Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo
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27 luglio 2022

Mercoledì della settimana della VII domenica dopo Pentecoste

27 Luglio 2022

UFFICIO DELLE LETTURE

UFFICIO DELLE LETTURE

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.    Alleluia.


INNO

Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino:

Non sono impallidite ancora in cielo
l’ultime stelle, e già dal sonno, o Dio,
sorge la Chiesa a mattinar lo Sposo
con animo adorante.

Così ci sia donato,
dopo la lunga notte,
di varcare le soglie del tuo regno
inni cantando a te con cuore nuovo.

O Trinità beata,
a te, suprema fonte dell’essere,
il coro dei redenti
leva felice l’inno nei secoli. Amen.

Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore del giorno:

Tu che l’immensa volta del cielo
stupendamente di luce avvampi
e di vaghi colori
adorni la bellezza del creato;

tu che nel quarto giorno hai voluto
il fiammeggiante globo del sole
e l’alternante gioco della luna
e il nitido corso degli astri,

così scandendo nell’ordine il tempo
e misurando le notti
e i giorni e i mesi e gli anni,
ascolta, Padre, la nostra preghiera.

Sciogli l’orrido gelo della colpa,
rischiara il cuore degli uomini,
impreziosisci l’anima
della tua santa grazia.

Noi t’imploriamo, o Dio,
per il tuo Figlio unigenito
che regna con te nei secoli
e con lo Spirito Santo. Amen.

CANTICO DEI TRE GIOVANI        Cfr. Dn 3,52-56
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto il tuo nome glorioso e santo, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu sul trono del tuo regno, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi †
    e siedi sui cherubini *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Come era nel principio e ora e sempre
        nei secoli dei secoli, amen, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

SALMODIA
                            Salmo 17,2-30
I (2-7)   

Ant. 1 Signore, mia roccia e mia fortezza.

Ti amo, Signore, mia forza, *
    Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore;

mio Dio, mia rupe, in cui trovo riparo; *
    mio scudo e baluardo, mia potente salvezza.

Invoco il Signore, degno di lode, *
    e sarò salvato dai miei nemici.

Mi circondavano flutti di morte, *
    mi travolgevano torrenti impetuosi;
già mi avvolgevano i lacci degli inferi, *
    già mi stringevano agguati mortali.

Nel mio affanno invocai il Signore, *
    nell’angoscia gridai al mio Dio:
dal suo tempio ascoltò la mia voce, *
    al suo orecchio pervenne il mio grido.

Gloria.

Ant. 1 Signore, mia roccia e mia fortezza.
   
II (8-20)

Ant. 2 Il Signore mi ha liberato, perché mi vuol bene.

La terra tremò e si scosse; †
    vacillarono le fondamenta dei monti, *
    si scossero perché egli era sdegnato.

Dalle sue narici saliva fumo, †
    dalla sua bocca un fuoco divorante; *
    da lui sprizzavano carboni ardenti.

Abbassò i cieli e discese, *
    fosca caligine sotto i suoi piedi.
Cavalcava un cherubino e volava, *
    si librava sulle ali del vento.

Si avvolgeva di tenebre come di velo, *
    acque oscure e dense nubi lo coprivano.
Davanti al suo fulgore si dissipavano le nubi *
    con grandine e carboni ardenti.

Il Signore tuonò dal cielo, †
    l’Altissimo fece udire la sua voce: *
    grandine e carboni ardenti.

Scagliò saette e li disperse, *
    fulminò con folgori e li sconfisse.

Allora apparve il fondo del mare, *
    si scoprirono le fondamenta del mondo,
per la tua minaccia, Signore, *
    per lo spirare del tuo furore.

Stese la mano dall’alto e mi prese, *
    mi sollevò dalle grandi acque,

mi liberò da nemici potenti, †
    da coloro che mi odiavano *
    ed eran di me più forti.

Mi assalirono nel giorno di sventura, *
    ma il Signore fu mio sostegno;
mi portò al largo, *
    mi liberò perché mi vuol bene.

Gloria.

Ant. 2 Il Signore mi ha liberato, perché mi vuol bene.

III (21-30)

Ant. 3 Tu salvi il popolo degli umili, o Signore, * e abbassi gli occhi dei superbi.

Il Signore mi tratta secondo la mia giustizia, *
    mi ripaga secondo l’innocenza delle mie mani;
perché ho custodito le vie del Signore, *
    non ho abbandonato empiamente il mio Dio.

I suoi giudizi mi stanno tutti davanti, *
    non ho respinto da me la sua legge;
ma integro sono stato con lui *
    e mi sono guardato dalla colpa.

Il Signore mi rende secondo la mia giustizia, *
    secondo l’innocenza delle mie mani
        davanti ai suoi occhi.

Con l’uomo buono tu sei buono *
    con l’uomo integro tu sei integro,
con l’uomo puro tu sei puro, *
    con il perverso tu sei astuto.

Perché tu salvi il popolo degli umili, *
    ma abbassi gli occhi dei superbi.

Tu, Signore, sei luce alla mia lampada; *
    il mio Dio rischiara le mie tenebre.
Con te mi lancerò contro le schiere, *
    con il mio Dio scavalcherò le mura.

Gloria.

Ant. 3 Tu salvi il popolo degli umili, o Signore, * e abbassi gli occhi dei superbi.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

Tu sei benedetto, Signore.
Amen.

PRIMA LETTURA                1 Re 12,1-19
Dal primo libro dei Re

Roboamo andò in Sichem, perché tutto Israele era convenuto in Sichem per proclamarlo re. Quando lo seppe, Geroboamo figlio di Nebàt, che era ancora in Egitto ove si era rifugiato per paura del re Salomone, tornò dall’Egitto. Lo mandarono a chiamare e Geroboamo venne con tutta l’assemblea di Israele e dissero a Roboamo: «Tuo padre ci ha imposto un pesante giogo; ora tu alleggerisci la dura schiavitù di tuo padre e il giogo pesante che quegli ci ha imposto e noi ti serviremo». Rispose loro: «Ritiratevi per tre giorni; poi tornerete da me». Il popolo se ne andò. Il re Roboamo si consigliò con gli anziani, che erano stati al servizio di Salomone suo padre durante la sua vita, domandando: «Che cosa mi consigliate di rispondere a questo popolo?». Gli dissero: «Se oggi ti mostrerai arrendevole verso questo popolo, se darai loro soddisfazione, se dirai loro parole gentili, essi saranno tuoi servi per sempre». Ma egli trascurò il consiglio che gli anziani gli avevano dato e si consultò con giovani che erano cresciuti con lui ed erano al suo servizio. Domandò loro: «Che cosa mi consigliate di rispondere a questo popolo che mi ha chiesto di alleggerire il giogo imposto loro da mio padre?». I giovani che erano cresciuti con lui gli dissero: «Così risponderai a questo popolo, che ti ha chiesto: Tuo padre ha reso pesante il nostro giogo, tu alleggeriscilo! così dirai loro: Il mio mignolo è più grosso dei fianchi di mio padre. Ora, se mio padre vi caricò di un giogo pesante, io renderò ancora più grave il vostro giogo; mio padre vi castigò con fruste, io vi castigherò con flagelli».
Quando Geroboamo e tutto il popolo si presentarono a Roboamo il terzo giorno, come il re aveva ordinato affermando: «Ritornate da me il terzo giorno», il re rispose duramente al popolo respingendo il consiglio degli anziani; egli disse loro secondo il consiglio dei giovani: «Mio padre vi ha imposto un giogo pesante; io renderò ancora più grave il vostro giogo. Mio padre vi ha castigati con fruste, io vi castigherò con flagelli». Il re non ascoltò il popolo; ciò accadde per disposizione del Signore, perché si attuasse la parola che il Signore aveva rivolta a Geroboamo, figlio di Nebàt, per mezzo di Achia di Silo. Quando compresero che il re non dava loro ascolto, tutti gli Israeliti risposero al re:
«Che parte abbiamo con Davide?
Non abbiamo eredità con il figlio di Iesse!
Alle tue tende, Israele!
Ora pensa alla tua casa, Davide!».
Israele andò alle sue tende. Sugli Israeliti che abitavano nelle città di Giuda regnò Roboamo.
Il re Roboamo mandò Adoniram, che era sovrintendente ai lavori forzati, ma tutti gli Israeliti lo lapidarono ed egli morì. Allora il re Roboamo salì in fretta sul carro per fuggire in Gerusalemme. Israele si ribellò alla casa di Davide fino ad oggi.

RESPONSORIO                   
Abbiamo peccato come i nostri padri,
abbiamo fatto il male, siamo stati empi:
    raccoglici, Signore, di mezzo ai popoli,
    perché proclamiamo il tuo santo nome
    e ci gloriamo della tua lode.

Ogni regno discorse cade in rovina,
ogni città divisa non può reggersi:
    raccoglici, Signore, di mezzo ai popoli,
    perché proclamiamo il tuo santo nome
    e ci gloriamo della tua lode.

SECONDA LETTURA       
Dal trattato su «L’unità della Chiesa cattolica» di san Cipriano, vescovo e martire

Anche lo Spirito Santo venne tra noi sotto forma di colomba, un animale lieto e senza malizia, senza fiele, senza rostro e senza artigli; un animale amante delle case degli uomini, legato a una sola famiglia quando procrea, in buona compagnia con gli altri, alleva i nati, quando vola non va solo, passa la sua vita nella familiarità intima del proprio colombaio, dimostra agli altri la muta concordia con carezze in viso, osserva in ogni cosa la legge della fratellanza.
Anche nella Chiesa bisogna mantenere una tale semplicità; il nostro amore sia come quello della colomba, la nostra mansuetudine e la nostra dolcezza come quella degli agnelli e delle pecore.
Come è possibile che in un animo cristiano alberghi la ferocia lupesca, la rabbia canina, il veleno dei serpenti, la sanguinaria crudeltà delle belve? Se esistono dei cristiani così e si allontanano dalla Chiesa, bisogna allora rallegrarsi perché le altre colombe e gli altri agnelli non saranno assaliti da bestie feroci e velenose.
L’amarezza non può stare con la dolcezza, la tenebra con la luce, la pioggia col sereno, la guerra con la pace, la sterilità con la fecondità, la siccità con l’acqua, l’uragano con la bonaccia.
Nessuno crederà mai che proprio i buoni si allontanino dalla Chiesa. Il vento non porta via il grano; la tempesta non strappa gli alberi ben radicati; sono invece le pule, vuote e leggere, che vengono rapite dal vento e gli alberi poco fermi che sono sradicati dall’uragano. Son proprio costoro i maledetti dell’apostolo Giovanni: «Si separarono dalla nostra famiglia, ma non erano dei nostri; se fossero stati dei nostri, sarebbero restati tra noi» (1 Gv 2, 19).
Le eresie sono nate, e sorgono così frequentemente quando un’anima perversa non trova pace, quando un perfido ribelle non conserva l’unità. Sono permesse da Dio, senza che si intacchi per nulla il libero arbitrio; anzi l’integrità della fede di quelli che furono messi alla prova rifulge di più chiara luce, dopo che i loro cuori e le loro intelligenze furono saggiate dalla lotta contro la verità.
Perciò l’Apostolo scrive: «È necessario che vi siano le eresie, affinché si conoscano tra voi quelli che sanno resistere» (1 Cor 11, 19). Con l’eresia si saggiano i fedeli e si scoprono gli empi e così, prima ancora del giudizio filiale, anche quaggiù i giusti vengono separati dai peccatori come la pula viene divisa dal grano. Di questa razza di peccatori - eretici - sono quelli che senza alcun divino mandato, arbitrariamente si mettono alla testa di seguaci temerari e usurpano il nome di vescovo senza che alcuno abbia loro conferito l’episcopato; ad essi lo Spirito Santo dà il nome di titolari della «cattedra di pestilenza» (2 Tm 2, 17), peste e lue della fede, bugiardi portavoce del serpente, artefici della corruzione della verità, vomitatori di veleni, i cui discorsi strisciano come scorpioni, le cui conversazioni inoculano veleno nei cuori.

LAUS ANGELORUM MAGNA (laudabiliter)
Gloria a Dio nell’alto dei cieli, *
    e pace in terra agli uomini di buona volontà.

Noi ti lodiamo, ti eleviamo un inno, *
    ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo.
Ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, *
    Signore Dio, Re del cielo.

Dio Padre onnipotente, *
    Gesù Cristo e Spirito Santo.

Signore Dio, *
    Figlio del Padre.

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, *
    accogli la nostra supplica.
Tu che siedi alla destra del Padre, *
    abbi pietà di noi.

Sii tu la nostra guida e il nostro aiuto: *
    Salvaci, rendici puri, conservaci nella tua pace.
Liberaci dai nemici *
    e dalle tentazioni.

Perché tu solo il santo, *
    tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo,
Gesù Cristo, *
    nella gloria di Dio Padre con lo Spirito Santo.

Ogni giorno ti benediciamo, *
    e lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore, *
    di custodirci senza peccato.

Benedetto sei tu, Signore; *
    mostrami il tuo volere.
Vedi la mia miseria e la mia pena *
    e perdona tutti i miei peccati.

Dalle mie labbra fiorisca la lode, *
    la lode al nostro Dio.
Possa io vivere per lodarti: *
    mi aiutino i tuoi giudizi.

Come pecora smarrita vado errando; *
    cerca il tuo servo
    perché non ho dimenticato i tuoi comandamenti.

Presto ci venga incontro la tua misericordia, †
    perché siamo troppo infelici: *
    aiutaci, Dio, nostra salvezza.

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri, *
    degno di lode e di gloria nei secoli. Amen.

Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita immediatamente il Cantico di Zaccaria.

ORAZIONE
Guarda, o Dio, la nostra debolezza: soccorri con il vigore della tua misericordia chi senza di te non si regge. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

LODI MATTUTINE

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LODI MATTUTINE

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.    Alleluia.


CANTICO DI ZACCARIA
                            Cantico    Lc 1,68-79

Ant. Dio nella casa di Davide * ha suscitato per noi una salvezza potente.

Benedetto il Signore Dio d’Israele, *
    perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente *
    nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso *
    per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:

salvezza dai nostri nemici, *
    e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
    e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
    di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
    al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo *
    perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
    nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
    per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
    e nell’ombra della morte

e dirigere i nostri passi *
    sulla via della pace».

Gloria.

Ant. Dio nella casa di Davide * ha suscitato per noi una salvezza potente.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

PRIMA ORAZIONE
Preghiamo.    (Pausa di preghiera silenziosa)
Ispira il desiderio di bene, o Padre di ogni bontà, fonte di ogni valore, e donaci con la tua grazia di compiere ciò che è giusto. Per Gesù Cristo, tuo Figlio nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

SALMODIA
                            Cantico    Gdt 16,1-2a.13-15

Ant. 1
Lodate il Signore e proclamatelo, cantate sulla cetra al nostro Dio; * esaltate e invocate il suo nome.

Lodate il mio Dio con i timpani, *
    cantate al Signore con cembali,
elevate a lui l’accordo del salmo e della lode; *
    esaltate e invocate il suo nome.

Poiché il Signore è il Dio *
    che stronca le guerre.

Innalzerò al mio Dio un canto nuovo: †
    Signore, grande sei tu e glorioso, *
    mirabile nella tua potenza e invincibile.

Ti sia sottomessa ogni tua creatura: *
    perché tu dicesti e tutte le cose furon fatte;
mandasti il tuo spirito e furono costruite *
    e nessuno può resistere alla tua voce.

I monti sulle loro basi *
    insieme con le acque sussulteranno,
davanti a te le rocce si struggeranno come cera; *
    ma a coloro che hanno il tuo timore
    tu sarai sempre propizio.

Gloria.

Ant. 1 Lodate il Signore e proclamatelo, cantate sulla cetra al nostro Dio; * esaltate e invocate il suo nome.

Salmi Laudativi

Ant. 2 Cantate inni a Dio, cantate inni; * cantate inni al nostro Re, cantate inni.
                                Sal 46
Applaudite, popoli tutti, *
acclamate Dio con voci di gioia;
perché terribile è il Signore, l’Altissimo, *
re grande su tutta la terra.

Egli ci ha assoggettati i popoli, *
ha messo le nazioni sotto i nostri piedi.
La nostra eredità ha scelto per noi, *
vanto di Giacobbe suo prediletto.

Ascende Dio tra le acclamazioni, *
il Signore al suono di tromba.

Cantate inni a Dio, cantate inni; *
cantate inni al nostro re, cantate inni;
perché Dio è re di tutta la terra, *
cantate inni con arte.

Dio regna sui popoli, *
Dio siede sul suo trono santo.

I capi dei popoli si sono raccolti *
con il popolo del Dio di Abramo,
perché di Dio sono i potenti della terra: *
egli è l’Altissimo.

                                Sal 116
Lodate il Signore, popoli tutti, *
    voi tutte, nazioni, dategli gloria;

perché forte è il suo amore per noi *
    e la fedeltà del Signore dura in eterno.

Gloria.

Ant. 2 Cantate inni a Dio, cantate inni; * cantate inni al nostro Re, cantate inni.

                            Salmo diretto    Sal 35
Nel cuore dell’empio parla il peccato, *
davanti ai suoi occhi non c’è timor di Dio.
Poiché egli si illude con se stesso *
nel ricercare la sua colpa e detestarla.

Inique e fallaci sono le sue parole, *
rifiuta di capire, di compiere il bene.

Iniquità trama sul suo giaciglio, †
si ostina su vie non buone, *
via da sé non respinge il male.

Signore, la tua grazia è nel cielo, *
la tua fedeltà fino alle nubi;

la tua giustizia è come i monti più alti, †
il tuo giudizio come il grande abisso: *
uomini e bestie tu salvi, Signore.

Quanto è preziosa la tua grazia, o Dio! *
Si rifugiano gli uomini all’ombra delle tue ali,
si saziano dell’abbondanza della tua casa *
e li disseti al torrente delle tue delizie.

È in te la sorgente della vita, *
alla tua luce vediamo la luce.

Concedi la tua grazia a chi ti conosce, *
la tua giustizia ai retti di cuore.

Non mi raggiunga il piede dei superbi, *
non mi disperda la mano degli empi.
Ecco, sono caduti i malfattori, *
abbattuti, non possono rialzarsi.

Gloria.

SECONDA ORAZIONE
O vivida fonte di luce, Dio che mandi il sole e la pioggia sui buoni e sui cattivi, allo splendore della tua verità ricolma i giusti della divina dolcezza e abbi pietà degli ingiusti, così che tutti arrivino a dissetarsi al torrente delle tue delizie. Per Cristo nostro Signore.

INNO
O Dio che il cielo splendente hai creato,
ai giorni donando il fulgore del sole
e il mite chiarore lunare alle notti,
ascolta la preghiera del mattino.

Ormai dal mondo fugge la tenebra,
rinasce ancora la luce,
ritorna limpida e pronta la mente,
la gioia nell’agire si ridesta,

L’ora è più lieta, il cuore più sereno,
l’aria è più dolce e chiara;
tutto con voce nuova ammonisce
che è tempo di cantare le tue lodi.

Salvaci dall’insidia,
dalla tristezza del male preservaci;
non esca parola malvagia,
l’iniquità non deturpi la vita.

Odi, Padre celeste, la supplica
e per Gesù Cristo esaudisci;
egli regna con te e con lo Spirito
negli infiniti secoli. Amen.

ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE
Invochiamo il Redentore, rinnovando l’adesione della nostra fede.

Gesù Cristo, nostra speranza, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Figlio di Dio, venuto nel mondo per salvare i peccatori, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Tu, che hai dato te stesso in riscatto per tutti, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Vincitore della morte, che hai fatto risplendere tra noi la vita e l’immortalità, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Giusto Giudice, che darai a chi ti ha amato la corona della giustizia, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Gesù Cristo, nostro grande Dio e Salvatore, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Padre nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci custodisca.
Amen.

oppure:

La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale.

ORA MEDIA

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ORA MEDIA

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.    Alleluia.

INNO

Terza

Tu che invocato ti effondi,
con il Padre e col Figlio unico Dio,
o Spirito, discendi
senza indugio nei cuori.

Gli affetti, i pensieri, la voce
cantino la tua lode;
la tua fiamma divampi
e gli uomini accenda d’amore.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

Sesta

O Dio glorioso, altissimo sovrano,
che i tempi diversi alternando,
orni di dolce chiarità il mattino
e l’infocato meriggio avvampi,

placa la furia delle discordie,
spegni il funesto ardore dell’odio,
dona alle membra sanità e vigore,
agli animi dona la pace.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

Nona

Perpetuo vigore degli esseri,
che eterno e immutabile stai
e la vicenda regoli del giorno
nell’inesausto gioco della luce,

la nostra sera irradia
del tuo vitale splendore;
premia la morte dei giusti
col giorno che non tramonta.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

SALMODIA
Salmo 118,9-16 II (Bet)

Ant. 1 Con tutto il cuore, Signore, ti cerco.

Come potrà un giovane tenere pura la sua via? *
Custodendo le tue parole.
Con tutto il cuore ti cerco: *
non farmi deviare dai tuoi precetti.

Conservo nel cuore le tue parole *
per non offenderti con il peccato.
Benedetto sei tu, Signore; *
mostrami il tuo volere.

Con le mie labbra ho enumerato *
    tutti i giudizi della tua bocca.
Nel seguire i tuoi ordini è la mia gioia *
    più che in ogni altro bene.

Voglio meditare i tuoi comandamenti, *
    considerare le tue vie.
Nella tua volontà è la mia gioia; *
    mai dimenticherò la tua parola.

Gloria.

Ant. 1 Con tutto il cuore, Signore, ti cerco.

Salmo 16
I (1-9a)

Ant. 2
Sulle tue vie, Signore, * tieni saldi i miei passi.

Accogli, Signore, la causa del giusto, *
    sii attento al mio grido.
Porgi l’orecchio alla mia preghiera: *
    sulle mie labbra non c’è inganno.

Venga da te la mia sentenza, *
    i tuoi occhi vedano la giustizia.
Saggia il mio cuore, scrutalo di notte, *
    provami al fuoco, non troverai malizia.

La mia bocca non si è resa colpevole, *
    secondo l’agire degli uomini
seguendo la parola delle tue labbra, *
ho evitato i sentieri del violento.

Sulle tue vie tieni saldi i miei passi *
    e i miei piedi non vacilleranno.

Io t’invoco, mio Dio: *
    dammi risposta;
porgi l’orecchio, *
    ascolta la mia voce,

mostrami i prodigi del tuo amore: *
    tu che salvi dai nemici chi si affida alla tua destra.

Custodiscimi come pupilla degli occhi, *
    proteggimi all’ombra delle tue ali,
di fronte agli empi che mi opprimono, *
    ai nemici che mi accerchiano.

Gloria.

Ant. 2 Sulle tue vie, Signore, * tieni saldi i miei passi.

II (9b-15)

Ant. 3 Per la tua giustizia, Signore, * contemplerò il tuo volto.

Essi hanno chiuso il loro cuore, *
le loro bocche parlano con arroganza.
Eccoli, avanzano, mi circondano, *
puntano gli occhi per abbattermi;

simili a un leone che brama la preda, *
a un leoncello che si apposta in agguato.

Sorgi, Signore, affrontalo, abbattilo; *
con la tua spada scampami dagli empi,
con la tua mano, Signore, dal regno dei morti *
che non hanno più parte in questa vita.

Sazia pure dei tuoi beni il loro ventre †
se ne sazino anche i figli *
    e ne avanzi per i loro bambini.

Ma io per la giustizia contemplerò il tuo volto, *
al risveglio mi sazierò della tua presenza.

Gloria.

Ant. 3 Per la tua giustizia, Signore, * contemplerò il tuo volto.

Alle altre Ore salmodia complementare.

Terza

LETTURA BREVE                Rm 8,22-23
Fratelli, tutta la creazione geme e soffre fino a oggi nelle doglie del parto; essa non è la sola, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo.

Esultino e gioiscano in te, Signore.
Esultino e gioiscano in te, Signore, * quanti ti cercano.

Dicano sempre: il Signore è grande.
Quanti ti cercano.
 
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Esultino e gioiscano in te, Signore, * quanti ti cercano.

ORAZIONE
Rinnova e accresci, o Dio, la fede della Chiesa, cui è stato donato dal tuo Spirito il vangelo della salvezza. Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Sesta

LETTURA BREVE                Ez 18,31-32
Liberatevi da tutte le iniquità commesse e formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo. Perché volete morire, o Israeliti? Io non godo della morte di chi muore. Parola del Signore Dio. Convertitevi e vivrete.

Il mio cuore sia integro, o Dio.
Il mio cuore sia integro, o Dio, * nei tuoi precetti.

Perché non resti confuso.
Nei tuoi precetti.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Il mio cuore sia integro, o Dio, * nei tuoi precetti.

ORAZIONE
Dio onnipotente, che ci hai visti dispersi e ci hai radunati nell’unità della Chiesa, vivo corpo di Cristo, non ci abbandoni il tuo amore di padre, ma ci aiuti a restare nel mondo testimoni fedeli del tuo Verbo, che vive e regna nei secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Nona

LETTURA BREVE                Eb 13,12-14
Fratelli, Gesù, per santificare il popolo con il proprio sangue, patì fuori della porta della città. Usciamo dunque verso di lui fuori dell’accampamento, portando il suo obbrobrio, perché non abbiamo quaggiù una città stabile ma andiamo in cerca di quella futura.

Non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato.
Non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato * allora io ho detto: «Ecco io vengo».

Per fare, o Dio, la tua volontà
Ecco io vengo.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato * allora io ho detto: «Ecco io vengo».

ORAZIONE
Tu che dall’alto della croce attiri gli uomini tutti, tocca e commuovi i cuori con la grazia del tuo sacrificio; così custodiremo senza compromessi la parola che salva e vivremo per sempre nella piena comunione con te, nostro Signore e nostro Dio, che vivi e regni nei secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

VESPRI

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Ss. Nazaro e Celso,
martiri
memoria

PRIMI VESPRI

Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.

oppure

Signore ascolta la nostra preghiera
E il nostro grido giunga fino a te

RITO DELLA LUCE
Splenda su noi, Signore,
la luce del tuo volto.
Il nostro cuore in festa
    canti di gioia

Più che per messe copiosa
o vendemmia felice,
il nostro cuore in festa
    canti di gioia

Splenda su noi, Signore,
la luce del tuo volto.
Il nostro cuore in festa
    canti di gioia

INNO
Gli eterni doni di Cristo Signore
gioiosamente cantiamo:
così la Chiesa esalta
le vittorie dei martiri

e leva la sua lode
agli eroi della fede,
ai cittadini beati del cielo,
onore del popolo santo.

L’incubo del tiranno non li vince
né li piega lo scempio delle membra;
a prezzo di orribile morte
conquistano la vita.

Sono gettati sui roghi
o in pasto alle belve azzannanti;
la mano del carnefice li strazia,
armata di unghiati tormenti.

O prodigio di grazia!
La fede viva, la speranza indomita
e la divina carità trionfa
sul tenebroso Principe del mondo.

Riluce in essi la gloria del Padre
e l’infocato amore dello Spirito
e la superna bellezza del Figlio,
che di sé allieta le schiere celesti. Amen.

NOTIZIA DEI SANTI
Nazaro e Celso hanno onorato la Chiesa di Milano col loro martirio, avvenuto probabilmente durante la persecuzione di Diocleziano. I loro corpi, rimasti a lungo nascosti, furono scoperti da sant’Ambrogio, si crede nell’anno 396, in un orto appena fuori dalle mura della città. Le reliquie di san Nazaro furono portate dallo stesso vescovo nella basilica degli Apostoli, a Porta Romana, in seguito chiamata col nome del martire che ivi ancora riposa. Le spoglie di san Celso vennero lasciate sul luogo della sepoltura, dove in suo onore fu costruita una piccola basilica; ora sono custodite nel maestoso tempio adiacente, dedicato alla Vergine sotto il titolo di nostra Signora dei miracoli.

SALMODIA
Salmo 26,1-6

Ant. 1 Nazaro e Celso, beati martiri, * ebbero dal Signore l’eterna corona di gloria.

Il Signore è mia luce e mia salvezza, *
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita, *
di chi avrò terrore?

Quando mi assalgono i malvagi *
per straziarmi la carne,
sono essi, avversari e nemici, *
a inciampare e cadere.

Se contro di me si accampa un esercito, *
il mio cuore non teme;
se contro di me divampa la battaglia, *
anche allora ho fiducia.

Una cosa ho chiesto al Signore, *
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore *
tutti i giorni della mia vita,

per gustare la dolcezza del Signore *
ed ammirare il suo santuario.

Egli mi offre un luogo di rifugio *
nel giorno della sventura.
Mi nasconde nel segreto della sua dimora, *
mi solleva sulla rupe.

E ora rialzo la testa *
sui nemici che mi circondano;
immolerò nella sua casa sacrifici d’esultanza, *
inni di gioia canterò al Signore.

Gloria.

Ant. 1 Nazaro e Celso, beati martiri, * ebbero dal Signore l’eterna corona di gloria.

Salmo 26,7-14

Ant. 2 Uomo santo di Dio, dai nostri mali liberaci * nel nome del Signore, che dalle insidie del mondo ti ha salvato.

Ascolta, Signore, la mia voce. *
Io grido: abbi pietà di me! Rispondimi.
Di te ha detto il mio cuore: «Cercate il suo volto»; *
il tuo volto, Signore, io cerco.

Non nascondermi il tuo volto, *
non respingere con ira il tuo servo.
Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi, *
non abbandonarmi, Dio della mia salvezza.

Mio padre e mia madre mi hanno abbandonato, *
ma il Signore mi ha raccolto.

Mostrami, Signore, la tua via, †
guidami sul retto cammino, *
a causa dei miei nemici.

Non espormi alla brama dei miei avversari; †
contro di me sono insorti falsi testimoni *
che spirano violenza.

Sono certo di contemplare la bontà del Signore *
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte, *
si rinfranchi il tuo cuore e spera nel Signore.

Gloria.

Ant. 2 Uomo santo di Dio, dai nostri mali liberaci * nel nome del Signore, che dalle insidie del mondo ti ha salvato.

PRIMA ORAZIONE
Si allieti, o Dio, la tua Chiesa per l’unica corona di gloria che unisce fraternamente i martiri Nazaro e Celso; la loro testimonianza accresca la nostra fede e la loro intercessione conforti la nostra vita. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

CANTICO DELLA BEATA VERGINE       
                            Cantico    Lc 1,46-55

Ant.
Grandi tesori sono i corpi dei santi, * ai quali Cristo fu vita e la morte un guadagno.

L’anima mia magnifica il Signore *
    e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *
    D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
    e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
    si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
    ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
    ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *
    ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
    ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *
    ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria.

L’anima mia *
    magnifica il Signore.

Ant. Grandi tesori sono i corpi dei santi, * ai quali Cristo fu vita e la morte un guadagno.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

SECONDA ORAZIONE
O Dio forte ed eterno, che nel cuore dei santi accendi la fiamma della tua carità, sull’esempio dei martiri Nazaro e Celso donaci di tendere a quella passione d’amore che arriva a sacrificare generosamente anche la vita. Per Cristo nostro Signore.

COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO
Agnello, che togli il peccato del mondo
e il patto consacri per sempre nel sangue.
Cristo, Pasqua divina,
sale il cantico degli umili a te.

Nel fonte la sordida macchia è lavata,
risplende la candida veste nuziale;
Al celeste convito
entra il povero col Figlio del Re.

Orazione
Ai figli che ti implorano dona, o Padre di misericordia, di assimilare nella fede il sacramento pasquale e di attendere nella speranza la gioia del tuo regno eterno. Per Cristo nostro Signore.

INTERCESSIONI
Al Signore Gesù, perfetto modello di ogni credente, rivolgiamo la nostra preghiera:
Lode a te, o Cristo, testimone fedele.

Nessuna tentazione poté separare i santi martiri Nazaro e Celso dall’unità del tuo corpo;
raccogli nel vincolo della carità quanti credono nel tuo nome.

Questi martiri hanno sopportato con coraggio la persecuzione per il vangelo;
sostieni con la tua grazia chi soffre a causa della fede.

Essi, per darti testimonianza, hanno disprezzato ogni mondano valore;
libera i nostri cuori dall’amor proprio e dal desiderio di dominare sugli altri.

Forti della speranza di risorgere un giorno, non hanno esitato a dare la vita per te;
fa’ che viviamo nell’attesa della tua gloriosa venuta.

Tu che hai chiamato tutti gli uomini alla gioia del tuo regno,
dona ai fedeli defunti l’eredità promessa del cielo.

Spronati dalla parola di Cristo, rivolgiamo a Dio la lode e l’implorazione:
Padre Nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci custodisca.
Amen.

oppure:

La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale.

COMPIETA

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COMPIETA

Convertici, Dio, nostra salvezza.
E placa il tuo sdegno verso di noi.
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.    Alleluia.

INNO
Divina luce, Cristo,
stella che splendi sulla nostra sera,
ai servi che ti invocano
dona l’eterna vita.

Noi ti preghiamo e al sonno
ci abbandoniamo sereni:
se tu pietoso vigili,
senza affanno è il riposo.

Torbido sogno non ci inquieta
né ci inganna il Nemico,
se tu nella notte difendi
i cuori incontaminati.

Guardaci dal tuo trono,
sventa ogni perfida insidia,
proteggi i poveri che hai redento
a prezzo del tuo sangue.

A tua immagine ci hai creati
nel corpo e nello spirito:
nella notturna tenebra
veglia sull’opera tua.

Al Padre eleviamo la lode,
all’unico suo Figlio,
allo Spirito Santo,
ora e per sempre. Amen.

SALMODIA
Salmo 30,2-6

Ant. Per la tua giustizia salvami, Signore.

In te, Signore, mi sono rifugiato,
    mai sarò deluso; *
    per la tua giustizia salvami.

Porgi a me l’orecchio, *
    vieni presto a liberarmi.
Sii per me la rupe che mi accoglie, *
    la cinta di riparo che mi salva.

Tu sei la mia roccia e il mio baluardo, *
    per il tuo nome dirigi i miei passi.
Scioglimi dal laccio che mi hanno teso, *
    perché sei tu la mia difesa.

Mi affido alle tue mani; *
    tu mi riscatti, Signore, Dio fedele.

Gloria.

Ant. Per la tua giustizia salvami, Signore.

Salmo 129

Ant. Se consideri le colpe * chi potrà sussistere, Signore?

Dal profondo a te grido, o Signore; *
    Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti *
    alla voce della mia preghiera.

Se consideri le colpe, Signore, *
    Signore, chi potrà sussistere?
Ma presso di te è il perdono: *
    perciò avremo il tuo timore.

Io spero nel Signore, *
    l’anima mia spera nella sua parola.
L’anima mia attende il Signore *
    più che le sentinelle l’aurora.

Israele attenda il Signore, *
    perché presso il Signore è la misericordia
grande è presso di lui la redenzione. *
    Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.

Gloria.

Ant. Se consideri le colpe * chi potrà sussistere, Signore?

LETTURA BREVE                Ef 4,26-27.31-32
Fratelli, non peccate; non tramonti il sole sopra la vostra ira, e non date occasione al diavolo. Scompaia da voi ogni asprezza, sdegno, ira. Siate invece benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo.

Ritorna, anima mia, alla tua pace.
    Ritorna, anima mia, alla tua pace, * il Signore ti ha beneficato.

Il Signore protegge gli umili.
    Il Signore ti ha beneficato.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
    Ritorna, anima mia, alla tua pace, * il Signore ti ha beneficato.

CANTICO DI SIMEONE           
                            Cantico    Lc 2,29-32

Ant.
Soccorri, Cristo, i tuoi servi che a caro prezzo hai redento; * proteggili dal cielo, o Signore pietoso.

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *
    vada in pace secondo la tua parola;

perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *
    preparata da te davanti a tutti i popoli,

luce per illuminare le genti *
    e gloria del tuo popolo Israele.

Gloria.

Ant. Soccorri, Cristo, i tuoi servi che a caro prezzo hai redento; * proteggili dal cielo, o Signore pietoso.

ORAZIONE
Dopo la fatica del giorno ti supplichiamo, Dio di eterna luce: l’incessante alternanza dei tempi ci porta un’altra notte, ma il tuo splendore indefettibile ci custodisca sereni nel nostro riposo. Per Cristo nostro Signore.
 
ANTIFONA ALLA B.V. MARIA
Inviolato fiore, purissima Vergine,
porta lucente del cielo,
Madre di Cristo amata, Signora piissima,
odi quest’inno di lode.
Casta la vita scorra, sia limpido l’animo:
così t’implorano i cuori.
Per la tua dolce supplica a noi colpevoli
scenda il perdono di Dio,
Vergine tutta santa, Regina bellissima,
inviolato fiore.

Prima della conclusione si può lodevolmente inserire un breve esame di coscienza.

CONCLUSIONE
Dormiamo in pace.
Vigiliamo in Cristo.