Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo
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20 Marzo

Mercoledì della II settimana di Quaresima

20 Marzo 2019

UFFICIO DELLE LETTURE

UFFICIO DELLE LETTURE

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.   

Lode a te, Signore, re di eterna gloria.


INNO

Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino:


Non sono impallidite ancora in cielo
l’ultime stelle, e già dal sonno, o Dio,
sorge la Chiesa a mattinar lo Sposo
con animo adorante.

Così ci sia donato,
dopo la lunga notte,
di varcare le soglie del tuo regno
inni cantando a te con cuore nuovo.

O Trinità beata,
a te, suprema fonte dell’essere,
il coro dei redenti
leva felice l’inno nei secoli. Amen.

Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore del giorno:


Tu che l’immensa volta del cielo
stupendamente di luce avvampi
e di vaghi colori
adorni la bellezza del creato;

tu che nel quarto giorno hai voluto
il fiammeggiante globo del sole
e l’alternante gioco della luna
e il nitido corso degli astri,

così scandendo nell’ordine il tempo
e misurando le notti
e i giorni e i mesi e gli anni,
ascolta, Padre, la nostra preghiera.

Sciogli l’orrido gelo della colpa,
rischiara il cuore degli uomini,
impreziosisci l’anima
della tua santa grazia.

Noi t’imploriamo, o Dio,
per il tuo Figlio unigenito
che regna con te nei secoli
e con lo Spirito Santo. Amen.

CANTICO DEI TRE GIOVANI        Cfr. Dn 3,52-56
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto il tuo nome glorioso e santo, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu sul trono del tuo regno, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi †
    e siedi sui cherubini *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Come era nel principio e ora e sempre
        nei secoli dei secoli, amen, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

SALMODIA
                            Salmo 38
I (2-7)   

Ant. 1 Guarda, o Dio, l’angoscia del tuo popolo.

Ho detto: «Veglierò sulla mia condotta *
    per non peccare con la mia lingua;
porrò un freno alla mia bocca *
    mentre l’empio mi sta dinanzi».

Sono rimasto quieto in silenzio:
        tacevo privo di bene, *
    la sua fortuna ha esasperato il mio dolore.
Ardeva il cuore nel mio petto, *
    al ripensarci è divampato il fuoco;

allora ho parlato: *
    «Rivelami, Signore, la mia fine;
quale sia la misura dei miei giorni *
    e saprò quanto è breve la mia vita».

Vedi, in pochi palmi hai misurato i miei giorni *
    e la mia esistenza davanti a te è un nulla.

Solo un soffio è ogni uomo che vive, *
    come ombra è l’uomo che passa;
solo un soffio che si agita, *
    accumula ricchezze e non sa chi le raccolga.

Gloria.

Ant. 1 Guarda, o Dio, l’angoscia del tuo popolo.
   
II (8-14)

Ant. 2 Ascolta la mia preghiera, Signore, * porgi l’orecchio al mio grido.

Ora, che attendo, Signore? *
    In te la mia speranza.
Liberami da tutte le mie colpe, *
    non rendermi scherno dello stolto.

Sto in silenzio, non apro bocca, *
    perché sei tu che agisci.
Allontana da me i tuoi colpi: *
    sono distrutto sotto il peso della tua mano.

Castigando il suo peccato tu correggi l’uomo, †
    corrodi come tarlo i suoi tesori. *
    Ogni uomo non è che un soffio.

Ascolta la mia preghiera, Signore, *
    porgi l’orecchio al mio grido,

non essere sordo alle mie lacrime, †
    poiché io sono un forestiero, *
    uno straniero come tutti i miei padri.

Distogli il tuo sguardo, che io respiri, *
    prima che me ne vada e più non sia.

Gloria.

Ant. 2 Ascolta la mia preghiera, Signore, * porgi l’orecchio al mio grido.

Salmo 51

Ant. 3 Mi abbandono alla fedeltà di Dio * ora e per sempre.

Perché ti vanti del male *
    o prepotente nella tua iniquità?

Ordisci insidie ogni giorno; †
    la tua lingua è come lama affilata, *
    artefice di inganni.

Tu preferisci il male al bene, †
    la menzogna al parlare sincero. *
    Ami ogni parola di rovina, o lingua di impostura.

Perciò Dio ti demolirà per sempre, †
    ti spezzerà e ti strapperà dalla tenda *
    e ti sradicherà dalla terra dei viventi.

Vedendo, i giusti saran presi da timore *
    e di lui rideranno:

«Ecco l’uomo che non ha posto in Dio la sua difesa, †
    ma confidava nella sua grande ricchezza *
    e si faceva forte dei suoi crimini».

Io invece come olivo verdeggiante nella casa di Dio. †
    Mi abbandono alla fedeltà di Dio *
    ora e per sempre.

Voglio renderti grazie in eterno *
    per quanto hai operato;
spero nel tuo nome, perché è buono, *
    davanti ai tuoi fedeli.

Gloria.

Ant. 3 Mi abbandono alla fedeltà di Dio * ora e per sempre.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

Tu sei benedetto, Signore.
Amen.

PRIMA LETTURA                Dt 29,1-5.9-28
Dal libro del Deuteronomio

Mosè convocò tutto Israele e disse loro: «Voi avete visto quanto il Signore ha fatto sotto i vostri occhi, nel paese d’Egitto, al faraone, a tutti i suoi ministri e a tutto il suo paese; le prove grandiose che i tuoi occhi hanno visto, i segni e i grandi prodigi. Ma fino ad oggi il Signore non vi ha dato una mente per comprendere, né occhi per vedere, né orecchi per udire. Io vi ho condotti per quarant’anni nel deserto; i vostri mantelli non vi si sono logorati addosso e i vostri sandali non vi si sono logorati ai piedi. Non avete mangiato pane, non avete bevuto vino, né bevanda inebriante, perché sapevate che io sono il Signore vostro Dio.
Oggi voi state tutti davanti al Signore vostro Dio, i vostri capi, le vostre tribù, i vostri anziani, i vostri scribi, tutti gli Israeliti, i vostri bambini, le vostre mogli, il forestiero che sta in mezzo al tuo accampamento, da chi ti spacca la legna a chi ti attinge l’acqua, per entrare nell’alleanza del Signore tuo Dio e nell’imprecazione che il Signore tuo Dio sancisce oggi con te, per costituirti oggi suo popolo e per essere egli il tuo Dio, come ti ha detto e come ha giurato ai tuoi padri, ad Abramo, ad Isacco e a Giacobbe.
Non soltanto con voi io sancisco questa alleanza e pronunzio questa imprecazione, ma con chi oggi sta qui con noi davanti al Signore nostro Dio e con chi non è oggi qui con noi. Poiché voi sapete come abbiamo abitato nel paese d’Egitto e come siamo passati in mezzo alle nazioni, che avete attraversate; avete visto i loro abomini e gli idoli di legno, di pietra, d’argento e d’oro, che sono presso di loro. Non vi sia tra voi uomo o donna o famiglia o tribù che volga oggi il cuore lungi dal Signore nostro Dio, per andare a servire gli dèi di quelle nazioni. Non vi sia tra di voi radice alcuna che produca veleno e assenzio. Se qualcuno, udendo le parole di questa imprecazione, si lusinga in cuor suo dicendo: “Avrò benessere, anche se mi regolerò secondo l’ostinazione del mio cuore”, con il pensiero che il terreno irrigato faccia sparire quello arido, il Signore non consentirà a perdonarlo; anzi in tal caso la collera del Signore e la sua gelosia si accenderanno contro quell’uomo e si poserà sopra di lui ogni imprecazione scritta in questo libro e il Signore cancellerà il suo nome sotto il cielo. Il Signore lo segregherà, per sua sventura, da tutte le tribù d’Israele, secondo tutte le imprecazioni dell’alleanza scritta in questo libro della legge.
Allora la generazione futura, i vostri figli che sorgeranno dopo di voi e lo straniero che verrà da una terra lontana, quando vedranno i flagelli di quel paese e le malattie che il Signore gli avrà inflitte: tutto il suo suolo sarà zolfo, sale, arsura, non sarà seminato e non germoglierà, né erba di sorta vi crescerà, come dopo lo sconvolgimento di Sòdoma, di Gomorra, di Adma e di Zeboim, distrutte dalla sua collera e dal suo furore, diranno, dunque, tutte le nazioni: “Perché il Signore ha trattato così questo paese? Perché l'ardore di questa grande collera?”. E si risponderà: “Perché hanno abbandonato l’alleanza del Signore, Dio dei loro padri: l’alleanza che egli aveva stabilita con loro, quando li ha fatti uscire dal paese d’Egitto; perché sono andati a servire altri dèi e si sono prostrati dinanzi a loro: dèi che essi non avevano conosciuto e che egli non aveva dato loro in sorte. Per questo si è accesa la collera del Signore contro questo paese, mandandovi contro tutte le imprecazioni scritte in questo libro; il Signore li ha strappati dal loro suolo con ira, con furore e con grande sdegno e li ha gettati in un altro paese, come oggi”.
Le cose occulte appartengono al Signore nostro Dio, ma le cose rivelate sono per noi e per i nostri figli, sempre, perché pratichiamo tutte le parole di questa legge».

RESPONSORIO                   
Contro di te abbiamo peccato, Signore,
chiediamo un perdono che non meritiamo.
    Tendi la mano a noi che siamo caduti,
    tu che al ladro pentito apristi il paradiso.

La vita nostra sospira nell’angoscia,
ma non corregge il nostro agire.
Se aspetti, non ci pentiamo,
se punisci, non resistiamo.
    Tendi la mano a noi che siamo caduti,
    tu che al ladro pentito apristi il paradiso.

Per la seconda lettura è possibile scegliere tra due alternative:


SECONDA LETTURA       
Dai «Trattati» di san Zeno di Verona, vescovo

Vediamo donde abbia origine la vera carità, quali siano i suoi fondamenti, a chi sia dovuta in modo particolarissimo. Senza dubbio a colui che ha creato l’uomo e, quale dono di un amore senza fine, gli ha conferito la propria somiglianza, gli ha dato la terra, ha sottoposto al suo potere tutti gli elementi del mondo con gli esseri viventi che ne fanno parte; a colui che ha imposto agli anni, alle stagioni, ai mesi, alle notti e ai giorni e ai due fulgidissimi carri, che percorrono le loro orbite regali, d’essere al suo servizio, offrendogli incessantemente il godimento dei frutti prodotti dal loro alternarsi; a colui che ha richiamato in vita col sacramento della sua maestà e per giunta ha arricchito, rendendolo partecipe del regno celeste, l’uomo ucciso dalla funesta dolcezza dell’amore carnale e sprofondato nel baratro dell’inferno.
O carità, quanto sei pia, quanto sei ricca, quanto sei potente! Nulla possiede chi non possiede te. Tu sei stata capace di mutare Dio in uomo. Tu, dopo averlo ridotto entro limiti umani, per qualche tempo l’hai fatto peregrinare lontano dall’immensità della sua potenza sovrana. Tu per nove mesi l’hai relegato in un carcere verginale. Tu hai reintegrato Eva in Maria. Tu in Cristo hai rinnovato Adamo. Tu nel mondo ormai perduto hai procurato la croce santa per la sua salvezza. Tu, a Dio insegnando a morire, hai debellato la morte. È tuo merito che quando Dio, Figlio di Dio onnipotente, viene ucciso dagli uomini, nessuno d’entrambi si adiri.
Tu hai l’anima del popolo celeste, in quanto assicuri la pace, custodisci la fede, abbracci l’innocenza, coltivi la verità, ami la pazienza, additi la speranza. Tu, per la comune natura, rendi uomini diversi per costumi, età, potere, un solo spirito e un solo corpo. Tu non permetti che nessun tormento, nessun nuovo genere di morte, nessuna ricompensa, nessuna amicizia, nessun vincolo d’affetto, senza dubbio più temibile d’ogni carnefice per lo strazio provocato dalla tenerezza, distolga i gloriosi martiri dal confessare il nome cristiano.
Tu sei lieta di essere nuda per vestire chi è nudo. Se un povero affamato mangia il tuo pane, la fame diventa per te sazietà. La tua ricchezza consiste nel possedere tutto ciò che possiedi per soccorrere i bisognosi. Tu sola non sai essere pregata. Tu prontamente trai in salvo gli oppressi, in qualunque angustia si trovino, anche a prezzo della tua vita. Tu sei l’occhio dei ciechi. Tu sei il piede degli zoppi. Tu sei per le vedove validissimo scudo. Tu per i pupilli sei padre migliore d’entrambi i genitori. Compassione o gioia non consentono che i tuoi occhi rimangano mai senza lacrime. Tu ami talmente i tuoi nemici, che nessuno riesce a distinguere quale differenza ci sia per te tra loro e i tuoi cari.
Tu, lo affermo, unisci gli arcani celesti agli umani, gli umani ai celesti. Tu custodisci i divini misteri. Tu nel Padre comandi, tu nel Figlio obbedisci, tu esulti nello Spirito Santo. Tu, pur essendo una in tre, non sei in alcun modo divisa, non ti lasci turbare dalle interpretazioni maligne della curiosità umana. Dalla fonte del Padre ti riversi interamente nel Figlio, e tuttavia, pure riversandoti tutta, non vieni meno. Giustamente ti chiamano Dio, perché sola governi la potenza della Trinità.

Oppure:


SECONDA LETTURA       
Dalla lettera enciclica «Mysterium Fidei» di S. Paolo VI, papa.

Ogni giorno […] i fedeli in gran numero partecipino attivamente al sacrificio della Messa, nutrendosi con cuore puro e santo della sacra Comunione, e rendano grazie a Cristo Signore per un sì gran dono. […] Durante il giorno i fedeli non omettano di fare la visita al ss. Sacramento, che dev’essere custodito in luogo ben distinto, col massimo onore nelle chiese, secondo le leggi liturgiche, perché la visita è prova di gratitudine, segno d’amore e debito di riconoscenza a Cristo Signore là presente.
Ognuno comprende che la divina eucaristia conferisce al popolo cristiano incomparabile dignità. Giacché non solo durante l’offerta del sacrificio e l’attuazione del sacramento, ma anche dopo, mentre l’eucaristia è conservata nelle chiese e negli oratori, Cristo è veramente l’Emmanuel, cioè il «Dio con noi». Poiché giorno e notte è in mezzo a noi, abita con noi pieno di grazia e verità (cfr. Gv 1,14): restaura i costumi, alimenta le virtù, consola gli afflitti, fortifica i deboli, e sollecita alla sua imitazione tutti quelli che si accostano a lui, affinché col suo esempio imparino a essere miti e umili di cuore, e a cercare non le cose proprie, ma quelle di Dio. Chiunque perciò si rivolge all’augusto sacramento eucaristico con particolare devozione e si sforza di amare con slancio e generosità Cristo che ci ama infinitamente, sperimenta e comprende a fondo, non senza godimento dell’animo e frutto, quanto sia preziosa la vita nascosta con Cristo in Dio (cfr. Col 3,3) e quanto valga stare a colloquio con Cristo, di cui niente è più soave e nulla è più efficace a percorrere le vie della santità.
Ne consegue che il culto eucaristico muove fortemente l’animo a coltivare l’amore «sociale», col quale si antepone al bene privato il bene comune; facciamo nostra la causa della comunità, della parrocchia, della Chiesa universale; ed estendiamo la carità a tutto il mondo, perché dappertutto sappiamo che ci sono membra di Cristo.
Giacché dunque […] il sacramento eucaristico è segno e causa dell’unità del corpo mistico e in quelli che con maggior fervore lo venerano eccita un attivo spirito «ecclesiale», non cessate di persuadere i vostri fedeli che, accostandosi al mistero eucaristico, imparino a far propria la causa della Chiesa, a pregare Dio senza intermissione, a offrire se stessi a Dio in grato sacrificio per la pace e l’unità della Chiesa; affinché tutti i figli della Chiesa siano una cosa sola e abbiano lo stesso sentimento, né ci siano tra di loro scismi, ma siano perfetti nello stesso sentimento e nello stesso pensiero, come vuole l’apostolo (cfr. 1Cor 1,10); e tutti quelli che non sono ancora uniti con perfetta comunione con la Chiesa Cattolica, in quanto sono da essa separati, ma si gloriano del nome cristiano, quanto prima con l’aiuto della divina grazia arrivino a godere insieme con noi di quell’unità di fede e di comunione, che Cristo volle fosse il distintivo dei suoi discepoli.
Oh, che il benignissimo Redentore, che già prossimo alla morte pregò il Padre perché tutti quelli che avrebbero creduto in lui diventassero una cosa sola, come lui e il Padre sono una cosa sola (cfr. Gv 17,20-21), si degni di esaudire al più presto questo voto nostro e di tutta la Chiesa, che cioè tutti con una sola voce e una sola fede celebriamo il mistero eucaristico e, fatti partecipi del corpo di Cristo, formiamo un sol corpo (cfr. 1Cor 10,17) compaginato con quegli stessi vincoli, con i quali egli lo volle formato.

Non si dice la Laus angelorum magna.

Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita immediatamente il Cantico di Zaccaria.


ORAZIONE
Padre, che hai redento il mondo col prodigio della tua carità, fa’ che la capacità di amare da te infusa nei figli tocchi e commuova i cuori, così che tutta l’umanità si rinnovi e si apra all’arcana realtà della vita celeste. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

LODI MATTUTINE

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LODI MATTUTINE

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.   

Lode a te, Signore, re di eterna gloria.


CANTICO DI ZACCARIA
                            Cantico    Lc 1,68-79

Ant. Porgi l’orecchio e ascolta, apri i tuoi occhi, guarda la nostra sventura * e salvaci, Signore, dalla morte.

Benedetto il Signore Dio d’Israele, *
    perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente *
    nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso *
    per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:

salvezza dai nostri nemici, *
    e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
    e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
    di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
    al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo *
    perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
    nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
    per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
    e nell’ombra della morte

e dirigere i nostri passi *
    sulla via della pace».

Gloria.

Ant. Porgi l’orecchio e ascolta, apri i tuoi occhi, guarda la nostra sventura * e salvaci, Signore, dalla morte.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

PRIMA ORAZIONE
Preghiamo.    (Pausa di preghiera silenziosa)
Assistici, o Dio, con l’aiuto della tua grazia; fa’ che, affamati di giustizia e digiuni di colpe, tutti insieme corriamo alla gioia pasquale. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

SALMODIA
                            Cantico    Bar 5,1-9

Ant. 1
«Tornate a me, e io tornerò a voi» * - dice il Signore -.

Deponi, o Gerusalemme, *
la veste dell’afflizione e del lutto,
rivèstiti dello splendore della gloria *
    che ti viene da Dio per sempre.

Avvolgiti nel manto della giustizia di Dio, *
metti sul capo il diadema di gloria dell’Eterno,
perché Dio mostrerà il tuo splendore *
    ad ogni creatura sotto il cielo.

Sarai chiamata da Dio per sempre: *
gloria della pietà e pace della giustizia.
Sorgi, o Gerusalemme, e sta’ in piedi sull’altura *
e guarda verso oriente;

vedi i tuoi figli riuniti da occidente ad oriente,
alla parola del Santo, *
esultanti per il ricordo di Dio.

Si sono allontanati da te a piedi, †
incalzati dai nemici; *
ora Dio te li riconduce in trionfo
    come sopra un trono regale.

Poiché Dio ha stabilito di spianare *
ogni alta montagna e le rupi secolari,
di colmare le valli e spianare la terra *
perché Israele proceda sicuro sotto la gloria di Dio.

Anche le selve e ogni albero odoroso *
faranno ombra ad Israele per comando di Dio.

Perché Dio ricondurrà Israele con gioia *
alla luce della sua gloria,
con la misericordia e la giustizia *
che vengono da lui.

Gloria.

Ant. 1 «Tornate a me, e io tornerò a voi» * - dice il Signore -.

Salmi Laudativi

Ant. 2 Una luce si è levata per il giusto, * è arrivata la gioia per i retti di cuore.
                                Sal 96
Il Signore regna, esulti la terra, *
gioiscano le isole tutte.
Nubi e tenebre lo avvolgono, *
giustizia e diritto sono la base del suo trono.

Davanti a lui cammina il fuoco *
e brucia tutt’intorno i suoi nemici.
Le sue folgori rischiarano il mondo: *
vede e sussulta la terra.

I monti fondono come cera davanti al Signore, *
davanti al Signore di tutta la terra.
I cieli annunziano la sua giustizia *
e tutti i popoli contemplano la sua gloria.

Siano confusi tutti gli adoratori di statue †
e chi si gloria dei propri idoli. *
Si prostrino a lui tutti gli dèi!

Ascolta Sion e ne gioisce, †
esultano le città di Giuda *
per i tuoi giudizi, Signore.

Perché tu sei, Signore, l’Altissimo su tutta la terra, *
tu sei eccelso sopra tutti gli dèi.

Odiate il male, voi che amate il Signore: †
lui che custodisce la vita dei suoi fedeli *
li strapperà dalle mani degli empi.

Una luce si è levata per il giusto, *
gioia per i retti di cuore.
Rallegratevi, giusti, nel Signore, *
rendete grazie al suo santo nome.

                                Sal 116
Lodate il Signore, popoli tutti, *
    voi tutte, nazioni, dategli gloria;

perché forte è il suo amore per noi *
    e la fedeltà del Signore dura in eterno.

Gloria.

Ant. 2 Una luce si è levata per il giusto, * è arrivata la gioia per i retti di cuore.

                            Salmo diretto    Sal 76
La mia voce sale a Dio e grido aiuto; *
la mia voce sale a Dio, finché mi ascolti.

Nel giorno dell’angoscia io cerco il Signore, †
    tutta la notte la mia mano è tesa e non si stanca; *
io rifiuto ogni conforto.

Mi ricordo di Dio e gemo, *
medito e viene meno il mio spirito.
Tu trattieni dal sonno i miei occhi, *
sono turbato e senza parole.

Ripenso ai giorni passati, *
ricordo gli anni lontani.
Un canto nella notte mi ritorna nel cuore: *
rifletto e il mio spirito si va interrogando.

Forse Dio ci respingerà per sempre, *
non sarà più benevolo con noi?
È forse cessato per sempre il suo amore, *
è finita la sua promessa per sempre?

Può Dio aver dimenticato la misericordia, *
    aver chiuso nell’ira il suo cuore?
E ho detto: «Questo è il mio tormento: *
è mutata la destra dell’Altissimo».

Ricordo le gesta del Signore, *
    ricordo le tue meraviglie di un tempo.
Mi vado ripetendo le tue opere, *
considero tutte le tue gesta.

O Dio, santa è la tua via; *
    quale dio è grande come il nostro Dio?
Tu sei il Dio che opera meraviglie, *
manifesti la tua forza fra le genti.

È il tuo braccio che ha salvato il tuo popolo, *
i figli di Giacobbe e di Giuseppe.

Ti videro le acque, Dio, †
    ti videro e ne furono sconvolte; *
    sussultarono anche gli abissi.

Le nubi rovesciarono acqua, †
scoppiò il tuono nel cielo; *
le tue saette guizzarono.

Il fragore dei tuoi tuoni nel turbine, †
    i tuoi fulmini rischiararono il mondo, *
    la terra tremò e fu scossa.

Sul mare passava la tua via, †
    i tuoi sentieri sulle grandi acque *
    e le tue orme rimasero invisibili.

Guidasti come gregge il tuo popolo *
    per mano di Mosè e di Aronne.

Gloria.

SECONDA ORAZIONE
Converti, o Padre, i nostri cuori e donaci di essere interamente votati alla tua lode nella ricerca di te, unico bene, e nell’esercizio operoso della carità. Per Cristo nostro Signore.

INNO
Le preghiere e le lacrime,
o Signore pietoso,
a te più intense si levano
in questo tempo santo.

Tu che conosci i cuori
e deboli ci vedi,
a chi si pente e ti invoca
concedi il tuo perdono.

Grande è il nostro peccato,
ma il tuo amore è più grande:
risana le oscure ferite
a gloria del tuo nome.

Dona il volere e la forza
di castigare le membra;
così lo spirito pronto
rifuggirà dalla colpa.

O Trinità beata, unico Dio,
accogli la nostra supplica
e questi giorni austeri
rendi fecondi e lieti. Amen.

ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE
A Gesù, Signore e Salvatore della Chiesa, si innalzi la nostra supplica.

Figlio di Dio, che sei passato tra noi beneficando e salvando, Kyrie eleison.
        Kyrie eleison.

Figlio di Dio, che sei apparso per distruggere le opere del demonio, Kyrie eleison.
         Kyrie eleison.

Figlio di Dio, che sei stato messo alla prova e vieni in aiuto a quelli che subiscono la tentazione, Kyrie eleison.
        Kyrie eleison.

Figlio di Dio, vittima di espiazione per i peccati di tutto il mondo, Kyrie eleison.
        Kyrie eleison.

Figlio di Dio, che ci hai amato e hai dato te stesso per noi, Kyrie eleison.
        Kyrie eleison.

Figlio di Dio, che ci hai riconciliato col Padre per mezzo della tua morte, Kyrie eleison.
        Kyrie eleison.

Padre nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci esaudisca.
Amen.

oppure:


La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale.

ORA MEDIA

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ORA MEDIA

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.   

Lode a te, Signore, re di eterna gloria.

INNO

Terza

Tu che invocato ti effondi,
con il Padre e col Figlio unico Dio,
o Spirito, discendi
senza indugio nei cuori.

Gli affetti, i pensieri, la voce
cantino la tua lode;
la tua fiamma divampi
e gli uomini accenda d’amore.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

Sesta

O Dio glorioso, altissimo sovrano,
che i tempi diversi alternando,
orni di dolce chiarità il mattino
e l’infocato meriggio avvampi,

placa la furia delle discordie,
spegni il funesto ardore dell’odio,
dona alle membra sanità e vigore,
agli animi dona la pace.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

Nona

Perpetuo vigore degli esseri,
che eterno e immutabile stai
e la vicenda regoli del giorno
nell’inesausto gioco della luce,

la nostra sera irradia
del tuo vitale splendore;
premia la morte dei giusti
col giorno che non tramonta.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

SALMODIA
Salmo 118,57-64 VIII (Het)

Ant. 1 La mia eredità e la mia sorte * sei tu, Signore.

La mia sorte, ho detto, Signore, *
è custodire le tue parole.
Con tutto il cuore ti ho supplicato, *
    fammi grazia secondo la tua promessa.

Ho scrutato le mie vie, *
ho rivolto i miei passi verso i tuoi comandamenti.
Sono pronto e non voglio tardare *
a custodire i tuoi decreti.

I lacci degli empi mi hanno avvinto, *
ma non ho dimenticato la tua legge.
Nel cuore della notte mi alzo a renderti lode *
    per i tuoi giusti decreti.

Sono amico di coloro che ti sono fedeli *
e osservano i tuoi precetti.
Del tuo amore, Signore, è piena la terra; *
insegnami il tuo volere.

Gloria.

Ant. 1 La mia eredità e la mia sorte * sei tu, Signore.

Salmo 54
I (2-12)

Ant. 2
Mi sono allontanato e ho abitato nel deserto, * aspettando il Signore.

Porgi l’orecchio, Dio, alla mia preghiera, †
non respingere la mia supplica; *
    dammi ascolto e rispondimi.

Mi agito nel mio lamento *
    e sono sconvolto al grido del nemico,
al clamore dell’empio.

Contro di me riversano sventura, *
mi perseguitano con furore.
Dentro di me freme il mio cuore, *
piombano su di me terrori di morte.

Timore e spavento mi invadono *
e lo sgomento mi opprime.
Dico: «Chi mi darà ali come di colomba, *
per volare e trovare riposo?

Ecco, errando, fuggirei lontano, *
abiterei nel deserto.
Riposerei in un luogo di riparo *
dalla furia del vento e dell’uragano».

Disperdili, Signore, †
confondi le loro lingue: *
ho visto nella città violenza e contese.

Giorno e notte si aggirano sulle sue mura, †
all’interno iniquità, travaglio e insidie *
    e non cessano nelle sue piazze sopruso e inganno.

Gloria.

Ant. 2 Mi sono allontanato e ho abitato nel deserto, * aspettando il Signore.

II (13-15.17-24)

Ant. 3 Io invoco il Signore di sera, al mattino, a mezzogiorno, * ed egli mi salva.

Se mi avesse insultato un nemico, *
    l’avrei sopportato;
se fosse insorto contro di me un avversario, *
da lui mi sarei nascosto.

Ma sei tu, mio compagno, *
mio amico e confidente;
ci legava una dolce amicizia, *
verso la casa di Dio camminavamo in festa.

Io invoco Dio e il Signore mi salva. †
Di sera, al mattino, a mezzogiorno
mi lamento e sospiro *
ed egli ascolta la mia voce;

mi salva, mi dà pace da coloro che mi combattono: *
sono tanti i miei avversari.
Dio mi ascolta e li umilia, *
    egli che domina da sempre.

Per essi non c’è conversione *
e non temono Dio.
Ognuno ha steso la mano contro i suoi amici, *
    ha violato la sua alleanza.

Più untuosa del burro è la sua bocca, *
ma nel cuore ha la guerra;
più fluide dell’olio le sue parole, *
ma sono spade sguainate.

Getta sul Signore il tuo affanno †
    ed egli ti darà sostegno, *
    mai permetterà che il giusto vacilli.

Tu, Dio, li sprofonderai nella tomba *
    gli uomini sanguinari e fraudolenti:
essi non giungeranno alla metà dei loro giorni. *
    Ma io, Signore, in te confido.

Gloria.

Ant. 3 Io invoco il Signore di sera, al mattino, a mezzogiorno, * ed egli mi salva.

Alle altre Ore salmodia complementare.


Terza

LETTURA BREVE                1 Pt 4,14.16
Fratelli, beati voi, se venite insultati per il nome di Cristo, perché lo Spirito della gloria e lo Spirito di Dio riposa su di voi. Se uno soffre come cristiano, non ne arrossisca; glorifichi anzi Dio per questo nome.

Non soffrono la sete, mentre li conduce per deserti.
Non soffrono la sete, mentre li conduce per deserti; * acqua dalla roccia fa scaturire per loro.

Egli è il Signore, che ti guida per la strada dove devi andare.
Acqua dalla roccia fa scaturire per loro.
 
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Non soffrono la sete, mentre li conduce per deserti; * acqua dalla roccia fa scaturire per loro.

ORAZIONE
Assistici, o Dio, con l’aiuto della tua grazia; fa che, affamati di giustizia e digiuni di colpe, tutti insieme corriamo alla gioia pasquale. Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Sesta

LETTURA BREVE                1 Gv 4,16
Fratelli, noi abbiamo riconosciuto e creduto all’amore che Dio ha per noi. Dio è amore; chi sta nell’amore dimora in Dio e Dio dimora in lui.

«Volgetevi a me e sarete salvi».
«Volgetevi a me e sarete salvi» * - dice il Signore -.

«Perché io sono Dio, e non ce n’è altri».
- dice il Signore - .

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
«Volgetevi a me e sarete salvi» * - dice il Signore -.

ORAZIONE
Converti, o Padre, i nostri cuori e donaci di essere interamente votati alla tua lode nella ricerca di te, unico bene, e nell’esercizio operoso della carità. Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Nona

LETTURA BREVE                Gc 1,25
Fratelli, chi fissa lo sguardo sulla legge perfetta, la legge della libertà, e le resta fedele, non come un ascoltatore smemorato ma come uno che la mette in pratica, questi troverà la sua felicità nel praticarla.

Riconosciamo, Signore, la nostra iniquità.
Riconosciamo, Signore, la nostra iniquità: * abbiamo peccato contro di te.

Non rompere la tua alleanza con noi.
Abbiamo peccato contro di te.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Riconosciamo, Signore, la nostra iniquità: * abbiamo peccato contro di te.

ORAZIONE
Assistici, o Dio, con l’aiuto della tua grazia; fa che, affamati di giustizia e digiuni di colpe, tutti insieme corriamo alla gioia pasquale. Per Cristo nostro Signore.

oppure:


Converti, o Padre, i nostri cuori e donaci di essere interamente votati alla tua lode nella ricerca di te, unico bene, e nell’esercizio operoso della carità. Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

VESPRI

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VESPRI
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.

oppure:


Signore ascolta la nostra preghiera.
E il nostro grido giunga fino a te.

RITO DELLA LUCE
Splende una luce nuova,
fonte di viva gioia,
Davanti a te noi ci allietiamo o Dio,
come per messe copiosa.

A chi viveva nell’ombra di morte
è apparso il nuovo fulgore.
    Davanti a te noi ci allietiamo o Dio,
    come per messe copiosa.

Splende una luce nuova,
fonte di viva gioia.
    Davanti a te noi ci allietiamo o Dio,
    come per messe copiosa.

INNO
Cristo, che a nostra salvezza
disponi il santo digiuno,
vieni e conforta il tuo popolo
che celebra la Quaresima.

Ispira il pentimento,
poni sul labbro la supplica
che mitighi la giustizia
e muova il Padre al perdono.

La grazia tua ci liberi
dal passato colpevole
e un futuro innocente
pietosa a noi propizi.

L’annuo fervore ci doni,
purificando i cuori,
di tendere ancora una volta
alla beata Pasqua.

O Trinità, potente unico Dio,
l’universo di adori
e, liberato dal male,
ti canti un cantico nuovo. Amen.

SALMODIA
Salmo 61

Ant. 1 Dio è la mia salvezza, * la mia speranza è in lui.

Solo in Dio riposa l’anima mia; *
    da lui la mia salvezza.
Lui solo è mia rupe e mia salvezza, *
    mia roccia di difesa: non potrò vacillare.

Fino a quando vi scaglierete contro un uomo, †
    per abbatterlo tutti insieme, *
    come muro cadente, come recinto che crolla?

Tramano solo di precipitarlo dall’alto, *
    si compiacciono della menzogna.
Con la bocca benedicono, *
    nel loro cuore maledicono.

Solo in Dio riposa l’anima mia, *
    da lui la mia speranza.
Lui solo è mia rupe e mia salvezza, *
    mia roccia di difesa: non potrò vacillare.

In Dio è la mia salvezza e la mia gloria; *
    il mio saldo rifugio, la mia difesa è in Dio.

Confida sempre in lui, o popolo, †
    davanti a lui effondi il tuo cuore, *
    nostro rifugio è Dio.

Sì, sono un soffio i figli di Adamo, †
    una menzogna tutti gli uomini, *
    insieme, sulla bilancia, sono meno di un soffio.

Non confidate nella violenza, *
    non illudetevi della rapina;
alla ricchezza, anche se abbonda, *
    non attaccate il cuore.

Una parola ha detto Dio, due ne ho udite: †
    il potere appartiene a Dio, *
    tua, Signore, è la grazia;

secondo le sue opere *
    tu ripaghi ogni uomo.

Gloria.

Ant. 1 Dio è la mia salvezza, * la mia speranza è in lui.

Salmo 66

Ant. 2 Dio abbia pietà di noi e ci benedica, * su di noi faccia splendere il suo volto. †

Dio abbia pietà di noi e ci benedica, *
    su di noi faccia splendere il suo volto;
† perché si conosca sulla terra la tua via, *
    fra tutte le genti la tua salvezza.

Ti lodino i popoli, Dio, *
    ti lodino i popoli tutti.

Esultino le genti e si rallegrino, †
    perché giudichi i popoli con giustizia, *
    governi le nazioni sulla terra.

Ti lodino i popoli, Dio, *
    ti lodino i popoli tutti.

La terra ha dato il suo frutto. *
Ci benedica Dio, il nostro Dio,
ci benedica Dio *
    e lo temano tutti i confini della terra.

Gloria.

Ant. 2 Dio abbia pietà di noi e ci benedica, * su di noi faccia splendere il suo volto.

PRIMA ORAZIONE
Converti, o Padre, i nostri cuori e donaci di essere interamente votati alla tua lode nella ricerca di te, unico bene, e nell'esercizio operoso della carità. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio che vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli.

CANTICO DELLA BEATA VERGINE       
                            Cantico    Lc 1,46-55

Ant.
Abbiamo peccato Signore, e il nostro peccato ci accusa; * ma tu perdona, o Dio, chi si pente.

L’anima mia magnifica il Signore *
    e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *
    D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
    e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
    si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
    ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
    ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *
    ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
    ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *
    ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria.

L’anima mia *
    magnifica il Signore.

Ant. Abbiamo peccato Signore, e il nostro peccato ci accusa; * ma tu perdona, o Dio, chi si pente.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

SECONDA ORAZIONE
Assistici, o Dio, con l’aiuto della tua grazia; fa che, affamati di giustizia e digiuni di colpe, tutti insieme corriamo alla gioia pasquale. Per Cristo nostro Signore.

COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO
Dal fianco di Adamo assopito
Iddio trasse la donna,
    che dei suoi figli popolasse la terra.

Dal fianco di Cristo immerso nel sonno di morte,
acqua e sangue fluirono: così nacque la Chiesa,
    che dei suoi figli popolasse la terra.

Orazione
Signore Gesù Cristo, fa’ che, vigili e oranti, conserviamo senza macchia le vesti candide della giustizia che abbiamo festivamente indossato nel mistero della rinascita. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

INTERCESSIONI
A Dio, che ci ha rivelato la sua bontà e la sua misericordia, consapevoli della nostra ingiustizia, diciamo:
Non guardare le nostre colpe.

Padre, che hai affidato alla Chiesa il ministero della riconciliazione,
-rendila ogni giorno testimone più autorevole dell’evangelo.

Padre, che in Cristo Gesù hai riportato gli uomini alla dignità della loro origine,
-fa’ che i rapporti tra i fratelli siano fondati sulla vera carità.

Padre, che sai trarre il bene dal male e puoi cambiare il dolore in allegrezza.
-sospingi i tuoi figli all’esercizio intenso e cordiale della misericordia.

Padre, che ispiri e confermi la vocazione di quanti, lasciando tutto, si sono posti alla sequela del Figlio tuo,
-aiutali a diventare ministri del perdono tra i fratelli.

Padre, che hai costituito Gesù Signore dei vivi e dei morti,
-dona ai nostri defunti la vita senza fine.

Mossi dallo Spirito Santo, esprimiamo al Padre la nostra gratitudine per il suo amore misericordioso:
Padre nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci custodisca.
Amen.

oppure:


La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale.

COMPIETA

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COMPIETA

Convertici, Dio, nostra salvezza.
E placa il tuo sdegno verso di noi.

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.   

Lode a te, Signore, re di eterna gloria.

INNO
Divina luce, Cristo,
stella che splendi sulla nostra sera,
ai servi che ti invocano
dona l’eterna vita.

Noi ti preghiamo e al sonno
ci abbandoniamo sereni:
se tu pietoso vigili,
senza affanno è il riposo.

Torbido sogno non ci inquieta
né ci inganna il Nemico,
se tu nella notte difendi
i cuori incontaminati.

Guardaci dal tuo trono,
sventa ogni perfida insidia,
proteggi i poveri che hai redento
a prezzo del tuo sangue.

A tua immagine ci hai creati
nel corpo e nello spirito:
nella notturna tenebra
veglia sull’opera tua.

Al Padre eleviamo la lode,
all’unico suo Figlio,
allo Spirito Santo,
ora e per sempre. Amen.

SALMODIA
Salmo 30,2-6

Ant. Per la tua giustizia salvami, Signore.

In te, Signore, mi sono rifugiato,
    mai sarò deluso; *
    per la tua giustizia salvami.

Porgi a me l’orecchio, *
    vieni presto a liberarmi.
Sii per me la rupe che mi accoglie, *
    la cinta di riparo che mi salva.

Tu sei la mia roccia e il mio baluardo, *
    per il tuo nome dirigi i miei passi.
Scioglimi dal laccio che mi hanno teso, *
    perché sei tu la mia difesa.

Mi affido alle tue mani; *
    tu mi riscatti, Signore, Dio fedele.

Gloria.

Ant. Per la tua giustizia salvami, Signore.

Salmo 129

Ant. Se consideri le colpe * chi potrà sussistere, Signore?

Dal profondo a te grido, o Signore; *
    Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti *
    alla voce della mia preghiera.

Se consideri le colpe, Signore, *
    Signore, chi potrà sussistere?
Ma presso di te è il perdono: *
    perciò avremo il tuo timore.

Io spero nel Signore, *
    l’anima mia spera nella sua parola.
L’anima mia attende il Signore *
    più che le sentinelle l’aurora.

Israele attenda il Signore, *
    perché presso il Signore è la misericordia
grande è presso di lui la redenzione. *
    Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.

Gloria.

Ant. Se consideri le colpe * chi potrà sussistere, Signore?

LETTURA BREVE                Ef 4,26-27.31-32
Fratelli, non peccate; non tramonti il sole sopra la vostra ira, e non date occasione al diavolo. Scompaia da voi ogni asprezza, sdegno, ira. Siate invece benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo.

Ritorna, anima mia, alla tua pace.
    Ritorna, anima mia, alla tua pace, * il Signore ti ha beneficato.

Il Signore protegge gli umili.
    Il Signore ti ha beneficato.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
    Ritorna, anima mia, alla tua pace, * il Signore ti ha beneficato.

CANTICO DI SIMEONE           
                            Cantico    Lc 2,29-32

Ant.
Soccorri, Cristo, i tuoi servi che a caro prezzo hai redento; * proteggili dal cielo, o Signore pietoso.

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *
    vada in pace secondo la tua parola;

perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *
    preparata da te davanti a tutti i popoli,

luce per illuminare le genti *
    e gloria del tuo popolo Israele.

Gloria.

Ant. Soccorri, Cristo, i tuoi servi che a caro prezzo hai redento; * proteggili dal cielo, o Signore pietoso.

ORAZIONE
Dopo la fatica del giorno ti supplichiamo, Dio di eterna luce: l’incessante alternanza dei tempi ci porta un’altra notte, ma il tuo splendore indefettibile ci custodisca sereni nel nostro riposo. Per Cristo nostro Signore.
 
ANTIFONA ALLA B.V. MARIA
Salve, regina, madre di misericordia,
vita, dolcezza e speranza nostra, salve.
A te ricorriamo, esuli figli di Eva;
a te sospiriamo, gementi e piangenti
in questa valle di lacrime.
Orsù dunque, avvocata nostra,
rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi.
E mostraci, dopo questo esilio, Gesù,
il frutto benedetto del tuo seno.
O clemente, o pia, o dolce vergine Maria.

Prima della conclusione si può lodevolmente inserire un breve esame di coscienza.


CONCLUSIONE
Dormiamo in pace.
Vigiliamo in Cristo.