Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo
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12 Marzo

Martedì della I settimana di Quaresima

12 Marzo 2019

UFFICIO DELLE LETTURE

UFFICIO DELLE LETTURE

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.   

Lode a te, Signore, re di eterna gloria.


INNO

Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino:


Tu, Giorno eterno, che vivi e risplendi
dell’increata luce del Padre,
guarda propizio chi devoto illumina
di lieti canti la notte.

Vinci, Signore, le nostre tenebre;
sperdi le schiere dei dèmoni,
gli animi scuoti sì che il torpore
non soffochi le menti.

I servi che ti implorano
pietosamente ascolta: la lode
che a te si leva, Cristo, ci meriti
grazia, perdono e pace.

A te la gloria scenda e il nostro giubilo,
o mite Re d’amore,
al Padre e allo Spirito Paraclito
negli infiniti secoli. Amen.

Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore del giorno:


Creatore e sovrano di tutto,
vincendo le furie del mare,
hai tratto alla luce la terra,
bellissima nostra dimora.

Tu di vivaci fiori l’adorni
e, quasi mensa regale
di frutti ricoprendola e di mèssi,
la presenti ai tuoi figli.

Così alla fresca tua rugiada, o Dio,
verdeggi il deserto dell’anima;
lavi ogni macchia il pianto,
ogni ribelle fremito si plachi.

La nostra volontà alla tua si accordi
e rifugga dal male,
il cuore si arrenda alla grazia
e schivi gli atti che arrecano morte.

A te eleviamo, o Padre, la preghiera,
a te che regni nei secoli
con l’unico tuo Figlio
e lo Spirito Santo. Amen.

CANTICO DEI TRE GIOVANI        Cfr. Dn 3,52-56
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto il tuo nome glorioso e santo, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu sul trono del tuo regno, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi †
    e siedi sui cherubini *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Come era nel principio e ora e sempre
        nei secoli dei secoli, amen, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

SALMODIA
                            Salmo 9 B
I (22-32)   

Ant. 1 Sii attento, Signore, alla voce dei tuoi servi, * libera quanti hai redento col tuo sangue.

Perché, Signore, stai lontano, *
    nel tempo dell'angoscia ti nascondi?
Il misero soccombe all’orgoglio dell’empio *
    e cade nelle insidie tramate.

L’empio si vanta delle sue brame, *
    l’avaro maledice, disprezza Dio.

L’empio insolente disprezza il Signore: †
    «Dio non se ne cura: Dio non esiste»; *
    questo è il suo pensiero.

Le sue imprese riescono sempre. †
    Son troppo in alto per lui i tuoi giudizi: *
    disprezza tutti i suoi avversari.

Egli pensa: «Non sarò mai scosso, *
    vivrò sempre senza sventure».

Di spergiuri, di frodi e d’inganni ha piena la bocca, *
    sotto la sua lingua sono iniquità e sopruso.

Sta in agguato dietro le siepi, *
    dai nascondigli uccide l’innocente.

I suoi occhi spiano l’infelice, *
    sta in agguato nell’ombra come un leone nel covo.
Sta in agguato per ghermire il misero, *
    ghermisce il misero attirandolo nella rete.

Infierisce di colpo sull’oppresso, *
    cadono gl’infelici sotto la sua violenza.
Egli pensa: «Dio dimentica, *
    nasconde il volto, non vede più nulla».

Ant. 1 Sii attento, Signore, alla voce dei tuoi servi, * libera quanti hai redento col tuo sangue.
   
II (33-39)

Ant. 2 A te, Signore, si abbandona il misero, * tu sei il sostegno dell’orfano.

Sorgi, Signore, alza la tua mano, *
    non dimenticare i miseri.
Perché l’empio disprezza Dio *
    e pensa: «Non ne chiede conto»?

Eppure tu vedi l’affanno e il dolore, *
    tutto tu guardi e prendi nelle tue mani.
A te si abbandona il misero, *
    dell’orfano tu sei il sostegno.

Spezza il braccio dell’empio e del malvagio; *
    punisci il suo peccato e più non lo trovi.

Il Signore è re in eterno, per sempre: *
    dalla sua terra sono scomparse le genti.

Tu accogli, Signore, il desiderio dei miseri, *
    rafforzi i loro cuori, porgi l’orecchio
per far giustizia all’orfano e all’oppresso; *
    e non incuta più terrore l’uomo fatto di terra.

Gloria.

Ant. 2 A te, Signore, si abbandona il misero, * tu sei il sostegno dell’orfano.

Salmo 11

Ant. 3 Tu, o Signore, ci guarderai e ci custodirai.

Salvami, Signore! Non c’è più un uomo fedele; *
    è scomparsa la fedeltà tra i figli dell’uomo.
Si dicono menzogne l’uno all’altro, *
    labbra bugiarde parlano con cuore doppio.

Recida il Signore le labbra bugiarde, *
    la lingua che dice parole arroganti,

quanti dicono: «Per la nostra lingua siamo forti, †
    ci difendiamo con le nostre labbra: *
    chi sarà nostro padrone?».

«Per l’oppressione dei miseri e il gemito dei poveri, †
    io sorgerò - dice il Signore - *
    metterò in salvo chi è disprezzato».

I detti del Signore sono puri, †
    argento raffinato nel crogiuolo, *
    purificato nel fuoco sette volte.

Tu, o Signore, ci custodirai, *
    ci guarderai da questa gente per sempre.
Mentre gli empi si aggirano intorno, *
    emergono i peggiori tra gli uomini.

Gloria.

Ant. 3 Tu, o Signore, ci guarderai e ci custodirai.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

Tu sei benedetto, Signore.
Amen.

PRIMA LETTURA                Dt 9,7-21.25-29
Dal libro del Deuteronomio

Parole di Mosè a Israele:
«Ricordati, non dimenticare, come hai provocato all’ira il Signore tuo Dio nel deserto. Da quando usciste dal paese d’Egitto fino al vostro arrivo in questo luogo, siete stati ribelli al Signore.
Anche sull’Oreb provocaste all’ira il Signore; il Signore si adirò contro di voi fino a volere la vostra distruzione. Quando io salii sul monte a prendere le tavole di pietra, le tavole dell’alleanza che il Signore aveva stabilita con voi, rimasi sul monte quaranta giorni e quaranta notti, senza mangiare pane né bere acqua; il Signore mi diede le due tavole di pietra, scritte dal dito di Dio, sulle quali stavano tutte le parole che il Signore vi aveva dette sul monte, in mezzo al fuoco, il giorno dell’assemblea.
Alla fine dei quaranta giorni e delle quaranta notti, il Signore mi diede le due tavole di pietra, le tavole dell’alleanza. Poi il Signore mi disse: “Scendi in fretta di qui, perché il tuo popolo, che hai fatto uscire dall’Egitto, si è traviato; ben presto si sono allontanati dalla via che io avevo loro indicata: si sono fatti un idolo di metallo fuso”.
Il Signore mi aggiunse: “Io ho visto questo popolo; ecco, è un popolo di dura cervice; lasciami fare; io li distruggerò e cancellerò il loro nome sotto i cieli e farò di te una nazione più potente e più grande di loro”.
Così io mi volsi e scesi dal monte, dal monte tutto in fiamme, tenendo nelle mani le due tavole dell’alleanza. Guardai ed ecco, avevate peccato contro il Signore vostro Dio; vi eravate fatto un vitello di metallo fuso; avevate ben presto lasciato la via che il Signore vi aveva imposta.
Allora afferrai le due tavole, le gettai con le mie mani e le spezzai sotto i vostri occhi. Poi mi prostrai davanti al Signore, come avevo fatto la prima volta, per quaranta giorni e per quaranta notti; non mangiai pane né bevvi acqua, a causa del gran peccato che avevate commesso, facendo ciò che è male agli occhi del Signore per provocarlo. Io avevo paura di fronte all’ira e al furore di cui il Signore era acceso contro di voi, al punto di volervi distruggere. Ma il Signore mi esaudì anche quella volta.
Anche contro Aronne il Signore si era fortemente adirato, al punto di volerlo far perire; io pregai in quell'occasione anche per Aronne.
Poi presi l’oggetto del vostro peccato, il vitello che avevate fatto, lo bruciai nel fuoco, lo feci a pezzi, frantumandolo finché fosse ridotto in polvere, e buttai quella polvere nel torrente che scende dal monte.
Io stetti prostrato davanti al Signore, quei quaranta giorni e quelle quaranta notti, perché il Signore aveva minacciato di distruggervi. Pregai il Signore e dissi: Signore Dio, non distruggere il tuo popolo, la tua eredità, che hai riscattato nella tua grandezza, che hai fatto uscire dall’Egitto con mano potente.
Ricordati dei tuoi servi Abramo, Isacco e Giacobbe; non guardare alla caparbietà di questo popolo e alla sua malvagità e al suo peccato, perché il paese da dove ci hai fatti uscire non dica: “Poiché il Signore non era in grado di introdurli nella terra che aveva loro promessa e poiché li odiava, li ha fatti uscire di qui per farli morire nel deserto”. Al contrario essi sono il tuo popolo, la tua eredità, che tu hai fatto uscire dall’Egitto con grande potenza e con braccio teso».

RESPONSORIO                   
Immenso, o Dio,
è l’amore che la tua promessa rivela,
e chi può comprenderlo?
Tu hai detto: «Non voglio la morte del peccatore,
ma che si converta e viva».
    E hai chiamato a conversione
    la cananea e il pubblicano.

Tu sei l’altissimo Dio,
longanime e pronto al perdono,
tu hai pazienza con noi peccatori.
    E hai chiamato a conversione
    la cananea e il pubblicano.

Per la seconda lettura è possibile scegliere tra due alternative:


SECONDA LETTURA       
Dai «Discorsi» di san Massimo di Torino, vescovo

Osserviamo se il Signore non ha voluto che tutto il creato fosse in crescita quasi in virtù di questa santa pratica! Indetta infatti in Quaresima, si rammollisce la terra irrigidita dal gelo dell’inverno, e i fiumi dai ghiacci liquefatti ricevono le acque; così in questo tempo, sono assolti i peccati accumulati dalle iniquità dei nostri corpi, e più puro il corso della nostra vita, sciolto il diabolico rigore, ritrova la sua corrente primitiva. La terra, dunque, indetta la Quaresima, depone l’asperità invernale, ed io rigetto quella dei miei peccati; la terra fuori è smossa dagli aratri per essere preparata alle sementi terrene, la mia terra è solcata dai digiuni per essere aperta ai semi celesti.
Nel tempo del digiuno le verzure dei seminati rigermogliano per la messe, il rampollo dell’albero preme e si dilata nell’arbusto, il tralcio della vite si gonfia nella gemma, tutto è un fermentare dal basso verso l’alto; così, in questo stesso tempo, la speranza illanguidita rinverdisce per l’avvenire, la fede smarrita si rinnova per la gloria, la vita temporale avanza a quella eterna, e tutta l’umanità, protesa verso i cieli, si solleva su, dagli inferi alle altezze.
Ora il contadino pota con le cesoie i sarmenti delle vigne, come il vescovo strappa con l’evangelo le sozzure degli uomini: è il lavoro di tutte le creature in questo tempo quaresimale per giungere, senza ingombri adorne e nitide, alla Pasqua. Ora ognuna è in gestazione, per portare frutto quando la spina contro la sua natura mette fuori la rosa, il gambo risplende del suo giglio, e gli aridi virgulti emanano dolcezza: così tutte le cose si adornano di fiori, quasi a celebrare esse stesse, con il loro nitore, la festività del grande giorno. Anche noi, dunque, in questo tempo di digiuno facciamo spuntare le rose sopra le nostre spine, ossia giustizia dai nostri peccati, misericordia dalla severità, generosità dall’avarizia. Col digiuno infatti la libidine produce castimonia, la superbia genera umiltà, l’ebbrezza temperanza. Questi sono i fiori della nostra vita, che olezzano soavemente a Cristo, che spirano il gradito odore a Dio.
Il Signore ci ha donato la Quaresima, perché in questo tempo, su l’esempio di tutte le creature, concepiamo i semi delle virtù, per produrre nel giorno della Pasqua i frutti di giustizia.

Oppure:


SECONDA LETTURA       
Dalla lettera enciclica «Ecclesiam Suam» di S. Paolo VI, papa.

Dovremo innanzi tutto ricordare alcuni criteri che ci avvertono con quali indirizzi la riforma della Chiesa deve essere promossa. Essa non può riguardare né la concezione essenziale, né le strutture fondamentali della Chiesa cattolica. La parola riforma sarebbe male usata se in tale senso fosse da noi impiegata. Non possiamo accusare d’infedeltà questa nostra diletta e santa Chiesa di Dio, alla quale reputiamo somma grazia appartenere e dalla quale sentiamo salire al nostro spirito la testimonianza «che siamo figli di Dio!» (Rm 8,16). Oh, non è orgoglio, non è presunzione, non è ostinazione, non è follia, ma luminosa certezza, ma gioiosa convinzione la nostra, d’essere costituiti membra vive e genuine del corpo di Cristo, d’essere autentici eredi del Vangelo di Cristo, d’essere rettamente continuatori degli apostoli, d’avere in noi, nel grande patrimonio di verità e di costumi che caratterizzano la Chiesa cattolica, quale oggi è, l’eredità intatta e viva della tradizione originaria apostolica. Se questo forma il nostro vanto, o meglio il motivo per cui dobbiamo sempre rendere grazie a Dio (cfr. Ef 5,20), costituisce altresì la nostra responsabilità davanti a Dio stesso, al quale dobbiamo rendere conto di tanto beneficio; davanti alla Chiesa, a cui dobbiamo infondere con la certezza il desiderio, il proposito di conservare il tesoro – il «deposito» di cui parla san Paolo (cfr. 1Tm 6,20) –, e davanti ai fratelli tuttora da noi separati e al mondo intero, perché tutti abbiano a condividere con noi il dono di Dio.
Così che, su questo punto, se si può parlare di riforma, non si deve intendere cambiamento, ma piuttosto conferma nell’impegno di mantenere alla Chiesa la fisionomia che Cristo le impresse, anzi di volerla sempre riportare alla sua forma perfetta, rispondente da un lato al suo primigenio disegno, riconosciuta dall’altro coerente e approvata nel doveroso sviluppo che, come albero dal seme, da quel disegno ha dato alla Chiesa la sua legittima forma storica e concreta. Non ci illuda il criterio di ridurre l’edificio della Chiesa, diventato largo e maestoso per la gloria di Dio come un suo tempio magnifico, alle sue iniziali e minime proporzioni, quasi che quelle siano solo le vere, solo le buone; né c’incanti il desiderio di rinnovare la struttura della Chiesa per via carismatica, quasi che nuova e vera fosse quell’espressione ecclesiastica che nascesse da idee particolari, fervorose senza dubbio e talvolta persuase di godere di divina ispirazione, introducendo così arbitrari sogni di artificiosi rinnovamenti nel disegno costitutivo della Chiesa. La Chiesa quale è dobbiamo servire e amare, con senso intelligente della storia, e con umile ricerca della volontà di Dio, che assiste e guida la Chiesa anche quando permette che la debolezza umana ne offuschi alquanto la purezza di linee e la bellezza d’azione. Questa purezza e questa bellezza noi andiamo cercando e vogliamo promuovere.

Non si dice la Laus angelorum magna.

Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita immediatamente il Cantico di Zaccaria.


ORAZIONE
Creatore dell’universo, che all’inizio del tempo primaverile cominci a rinnovare la terra, dona alle nostre anime in questa santa Quaresima di prepararsi giorno dopo giorno alla celebrazione pasquale, perché al calore della risurrezione maturino, quasi campagne feconde, frutti di fede e di giustizia.. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

LODI MATTUTINE

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LODI MATTUTINE

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.   

Lode a te, Signore, re di eterna gloria.


CANTICO DI ZACCARIA
                            Cantico    Lc 1,68-79

Ant. Difesa inespugnabile circondi i tuoi servi; * la tua potenza sempre ci protegga, la tua grazia ci liberi, Signore.

Benedetto il Signore Dio d’Israele, *
    perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente *
    nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso *
    per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:

salvezza dai nostri nemici, *
    e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
    e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
    di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
    al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo *
    perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
    nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
    per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
    e nell’ombra della morte

e dirigere i nostri passi *
    sulla via della pace».

Gloria.

Ant. Difesa inespugnabile circondi i tuoi servi; * la tua potenza sempre ci protegga, la tua grazia ci liberi, Signore.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

PRIMA ORAZIONE
Preghiamo.    (Pausa di preghiera silenziosa)
Donaci, o Dio misericordioso, di accogliere questi santi giorni di Quaresima con disponibilità di figli e di prepararci alla grazia pasquale con opere di amore. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

SALMODIA
                            Cantico    Tb 13,2-10a

Ant. 1
«Tornate a me, figli degli uomini, * e vi risanerò» - dice il Signore -.

Benedetto Dio che vive in eterno; *
    il suo regno dura per tutti i secoli;

Egli castiga e usa misericordia, *
fa scendere negli abissi della terra,
fa risalire dalla grande Perdizione *
e nulla sfugge alla sua mano.

Lodatelo, figli d’Israele, davanti alle genti; †
egli vi ha disperso in mezzo ad esse *
per proclamare la sua grandezza.

Esaltatelo davanti ad ogni vivente, †
è lui il Signore, il nostro Dio, *
lui il nostro Padre, il Dio per tutti i secoli.

Vi castiga per le vostre ingiustizie, *
ma userà misericordia a tutti voi.
Vi raduna da tutte le genti, *
in mezzo alle quali siete stati dispersi.

Convertitevi a lui con tutto il cuore e con tutta l’anima, *
per fare la giustizia davanti a lui,
e allora egli si convertirà a voi *
e non vi nasconderà il suo volto.

Ora contemplate ciò che ha operato con voi *
e ringraziatelo con tutta la voce;
benedite il Signore della giustizia *
ed esaltate il re dei secoli.

Io gli do lode nel paese del mio esilio *
e manifesto la sua forza e grandezza
a un popolo di peccatori.

Convertitevi, o peccatori, *
e operate la giustizia davanti a lui;
chi sa che non torni ad amarvi *
e vi usi misericordia?

Io esalto il mio Dio e celebro il re del cielo *
ed esulto per la sua grandezza.
Tutti ne parlino *
e diano lode a lui in Gerusalemme.

Gloria.

Ant. 1 «Tornate a me, figli degli uomini, * e vi risanerò» - dice il Signore -.

Salmi Laudativi

Ant. 2 Con me celebrate il Signore, * insieme esaltiamo il suo nome.
                                Sal 33,2-11
Benedirò il Signore in ogni tempo, *
sulla mia bocca sempre la sua lode.

Io mi glorio nel Signore, *
    ascoltino gli umili e si rallegrino.

Celebrate con me il Signore, *
    esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore e mi ha risposto *
    e da ogni timore mi ha liberato.

Guardate a lui e sarete raggianti, *
    non saranno confusi i vostri volti.

Questo povero grida e il Signore lo ascolta, *
    lo libera da tutte le sue angosce.
L’angelo del Signore si accampa *
    attorno a quelli che lo temono e li salva.

Gustate e vedete quanto è buono il Signore; *
    beato l’uomo che in lui si rifugia.
Temete il Signore, suoi santi, *
    nulla manca a coloro che lo temono.

I ricchi impoveriscono e hanno fame, *
    ma chi cerca il Signore non manca di nulla.

                                Sal 116
Lodate il Signore, popoli tutti, *
    voi tutte, nazioni, dategli gloria;

perché forte è il suo amore per noi *
    e la fedeltà del Signore dura in eterno.

Gloria.

Ant. 2 Con me celebrate il Signore, * insieme esaltiamo il suo nome.

                            Salmo diretto    Sal 23
Del Signore è la terra e quanto contiene, *
l’universo e i suoi abitanti.
È lui che l’ha fondata sui mari, *
e sui fiumi l’ha stabilita.

Chi salirà il monte del Signore, *
chi starà nel suo luogo santo?

Chi ha mani innocenti e cuore puro, †
chi non pronunzia menzogna, *
chi non giura a danno del suo prossimo.

Egli otterrà benedizione dal Signore, *
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca, *
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.

Sollevate, porte, i vostri frontali, †
alzatevi, porte antiche, *
ed entri il re della gloria.

Chi è questo re della gloria? †
Il Signore forte e potente, *
il Signore potente in battaglia.

Sollevate, porte, i vostri frontali, †
alzatevi, porte antiche, *
ed entri il re della gloria.

Chi è questo re della gloria? *
Il Signore degli eserciti è il re della gloria.

Gloria.

SECONDA ORAZIONE
O Dio clemente, il tuo popolo progredisca nel dono di sé, libero e pieno, e arrivi con la tua guida ad avere parte della tua salvezza eterna. Per Cristo nostro Signore.

INNO
Le preghiere e le lacrime,
o Signore pietoso,
a te più intense si levano
in questo tempo santo.

Tu che conosci i cuori
e deboli ci vedi,
a chi si pente e ti invoca
concedi il tuo perdono.

Grande è il nostro peccato,
ma il tuo amore è più grande:
risana le oscure ferite
a gloria del tuo nome.

Dona il volere e la forza
di castigare le membra;
così lo spirito pronto
rifuggirà dalla colpa.

O Trinità beata, unico Dio,
accogli la nostra supplica
e questi giorni austeri
rendi fecondi e lieti. Amen.

ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE
A Cristo, che vive in eterno ed è sorgente della nostra vita, diciamo:

Amico degli uomini, che hai sopportato per loro l’obbrobrio della croce, Kyrie eleison.
        Kyrie eleison.

Gesù, che accogli i poveri e li sazi del tuo pane, Kyrie eleison.
         Kyrie eleison.

Verbo eterno, che doni ai discepoli il vangelo di salvezza, Kyrie eleison.
        Kyrie eleison.

Vittima per amore, che effondi il tuo sangue per i figli della Chiesa, Kyrie eleison.
        Kyrie eleison.

Specchio di pazienza, che nelle nostre avversità ci largisci la forza di perseverare sino alla fine, Kyrie eleison.
        Kyrie eleison.

Tu che in quest’ora ci salvi, Kyrie eleison.
        Kyrie eleison.

Padre nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci esaudisca.
Amen.

oppure:


La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale.

ORA MEDIA

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ORA MEDIA

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.   

Lode a te, Signore, re di eterna gloria.

INNO

Terza

Tu che invocato ti effondi,
con il Padre e col Figlio unico Dio,
o Spirito, discendi
senza indugio nei cuori.

Gli affetti, i pensieri, la voce
cantino la tua lode;
la tua fiamma divampi
e gli uomini accenda d’amore.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

Sesta

O Dio glorioso, altissimo sovrano,
che i tempi diversi alternando,
orni di dolce chiarità il mattino
e l’infocato meriggio avvampi,

placa la furia delle discordie,
spegni il funesto ardore dell’odio,
dona alle membra sanità e vigore,
agli animi dona la pace.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

Nona

Perpetuo vigore degli esseri,
che eterno e immutabile stai
e la vicenda regoli del giorno
nell’inesausto gioco della luce,

la nostra sera irradia
del tuo vitale splendore;
premia la morte dei giusti
col giorno che non tramonta.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

SALMODIA
Salmo 118,1-8 I (Alef)

Ant. 1 Mai, o Signore, non mi abbandonare.

Beato l’uomo di integra condotta, *
    che cammina nella legge del Signore.
Beato chi è fedele ai suoi insegnamenti *
    e lo cerca con tutto il cuore.

Non commette ingiustizie, *
    cammina per le sue vie.
Tu hai dato i tuoi precetti *
    perché siano osservati fedelmente.

Siano diritte le mie vie, *
    nel custodire i tuoi decreti.
Allora non dovrò arrossire *
    se avrò obbedito ai tuoi comandi.

Ti loderò con cuore sincero *
    quando avrò appreso le tue giuste sentenze.
Voglio osservare i tuoi decreti: *
    non abbandonarmi mai.

Gloria.

Ant. 1 Mai, o Signore, non mi abbandonare.

Salmo 12

Ant. 2
Fino a quando, Signore, continuerai a dimenticarmi? * Guarda e rispondimi, o Dio, perché il mio nemico non dica: «L’ho vinto!».

Fino a quando, Signore, continuerai a dimenticarmi? *
    Fino a quando mi nasconderai il tuo volto?

Fino a quando nell’anima mia proverò affanni, †
    tristezza nel cuore ogni momento? *
    Fino a quando su di me trionferà il nemico?

Guarda, rispondimi, Signore mio Dio, †
    conserva la luce ai miei occhi, *
    perché non mi sorprenda il sonno della morte,

perché il mio nemico non dica: «L’ho vinto!» *
    e non esultino i miei avversari quando vacillo.

Nella tua misericordia ho confidato. †
    Gioisca il mio cuore nella tua salvezza *
    e canti al Signore, che mi ha beneficato.

Gloria.

Ant. 2 Fino a quando, Signore, continuerai a dimenticarmi? * Guarda e rispondimi, o Dio, perché il mio nemico non dica: «L’ho vinto!».

Salmo 13

Ant. 3 Guarda, Signore, dal cielo sui figli dell’uomo.

Lo stolto pensa: «Non c’è Dio». †
Sono corrotti, fanno cose abominevoli: *
nessuno più agisce bene.

Il Signore dal cielo si china sugli uomini †
per vedere se esista un saggio: *
se c’è uno che cerchi Dio.

Tutti hanno traviato, sono tutti corrotti; *
più nessuno fa il bene, neppure uno.
Non comprendono nulla tutti i malvagi, *
che divorano il mio popolo come il pane?

Non invocano Dio: tremeranno di spavento, *
perché Dio è con la stirpe del giusto.
Volete confondere le speranze del misero, *
ma il Signore è il suo rifugio.

Venga da Sion la salvezza d’Israele! †
Quando il Signore ricondurrà il suo popolo, *
esulterà Giacobbe e gioirà Israele.

Gloria.

Ant. 3 Guarda, Signore, dal cielo sui figli dell’uomo.

Alle altre Ore salmodia complementare.


Terza

LETTURA BREVE                Gal 6,8b-10
Fratelli, chi semina nello Spirito, dallo Spirito raccoglierà vita eterna. E non stanchiamoci di fare il bene; se infatti non desistiamo, a suo tempo mieteremo. Poiché dunque ne abbiamo l’occasione, operiamo il bene verso tutti, soprattutto verso i fratelli nella fede.
 
Cercate il Signore, mentre si fa trovare.
Cercate il Signore, mentre si fa trovare; * invocate Dio, mentre è vicino.

L’empio abbandoni la sua via.
Invocate Dio mentre è vicino.
 
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Cercate il Signore, mentre si fa trovare; * invocate Dio, mentre è vicino.

ORAZIONE
Donaci, o Dio misericordioso, di accogliere questi santi giorni di Quaresima con disponibilità di figli e di prepararci alla grazia pasquale con opere di amore. Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Sesta

LETTURA BREVE                2 Cor 8,9
Fratelli, conoscete la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.

Così dice il Signore che ti ha creato.
Così dice il Signore che ti ha creato: * «Non temere, perché ti ho riscattato.

Ti ho chiamato per nome.
Non temere, perché ti ho riscattato».

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
«Non temere, perché ti ho riscattato».

ORAZIONE
O Dio clemente, il tuo popolo progredisca nel dono di sé, libero e pieno, e arrivi con la tua guida ad avere parte della tua salvezza eterna. Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Nona

LETTURA BREVE                2 Cor 4,6-7
Fratelli, Dio che disse: «Rifulga la luce dalle tenebre», rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria divina che rifulge sul volto di Cristo. Però noi abbiamo questo tesoro in vasi di creta, perché appaia che la potenza straordinaria viene da Dio e non da noi.

Il timore del Signore è il nostro tesoro.
Il timore del Signore è il nostro tesoro, * la sua sapienza è ricchezza che salva.

Così ci sarà sicurezza ai nostri giorni.
La sua sapienza è ricchezza che salva.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Il timore del Signore è il nostro tesoro, * la sua sapienza è ricchezza che salva.

ORAZIONE
Donaci, o Dio misericordioso, di accogliere questi santi giorni di Quaresima con disponibilità di figli e di prepararci alla grazia pasquale con opere di amore. Per Cristo nostro Signore.

oppure:


O Dio clemente, il tuo popolo progredisca nel dono di sé, libero e pieno, e arrivi con la tua guida ad avere parte della tua salvezza eterna. Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

VESPRI

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VESPRI
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.

oppure:


Signore ascolta la nostra preghiera.
E il nostro grido giunga fino a te.

RITO DELLA LUCE
Ecco la luce rifulge
e nella notte brilla il Sole vero.
Nella gioconda chiarità di Dio
gli umili e i poveri sono esaltati.

I piccoli gridano al loro Signore,
imploriamo i giusti.
Nella gioconda chiarità di Dio
gli umili e i poveri sono esaltati

Ecco la luce rifulge
e nella notte brilla il Sole vero.
Nella gioconda chiarità di Dio
    gli umili e i poveri sono esaltati.

INNO
Cristo, che a nostra salvezza
disponi il santo digiuno,
vieni e conforta il tuo popolo
che celebra la Quaresima.

Ispira il pentimento,
poni sul labbro la supplica
che mitighi la giustizia
e muova il Padre al perdono.

La grazia tua ci liberi
dal passato colpevole
e un futuro innocente
pietosa a noi propizi.

L’annuo fervore ci doni,
purificando i cuori,
di tendere ancora una volta
alla beata Pasqua.

O Trinità, potente unico Dio,
l’universo di adori
e, liberato dal male,
ti canti un cantico nuovo. Amen.

SALMODIA
Salmo 19

Ant. 1 Ascolta, Signore, la voce dei tuoi servi.

Ti ascolti il Signore nel giorno della prova, *
ti protegga il nome del Dio di Giacobbe.
Ti mandi l’aiuto dal suo santuario *
e dall’alto di Sion ti sostenga.

Ricordi tutti i tuoi sacrifici *
e gradisca i tuoi olocausti.
Ti conceda secondo il tuo cuore, *
faccia riuscire ogni tuo progetto.

Esulteremo per la tua vittoria, †
spiegheremo i vessilli in nome del nostro Dio; *
adempia il Signore tutte le tue domande.

Ora so che il Signore salva il suo consacrato; †
    gli ha risposto dal suo cielo santo *
    con la forza vittoriosa della sua destra. *

Chi si vanta dei carri e chi dei cavalli, *
    noi siamo forti nel nome del Signore nostro Dio.
Quelli si piegano e cadono, *
    ma noi restiamo in piedi e siamo saldi.

Salva il re, o Signore, *
    rispondici, quando ti invochiamo.

Gloria.

Ant. 1 Ascolta, Signore, la voce dei tuoi servi.

Salmo 20,2-8.14

Ant. 2 Egli ti ha chiesto la vita e tu gliel’hai concessa, * lunghi giorni, Signore, senza fine.

Signore, il re gioisce della tua potenza, *
quanto esulta per la tua salvezza!
Hai soddisfatto il desiderio del suo cuore, *
non hai respinto il voto delle sue labbra.

Gli vieni incontro con larghe benedizioni; *
gli poni sul capo una corona di oro fino.
Vita ti ha chiesto, a lui l’hai concessa, *
lunghi giorni in eterno, senza fine.

Grande è la sua gloria per la tua salvezza, *
lo avvolgi di maestà e di onore;
lo fai oggetto di benedizione per sempre, *
    lo inondi di gioia dinanzi al tuo volto.

Perché il re confida nel Signore: *
per la fedeltà dell’Altissimo non sarà mai scosso.
Alzati, Signore, in tutta la tua forza; *
canteremo inni alla tua potenza.

Gloria.

Ant. 2 Egli ti ha chiesto la vita e tu gliel’hai concessa, * lunghi giorni, Signore, senza fine.

PRIMA ORAZIONE
O Dio clemente, il tuo popolo progredisca nel dono di sé, libero e pieno, e arrivi con la tua guida ad avere parte della tua salvezza eterna. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

CANTICO DELLA BEATA VERGINE       
                            Cantico    Lc 1,46-55

Ant.
Se il peso della colpa ci deprime, ci rialzi, Signore, la tua mano; * la tua misericordia ci sollevi.

L’anima mia magnifica il Signore *
    e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *
    D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
    e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
    si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
    ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
    ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *
    ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
    ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *
    ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria.

L’anima mia *
    magnifica il Signore.

Ant. Se il peso della colpa ci deprime, ci rialzi, Signore, la tua mano; * la tua misericordia ci sollevi.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

SECONDA ORAZIONE
Donaci, o Dio misericordioso, di accogliere questi santi giorni di Quaresima con disponibilità di figli e di prepararci alla grazia pasquale con opere di amore. Per Cristo nostro Signore.

COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO
Il Signore Gesù, morendo in croce,
ci ha disserrato le porte del cielo,
secondo il disegno mirabile
       dell’amore del Padre.

Perché la fedeltà non si smarrisca
egli conforta e regge i nostri passi,
secondo il disegno mirabile
       dell’amore del Padre.

Orazione
Padre onnipotente, non negare la beatitudine eterna nella terra della promessa e della vita a quelli che nel battesimo hanno già ricevuto il condono di ogni peccato. Per Cristo nostro Signore.

INTERCESSIONI
Iddio ha manifestato la sua misericordia, riconciliando a sé il mondo per mezzo di Cristo. Invochiamolo dicendo:
Padre nostro, ascoltaci.

Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto;
-ti lodi la santa tua Chiesa, diffusa per tutta la terra.

Padre buono, hai tanto amato il mondo, da dare il Figlio unigenito;
-non manchino mai tra gli uomini i testimoni del tuo amore.

Padre santo, Cristo ti ha glorificato col labbro e con la vita;
-così ti sappiano sempre lodare anche i cristiani.

Padre misericordioso, la tua parola è verità;
-suscita e conforta nella Chiesa chi la sappia contemplare e proporre.

Padre, che ci aspetti nel tuo regno,
-accogli tutti i credenti che hanno lasciato questo mondo.

Rivolgiamoci a Dio con l’orazione che Gesù ci ha voluto insegnare:
Padre nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci custodisca.
Amen.

oppure:


La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale.

COMPIETA

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COMPIETA

Convertici, Dio, nostra salvezza.
E placa il tuo sdegno verso di noi.

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.   

Lode a te, Signore, re di eterna gloria.

INNO
Di tenebra la terra ormai si ammanta:
quasi una dolce morte
scende sui corpi spossati,
che alla luce del giorno rivivranno.

Cristo Signore, luce vera, vita,
salva i tuoi servi;
l’oscura inerzia del sonno
non si tramuti nell’esilio eterno.

Nessuna forza del male
ci vinca nella notte:
tu che ci doni il riposo,
veglia su chi ti implora.

A te, Gesù, sia gloria
che sei nato da vergine,
con il Padre e lo Spirito
nella distesa dei secoli. Amen.

SALMODIA
Salmo 142,1-11

Ant. Insegnami a compiere il tuo volere, * perché sei tu il mio Dio.

Signore, ascolta la mia preghiera,
    porgi l’orecchio alla mia supplica,
        tu che sei fedele, *
    e per la tua giustizia rispondimi.

Non chiamare in giudizio il tuo servo: *
    nessun vivente davanti a te è giusto.

Il nemico mi perseguita, *
    calpesta a terra la mia vita,
mi ha relegato nelle tenebre *
    come i morti da gran tempo.

In me languisce il mio spirito, *
    si agghiaccia il mio cuore.

Ricordo i giorni antichi,
    ripenso a tutte le tue opere, *
    medito sui tuoi prodigi.

A te protendo le mie mani, *
    sono davanti a te come terra riarsa.
Rispondimi presto, Signore, *
    viene meno il mio spirito.

Non nascondermi il tuo volto, *
    perché non sia come chi scende nella fossa.
Al mattino fammi sentire la tua grazia, *
    poiché in te confido.

Fammi conoscere la strada da percorrere, *
    perché a te si innalza l’anima mia.
Salvami dai miei nemici, Signore, *
    a te mi affido.

Insegnami a compiere il tuo volere,
    perché sei tu il mio Dio. *
    Il tuo spirito buono mi guidi in terra piana.

Per il tuo nome, Signore, fammi vivere, *
    liberami dall’angoscia, per la tua giustizia.

Gloria.

Ant. Insegnami a compiere il tuo volere, * perché sei tu il mio Dio.

LETTURA BREVE                1Pt 5,8-9
Fratelli, siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede.

A quanti invocano il Signore.
    A quanti invocano il Signore, * egli si fa vicino.

Appaga il desiderio di quelli che lo temono.
    Egli si fa vicino.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
    A quanti invocano il Signore, * egli si fa vicino.

CANTICO DI SIMEONE           
                            Cantico    Lc 2,29-32

Ant.
Siate temperanti e vigilate, * perché il vostro nemico come leone ruggente si aggira, cercando chi divorare.

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *
    vada in pace secondo la tua parola;

perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *
    preparata da te davanti a tutti i popoli,

luce per illuminare le genti *
    e gloria del tuo popolo Israele.

Gloria.

Ant. Siate temperanti e vigilate, * perché il vostro nemico come leone ruggente si aggira, cercando chi divorare.

ORAZIONE
Illumina, Padre, la nostra notte e dona ai tuoi servi un riposo senza colpa; incolumi al nuovo giorno ci conducano gli angeli e ci ridestino alla tua luce. Per Cristo nostro Signore.
 
ANTIFONA ALLA B.V. MARIA
Salve, regina, madre di misericordia,
vita, dolcezza e speranza nostra, salve.
A te ricorriamo, esuli figli di Eva;
a te sospiriamo, gementi e piangenti
in questa valle di lacrime.
Orsù dunque, avvocata nostra,
rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi.
E mostraci, dopo questo esilio, Gesù,
il frutto benedetto del tuo seno.
O clemente, o pia, o dolce vergine Maria.

Prima della conclusione si può lodevolmente inserire un breve esame di coscienza.


CONCLUSIONE
Dormiamo in pace.
Vigiliamo in Cristo.