Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo
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19 Novembre

Venerdì della I settimana di Avvento

19 Novembre 2021

UFFICIO DELLE LETTURE

UFFICIO DELLE LETTURE

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.    Alleluia.

INNO

Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino:

Tu che l’arcana voce di Dio
unico Figlio proclama,
o contemplata gloria degli angeli,
sei la salvezza e il vigore del mondo.

Cibo, bevanda, senso alla fatica
tu sei, dolcezza alla quiete, Cristo;
ogni disgusto, ogni triste livore
dall’anima disperdi.

Lieto splendore che vinci le tenebre,
dall’odioso Nemico salvaci;
sciogli l’impaccio delle colpe e guidaci
alla dimora del cielo.

Al Padre, eterno Signore dei secoli,
all’Unigenito amato, allo Spirito
dal coro dei credenti
gioiosamente si levi il cantico. Amen.

Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore del giorno:

L’alta tua fantasia
ha popolato, Signore, la terra,
con ordinata sapienza chiamando
e fiere e rettili e bestie del campo.

E, quasi re, sugli animali ignari
hai posto l’uomo, tua vivente immagine,
dell’universo coscienza e voce:
e così fu compiuto il sesto giorno.

La nostra nobiltà difendi, o Dio,
salva l’uomo dal male
che contamina il cuore
e i tuoi figli avvilisce.

La grazia accordi l’animo alla lode:
ogni groviglio di contesa sciogli,
prosperi nella pace il nostro giorno,
salvaci nella gioia.

A te leviamo, Padre, la supplica
per Gesù Cristo, tuo Figlio
che nello Spirito Santo
regna con te nei secoli. Amen.

CANTICO DEI TRE GIOVANI        Cfr. Dn 3,52-56
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto il tuo nome glorioso e santo, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu sul trono del tuo regno, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi †
    e siedi sui cherubini *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Come era nel principio e ora e sempre
        nei secoli dei secoli, amen, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

SALMODIA
                            Salmo 34,1-2.3c.9-19.22-23.27-28
I (1-2.3c.9-12)   

Ant. 1 Di’ all’anima mia, Signore: * «Sono io la tua salvezza».

Signore, giudica chi mi accusa, *
    combatti chi mi combatte.

Afferra i tuoi scudi *
    e sorgi in mio aiuto.
di’ all’anima mia: *
    «Sono io la tua salvezza».

Io invece esulterò nel Signore *
    per la gioia della sua salvezza.

Tutte le mie ossa dicano: «Chi è come te, Signore, †
    che liberi il debole dal più forte, *
    il misero e il povero dal predatore?».

Sorgevano testimoni violenti, *
    mi interrogavano su ciò che ignoravo,
mi rendevano male per bene: *
    una desolazione per la mia vita.

Gloria.

Ant. 1 Di’ all’anima mia, Signore: * «Sono io la tua salvezza».
   
II (13-16)

Ant. 2 Riecheggiava nel mio petto la mia preghiera.

Io, quand’erano malati, vestivo di sacco, †
    mi affliggevo col digiuno, *
    riecheggiava nel mio petto la mia preghiera.

Mi angustiavo come per l’amico, per il fratello, *
    come in lutto per la madre
        mi prostravo nel dolore.

Ma essi godono della mia caduta, si radunano, *
    si radunano contro di me
        per colpirmi all’improvviso.

Mi dilaniano senza posa, †
    mi mettono alla prova, scherno su scherno, *
    contro di me digrignano i denti.

Gloria.

Ant. 2 Riecheggiava nel mio petto la mia preghiera.

III (17-19.22-23.27-28)

Ant. 3 Ti loderò, Signore, nella grande assemblea.

Fino a quando, Signore, starai a guardare? †
    Libera la mia vita dalla loro violenza, *
    dalle zanne dei leoni l’unico mio bene.

Ti loderò nella grande assemblea, *
    ti celebrerò in mezzo a un popolo numeroso.

Non esultino su di me i nemici bugiardi, *
    non strizzi l’occhio chi mi odia senza motivo.

Signore, tu hai visto, non tacere; *
    Dio, da me non stare lontano.
Dèstati, svègliati per il mio giudizio, *
    per la mia causa, Signore mio Dio.

Esulti e gioisca chi ama il mio diritto, †
    dica sempre: «Grande è il Signore *
    che vuole la pace del suo servo».

La mia lingua celebrerà la tua giustizia, *
    canterà la tua lode per sempre.

Gloria.

Ant. 3 Ti loderò, Signore, nella grande assemblea.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

Tu sei benedetto, Signore.
Amen.

PRIMA LETTURA                Gio 1,1-2,1.11
Dal libro del profeta Giona

Fu rivolta a Giona figlio di Amittai questa parola del Signore: «Alzati, va’ a Ninive la grande città e in essa proclama che la loro malizia è salita fino a me». Giona invece si mise in cammino per fuggire a Tarsis, lontano dal Signore. Scese a Giaffa, dove trovò una nave diretta a Tarsis. Pagato il prezzo del trasporto, s’imbarcò con loro per Tarsis, lontano dal Signore.
Ma il Signore scatenò sul mare un forte vento e ne venne in mare una tempesta tale che la nave stava per sfasciarsi. I marinai impauriti invocavano ciascuno il proprio dio e gettarono a mare quanto avevano sulla nave per alleggerirla. Intanto Giona, sceso nel luogo più riposto della nave, si era coricato e dormiva profondamente. Gli si avvicinò il capo dell’equipaggio e gli disse: «Che cos’hai così addormentato? Alzati, invoca il tuo Dio! Forse Dio si darà pensiero di noi e non periremo». Quindi dissero fra di loro: «Venite, gettiamo le sorti per sapere per colpa di chi ci è capitata questa sciagura». Tirarono a sorte e la sorte cadde su Giona. Gli domandarono: «Spiegaci dunque per causa di chi abbiamo questa sciagura. Qual è il tuo mestiere? Da dove vieni? Qual è il tuo paese? A quale popolo appartieni?». Egli rispose: «Sono ebreo e venero il Signore Dio del cielo, il quale ha fatto il mare e la terra». Quegli uomini furono presi da grande timore e gli domandarono: «Che cosa hai fatto?». Quegli uomini infatti erano venuti a sapere che egli fuggiva il Signore, perché lo aveva loro raccontato. Essi gli dissero: «Che cosa dobbiamo fare di te perché si calmi il mare, che è contro di noi?». Infatti il mare infuriava sempre più. Egli disse loro: «Prendetemi e gettatemi in mare e si calmerà il mare che ora è contro di voi, perché io so che questa grande tempesta vi ha colto per causa mia». Quegli uomini cercavano a forza di remi di raggiungere la spiaggia, ma non ci riuscivano perché il mare andava sempre più crescendo contro di loro. Allora implorarono il Signore e dissero: «Signore, fa’ che noi non periamo a causa della vita di questo uomo e non imputarci il sangue innocente poiché tu, Signore, agisci secondo il tuo volere». Presero Giona e lo gettarono in mare e il mare placò la sua furia. Quegli uomini ebbero un grande timore del Signore, offrirono sacrifici al Signore e fecero voti.
Ma il Signore dispose che un grosso pesce inghiottisse Giona; Giona restò nel ventre del pesce tre giorni e tre notti.
E il Signore comandò al pesce ed esso rigettò Giona sull’asciutto.

RESPONSORIO                    Cfr. Sal 46,8.2
Dio è re di tutta la terra:
    Cantate inni con arte.

Applaudite, popoli tutti,
acclamate Dio con voci di gioia:
    Cantate inni con arte.

SECONDA LETTURA       
Dai «Discorsi» di san Cesario d’Arles, vescovo.

Vi prego, fratelli carissimi, di amare con tutto il cuore, di custodire con tutta la forza del vostro spirito e di osservare gioiosamente con l’aiuto del Signore la carità e l’umiltà: la carità, che è la madre di tutte le virtù, e l’umiltà che sta al fondamento della vita cristiana.
Sappiate per altro che potrà avvicinarsi con sicurezza al Natale del Signore chi si sarà impegnato a praticare queste due virtù, l’umiltà e la carità. Dedichiamoci quindi al Signore in modo tale da raccogliere in questi pochi giorni quanto ci possa poi bastare per un anno intero.
Proprio riguardo a questi giorni della venuta del Signore crediamo che egli stesso abbia detto per mezzo del profeta: Nei giorni delle vostre festività umilierete i vostri cuori (cfr. Lv 16, 29; Nm 29, 7).
Come mai disse questo?
Perché i digiuni, le veglie e le sante afflizioni macerano i corpi umiliati ma purificano i cuori dalle loro macchie, indeboliscono le membra ma rinvigoriscono le anime.
Con l’ascesi del corpo siamo liberati dalle colpe della concupiscenza, mentre con i faticosi esercizi della croce si trovano puniti gli illeciti piaceri della carne. Con la mortificazione del tempo presente si riesce così a prevenire il giudizio della morte futura e, mentre viene umiliato l’autore del peccato, si trova consumata la colpa. Il corpo subisce una volontaria penitenza, e si trova placata l’offesa recata al giudice tremendo.
Un piccolo sacrificio riesce a sciogliere gravi peccati, che non sarebbe capace di estinguere un fuoco eterno.
Se noi stessi faremo penitenza per i nostri peccati, se con la penitenza condanneremo la nostra lussuria, ci renderemo propizio il Signore. Se riconosci il tuo peccato, Dio lo perdona: come potrebbe Dio degnarsi di perdonare quel peccato che l’uomo si rifiuta di conoscere in se stesso? Quando è in giuoco la nostra salvezza, comportiamoci nei confronti del nostro cuore come solitamente fanno i medici sui nostri corpi.
Se si tratta di una ferita o di un dolore alla superficie della pelle, la cura è applicata con una medicina lieve; ma quando la ferita sia profonda, e si trovi nascosta vicino alle ossa o giaccia in fondo alle viscere, la virulenza del male esige una medicina più forte e più efficace, perché l’ampia ferita sia guarita con una cauterizzazione o con una incisione: il dolore si vince con il dolore.
Lo stesso metodo dev’essere usato quando ci si trova di fronte alla malattia delle anime.
Ci possono essere peccati leggeri, come quelli commessi con la lingua, con qualche desiderio illecito, con gli occhi o con il cuore: la preghiera quotidiana in tal caso può curare i peccati di parole e di pensieri; una purificazione privata può bastare a detergerli.
Se invece si interroga nell’intimo la propria coscienza e risulta che si è commesso un peccato grave – se si è tradita la lealtà con una falsa testimonianza; se si è violata temerariamente la sacra verità con uno spergiuro; se si è imbrattata col fango dell’impudicizia la candida veste battesimale e la splendida tunica della verginità; se si è ucciso dentro di sé l’uomo nuovo con il crimine dell’omicidio –, allora non basta per espiare questi peccati una piccola e abituale penitenza fatta privatamente. Di fronte a mali gravi occorrono cure più forti e più dolorose, cure pubbliche ed evidenti: come ci si è perduti provocando la rovina di molti, così ci si può redimere solo con la edificazione di molti.

LAUS ANGELORUM MAGNA (laudabiliter)
Gloria a Dio nell’alto dei cieli, *
    e pace in terra agli uomini di buona volontà.

Noi ti lodiamo, ti eleviamo un inno, *
    ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo.
Ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, *
    Signore Dio, Re del cielo.

Dio Padre onnipotente, *
    Gesù Cristo e Spirito Santo.

Signore Dio, *
    Figlio del Padre.

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, *
    accogli la nostra supplica.
Tu che siedi alla destra del Padre, *
    abbi pietà di noi.

Sii tu la nostra guida e il nostro aiuto: *
    Salvaci, rendici puri, conservaci nella tua pace.
Liberaci dai nemici *
    e dalle tentazioni.

Perché tu solo il santo, *
    tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo,
Gesù Cristo, *
    nella gloria di Dio Padre con lo Spirito Santo.

Ogni giorno ti benediciamo, *
    e lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore, *
    di custodirci senza peccato.

Benedetto sei tu, Signore; *
    mostrami il tuo volere.
Vedi la mia miseria e la mia pena *
    e perdona tutti i miei peccati.

Dalle mie labbra fiorisca la lode, *
    la lode al nostro Dio.
Possa io vivere per lodarti: *
    mi aiutino i tuoi giudizi.

Come pecora smarrita vado errando; *
    cerca il tuo servo
    perché non ho dimenticato i tuoi comandamenti.

Presto ci venga incontro la tua misericordia, †
    perché siamo troppo infelici: *
    aiutaci, Dio, nostra salvezza.

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri, *
    degno di lode e di gloria nei secoli. Amen.

Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita immediatamente il Cantico di Zaccaria.

ORAZIONE
I servi che ti invocano, Padre onnipotente, siano salvati da ogni peccaminosa lusinga; e così, nel giorno dell’estremo giudizio, siano assolti dalla tua misericordia. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

LODI MATTUTINE

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LODI MATTUTINE

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.    Alleluia.

CANTICO DI ZACCARIA
                            Cantico    Lc 1,68-79

Ant. Spunterà il rampollo di Iesse, colui che sorgerà a giudicare le nazioni: * i popoli in lui spereranno.

Benedetto il Signore Dio d’Israele, *
    perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente *
    nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso *
    per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:

salvezza dai nostri nemici, *
    e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
    e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
    di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
    al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo *
    perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
    nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
    per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
    e nell’ombra della morte

e dirigere i nostri passi *
    sulla via della pace».

Gloria.

Ant. Spunterà il rampollo di Iesse, colui che sorgerà a giudicare le nazioni: * i popoli in lui spereranno.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

PRIMA ORAZIONE
Preghiamo.    (Pausa di preghiera silenziosa)
O Dio eterno, che nella venuta del tuo Figlio hai riconciliato il mondo lontano dal tuo amore, sciogli la durezza del nostro egoismo perché possiamo celebrare con cuore libero e gioioso il mistero della nascita di Cristo, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

SALMODIA
                            Cantico    Is 45,15-26

Ant. 1
Volgetevi a me e sarete salvi, * perché io sono Dio e non ce n’è un altro.

Veramente tu sei un Dio misterioso, *
    Dio di Israele, salvatore.

Saranno confusi e svergognati *
    quanti s’infuriano contro di lui;
se ne andranno con ignominia *
i fabbricanti di idoli.

Israele sarà salvato dal Signore
        con salvezza perenne. *
Non patirete confusione o vergogna
    per i secoli eterni.

Poiché così dice il Signore, che ha creato i cieli; †
    egli, il Dio che ha plasmato e fatto la terra *
    e l’ha resa stabile;

l’ha creata non come orrida regione, *
    ma l’ha plasmata perché fosse abitata:

«Io sono il Signore; non ce n’è un altro. †
    Io non ho parlato in segreto, *
    in un angolo oscuro della terra.

Non ho detto alla discendenza di Giacobbe: *
    Cercatemi in un’orrida regione!
Io sono il Signore, che parlo con giustizia, *
    che annunzio cose rette.

Radunatevi e venite, †
        avvicinatevi tutti insieme, * 
    superstiti delle nazioni!

Non hanno intelligenza
        quelli che portano un idolo da loro scolpito *
    e pregano un dio che non può salvare.

Manifestate e portate le prove, *
    consigliatevi pure insieme!
Chi ha fatto sentire ciò da molto tempo *
    e chi l’ha predetto fin da allora?

Non sono forse io, il Signore? †
Fuori di me non c’è altro Dio;  *
fuori di me non c’è Dio giusto e salvatore.

Volgetevi a me e sarete salvi, †
        paesi tutti della terra, *
    perché io sono Dio; non ce n’è un altro.

Lo giuro su me stesso, †
        la verità esce dalla mia bocca, *
    una parola irrevocabile:

davanti a me si piegherà ogni ginocchio, *
    per me giurerà ogni lingua».

Si dirà: «Solo nel Signore *
si trovano vittoria e potenza! ».
Verso di lui verranno, coperti di vergogna, *
quanti fremevano d’ira contro di lui.

Nel Signore saranno vittoriosi e si glorieranno*
    tutti i discendenti di Israele.

Gloria.

Ant. 1 Volgetevi a me e sarete salvi, * perché io sono Dio e non ce n’è un altro.

Salmi Laudativi

Ant. 2 Buono è il Signore * ed eterna la sua misericordia.
                                Sal 99
Acclamate al Signore, voi tutti della terra, †
servite il Signore nella gioia, *
presentatevi a lui con esultanza.

Riconoscete che il Signore è Dio; †
egli ci ha fatti e noi siamo suoi, *
suo popolo e gregge del suo pascolo.

Varcate le sue porte con inni di grazie, †
i suoi atri con canti di lode, *
lodatelo, benedite il suo nome;

poiché buono è il Signore, †
eterna la sua misericordia, *
la sua fedeltà per ogni generazione.

                                Sal 116
Lodate il Signore, popoli tutti, *
    voi tutte, nazioni, dategli gloria;

perché forte è il suo amore per noi *
    e la fedeltà del Signore dura in eterno.

Gloria.

Ant. 2 Buono è il Signore * ed eterna la sua misericordia.

                            Salmo diretto    Sal 50
Pietà di me, o Dio,
secondo la tua misericordia; *
nel tuo grande amore cancella il mio peccato.

Lavami da tutte le mie colpe, *
mondami dal mio peccato.
Riconosco la mia colpa, *
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.

Contro di te, contro te solo ho peccato, *
quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto;
perciò sei giusto quando parli, *
retto nel tuo giudizio.

Ecco, nella colpa sono stato generato, *
nel peccato mi ha concepito mia madre.
Ma tu vuoi la sincerità del cuore *
e nell’intimo m’insegni la sapienza.

Purificami con issopo e sarò mondato; *
lavami e sarò più bianco della neve.
Fammi sentire gioia e letizia, *
esulteranno le ossa che hai spezzato.

Distogli lo sguardo dai miei peccati, *
cancella tutte le mie colpe.
Crea in me, o Dio, un cuore puro, *
rinnova in me uno spirito saldo.

Non respingermi dalla tua presenza *
e non privarmi del tuo santo spirito.
Rendimi la gioia di essere salvato, *
sostieni in me un animo generoso.

Insegnerò agli erranti le tue vie *
e i peccatori a te ritorneranno.
Liberami dal sangue, Dio, Dio mia salvezza, *
la mia lingua esalterà la tua giustizia.

Signore, apri le mie labbra *
e la mia bocca proclami la tua lode;
poiché non gradisci il sacrificio *
e, se offro olocausti, non li accetti.

Uno spirito contrito *
è sacrificio a Dio,
un cuore affranto e umiliato, *
tu, o Dio, non disprezzi.

Nel tuo amore fa’ grazia a Sion, *
    rialza le mura di Gerusalemme.

Allora gradirai i sacrifici prescritti, *
l’olocausto e l’intera oblazione,
allora immoleranno vittime *
sopra il tuo altare.

Gloria.

SECONDA ORAZIONE
Compi, o Dio, il desiderio del tuo popolo che dall’avvento del suo Redentore, accolto con animo aperto, aspetta la pienezza delle tue benedizioni. Per Cristo nostro Signore.

INNO
Chiara una voce dal cielo
risuona nella notte:
splende la luce di Cristo,
fuggano gli incubi e l’ansia.

Se nelle tenebre umane
un astro nuovo rifulge,
si desti il cuore dal sonno,
non più turbato dal male.

Viene l’Agnello di Dio,
prezzo del nostro riscatto:
con fede viva imploriamo
misericordia e perdono.

Quando alla fine dei tempi
Gesù verrà nella gloria,
dal suo tremendo giudizio
ci liberi la grazia.

Sia lode a Cristo Signore,
al Padre e al Santo Spirito
com’era nel principio,
ora e nei secoli eterni. Amen.

ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE
All’unico Signore, che è morto in croce per noi e ora vive alla destra del Padre, diciamo la nostra lode.

Cristo Gesù, Signore della gloria. Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Cristo Gesù, pietra viva, scelta e preziosa davanti a Dio. Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Cristo Gesù, messo a morte nella carne e reso vivo nello Spirito, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Cristo Gesù, pastore e custode delle nostre anime, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Cristo Gesù, capo di tutti i pastori, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Cristo Gesù, sovrano degli angeli, dei principati e delle potenze, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Padre nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci esaudisca.
Amen.

oppure:

La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale.

 

ORA MEDIA

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ORA MEDIA

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.    Alleluia.

INNO

Terza

Tu che invocato ti effondi,
con il Padre e col Figlio unico Dio,
o Spirito, discendi
senza indugio nei cuori.

Gli affetti, i pensieri, la voce
cantino la tua lode;
la tua fiamma divampi
e gli uomini accenda d’amore.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

Sesta

O Dio glorioso, altissimo sovrano,
che i tempi diversi alternando,
orni di dolce chiarità il mattino
e l’infocato meriggio avvampi,

placa la furia delle discordie,
spegni il funesto ardore dell’odio,
dona alle membra sanità e vigore,
agli animi dona la pace.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

Nona

Perpetuo vigore degli esseri,
che eterno e immutabile stai
e la vicenda regoli del giorno
nell’inesausto gioco della luce,

la nostra sera irradia
del tuo vitale splendore;
premia la morte dei giusti
col giorno che non tramonta.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

SALMODIA
Salmo 118,25-32 IV (Dalet)

Ant. 1 Io corro per la via dei tuoi comandi, * e tu mi allarghi il cuore.

Io sono prostrato nella polvere; *
dammi vita secondo la tua parola.
Ti ho manifestato le mie vie e mi hai risposto; *
insegnami i tuoi voleri.

Fammi conoscere la via dei tuoi precetti *
e mediterò i tuoi prodigi.
Io piango nella tristezza; *
sollevami secondo la tua promessa.

Tieni lontana da me la via della menzogna, *
fammi dono della tua legge.
Ho scelto la via della giustizia, *
mi sono proposto i tuoi giudizi.

Ho aderito ai tuoi insegnamenti, Signore, *
che io non resti confuso.
Corro per la via dei tuoi comandamenti, *
perché hai dilatato il mio cuore.

Gloria.

Ant. 1 Io corro per la via dei tuoi comandi, * e tu mi allarghi il cuore.

Salmo 25

Ant. 2
Confido nel Signore, non potrò vacillare.

Signore, fammi giustizia: †
nell’integrità ho camminato, *
confido nel Signore, non potrò vacillare.

Scrutami, Signore, e mettimi alla prova, *
raffinami al fuoco il cuore e la mente.

La tua bontà è davanti ai miei occhi *
e nella tua verità dirigo i miei passi.

Non siedo con uomini falsi *
e non frequento i simulatori.
Odio l’alleanza dei malvagi, *
non mi associo con gli empi.

Lavo nell’innocenza le mie mani *
e giro attorno al tuo altare, Signore,
per far risuonare voci di lode *
e per narrare tutte le tue meraviglie.

Signore, amo la casa dove dimori *
e il luogo dove abita la tua gloria.
Non travolgermi insieme ai peccatori, *
con gli uomini di sangue non perder la mia vita,

perché nelle loro mani è la perfidia, *
la loro destra è piena di regali.
Integro è invece il mio cammino; *
riscattami e abbi misericordia.

Il mio piede sta su terra piana; *
nelle assemblee benedirò il Signore.

Gloria.

Ant. 2 Confido nel Signore, non potrò vacillare.

Salmo 27,1-3.6-9

Ant. 3 Il Signore è mia forza e mio scudo, * nel suo aiuto confida il mio cuore.

A te grido, Signore; *
non restare in silenzio, mio Dio,
perché, se tu non mi parli, *
io sono come chi scende nella fossa.

Ascolta la voce della mia supplica,
quando ti grido aiuto, *
quando alzo le mie mani verso il tuo santo tempio.

Non travolgermi con gli empi, *
con quelli che operano il male.
Parlano di pace al loro prossimo, *
ma hanno la malizia nel cuore.

Sia benedetto il Signore, *
che ha dato ascolto alla voce della mia preghiera;
il Signore è la mia forza e il mio scudo, *
ho posto in lui la mia fiducia;

mi ha dato aiuto ed esulta il mio cuore, *
con il mio canto gli rendo grazie.
Il Signore è la forza del suo popolo, *
rifugio di salvezza del suo consacrato.

Salva il tuo popolo e la tua eredità benedici, *
guidali e sostienili per sempre.

Gloria.

Ant. 3 Il Signore è mia forza e mio scudo, * nel suo aiuto confida il mio cuore.

Alle altre Ore salmodia complementare.

Terza

LETTURA BREVE                1Pt 1,13
Fratelli, dopo aver preparato la vostra mente all’azione, siate vigilanti, fissate ogni speranza in quella grazia che vi sarà data quando Gesù Cristo si rivelerà.

Confida nel Signore.
    Confida nel Signore: * egli ti libererà.

Dal Signore sono diretti i passi dell’uomo.
    Egli ti libererà.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
    Confida nel Signore: * egli ti libererà.

ORAZIONE
O Dio eterno, che nella venuta del tuo Figlio hai riconciliato il mondo lontano dal tuo amore, sciogli la durezza del nostro egoismo perché possiamo celebrare con cuore libero e gioioso il mistero della nascita di Cristo, che vive e regna nei secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Sesta

LETTURA BREVE                Ger 30,18-19
Così dice il Signore: «Ecco, restaurerò la sorte delle tende di Giacobbe e avrò compassione delle sue dimore. La città sarà ricostruita sulle rovine e il palazzo sorgerà di nuovo al suo posto. Ne usciranno inni di lode, voci di gente festante. Li moltiplicherò e non diminuiranno, li onorerò e non saranno disprezzati».

Innalzati sopra il cielo, o Dio.
Innalzati sopra il cielo, o Dio, * su tutta la terra è la tua gloria.

La tua bontà è grande fino ai cieli.
Su tutta la terra è la tua gloria.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Innalzati sopra il cielo, o Dio, * su tutta la terra è la tua gloria.

ORAZIONE
Compi, o Dio, il desiderio del tuo popolo che dall’avvento del suo Redentore, accolto con animo aperto, aspetta la pienezza delle tue benedizioni. Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Nona

LETTURA BREVE                Is 4,3
Chiunque sarà rimasto in Sion, e chi sarà superstite in Gerusalemme sarà chiamato santo, cioè quanti saranno iscritti per restare in vita in Gerusalemme.

Spera nel Signore.
    Spera nel Signore; * segui la sua via.

Ti esalterà, e tu possederai la terra.
Segui la sua via.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
    Spera nel Signore; * segui la sua via.

ORAZIONE
O Dio eterno, che nella venuta del tuo Figlio hai riconciliato il mondo lontano dal tuo amore, sciogli la durezza del nostro egoismo perché possiamo celebrare con cuore libero e gioioso il mistero della nascita di Cristo, che vive e regna nei secoli dei secoli.

oppure:

Compi, o Dio, il desiderio del tuo popolo che dall’avvento del suo Redentore, accolto con animo aperto, aspetta la pienezza delle tue benedizioni. Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

VESPRI

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VESPRI

Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.

oppure:

Signore ascolta la nostra preghiera.
E il nostro grido giunga fino a te.

RITO DELLA LUCE
Risplenderà in quel vespero la luce,
chiarore senza tramonto.
    Non ci sarà mattino né sera:
sarà un unico giorno.

Unico re dominerà il Signore
su tutta la terra.   
Non ci sarà mattino né sera:
sarà un unico giorno.

Risplenderà in quel vespero la luce,
chiarore senza tramonto.
Non ci sarà mattino né sera:
sarà un unico giorno.

INNO
Tu che la notte trapunti di stelle
e di luce celeste orni le menti,
Signore, che tutti vuoi salvi,
ascolta chi ti implora!

L’acerba sorte dell’uomo
ha toccato il tuo cuore:
sul mondo sfinito rinasce
il fiore della speranza.

Al vespro volge la storia del mondo;
tu, disposando l’umana natura
nell’inviolato grembo di una vergine,
sei venuto a salvarci.

Compassionevole, tu sei Signore,
ogni cosa a te piega il ginocchio:
il cielo e la terra adoranti
confessano il tuo dominio.

E quando scenderà l’ultima sera,
santo e supremo Giudice, verrai:
oh! non lasciare in quell’ora al Maligno
chi si è affidato a te!

A te cantiamo gloria,
o Cristo, Re pietoso,
con il Padre e lo Spirito
nella distesa dei secoli. Amen.

SALMODIA
Salmo 40

Ant. 1 Risanami, Signore, * contro di te ho peccato.

Beato l’uomo che ha cura del debole, *
nel giorno della sventura il Signore lo libera.

Veglierà su di lui il Signore, †
lo farà vivere beato sulla terra, *
non lo abbandonerà alle brame dei nemici.

Il Signore lo sosterrà sul letto del dolore. *
Gli darai sollievo nella sua malattia.

Io ho detto: «Pietà di me, Signore; *
risanami, contro di te ho peccato».
I nemici mi augurano il male: *
«Quando morirà e perirà il suo nome?».

Chi viene a visitarmi dice il falso, †
il suo cuore accumula malizia *
e uscito fuori sparla.

Contro di me sussurrano insieme i miei nemici, *
contro di me pensano il male:
«Un morbo maligno su di lui si è abbattuto, *
da dove si è steso non potrà rialzarsi».

Anche l’amico in cui confidavo, †
anche lui, che mangiava il mio pane, *
alza contro di me il suo calcagno.

Ma tu, Signore, abbi pietà e sollevami, *
che io li possa ripagare.
Da questo saprò che tu mi ami *
se non trionfa su di me il mio nemico;

per la mia integrità tu mi sostieni, *
mi fai stare alla tua presenza per sempre.

Sia benedetto il Signore, Dio d’Israele, *
da sempre e per sempre. Amen, amen.

Gloria.

Ant. 1 Risanami, Signore, * contro di te ho peccato.

Salmo 45

Ant. 2 Il Signore degli eserciti è con noi, * nostro rifugio è il Dio di Giacobbe.

Dio è per noi rifugio e forza, *
aiuto sempre vicino nelle angosce.

Perciò non temiamo se trema la terra, *
se crollano i monti nel fondo del mare.
Fremano, si gonfino le sue acque, *
tremino i monti per i suoi flutti.

Un fiume e i suoi ruscelli rallegrano la città di Dio, *
la santa dimora dell’Altissimo.

Dio sta in essa: non potrà vacillare; *
la soccorrerà Dio, prima del mattino.
Fremettero le genti, i regni si scossero; *
egli tuonò, si sgretolò la terra.

Il Signore degli eserciti è con noi, *
nostro rifugio è il Dio di Giacobbe.

Venite, vedete le opere del Signore, *
egli ha fatto portenti sulla terra.

Farà cessare le guerre sino ai confini della terra, †
romperà gli archi e spezzerà le lance, *
brucerà con il fuoco gli scudi.

Fermatevi e sappiate che io sono Dio, *
eccelso tra le genti, eccelso sulla terra.

Il Signore degli eserciti è con noi, *
nostro rifugio è il Dio di Giacobbe.

Gloria.

Ant. 2 Il Signore degli eserciti è con noi, * nostro rifugio è il Dio di Giacobbe.

PRIMA ORAZIONE
Compi, o Dio, il desiderio del tuo popolo che dall’avvento del suo Redentore, accolto con animo aperto, aspetta la pienezza delle tue benedizioni. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

CANTICO DELLA BEATA VERGINE       
                            Cantico    Lc 1,46-55

Ant.
Ho ascoltato l’annunzio, mi sono sbigottito per la tua opera: * una vergine darà alla luce il Figlio di Dio.

L’anima mia magnifica il Signore *
    e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *
    D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
    e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
    si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
    ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
    ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *
    ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
    ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *
    ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria.

L’anima mia *
    magnifica il Signore.

Ant. Ho ascoltato l’annunzio, mi sono sbigottito per la tua opera: * una vergine darà alla luce il Figlio di Dio.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

SECONDA ORAZIONE
O Dio eterno, che nella venuta del tuo Figlio hai riconciliato il mondo lontano dal tuo amore, sciogli la durezza del nostro egoismo perché possiamo celebrare con cuore libero e gioioso il mistero della nascita di Cristo, che vive e regna nei secoli dei secoli.

COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO
Cristo ci ha liberato dalla collera
e sovrasta i colpevoli.
Grande è il suo amore!

Dal fianco suo squarciato sul Calvario
acqua e sangue fluirono.
Grande è il suo amore!

Pace e grazia nell’onda del battesimo
sono donate ai popoli.
Grande è il suo amore!

Orazione
Signore Gesù, che nel tuo divino potere domini il cielo e la terra, ascolta la nostra supplica: donaci di vivere sempre nella novità del battesimo e di cooperare così all’avvento del tuo regno. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

INTERCESSIONI
Preghiamo Cristo, il Verbo eterno di Dio, perché nella sua venuta ci trovi pronti e ben disposti ad accogliere la sua parola:
Parla, Signore: i tuoi servi ti ascoltano

Tu che ci hai rivelato il Padre e hai costituito la Chiesa come vessillo elevato fra le genti;
donaci di far conoscere a tutti il tuo vangelo.

Principe della pace, che vieni per radunare gli uomini in un unico popolo,
fa’ che abbiano fine gli odii e le guerre.

Salvatore del mondo, che hai voluto abitare tra noi,
elargisci pace e tranquillità alle nostre famiglie.

Pastore buono, che conosci le tue pecore e offri la vita per la loro redenzione,
infondi saggezza agli uomini che ci governano, perché promuovano veramente il bene comune.

Tu che sei la vita e la risurrezione dei morti,
concedi la gioia eterna ai nostri defunti.

In unione con la Chiesa preghiamo il Padre perché i figli di Dio, soprattutto i più poveri e desolati, non manchino mai del pane quotidiano:
Padre nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci custodisca.
Amen.

oppure:

La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale.

COMPIETA

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COMPIETA

Prima della recita di compieta troviamo il “tempo opportuno” per condividere con il nostro Arcivescovo Mario un momento di preghiera disponibile online dalle ore 20e32 a questo link

Convertici, Dio, nostra salvezza.
E placa il tuo sdegno verso di noi.
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.    Alleluia.

INNO
Divina luce, Cristo,
stella che splendi sulla nostra sera,
ai servi che ti invocano
dona l’eterna vita.

Noi ti preghiamo e al sonno
ci abbandoniamo sereni:
se tu pietoso vigili,
senza affanno è il riposo.

Torbido sogno non ci inquieta
né ci inganna il Nemico,
se tu nella notte difendi
i cuori incontaminati.

Guardaci dal tuo trono,
sventa ogni perfida insidia,
proteggi i poveri che hai redento
a prezzo del tuo sangue.

A tua immagine ci hai creati
nel corpo e nello spirito:
nella tenebra orrenda
veglia sull’opera tua.

Al Padre eleviamo la lode,
all’unico suo Figlio,
allo Spirito Santo,
ora e per sempre. Amen.

SALMODIA
Salmo 87

Ant. Tutto il giorno a te grido, Signore.

Signore, Dio della mia salvezza, *
    davanti a te grido giorno e notte.
Giunga fino a te la mia preghiera, *
    tendi l’orecchio al mio lamento.

Io sono colmo di sventure, *
    la mia vita è vicina alla tomba.
Sono annoverato tra quelli che scendono nella fossa, *
    sono come un uomo ormai privo di forza.

È tra i morti il mio giaciglio, *
    sono come gli uccisi stesi nel sepolcro,
dei quali tu non conservi il ricordo *
    e che la tua mano ha abbandonato.

Mi hai gettato nella fossa profonda, *
    nelle tenebre e nell’ombra di morte.
Pesa su di me il tuo sdegno *
    e con tutti i tuoi flutti mi sommergi.

Hai allontanato da me i miei compagni, *
    mi hai reso per loro un orrore.
Sono prigioniero senza scampo; *
    si consumano i miei occhi nel patire.

Tutto il giorno ti chiamo, Signore, *
    verso di te protendo le mie mani.
Compi forse prodigi per i morti? *
    O sorgono le ombre a darti lode?

Si celebra forse la tua bontà nel sepolcro, *
    la tua fedeltà negli inferi?
Nelle tenebre si conoscono forse i tuoi prodigi, *
    la tua giustizia nel paese dell’oblio?

Ma io a te, Signore, grido aiuto, *
    e al mattino giunge a te la mia preghiera.
Perché, Signore, mi respingi, *
    perché mi nascondi il tuo volto?

Sono infelice e morente dall’infanzia, *
    sono sfinito, oppresso dai tuoi terrori.
Sopra di me è passata la tua ira, *
    i tuoi spaventi mi hanno annientato,

mi circondano come acqua tutto il giorno, *
    tutti insieme mi avvolgono.
Hai allontanato da me amici e conoscenti, *
    mi sono compagne solo le tenebre.

Gloria.

Ant. Tutto il giorno a te grido, Signore.

LETTURA BREVE                Ger 14,9
Tu sei in mezzo a noi, Signore, e noi siamo chiamati con il tuo nome: non abbandonarci, Signore Dio nostro.

Pietà di me, o Dio.
    Pietà di me, o Dio, * in te mi rifugio.

Mi riparo all’ombra delle tue ali.
    In te mi rifugio.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
    Pietà di me, o Dio, * in te mi rifugio.

CANTICO DI SIMEONE           
                            Cantico    Lc 2,29-32

Ant.
A Simeone era stato preannunziato dallo Spirito Santo * che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore.

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *
    vada in pace secondo la tua parola;

perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *
    preparata da te davanti a tutti i popoli,

luce per illuminare le genti *
    e gloria del tuo popolo Israele.

Gloria.

Ant. A Simeone era stato preannunziato dallo Spirito Santo * che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore.

ORAZIONE
Donaci, o Padre, di essere uniti nella fede alla morte e alla sepoltura del Figlio tuo, per risorgere alla vita nuova con lui, che vive e regna nei secoli dei secoli.

ANTIFONA ALLA B.V. MARIA
Ave, regina dei cieli,
ave, signora degli angeli;
porta e radice di salvezza,
rechi nel mondo la luce.
Godi, Vergine gloriosa,
bella fra tutte le donne;
salve, o tutta santa,
prega per noi Cristo Signore.

Prima della conclusione si può lodevolmente inserire un breve esame di coscienza.

CONCLUSIONE
Dormiamo in pace.
Vigiliamo in Cristo.