offerti dal Museo Diocesano lungo tutto l’orario di apertura, anche in occasione di eventi straordinari o serali. «Ma volontari ben formati e informati – sottolinea Pavanello -. Che si sentono parte, cioè, della missione più autentica del nostro Museo, che è quella di raccontare, valorizzare e tutelare la storia, l’arte e la fede della diocesi ambrosiana, nel proprio ruolo di strumento pastorale della Chiesa di Milano».