Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo
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8 Maggio

S. Vittore, martire

memoria

8 Maggio 2019

UFFICIO DELLE LETTURE

UFFICIO DELLE LETTURE

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.    Alleluia.


INNO

Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino:


Non sono impallidite ancora in cielo
l’ultime stelle, e già dal sonno, o Dio,
sorge la Chiesa a mattinar lo Sposo
con animo adorante.

Così ci sia donato,
dopo la lunga notte,
di varcare le soglie del tuo regno
inni cantando a te con cuore nuovo.

O Trinità beata,
a te, suprema fonte dell’essere,
il coro dei redenti
leva felice l’inno nei secoli. Amen.

Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore del giorno:


Tu che l’immensa volta del cielo
stupendamente di luce avvampi
e di vaghi colori
adorni la bellezza del creato;

tu che nel quarto giorno hai voluto
il fiammeggiante globo del sole
e l’alternante gioco della luna
e il nitido corso degli astri,

così scandendo nell’ordine il tempo
e misurando le notti
e i giorni e i mesi e gli anni,
ascolta, Padre, la nostra preghiera.

Sciogli l’orrido gelo della colpa,
rischiara il cuore degli uomini,
impreziosisci l’anima
della tua santa grazia.

Noi t’imploriamo, o Dio,
per il tuo Figlio unigenito
che regna con te nei secoli
e con lo Spirito Santo. Amen.

CANTICO DEI TRE GIOVANI        Cfr. Dn 3,52-56
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto il tuo nome glorioso e santo, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu sul trono del tuo regno, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi †
    e siedi sui cherubini *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Come era nel principio e ora e sempre
        nei secoli dei secoli, amen, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

SALMODIA
                            Salmo 88,2-38
I (2-19)   

Ant. 1 La tua fedeltà è fondata nei cieli, Signore. Alleluia.

Canterò senza fine le grazie del Signore, *
    con la mia bocca
        annunzierò la tua fedeltà nei secoli,

perché hai detto:
        «La mia grazia rimane per sempre»; *
    la tua fedeltà è fondata nei cieli.

«Ho stretto un’alleanza con il mio eletto, *
    ho giurato a Davide mio servo:
stabilirò per sempre la tua discendenza, *
    ti darò un trono che duri nei secoli».

I cieli cantano le tue meraviglie, Signore, *
    la tua fedeltà nell’assemblea dei santi.
Chi sulle nubi è uguale al Signore, *
    chi è simile al Signore tra gli angeli di Dio?

Dio è tremendo nell’assemblea dei santi, *
    grande e terribile tra quanti lo circondano.

Chi è uguale a te, Signore, Dio degli eserciti? *
    Sei potente, Signore, e la tua fedeltà ti fa corona.

Tu domini l’orgoglio del mare, *
    tu plachi il tumulto dei suoi flutti.
Tu hai calpestato Raab come un vinto, *
    con braccio potente hai disperso i tuoi nemici.

Tuoi sono i cieli, tua è la terra, *
    tu hai fondato il mondo e quanto contiene;
il settentrione e il mezzogiorno tu li hai creati, *
    il Tabor e l’Ermon cantano il tuo nome.

È potente il tuo braccio, *
    forte la tua mano, alta la tua destra.
Giustizia e diritto sono la base del tuo trono, *
    grazia e fedeltà precedono il tuo volto.

Beato il popolo che ti sa acclamare *
    e cammina, o Signore, alla luce del tuo volto:
esulta tutto il giorno nel tuo nome, *
    nella tua giustizia trova la sua gloria.

Perché tu sei il vanto della sua forza *
    e con il tuo favore innalzi la nostra potenza.
Perché del Signore è il nostro scudo, *
    il nostro re, del Santo d’Israele.

Gloria.

Ant. 1 La tua fedeltà è fondata nei cieli, Signore. Alleluia.
   
II (20-30)

Ant. 2 «Ho trovato Davide, mio servo, * con il mio santo olio l’ho consacrato». Alleluia.

Un tempo parlasti in visione ai tuoi santi dicendo: †
    «Ho portato aiuto a un prode, *
    ho innalzato un eletto tra il mio popolo.

Ho trovato Davide, mio servo, *
    con il mio santo olio l’ho consacrato;
la mia mano è il suo sostegno, *
    il mio braccio è la sua forza.

Su di lui non trionferà il nemico, *
    né l’opprimerà l’iniquo.
Annienterò davanti a lui i suoi nemici *
    e colpirò quelli che lo odiano.

La mia fedeltà e la mia grazia saranno con lui *
    e nel mio nome si innalzerà la sua potenza.
Stenderò sul mare la sua mano *
    e sui fiumi la sua destra.

Egli mi invocherà: Tu sei mio padre, *
    mio Dio e roccia della mia salvezza.
Io lo costituirò mio primogenito, *
    il più alto tra i re della terra.

Gli conserverò sempre la mia grazia, *
    la mia alleanza gli sarà fedele.
Stabilirò per sempre la sua discendenza, *
    il suo trono come i giorni del cielo.

Gloria.

Ant. 2 «Ho trovato Davide, mio servo, * con il mio santo olio l’ho consacrato». Alleluia.

III (31-38)

Ant. 3 «Non violerò la mia alleanza; * non muterò la mia promessa». Alleluia.

Se i suoi figli abbandoneranno la mia legge *
    e non seguiranno i miei decreti,
se violeranno i miei statuti *
    e non osserveranno i miei comandi,

punirò con la verga il loro peccato *
    e con flagelli la loro colpa.

Ma non gli toglierò la mia grazia *
    e alla mia fedeltà non verrò mai meno.
Non violerò la mia alleanza, *
    non muterò la mia promessa.

Sulla mia santità ho giurato una volta per sempre: *
    certo non mentirò a Davide.

In eterno durerà la sua discendenza, *
    il suo trono davanti a me quanto il sole,
sempre saldo come la luna, *
    testimone fedele nel cielo».

Gloria.

Ant. 3 «Non violerò la mia alleanza; * non muterò la mia promessa». Alleluia.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

Tu sei benedetto, Signore.
Amen.

PRIMA LETTURA                Ap 9,1-12
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni, apostolo

Io, Giovanni, vidi: Il quinto angelo suonò la tromba e vidi un astro caduto dal cielo sulla terra. Gli fu data la chiave del pozzo dell’Abisso; egli aprì il pozzo dell’Abisso e salì dal pozzo un fumo come il fumo di una grande fornace, che oscurò il sole e l’atmosfera. Dal fumo uscirono cavallette che si sparsero sulla terra e fu dato loro un potere pari a quello degli scorpioni della terra. E fu detto loro di non danneggiare né erba né arbusti né alberi, ma soltanto gli uomini che non avessero il sigillo di Dio sulla fronte. Però non fu concesso loro di ucciderli, ma di tormentarli per cinque mesi, e il tormento è come il tormento dello scorpione quando punge un uomo. In quei giorni gli uomini cercheranno la morte, ma non la troveranno; brameranno morire, ma la morte li fuggirà.
Queste cavallette avevano l’aspetto di cavalli pronti per la guerra. Sulla testa avevano corone che sembravano d’oro e il loro aspetto era come quello degli uomini. Avevano capelli, come capelli di donne, ma i loro denti erano come quelli dei leoni. Avevano il ventre simile a corazze di ferro e il rombo delle loro ali come rombo di carri trainati da molti cavalli lanciati all’assalto. Avevano code come gli scorpioni, e aculei. Nelle loro code il potere di far soffrire gli uomini per cinque mesi. Il loro re era l’angelo dell’Abisso, che in ebraico si chiama Perdizione, in greco Sterminatore.
Il primo «guai» è passato. Rimangono ancora due «guai» dopo queste cose.

RESPONSORIO                   
«Vedevo Satana – dice il Signore –
cadere dal cielo come folgore:
    nulla vi potrà danneggiare».
    Alleluia, alleluia.

«Camminerai su aspidi e vipere,
schiaccerai leoni e draghi;
    nulla vi potrà danneggiare».
    Alleluia, alleluia.

SECONDA LETTURA       
Dalla «Esposizione del Vangelo secondo Luca» di sant’Ambrogio, vescovo.

«A che cosa è simile il Regno di Dio e a che cosa lo rassomiglierò? È simile a un chicco di senapa, che un uomo ha preso e gettato nel suo orto, e crebbe e divenne un arbusto grande, e gli uccelli del cielo hanno preso dimora tra i suoi rami» (Lc 13, 18 s).
Il brano che ora abbiamo letto ci insegna a fare attenzione alla sostanza, non alla forma esterna delle similitudini. Vediamo perciò il motivo per cui l'altissimo Regno dei cieli sia paragonato a un chicco di senapa; ricordo effettivamente che anche in un altro passo è stato letto del chicco di senapa, dov'è paragonato alla fede, quando il Signore dice: «Se avrete fede pari a un chicco di senapa, potrete dire a questo monte (Mt 17, 20): "Levati e gettati nel mare" (Mt 21, 21)». E non è certo scarsa questa fede, ma grande, se può comandare a una montagna di spostarsi; ma il Signore non chiede agli apostoli una fede mediocre, sapendo che essi devono combattere l'altezza degli spiriti del male, che s'innalza gigantesca. Vuoi conoscere quante grande la fede richiesta? Leggi nell'Apostolo: «E se anche possiedo la pienezza della fede, così da trasportare le montagne» (1 Cor 13, 2).
Se, dunque, il Regno dei cieli è come un chicco di senapa, e la fede è come un chicco di senapa, senz'altro allora la fede equivale al Regno dei cieli, e il Regno dei cieli alla fede. Quindi, se uno ha la fede, possiede anche il Regno dei cieli, e il Regno è dentro di noi come la fede è dentro di noi; infatti abbiamo letto: «Il Regno di Dio è dentro di voi» (Lc 10, 21); e in un altro punto: «Abbiate la fede in voi stessi» (cfr. Mc 11, 22). In conclusione Pietro, il quale ebbe la pienezza della fede, ricevette le chiavi del Regno dei cieli per poterlo aprire anche agli altri.
E ora partendo dalla natura della senapa, indaghiamo quale sia la forza della similitudine. I suoi chicchi sono, in realtà, cosa semplice e di poco valore; ma se si comincia a sminuzzarli, mandano fuori tutta la loro energia. Anche la fede, in primo luogo, è semplice, ma se vien macerata dalle avversità, essa effonde l'incanto della sua forza, talché riempie col suo aroma anche coloro che ne odono parlare o leggono a suo riguardo. Un chicco di senapa sono i nostri martiri Felice, Nabore e Vittore; essi avevano il profumo della fede, ma nessuno li conosceva. Venne la persecuzione, deposero le armi, piegarono il capo, e fatti a pezzi dalla spada sparsero per i confini di tutto il mondo il fascino del loro martirio, di modo che si può giustamente affermare: «La loro voce si è diffusa su tutta la terra» (Sal 18, 5).
Ma la fede ora viene macerata, ora compressa, ora seminata. Anche il Signore è un chicco di senapa. Egli era immune da ogni offesa, ma il popolo lo ignorava, come un chicco di senapa, perché non lo aveva ancora mai toccato. Preferì di esser sfatto, perché noi potessimo dire: «Noi siamo per Dio il profumo di Cristo» (2 Cor 2, 15); preferì di esser compresso, sicché perfino Pietro disse: «La folla ti comprime» (Lc 8, 45); preferì di essere seminato come un chicco, «che un uomo ha preso e gettato nel suo orto» (Lc 13, 19). E, difatti, Cristo fu catturato e seppellito in un orto, crebbe in un orto, e là pure risorse, ed è diventato un albero, come sta scritto: «Come un melo fra gli alberi del bosco, così il mio fratello in mezzo ai figli» (Ct 2, 3). Semina anche tu Cristo nel tuo orto – sai che l'orto è un luogo pieno di fiori e di frutti di ogni qualità – e là fiorisca la magnificenza delle tue opere e si spanda il denso profumo delle diverse virtù. Vi sia dunque Cristo, là dove vi è ogni frutto. Semina il Signore Gesù: egli è un chicco quando è fatto prigioniero, è un albero quando risorge, un albero che ricopre il mondo con la sua ombra; è un chicco quando viene sepolto nel terreno, è un albero quando è sollevato fino al cielo.

LAUS ANGELORUM MAGNA (laudabiliter)
Gloria a Dio nell’alto dei cieli, *
    e pace in terra agli uomini di buona volontà.

Noi ti lodiamo, ti eleviamo un inno, *
    ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo.
Ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, *
    Signore Dio, Re del cielo.

Dio Padre onnipotente, *
    Gesù Cristo e Spirito Santo.

Signore Dio, *
    Figlio del Padre.

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, *
    accogli la nostra supplica.
Tu che siedi alla destra del Padre, *
    abbi pietà di noi.

Sii tu la nostra guida e il nostro aiuto: *
    Salvaci, rendici puri, conservaci nella tua pace.
Liberaci dai nemici *
    e dalle tentazioni.

Perché tu solo il santo, *
    tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo,
Gesù Cristo, *
    nella gloria di Dio Padre con lo Spirito Santo.

Ogni giorno ti benediciamo, *
    e lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore, *
    di custodirci senza peccato.

Benedetto sei tu, Signore; *
    mostrami il tuo volere.
Vedi la mia miseria e la mia pena *
    e perdona tutti i miei peccati.

Dalle mie labbra fiorisca la lode, *
    la lode al nostro Dio.
Possa io vivere per lodarti: *
    mi aiutino i tuoi giudizi.

Come pecora smarrita vado errando; *
    cerca il tuo servo
    perché non ho dimenticato i tuoi comandamenti.

Presto ci venga incontro la tua misericordia, †
    perché siamo troppo infelici: *
    aiutaci, Dio, nostra salvezza.

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri, *
    degno di lode e di gloria nei secoli. Amen.

Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita immediatamente il Cantico di Zaccaria.


ORAZIONE
Tu che rinvigorisci la fede e sorreggi la nostra stanchezza, o Dio forte e buono, sull’esempio e per le preghiere del martire Vittore donaci di partecipare alla passione del tuo Unigenito e di conseguire nella tua gloria la gioia della beata risurrezione. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

LODI MATTUTINE

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LODI MATTUTINE

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.    Alleluia.


CANTICO DI ZACCARIA
                            Cantico    Lc 1,68-79

Ant. «Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi sé stesso – dice il Signore –, * prenda la sua croce e mi segua». Alleluia.

Benedetto il Signore Dio d’Israele, *
    perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente *
    nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso *
    per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:

salvezza dai nostri nemici, *
    e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
    e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
    di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
    al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo *
    perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
    nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
    per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge,

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
    e nell’ombra della morte

e dirigere i nostri passi *
    sulla via della pace».

Gloria.

Ant. «Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi sé stesso – dice il Signore –, * prenda la sua croce e mi segua». Alleluia.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

PRIMA ORAZIONE
Preghiamo.    (pausa di preghiera silenziosa)
Tu che rinvigorisci la fede e sorreggi la nostra stanchezza, o Dio forte e buono, sull’esempio e per le preghiere del martire Vittore donaci di partecipare alla passione del tuo Unigenito e di conseguire nella tua gloria la gioia della beata risurrezione. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

SALMODIA
                            Cantico    Is 33,13-16

Ant. 1
Chi cammina nella giustizia * abiterà nei cieli. Alleluia.

«Sentiranno i lontani quanto ho fatto, *
    sapranno i vicini qual è la mia forza».

Hanno paura in Sion i peccatori, *
    lo spavento si è impadronito degli empi.
«Chi di noi può abitare presso un fuoco divorante?
    Chi di noi può abitare tra fiamme perenni?».

Chi cammina nella giustizia *
ed è leale nel parlare,
chi rigetta un guadagno frutto di angherie, *
scuote le mani per non accettare regali,

si tura gli orecchi  per non udire fatti di sangue *
e chiude gli occhi per non vedere il male:

costui abiterà in alto, †
    fortezze sulle rocce saranno il suo rifugio,*
gli sarà dato il pane, avrà l’acqua assicurata.

Gloria.

Ant. 1 Chi cammina nella giustizia * abiterà nei cieli. Alleluia.

Salmi Laudativi

Ant. 2 Acclamate davanti al re, il Signore. Alleluia.
                                Sal 97
Cantate al Signore un canto nuovo, *
    perché ha compiuto prodigi.

Gli ha dato vittoria la sua destra *
    e il suo braccio santo.
Il Signore ha manifestato la sua salvezza, *
agli occhi dei popoli ha rivelato la sua giustizia.

Egli si è ricordato del suo amore, *
della sua fedeltà alla casa di Israele.
Tutti i confini della terra hanno veduto *
la salvezza del nostro Dio.

Acclami al Signore tutta la terra, *
gridate, esultate con canti di gioia.

Cantate inni al Signore con l’arpa, *
con l’arpa e con suono melodioso;
con la tromba e al suono del corno *
acclamate davanti al re, il Signore.

Frema il mare e quanto racchiude, *
il mondo e i suoi abitanti.

I fiumi battano le mani, *
esultino insieme le montagne
davanti al Signore che viene, *
    che viene a giudicare la terra.

Giudicherà il mondo con giustizia *
e i popoli con rettitudine.

                                Sal 116
Lodate il Signore, popoli tutti, *
    voi tutte, nazioni, dategli gloria;

perché forte è il suo amore per noi *
    e la fedeltà del Signore dura in eterno.

Gloria.

Ant. 2 Acclamate davanti al re, il Signore. Alleluia.

                            Salmo diretto    Sal 85,1-10
Signore, tendi l’orecchio, rispondimi, *
    perché io sono povero e infelice.
Custodiscimi perché sono fedele; *
    tu, Dio mio, salva il tuo servo, che in te spera.

Pietà di me, Signore, *
    a te grido tutto il giorno.
Rallegra la vita del tuo servo, *
    perché a te, Signore, innalzo l’anima mia.

Tu sei buono, Signore, e perdoni, *
    sei pieno di misericordia con chi ti invoca.
Porgi l’orecchio, Signore, alla mia preghiera *
    e sii attento alla voce della mia supplica.

Nel giorno dell’angoscia alzo a te il mio grido *
e tu mi esaudirai.

Fra gli dèi nessuno è come te, Signore, *
    e non c’è nulla che uguagli le tue opere.

Tutti i popoli che hai creato verranno †
    e si prostreranno davanti a te, o Signore, *
    per dare gloria al tuo nome;

grande tu sei e compi meraviglie: *
    tu solo sei Dio.

Gloria.

SECONDA ORAZIONE
O Dio, che unisci in un solo volere i tuoi fedeli, concedi al tuo popolo di amare ciò che comandi e di desiderare ciò che prometti, perché, tra le varie vicende del mondo, siano fissi i nostri cuori dov’è la vera gioia. Per Cristo nostro Signore.

INNO
Vittore, Nabore, Felice, santi
martiri di Milano:
vi ha generati l’Africa,
arsa dal sole bruciante,

siete venuti da lontana terra
straniera al nome romano;
ora la verde pianura vi accoglie
per un compenso di sangue.

Una Chiesa ospitale vi regala
la forza dello Spirito,
vi onora soldati di Cristo
e del vostro martirio si corona.

Avvezzi alla dura fatica
e al rischio di tragica morte,
semplice cosa vi parve
morire uccisi per l’eterno Re.

Armi ferree non servono
ai militi del Signore:
vero scudo è la fede
e la morte è vittoria.

Sembra che il bieco tiranno ci invidi
il vanto di questo martirio
e da Milano manda
le sacre vittime a Lodi.

Ma, consumato il sacrificio, a noi
su quadrighe tornarono:
il carro del loro trionfo
passò glorioso al cospetto del re.

A te, Padre, la lode
e all’unico tuo Figlio
con lo Spirito santo
canteremo nei secoli. Amen.

ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE
A Cristo, morto e risorto, unica ragione della nostra vita, si levi la voce dei redenti:

Gesù, vero Dio, che ti sei umiliato nell’obbedienza, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Vittima sacra, che hai effuso il tuo sangue sull’altare della croce, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Figlio di Dio, fortezza dei martiri, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Signore, che hai sofferto e sei stato riconosciuto re dell’universo, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Salvatore crocifisso, che sei stato assunto nella gloria, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Sposo della Chiesa, che sempre le sei vicino, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Padre nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci esaudisca.
Amen.

oppure:


La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale.

ORA MEDIA

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ORA MEDIA

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.    Alleluia.

INNO

Terza

Tu che invocato ti effondi,
con il Padre e col Figlio unico Dio,
o Spirito, discendi
senza indugio nei cuori.

Gli affetti, i pensieri, la voce
cantino la tua lode;
la tua fiamma divampi
e gli uomini accenda d’amore.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

Sesta

O Dio glorioso, altissimo sovrano,
che i tempi diversi alternando,
orni di dolce chiarità il mattino
e l’infocato meriggio avvampi,

placa la furia delle discordie,
spegni il funesto ardore dell’odio,
dona alle membra sanità e vigore,
agli animi dona la pace.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

Nona

Perpetuo vigore degli esseri,
che eterno e immutabile stai
e la vicenda regoli del giorno
nell’inesausto gioco della luce,

la nostra sera irradia
del tuo vitale splendore;
premia la morte dei giusti
col giorno che non tramonta.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

SALMODIA
Salmo 118,105-112 XIV (Nun)

Ant. 1 Lampada per i miei passi, Signore, * è la tua parola. Alleluia †

Lampada per i miei passi è la tua parola, *
    † luce sul mio cammino.
Ho giurato, e lo confermo, *
    di custodire i tuoi precetti di giustizia.

Sono stanco di soffrire, Signore, *
    dammi vita secondo la tua parola.
Signore, gradisci le offerte delle mie labbra, *
insegnami i tuoi giudizi.

La mia vita è sempre in pericolo, *
ma non dimentico la tua legge.
Gli empi mi hanno teso i loro lacci, *
ma non ho deviato dai tuoi precetti.

Mia eredità per sempre sono i tuoi insegnamenti, *
sono essi la gioia del mio cuore.
Ho piegato il mio cuore ai tuoi comandamenti, *
in essi è la mia ricompensa per sempre.

Gloria.

Ant. 1 Lampada per i miei passi, Signore, * è la tua parola. Alleluia.

Salmo 69

Ant. 2
Gioia e allegrezza grande * per quelli che ti cercano, Signore. Alleluia

Vieni a salvarmi, o Dio, *
    vieni presto, Signore, in mio aiuto.
Siano confusi e arrossiscano *
    quanti attentano alla mia vita.

Retrocedano e siano svergognati *
quanti vogliono la mia rovina.
Per la vergogna si volgano indietro *
quelli che mi deridono.

Gioia e allegrezza grande per quelli che ti cercano; †
dicano sempre: «Dio è grande» *
quelli che amano la tua salvezza.

Ma io sono povero e infelice, *
vieni presto, mio Dio;
tu sei mio aiuto e mio salvatore; *
Signore, non tardare.

Gloria.

Ant. 2 Gioia e allegrezza grande * per quelli che ti cercano, Signore. Alleluia.

Salmo 74

Ant. 3 Invochiamo il tuo nome, o Dio nostro. Alleluia.

Noi ti rendiamo grazie, o Dio, ti rendiamo grazie: *
    invocando il tuo nome,
        raccontiamo le tue meraviglie.

Nel tempo che avrò stabilito *
io giudicherò con rettitudine.
Si scuota la terra con i suoi abitanti, *
io tengo salde le sue colonne.

Dico a chi si vanta: «Non vantatevi». *
E agli empi: «Non alzate la testa!».
Non alzate la testa contro il cielo, *
non dite insulti a Dio.

Non dall’oriente, non dall’occidente, *
non dal deserto, non dalle montagne
ma da Dio viene il giudizio: *
è lui che abbatte l’uno e innalza l’altro.

Poiché nella mano del Signore è un calice *
ricolmo di vino drogato.

Egli ne versa: †
    fino alla feccia ne dovranno sorbire, *
ne berranno tutti gli empi della terra.

Io invece esulterò per sempre, *
canterò inni al Dio di Giacobbe.
Annienterò tutta l’arroganza degli empi, *
allora si alzerà la potenza dei giusti.

Gloria.

Ant. 3 Invochiamo il tuo nome, o Dio nostro. Alleluia.

Alle altre Ore salmodia complementare.


Terza

LETTURA BREVE                2 Cor 1,21-22
Fratelli, è Dio stesso che ci conferma, insieme a voi, in Cristo, e ci ha conferito l’unzione, ci ha impresso il sigillo e ci ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori.

Il Signore risorto rianimò i suoi discepoli.
    Il Signore risorto rianimò i suoi discepoli. * Alleluia, alleluia.

Disse di attendere la promessa del Padre.
    Alleluia, alleluia.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
    Il Signore risorto rianimò i suoi discepoli. * Alleluia, alleluia.

ORAZIONE
Dio onnipotente, donaci di vivere con impegno rinnovato questi giorni di letizia in onore del Salvatore risorto e di testimoniare nelle opere il memoriale della Pasqua che celebriamo nella fede. Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Sesta

LETTURA BREVE                2 Cor 12,9d-10
Fratelli, mi vanterò ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. Perciò mi compiaccio nelle mie infermità, negli oltraggi, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: quando sono debole, è allora che sono forte.

«Sarete miei testimoni» - dice il Signore -.
    «Sarete miei testimoni» - dice il Signore -. * Alleluia, alleluia.

«Fino agli estremi confini della terra».
    Alleluia, alleluia.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
    «Sarete miei testimoni» - dice il Signore -. * Alleluia, alleluia.

ORAZIONE
O Dio, che unisci in un solo volere i tuoi fedeli, concedi al tuo popolo di amare ciò che comandi e di desiderare ciò che prometti, perché, tra le varie vicende del mondo, siano fissi i nostri cuori dov’è la vera gioia. Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Nona

LETTURA BREVE                2 Cor 1,3-4
Fratelli, sia benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione, il quale ci consola in ogni nostra tribolazione perché possiamo anche noi consolare quelli che si trovano in qualsiasi genere di afflizione con la consolazione con cui siamo consolati noi stessi da Dio.

Dopo la sua passione, Gesù apparve agli apostoli.
    Dopo la sua passione, Gesù apparve agli apostoli. * Alleluia, alleluia.

Si mostrò vivo e parlò del regno di Dio.
    Alleluia, alleluia.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
    Dopo la sua passione, Gesù apparve agli apostoli. * Alleluia, alleluia.

ORAZIONE
Dio onnipotente, donaci di vivere con impegno rinnovato questi giorni di letizia in onore del Salvatore risorto e di testimoniare nelle opere il memoriale della Pasqua che celebriamo nella fede. Per Cristo nostro Signore.

oppure:


O Dio, che unisci in un solo volere i tuoi fedeli, concedi al tuo popolo di amare ciò che comandi e di desiderare ciò che prometti, perché, tra le varie vicende del mondo, siano fissi i nostri cuori dov’è la vera gioia. Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

VESPRI

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B. Serafino Morazzone,
sacerdote

memoria facoltativa


PRIMI VESPRI
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.

oppure:


Signore ascolta la nostra preghiera.
E il nostro grido giunga fino a te.

RITO DELLA LUCE
Sul mondo oscuro brillerà la luce,
se vivrai nell’amore.
Non ci saranno tenebre,
splenderà come il sole la tua notte.

Ti illuminerà la giustizia
come radiosa aurora.
Non ci saranno tenebre,
splenderà come il sole la tua notte.

Sul mondo oscuro brillerà la luce,
se vivrai nell’amore.
Non ci saranno tenebre,
splenderà come il sole la tua notte.

INNO
Rapido il tempo è fuggito
e il giorno volge al tramonto,
l’ultima luce del vespero
annuncia imminente la notte.

Il segno della croce
difenda i nostri cuori
perché varco non trovi
la venefica serpe.

Libera e attenta, l’anima
non si lasci sorprendere:
la vita sobria e casta
vinca il nemico maligno.

Ascolta, o Padre, la nostra preghiera
per Gesù Cristo Signore,
che regna con te nei secoli
e con lo Spirito santo. Amen.

NOTIZIA DEL BEATO
Definito dal beato cardinale Schuster «il novello Curato d’Ars», Serafino Morazzone nacque a Milano, nella parrocchia di San Tommaso in Terramara, nel 1747.
A quattordici anni chiese di essere accolto come chierico nel duomo di Milano, per sopperire alle necessità economiche della famiglia. Seguendo la vocazione di una totale consacrazione al Signore, mentre continuava il servizio liturgico nella cattedrale, intraprese il corso degli studi per giungere al sacerdozio e ricevette gli «ordini minori». A 26 anni, in considerazione della sua grande pietà, sebbene ancora chierico, fu invitato a concorre per la parrocchia di Chiuso nel Comune di Lecco e l’esito del concorso gli fu favorevole.
Gli fu subito conferita l’investitura, acquistando contemporaneamente all’ordinazione sacerdotale il titolo canonico, che ricevette il 9 maggio 1773.
A Chiuso celebrò la prima messa e per 49 anni, fino alla morte, fu il buon pastore. dedicato totalmente al bene spirituale e materiale del suo piccolo gregge.
L’umiltà, la serenità e la bontà che trasparivano in ogni suo gesto e parola, gli meritarono l’affetto e la devozione dei suoi fedeli e della gente dei paesi vicini e la stima sincera dei superiori e dei confratelli.
Fu sollecito verso i poveri e versi gli infermi, che con frequenza visitava e confortava. Per i fanciulli aprì una scuola elementare nella sua casa, attento a offrire loro con semplicità e costanza un’educazione cristiana. La sua eroica carità rifulse in modo eminente durante il saccheggio di Chiuso da parte dei soldati austro-russi.
Ancora vivente, gli furono attribuite grazie straordinarie e anche miracoli, che egli soleva attribuire a san Girolamo Emiliani, il cui santuario confinava con la parrocchia di Chiuso.
Terminò la sua vita terrena il 13 aprile 1822, all’età di 72 anni. La voce popolare lo ha subito acclamato e invocato come «beato Serafino» e Alessandro Manzoni ci ha lasciato la prima testimonianza della splendida santità del «buon Curato di Chiuso». È stato beatificato da papa Benedetto XVI il 26 giugno 2011.

SALMODIA
Salmo 125

Ant. 1 Al ritorno verranno con giubilo, * portando i loro covoni. Alleluia.

Quando il Signore ricondusse i prigionieri di Sion, *
    ci sembrava di sognare.
Allora la nostra bocca si aprì al sorriso, *
    la nostra lingua si sciolse in canti di gioia.

Allora si diceva tra i popoli: *
    «Il Signore ha fatto grandi cose per loro».
Grandi cose ha fatto il Signore per noi, *
ci ha colmati di gioia.

Riconduci, Signore, i nostri prigionieri, *
come i torrenti del Negheb.
Chi semina nelle lacrime *
mieterà con giubilo.

Nell’andare, se ne va e piange, *
portando la semente da gettare,
ma nel tornare, viene con giubilo, *
portando i suoi covoni.

Gloria.

Ant. 1 Al ritorno verranno con giubilo, * portando i loro covoni. Alleluia.

Salmo 126

Ant. 2 Se tu, Signore, non ci custodisci, * i nostri occhi vegliano invano.

Se il Signore non costruisce la casa, *
    invano vi faticano i costruttori.
Se la città non è custodita dal Signore, *
    invano veglia il custode.

Invano vi alzate di buon mattino, †
    tardi andate a riposare e mangiate pane di sudore: *
    il Signore ne darà ai suoi amici nel sonno.

Ecco, dono del Signore sono i figli, *
    è sua grazia il frutto del grembo.
Come frecce in mano a un eroe *
    sono i figli della giovinezza.

Beato l’uomo *
che piena ne ha la faretra:
non resterà confuso quando verrà alla porta *
a trattare con i propri nemici.

Gloria.

Ant. 2 Se tu, Signore, non ci custodisci, * i nostri occhi vegliano invano.

PRIMA ORAZIONE
O Dio, che unisci in un solo volere i tuoi fedeli, concedi al tuo popolo di amare ciò che comandi e di desiderare ciò che prometti, perché, tra le varie vicende del mondo, siano fissi i nostri cuori dov’è la vera gioia. Per Gesù Cristo, tuo Figlio nostro Signore e nostro Dio che vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

CANTICO DELLA BEATA VERGINE       
                            Cantico    Lc 1,46-55

Ant.
Mai nutrì desideri di grandezza, la sua parola e la sua predicazione non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, * ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza. Alleluia.

L’anima mia magnifica il Signore *
    e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *
    D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
    e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
    si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
    ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
    ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *
    ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
    ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *
    ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria.

L’anima mia *
    magnifica il Signore.

Ant. Mai nutrì desideri di grandezza, la sua parola e la sua predicazione non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, * ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza. Alleluia.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

SECONDA ORAZIONE
O Dio onnipotente ed eterno, gloria degli umili e difesa dei poveri, che hai conformato all’immagine del buon Pastore il beato sacerdote Serafino, sempre fedele nella cura del tuo gregge, concedi ai ministri della Chiesa carità ardente e dedizione instancabile, perché il tuo popolo cresca nella santità e nell’amore. Per Cristo, nostro Signore.

COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO
Dal cuore squarciato Gesù sulla croce
agli uomini estinti ridona la vita.
Discende lo Spirito,
e il mondo rinasce. Alleluia.

Il corpo di Cristo radioso risorge:
la terra si veste di luce divina.
Discende lo Spirito,
e il mondo rinasce. Alleluia.

Orazione
Dio di misericordia, che ci hai rigenerato nel tuo Figlio, donaci di custodire lo Spirito che abita in noi, perché le anime nostre sempre più si arricchiscano della generosità di quest’Ospite divino. Per Cristo nostro Signore.

INTERCESSIONI
In unione ai nostri fratelli che godono le primizie dello Spirito, lodiamo e invochiamo Dio nostro Padre:
Signore, ascoltaci.

Dio onnipotente, che hai dato al Cristo la gloria di sedere alla tua destra nei cieli,
-fa’ che lo riconosciamo ancora presente qui in terra nella Chiesa e in tutti i bisognosi.

Tu che hai comandato di ascoltare il tuo Figlio,
-fa’ che tutti ascoltino la sua voce e siano salvi.

Manda il tuo Spirito nel cuore dei tuoi fedeli:
-ci purifichi dal male e ci dia l’entusiasmo del bene.

Il tuo Spirito orienti il corso della nostra storia;
-guidi il mondo nella via della pace.

Accogli nel riposo eterno i nostri pastori defunti;
-ravviva in noi la speranza della risurrezione futura.

Nello Spirito Santo, che domanda per noi con gemiti inesprimibili, rivolgiamo a Dio i cuori e le voci:
Padre nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci custodisca.
Amen.

oppure:


La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale.

COMPIETA

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COMPIETA

Convertici, Dio, nostra salvezza.
E placa il tuo sdegno verso di noi.

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.    Alleluia.

INNO
Divina luce, Cristo,
stella che splendi sulla nostra sera,
ai servi che ti invocano
dona l’eterna vita.

Noi ti preghiamo e al sonno
ci abbandoniamo sereni:
se tu pietoso vigili,
senza affanno è il riposo.

Torbido sogno non ci inquieta
né ci inganna il Nemico,
se tu nella notte difendi
i cuori incontaminati.

Guardaci dal tuo trono,
sventa ogni perfida insidia,
proteggi i poveri che hai redento
a prezzo del tuo sangue.

A tua immagine ci hai creati
nel corpo e nello spirito:
nella notturna tenebra
veglia sull’opera tua.

Al Padre eleviamo la lode,
all’unico suo Figlio,
allo Spirito Santo,
ora e per sempre. Amen.

SALMODIA
Salmo 30,2-6

Ant. Per la tua giustizia salvami, Signore.

In te, Signore, mi sono rifugiato,
    mai sarò deluso; *
    per la tua giustizia salvami.

Porgi a me l’orecchio, *
    vieni presto a liberarmi.
Sii per me la rupe che mi accoglie, *
    la cinta di riparo che mi salva.

Tu sei la mia roccia e il mio baluardo, *
    per il tuo nome dirigi i miei passi.
Scioglimi dal laccio che mi hanno teso, *
    perché sei tu la mia difesa.

Mi affido alle tue mani; *
    tu mi riscatti, Signore, Dio fedele.

Gloria.

Ant. Per la tua giustizia salvami, Signore.

Salmo 129

Ant. Se consideri le colpe * chi potrà sussistere, Signore?

Dal profondo a te grido, o Signore; *
    Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti *
    alla voce della mia preghiera.

Se consideri le colpe, Signore, *
    Signore, chi potrà sussistere?
Ma presso di te è il perdono: *
    perciò avremo il tuo timore.

Io spero nel Signore, *
    l’anima mia spera nella sua parola.
L’anima mia attende il Signore *
    più che le sentinelle l’aurora.

Israele attenda il Signore, *
    perché presso il Signore è la misericordia
grande è presso di lui la redenzione. *
    Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.

Gloria.

Ant. Se consideri le colpe * chi potrà sussistere, Signore?

LETTURA BREVE                Ef 4,26-27.31-32
Fratelli, non peccate; non tramonti il sole sopra la vostra ira, e non date occasione al diavolo. Scompaia da voi ogni asprezza, sdegno, ira. Siate invece benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo.

Ritorna, anima mia, alla tua pace.
    Ritorna, anima mia, alla tua pace, * il Signore ti ha beneficato.

Il Signore protegge gli umili.
    Il Signore ti ha beneficato.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
    Ritorna, anima mia, alla tua pace, * il Signore ti ha beneficato.

CANTICO DI SIMEONE           
                            Cantico    Lc 2,29-32

Ant.
Soccorri, Cristo, i tuoi servi che a caro prezzo hai redento; * proteggili dal cielo, o Signore pietoso.

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *
    vada in pace secondo la tua parola;

perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *
    preparata da te davanti a tutti i popoli,

luce per illuminare le genti *
    e gloria del tuo popolo Israele.

Gloria.

Ant. Soccorri, Cristo, i tuoi servi che a caro prezzo hai redento; * proteggili dal cielo, o Signore pietoso.

ORAZIONE
Dopo la fatica del giorno ti supplichiamo, Dio di eterna luce: l’incessante alternanza dei tempi ci porta un’altra notte, ma il tuo splendore indefettibile ci custodisca sereni nel nostro riposo. Per Cristo nostro Signore.
 
ANTIFONA ALLA B.V. MARIA
Regina dei cieli, rallegrati, alleluia:
Cristo, che hai portato nel grembo, alleluia,
è risorto, come aveva promesso, alleluia.
Prega il Signore per noi, alleluia.

Prima della conclusione si può lodevolmente inserire un breve esame di coscienza.


CONCLUSIONE
Dormiamo in pace.
Vigiliamo in Cristo.