Il 17 marzo 2016, presso il convento della Flagellazione di Gerusalemme, verrà aperta al pubblico la prima sezione del Terra Sancta Museum dedicata alla Via Dolorosa, la Via Crucis di Gerusalemme.
Si tratta di un progetto unico e innovativo sorto nella Città Santa, in cantiere da diversi anni. A questa prima sezione del Museo seguiranno le sezioni archeologica e storica, che si prevede di ultimare per la fine del 2017.
La sezione multimediale, che prende il nome di “Via Dolorosa”, si presenta come un ambiente immersivo che coniuga tre dimensioni: una storico-archeologica, una emotiva, e una spirituale. Attraverso un viaggio nel tempo nella storia di Gerusalemme, da Gesù fino ad oggi, il visitatore potrà tornare indietro a 2000 anni fa, per identificarsi meglio con la realtà del tempo e per seguire l’evoluzione urbanistica della Città Santa. L’obiettivo è quello di vivere con maggiore consapevolezza i luoghi della Via Dolorosa, oggi difficilmente comprensibili perchè inglobati nell’attuale assetto architettonico e urbanistico della città.
La Via Dolorosa si propone quindi anche come un importante momento di spiritualità e preparazione alla Via Crucis stessa, che i pellegrini si apprestano a percorrere dopo l’esperienza multimediale. Ma tutti i visitatori sono benvenuti, a prescindere da religione, cultura, etnia: il racconto multimediale si presta ad ogni tipo di pubblico, compresi i cultori della storia di Gerusaleme.
Il Terra Sancta Museum – Via Dolorosa ha una durata di 15 minuti e si articola in un percorso in tre fasi, che mescola sapientemente frammenti archeologici, tecnologia multimediale (un’enorme mappa di Gerusalemme appesa al soffitto sarà lo schermo dove proiettare il viaggio nel tempo), e un momento di preghiera finale; quest’ultimo riprende le orazioni degli antichi pellegrini, ricordo e simbolo di una tradizione secolare cui i pellegrini di oggi fanno parte.
Il museo sorge presso il convento della Flagellazione (II stazione della Via Dolorosa) da cui partono abitualmente i pellegrini che percorrono la Via Crucis. È un luogo molto caro alla tradizione cristiana, perché qui si ricordano sia la condanna di Gesù che il caricamento della croce.
L’ambiente che ospita la Via Dolorosa, detto Lapidarium e utilizzato precedententemente come magazzino lapideo, è stato completamente trasformato dagli interventi architettonici e di restauro, che hanno riportato alla luce l’unicità del luogo, e in particolare: parte del Lithostrotos (con i segni del famoso “Gioco del Re”), di cui si era perso traccia; le scale erodiane che nell’antichità portavano alla famosa piscina dello Struthion, ancora conservata presso il Convento delle Suore di Sion adiacente a quello della Flagellazione; eccezionali frammenti architettonici di epoca erodiana e adrianea rinvenuti sul posto, tra cui parte di un’iscrizione munumentale dedicata all’imperatore Adriano.
Il progetto è promosso dalla Custodia di Terra Santa, supportata nell’implementazione da vari partner locali ed esteri.