Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo
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21 Marzo

Giovedì della II settimana di Quaresima

21 Marzo 2019

UFFICIO DELLE LETTURE

UFFICIO DELLE LETTURE

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.   

Lode a te, Signore, re di eterna gloria.


INNO

Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino:


Vita di tutti, Cristo Redentore,
o Giudice tremendo, unico Re,
odi pietoso la supplica e accogli
benignamente il canto.

Grata la lode nella notte ascenda
a te, divina Luce,
e l’eco dell’eterna melodia
consoli e allieti i cuori.

Di gioiosa innocenza adorna i giorni,
pensieri ispira di vita immortale,
in ogni azione nostra
sfavilli la tua gloria.

A te, suprema fonte dell’essere,
o Trinità beata,
la Chiesa dei redenti
leva felice l’inno nei secoli. Amen.

Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore del giorno:


Al quinto giorno tutto ciò che vive
hai tratto o Dio, dall’acque primordiali:
guizzano i pesci nel mare,
gli uccelli si rincorrono nell’aria.

Nati nell’onda del santo lavacro,
rigenerati dal sangue di Cristo,
serbaci liberi e puri
nella preziosa vita della grazia.

Non ci avvilisca la colpa
né la superba innocenza ci illuda,
il cuore nell’orgoglio non si esalti
né si deprima per le sue cadute.

Così ti implora il tuo popolo, o Padre,
per Cristo Redentore
che nello Spirito Santo
regna con te nei secoli. Amen.

CANTICO DEI TRE GIOVANI        Cfr. Dn 3,52-56
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto il tuo nome glorioso e santo, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu sul trono del tuo regno, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi †
    e siedi sui cherubini *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Come era nel principio e ora e sempre
        nei secoli dei secoli, amen, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

SALMODIA
                            Salmo 43
I (2-9)   

Ant. 1 Se aspetti, o Dio, non ci pentiamo; * se punisci, non resistiamo.

Dio, con i nostri orecchi abbiamo udito, †
    i nostri padri ci hanno raccontato
        l’opera che hai compiuto ai loro giorni, *
    nei tempi antichi.

Tu per piantarli,
        con la tua mano hai sradicato le genti, *
    per far loro posto, hai distrutto i popoli.

Poiché non con la spada conquistarono la terra, *
    né fu il loro braccio a salvarli;

ma il tuo braccio e la tua destra
        e la luce del tuo volto, *
    perché tu li amavi.

Sei tu il mio re, Dio mio, *
    che decidi vittorie per Giacobbe.

Per te abbiamo respinto i nostri avversari, *
    nel tuo nome
        abbiamo annientato i nostri aggressori.

Infatti nel mio arco non ho confidato *
    e non la mia spada mi ha salvato,
ma tu ci hai salvati dai nostri avversari, *
    hai confuso i nostri nemici.

In Dio ci gloriamo ogni giorno, *
    celebrando senza fine il tuo nome.

Gloria.

Ant. 1 Se aspetti, o Dio, non ci pentiamo; * se punisci, non resistiamo.
   
II (10-17)

Ant. 2 La vergogna non copra il mio volto.

Ma ora ci hai respinti e coperti di vergogna, *
    e più non esci con le nostre schiere.
Ci hai fatti fuggire di fronte agli avversari *
    e i nostri nemici ci hanno spogliati.

Ci hai consegnati come pecore da macello, *
    ci hai dispersi in mezzo alle nazioni.
Hai venduto il tuo popolo per niente, *
    sul loro prezzo non hai guadagnato.

Ci hai resi ludibrio dei nostri vicini, *
    scherno e obbrobrio a chi ci sta intorno.
Ci hai resi la favola dei popoli, *
    su di noi le nazioni scuotono il capo.

L’infamia mi sta sempre davanti *
    e la vergogna copre il mio volto
per la voce di chi insulta e bestemmia, *
    davanti al nemico che brama vendetta.

Gloria.

Ant. 2 La vergogna non copra il mio volto.

III (18-27)

Ant. 3 Sorgi, Cristo, aiutaci, * liberaci per il tuo nome.

Tutto questo ci è accaduto †
    e non ti avevamo dimenticato, *
    non avevamo tradito la tua alleanza.

Non si era volto indietro il nostro cuore, *
    i nostri passi non avevano lasciato il tuo sentiero;
ma tu ci hai abbattuti in un luogo di sciacalli *
    e ci hai avvolti di ombre tenebrose.

Se avessimo dimenticato il nome del nostro Dio *
    e teso le mani verso un dio straniero,
forse che Dio non lo avrebbe scoperto, *
    lui che conosce i segreti del cuore?

Per te ogni giorno siamo messi a morte, *
    stimati come pecore da macello.

Svegliati, perché dormi, Signore? *
    Destati, non ci respingere per sempre.
Perché nascondi il tuo volto, *
    dimentichi la nostra miseria e oppressione?

Poiché siamo prostrati nella polvere, *
    il nostro corpo è steso a terra.
Sorgi, vieni in nostro aiuto; *
    salvaci per la tua misericordia.

Gloria.

Ant. 3 Sorgi, Cristo, aiutaci, * liberaci per il tuo nome.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

Tu sei benedetto, Signore.
Amen.

PRIMA LETTURA                Dt 30,1-20
Dal libro del Deuteronomio

Parole di Mosè a Israele:
«Quando tutte queste cose che io ti ho poste dinanzi, la benedizione e la maledizione, si saranno realizzate su di te e tu le richiamerai alla tua mente in mezzo a tutte le nazioni, dove il Signore tuo Dio ti avrà scacciato, se ti convertirai al Signore tuo Dio e obbedirai alla sua voce, tu e i tuoi figli, con tutto il cuore e con tutta l’anima, secondo quanto oggi ti comando, allora il Signore tuo Dio farà tornare i tuoi deportati, avrà pietà di te e ti raccoglierà di nuovo da tutti i popoli, in mezzo ai quali il Signore tuo Dio ti aveva disperso. Quand’anche i tuoi esuli fossero all’estremità dei cieli, di là il Signore tuo Dio ti raccoglierà e di là ti riprenderà. Il Signore tuo Dio ti ricondurrà nel paese che i tuoi padri avevano posseduto e tu lo possiederai; egli ti farà felice e ti moltiplicherà più dei tuoi padri.
Il Signore tuo Dio circonciderà il tuo cuore e il cuore della tua discendenza, perché tu ami il Signore tuo Dio con tutto il cuore e con tutta l’anima e viva. Il Signore tuo Dio farà cadere tutte queste imprecazioni sui tuoi nemici e su quanti ti odieranno e perseguiteranno. Tu ti convertirai, obbedirai alla voce del Signore e metterai in pratica tutti questi comandi che oggi ti do. Il Signore tuo Dio ti farà sovrabbondare di beni in ogni lavoro delle tue mani, nel frutto delle tue viscere, nel frutto del tuo bestiame e nel frutto del tuo suolo; perché il Signore gioirà di nuovo per te facendoti felice, come gioiva per i tuoi padri, quando obbedirai alla voce del Signore tuo Dio, osservando i suoi comandi e i suoi decreti, scritti in questo libro della legge; quando ti sarai convertito al Signore tuo Dio con tutto il cuore e con tutta l’anima. Questo comando che oggi ti ordino non è troppo alto per te, né troppo lontano da te. Non è nel cielo, perché tu dica: “Chi salirà per noi in cielo, per prendercelo e farcelo udire sì che lo possiamo eseguire?”. Non è di là dal mare, perché tu dica: “Chi attraverserà per noi il mare per prendercelo e farcelo udire sì che lo possiamo eseguire?”. Anzi, questa parola è molto vicina a te, è nella tua bocca e nel tuo cuore, perché tu la metta in pratica.
Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male; poiché io oggi ti comando di amare il Signore tuo Dio, di camminare per le sue vie, di osservare i suoi comandi, le sue leggi e le sue norme, perché tu viva e ti moltiplichi e il Signore tuo Dio ti benedica nel paese che tu stai per entrare a prendere in possesso. Ma se il tuo cuore si volge indietro e se tu non ascolti e ti lasci trascinare a prostrarti davanti ad altri dèi e a servirli, io vi dichiaro oggi che certo perirete, che non avrete vita lunga nel paese di cui state per entrare in possesso passando il Giordano. Prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra: io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione; scegli dunque la vita, perché viva tu e la tua discendenza, amando il Signore tuo Dio, obbedendo alla sua voce e tenendoti unito a lui, poiché è lui la tua vita e la tua longevità, per poter così abitare sulla terra che il Signore ha giurato di dare ai tuoi padri, Abramo, Isacco e Giacobbe».

RESPONSORIO                   
Non aspettate a convertirvi al Signore,
perché non sapete che cosa generi il domani.
    Dal mattino alla sera il tempo cambia.

Non confidate nella violenza,
non illudetevi della rapina.
    Dal mattino alla sera il tempo cambia.

Per la seconda lettura è possibile scegliere tra due alternative:


SECONDA LETTURA       
Dai «Trattati sul vangelo di Giovanni» di sant’Agostino, vescovo

Giacobbe vide in sogno una scala, e sulla scala vide degli angeli salire e discendere; e unse la pietra su cui aveva posato il capo. Sapete che Messia vuol dire Cristo, che Cristo vuol dire Unto. Giacobbe non eresse la pietra unta per adorarla: l’avrebbe considerata un idolo, non un simbolo di Cristo. Rimanendo nei termini del simbolo, ne fece il simbolo di Cristo. Era una pietra unta, non un idolo: una pietra unta, ma perché una pietra? «Ecco, io pongo in Sion una pietra scelta, preziosa, e chi crederà in essa non  sarà confuso» (Is 28, 16). E perché la unse? Perché Cristo deriva da crisma, da unzione. E che cosa vide Giacobbe sulla scala? Vide degli angeli che salivano e discendevano. Così è della Chiesa, o fratelli: gli angeli di Dio sono i buoni predicatori che annunciano Cristo: essi salgono e discendono sopra il Figlio dell’uomo. In che senso salgono, e in che senso discendono? Ne abbiamo un esempio in uno di loro: ascoltate l’apostolo Paolo; ciò che egli ci dice di sé possiamo applicarlo agli altri araldi della verità. Ecco Paolo che sale: «So di un uomo in Cristo, il quale quattordici anni fa, fu rapito – se col corpo o se fuori del corpo non so: lo sa Iddio – fino al terzo cielo e udì parole ineffabili, che non è concesso a uomo proferire» (2 Cor 12, 2-4). Avete ascoltato l’Apostolo che sale; ascoltatelo ora quando discende: «Non potrei parlare a voi come a uomini spirituali ma come a carnali, come a bimbi nel Cristo vi diedi a bere latte, non cibo solido» (1 Cor 3, 1-2). Ecco come si abbassa colui che è asceso. Fin dove era asceso? Fino al terzo cielo. Fin dove è disceso? Fino a dare il latte ai bambini.
Ascoltate perché è disceso: «Sono diventato – dice – un pargolo in mezzo a voi, come una nutrice che circonda di cure i suoi piccoli» (1 Ts 2, 7). Vediamo le nutrici e le mamme farsi piccole con i piccoli: se sanno parlare in latino, sminuzzano le parole tormentando la lingua erudita per costringerla ad esprimere carezzevoli accenti infantili; perché se non si sforzassero di adattarsi, il bambino non capirebbe e non trarrebbe alcun profitto. Anche un padre potrebbe essere colto e un tale oratore da far risuonare il foro e tremare la tribuna: quando rientra a casa, se ha un bambino piccolo che lo aspetta, mette da parte l’eloquenza forense con la quale era salito in alto, e con accenti infantili si accosta al suo piccolo.
Ascoltate in una medesima espressione, l’Apostolo che sale e discende: «Se siamo usciti di senno è per Dio; se siamo ragionevoli, è per voi» (2 Cor 5, 13). Che cosa vuol dire: «Se siamo usciti di senno è per Dio?». Che contempliamo quelle cose che non è concesso a uomo proferire. Che cosa vuol dire: «Se siamo ragionevoli è per voi? Mi sono proposto di non saper altro in mezzo a voi che Gesù Cristo, e Gesù Cristo crocifisso» (1 Cor 2, 2). Se il Signore stesso è salito e disceso, vuol dire che anche i suoi predicatori devono salire mediante l’imitazione di lui, e discendere con la predicazione.

Per la seconda lettura è possibile scegliere tra due alternative:


SECONDA LETTURA       
Dall’omelia dell’11 aprile 1968, Giovedì Santo, nella basilica di S. Giovanni in Laterano di S. Paolo VI, papa.

«Il Signore Gesù, nella notte in cui fu tradito, prese il pane, e rese le grazie, lo spezzò e disse: prendete e mangiate, questo è il mio corpo, che sarà dato per voi; questo fate in memoria di me. E similmente il calice... dicendo: Questo calice è il nuovo testamento nel mio sangue. Questo fate, ogni volta che ne berrete, in memoria di me» (1Cor 11,23-25). Il dono cruento che Cristo stava per offrire all’umanità nel suo imminente sacrificio della croce è riprodotto, è moltiplicato, è perpetuato
nel dono, identico ma incruento, del sacrificio eucaristico. Impossibile capire se non si pensa all’amore, che in quella sera inventò questa straordinaria maniera di comunicarsi. È per noi impossibile accogliere come si conviene questa immolata presenza reale di Cristo nell’eucaristia, che stiamo per celebrare, se non entriamo in quella proiezione d’amore, che egli a noi rivolge; ancora san Paolo, che esclama: «Egli mi amò, e diede se stesso per me» (Gal 2,20).
Siamo inseguiti da questo ineffabile, irrefrenabile amore. Siamo così conosciuti, ricordati, assediati da questo potente e silenzioso amore, che non ci dà tregua, che vuole a noi comunicarsi, che vuole da noi essere compreso, ricevuto, ricambiato. Tutto il cristianesimo è qui. Il cristianesimo è comunione della vita divina, in Cristo, con la nostra. Il cristianesimo è appropriazione di Dio; e Dio è carità, è amore.
La rivelazione, sebbene sempre velata da un sistema di parole e di segni, il sistema sacramentale, per lasciare, anche in questa pienezza d’incontro intatta la nostra libertà, diventa folgorante. Se crediamo in questo «mysterium fidei», se entriamo nel cono di luce e di amore ch’essa lancia su di noi, come rimanere impassibili, come inerti, come distratti, come indifferenti? L’amore vuole amore: «Amor ch’a nullo amato amar perdona» (Dante 1,5,103). È fuoco: come non sentirne il calore? come non cercare, in qualche modo, di corrispondervi?
Anche a questo ha provveduto il Signore da quella sera benedetta. Per capire ciò che egli ha detto a questo proposito, dopo la sconcertante lezione d’amore e d’umiltà data ai suoi con la lavanda dei loro piedi, dobbiamo figurarci di avere lui, Gesù Cristo, qui fra noi, in questa sua Chiesa romana, che ne custodisce le parole, i poteri, gli esempi, la perenne promessa; e dobbiamo chiedere a noi stessi: che cosa egli ci direbbe? quale raccomandazione ci farebbe? quale lezione collegherebbe al suo mistero pasquale, che stiamo celebrando? Tacciano un istante, interiormente, i nostri animi, ed ascoltiamo: «Io vi do il comandamento nuovo: amatevi gli uni gli altri, come Io ho amato voi...» (Gv 13,34). Ancora si parla di amore. Ma questa volta l’amore deve partire da noi. All’amore ricevuto da Cristo deve seguire il nostro per i nostri simili, per la comunità che ci trova uniti d’intorno a Lui, la presenza fisica, occasionale, esteriore, deve farsi unione spirituale, perpetua, interiore; così si forma la Chiesa, così si compagina il suo corpo mistico. Una nuova circolazione di carità ci deve rendere da nemici amici, da estranei fratelli. Con questo paradossale impegno: dobbiamo amare come Lui ci ha amati.

Non si dice la Laus angelorum magna.

Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita immediatamente il Cantico di Zaccaria.


ORAZIONE
Creatore e Padre, tu hai disposto che il Figlio tuo discendesse dal cielo a spalancare agli uomini la porta della salvezza; tieni avvinti a te i nostri cuori perché possiamo salire alla sede della tua gloria nella fedele imitazione di Cristo, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

LODI MATTUTINE

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LODI MATTUTINE

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.   

Lode a te, Signore, re di eterna gloria.


CANTICO DI ZACCARIA
                            Cantico    Lc 1,68-79

Ant. «Convertitevi e fate penitenza – dice il Signore –; * tornate a me e vivrete».

Benedetto il Signore Dio d’Israele, *
    perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente *
    nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso *
    per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:

salvezza dai nostri nemici, *
    e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
    e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
    di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
    al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo *
    perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
    nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
    per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
    e nell’ombra della morte

e dirigere i nostri passi *
    sulla via della pace».

Gloria.

Ant. «Convertitevi e fate penitenza – dice il Signore –; * tornate a me e vivrete».

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

PRIMA ORAZIONE
Preghiamo.    (Pausa di preghiera silenziosa)
O Dio onnipotente, fa’ che la penitenza quaresimale ci purifichi, ci conservi illesi in mezzo alle insidie del male e ci renda fedeli a te con tutto il cuore. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

SALMODIA
                            Cantico    Is 12,1-6

Ant. 1
Attingerete acqua con gioia * alle sorgenti della salvezza.

Ti ringrazio, Signore; †
tu eri con me adirato, *
ma la tua collera si è calmata
        e tu mi hai consolato. 

Ecco, Dio è la mia salvezza; *
    io confiderò, non avrò mai timore,
perché mia forza e mio canto è il Signore; *
egli è stato la mia salvezza. 

Attingerete acqua con gioia *
    alle sorgenti della salvezza. 

In quel giorno direte: *
    «Lodate il Signore, invocate il suo nome;
manifestate tra i popoli le sue meraviglie, *
proclamate che il suo nome è sublime. 

Cantate inni al Signore,
        perché ha fatto opere grandi, *
ciò sia noto in tutta la terra. 

Gridate giulivi ed esultate, abitanti di Sion, *
perché grande in mezzo a voi
    è il Santo di Israele». 

Gloria.

Ant. 1 Attingerete acqua con gioia * alle sorgenti della salvezza.

Salmi Laudativi

Ant. 2 Nell’angoscia a te abbiamo gridato, * liberaci, o Dio, per il tuo nome.
                                Sal 80
Esultate in Dio, nostra forza, *
    acclamate al Dio di Giacobbe.
Intonate il canto e suonate il timpano, *
    la cetra melodiosa con l’arpa.

Suonate la tromba nel plenilunio, *
    nostro giorno di festa.
Questa è una legge per Israele, *
un decreto del Dio di Giacobbe.

Lo ha dato come testimonianza a Giuseppe, *
    quando usciva dal paese d’Egitto.

Un linguaggio mai inteso io sento: †
«Ho liberato dal peso la sua spalla, *
le sue mani hanno deposto la cesta.

Hai gridato a me nell’angoscia e io ti ho liberato,
    avvolto nella nube ti ho dato risposta, *
ti ho messo alla prova alle acque di Meriba.

Ascolta, popolo mio, ti voglio ammonire; *
Israele, se tu mi ascoltassi!
Non ci sia in mezzo a te un altro dio *
e non prostrarti a un dio straniero.

Sono io il Signore tuo Dio, †
che ti ho fatto uscire dal paese d’Egitto; *
apri la tua bocca, la voglio riempire.

Ma il mio popolo non ha ascoltato la mia voce, *
Israele non mi ha obbedito.
L’ho abbandonato alla durezza del suo cuore, *
che seguisse il proprio consiglio.

Se il mio popolo mi ascoltasse, *
se Israele camminasse per le mie vie!
Subito piegherei i suoi nemici *
    e contro i suoi avversari porterei la mia mano.

I nemici del Signore gli sarebbero sottomessi *
e la loro sorte sarebbe segnata per sempre;
li nutrirei con fiore di frumento, *
    li sazierei con miele di roccia».

                                Sal 116
Lodate il Signore, popoli tutti, *
    voi tutte, nazioni, dategli gloria;

perché forte è il suo amore per noi *
    e la fedeltà del Signore dura in eterno.

Gloria.

Ant. 2 Nell’angoscia a te abbiamo gridato, * liberaci, o Dio, per il tuo nome.

                            Salmo diretto    Sal 79,2-8
Tu, pastore d’Israele, ascolta, *
tu che guidi Giuseppe come un gregge.
Assiso sui cherubini rifulgi *
davanti a Èfraim, Beniamino e Manasse.

Risveglia la tua potenza *
e vieni in nostro soccorso.

Rialzaci, Signore, nostro Dio, *
fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi.

Signore, Dio degli eserciti, †
fino a quando fremerai di sdegno *
contro le preghiere del tuo popolo?

Tu ci nutri con pane di lacrime, *
ci fai bere lacrime in abbondanza.
Ci hai fatto motivo di contesa per i vicini, *
e i nostri nemici ridono di noi.

Rialzaci, Dio degli eserciti, *
fa’ risplendere il tuo volto e noi saremo salvi.

Gloria.

SECONDA ORAZIONE
Aiutaci, o Dio, con la tua grazia, liberandoci da ogni lusinga del male, e fa’ che ci dedichiamo con cuore sincero alla conversione e alla preghiera. Per Cristo nostro Signore.

INNO
Le preghiere e le lacrime,
o Signore pietoso,
a te più intense si levano
in questo tempo santo.

Tu che conosci i cuori
e deboli ci vedi,
a chi si pente e ti invoca
concedi il tuo perdono.

Grande è il nostro peccato,
ma il tuo amore è più grande:
risana le oscure ferite
a gloria del tuo nome.

Dona il volere e la forza
di castigare le membra;
così lo spirito pronto
rifuggirà dalla colpa.

O Trinità beata, unico Dio,
accogli la nostra supplica
e questi giorni austeri
rendi fecondi e lieti. Amen.

ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE
Al nostro Salvatore si elevi da tutta la Chiesa l’adorazione e la lode.

Signore, che ci hai fatti ricchi per mezzo della tua povertà, Kyrie eleison.
        Kyrie eleison.

Signore, che hai dato la tua vita per noi, Kyrie eleison.
         Kyrie eleison.

Signore, che ci purifichi da ogni peccato nel tuo sangue, Kyrie eleison.
        Kyrie eleison.

Tu che sei morto una volta per tutte, Kyrie eleison.
        Kyrie eleison.

Tu che, reso perfetto dalla sofferenza, sei diventato causa di salvezza, Kyrie eleison.
        Kyrie eleison.

Gesù crocifisso e risorto, che il Padre ha costituito Signore e Messia, Kyrie eleison.
        Kyrie eleison.

Padre nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci esaudisca.
Amen.

oppure:


La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale.

ORA MEDIA

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ORA MEDIA

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.   

Lode a te, Signore, re di eterna gloria.

INNO

Terza

Tu che invocato ti effondi,
con il Padre e col Figlio unico Dio,
o Spirito, discendi
senza indugio nei cuori.

Gli affetti, i pensieri, la voce
cantino la tua lode;
la tua fiamma divampi
e gli uomini accenda d’amore.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

Sesta

O Dio glorioso, altissimo sovrano,
che i tempi diversi alternando,
orni di dolce chiarità il mattino
e l’infocato meriggio avvampi,

placa la furia delle discordie,
spegni il funesto ardore dell’odio,
dona alle membra sanità e vigore,
agli animi dona la pace.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

Nona

Perpetuo vigore degli esseri,
che eterno e immutabile stai
e la vicenda regoli del giorno
nell’inesausto gioco della luce,

la nostra sera irradia
del tuo vitale splendore;
premia la morte dei giusti
col giorno che non tramonta.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

SALMODIA
Salmo 118,65-72 IX (Tet)

Ant. 1 Hai fatto il bene al tuo servo, Signore. †

Hai fatto il bene al tuo servo, Signore, *
† secondo la tua parola.
Insegnami il senno e la saggezza, *
perché ho fiducia nei tuoi comandamenti.

Prima di essere umiliato andavo errando, *
ma ora osservo la tua parola.
Tu sei buono e fai il bene, *
insegnami i tuoi decreti.

Mi hanno calunniato gli insolenti, *
ma io con tutto il cuore osservo i tuoi precetti.
Torpido come il grasso è il loro cuore, *
ma io mi diletto della tua legge.

Bene per me se sono stato umiliato, *
perché impari ad obbedirti.
La legge della tua bocca mi è preziosa *
più di mille pezzi d’oro e d’argento.

Gloria.

Ant. 1 Hai fatto il bene al tuo servo, Signore.

Salmo 55,2-7b.9-14

Ant. 2
Lodo la parola di Dio, * lodo la parola del Signore.

Pietà di me, o Dio, perché l’uomo mi calpesta, *
un aggressore sempre mi opprime.
Mi calpestano sempre i miei nemici, *
molti sono quelli che mi combattono.

Nell’ora della paura, io in te confido. *
In Dio, di cui lodo la parola,
in Dio confido, non avrò timore: *
che cosa potrà farmi un uomo?

Travisano sempre le mie parole, *
non pensano che a farmi del male.

Suscitano contese e tendono insidie, †
osservano i miei passi, *
per attentare alla mia vita.

I passi del mio vagare tu li hai contati, †
le mie lacrime nell’otre tuo raccogli; *
non sono forse scritte nel tuo libro?

Allora ripiegheranno i miei nemici, †
quando ti avrò invocato: *
so che Dio è in mio favore.

Lodo la parola di Dio, *
lodo la parola del Signore,
in Dio confido, non avrò timore: *
che cosa potrà farmi un uomo?

Su di me, o Dio, i voti che ti ho fatto: †
ti renderò azioni di grazie, *
perché mi hai liberato dalla morte.

Hai preservato i miei piedi dalla caduta, †
perché io cammini alla tua presenza *
nella luce dei viventi, o Dio.

Gloria.

Ant. 2 Lodo la parola di Dio, * lodo la parola del Signore.

Salmo 3

Ant. 3 Quanti sono i miei oppressori! Molti insorgono contro di me. * Vieni, Signore a salvarmi!.

Signore, quanti sono i miei oppressori! *
    Molti contro di me insorgono.
Molti di me vanno dicendo: *
    «Neppure Dio lo salva!».

Ma tu, Signore, sei mia difesa, *
tu sei mia gloria e sollevi il mio capo.
Al Signore innalzo la mia voce *
e mi risponde dal suo monte santo.

Io mi corico e mi addormento, *
    mi sveglio perché il Signore mi sostiene.

Non temo la moltitudine di genti †
che contro di me si accampano. *
    Sorgi, Signore, salvami, Dio mio.
   
Hai colpito sulla guancia i miei nemici, *
hai spezzato i denti ai peccatori.
Del Signore è la salvezza: *
sul tuo popolo la tua benedizione.

Gloria.

Ant. 3 Quanti sono i miei oppressori! Molti insorgono contro di me. * Vieni, Signore a salvarmi!.

Alle altre Ore salmodia complementare.


Terza

LETTURA BREVE                1 Pt 4,9-10
Fratelli, praticate l’ospitalità gli uni verso gli altri, senza mormorare. Ciascuno viva secondo la grazia ricevuta, mettendola a servizio degli altri, come buoni amministratore di una multiforme grazia di Dio.

Signore, tu sei nostro padre.
Signore, tu sei nostro padre: * tutti noi siamo opera delle tue mani.

Non ricordarti per sempre dell’iniquità.
Tutti noi siamo opera delle tue mani.
 
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Signore, tu sei nostro padre: * tutti noi siamo opera delle tue mani.

ORAZIONE
O Dio onnipotente, fa’ che la penitenza quaresimale ci purifichi, ci conservi illesi in mezzo alle insidie del male e ci renda fedeli a te con tutto il cuore. Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Sesta

LETTURA BREVE                1 Gv 4,1
Carissimi, non prestate fede a ogni ispirazione, ma mettete alla prova le ispirazioni, per saggiare se provengono veramente da Dio, perché molti falsi profeti sono comparsi nel mondo.

Il Signore non respinge per sempre.
Il Signore non respinge per sempre: * egli avrà pietà.

Secondo la sua grande misericordia.
Egli avrà pietà.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Il Signore non respinge per sempre: * egli avrà pietà.

ORAZIONE
Aiutaci, o Dio, con la tua grazia, liberandoci da ogni lusinga del male, e fa’ che ci dedichiamo con cuore sincero alla conversione e alla preghiera. Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Nona

LETTURA BREVE                Gc 1,19-20
Lo sapete, fratelli miei carissimi: sia ognuno pronto ad ascoltare, lento a parlare, lento all’ira. Perché l’ira dell’uomo non compie ciò che è giusto davanti a Dio.

Disperderà come nebbia le tue iniquità.
    Disperderà come nebbia le tue iniquità: * il Signore è il tuo creatore.

Ritorna a lui, poiché egli ti ha redento.
Il Signore è il tuo creatore.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
    Disperderà come nebbia le tue iniquità: * il Signore è il tuo creatore.

ORAZIONE
O Dio onnipotente, fa’ che la penitenza quaresimale ci purifichi, ci conservi illesi in mezzo alle insidie del male e ci renda fedeli a te con tutto il cuore. Per Cristo nostro Signore.
oppure:

Aiutaci, o Dio, con la tua grazia, liberandoci da ogni lusinga del male, e fa’ che ci dedichiamo con cuore sincero alla conversione e alla preghiera. Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

VESPRI

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VESPRI
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.

oppure:


Signore ascolta la nostra preghiera.
E il nostro grido giunga fino a te.

RITO DELLA LUCE
Ritorna, o popolo del Signore,
accogli nella gioia la sua legge.
    Cammina sulla strada della vita
    alla pura sua luce.

Non cedere ai nemici
il tesoro della tua gloria.
    Cammina sulla strada della vita
    alla pura sua luce.

Ritorna, o popolo del Signore,
accogli nella gioia la sua legge.
    Cammina sulla strada della vita
    alla pura sua luce.

INNO
Cristo, che a nostra salvezza
disponi il santo digiuno,
vieni e conforta il tuo popolo
che celebra la Quaresima.

Ispira il pentimento,
poni sul labbro la supplica
che mitighi la giustizia
e muova il Padre al perdono.

La grazia tua ci liberi
dal passato colpevole
e un futuro innocente
pietosa a noi propizi.

L’annuo fervore ci doni,
purificando i cuori,
di tendere ancora una volta
alla beata Pasqua.

O Trinità, potente unico Dio,
l’universo di adori
e, liberato dal male,
ti canti un cantico nuovo. Amen.

SALMODIA
Salmo 71
I (1-11)

Ant. 1 Tremendo è il tuo giudizio, o Cristo Salvatore; * libera il popolo tuo dalla morte perpetua.

Dio, da’ al re il tuo giudizio, *
al figlio del re la tua giustizia;
regga con giustizia il tuo popolo *
    e i tuoi poveri con rettitudine.

Le montagne portino pace al popolo *
e le colline giustizia.

Ai miseri del suo popolo renderà giustizia, †
salverà i figli dei poveri *
    e abbatterà l’oppressore.

Il suo regno durerà quanto il sole, *
    quanto la luna, per tutti i secoli.
Scenderà come pioggia sull’erba, *
come acqua che irrora la terra.

Nei suoi giorni fiorirà la giustizia †
    e abbonderà la pace, *
    finché non si spenga la luna.

E dominerà da mare a mare, *
    dal fiume sino ai confini della terra.
A lui si piegheranno gli abitanti del deserto, *
    lambiranno la polvere i suoi nemici.

I re di Tarsis e delle isole porteranno offerte, *
    i re degli Arabi e di Saba offriranno tributi.
A lui tutti i re si prostreranno, *
    lo serviranno tutte le nazioni.

Gloria.

Ant. 1 Tremendo è il tuo giudizio, o Cristo Salvatore; * libera il popolo tuo dalla morte perpetua.

II (12-19)

Ant. 2 Abbi pietà, Signore, * del debole e del povero.

Egli libererà il povero che grida *
    e il misero che non trova aiuto,
avrà pietà del debole e del povero *
    e salverà la vita dei suoi miseri.

Li riscatterà dalla violenza e dal sopruso, *
sarà prezioso ai suoi occhi il loro sangue.

Vivrà e gli sarà dato oro di Arabia; †
    si pregherà per lui ogni giorno, *
    sarà benedetto per sempre.

Abbonderà il frumento nel paese, *
ondeggerà sulle cime dei monti;
il suo frutto fiorirà come il Libano, *
la sua messe come l’erba della terra.

Il suo nome duri in eterno, *
davanti al sole persista il suo nome.
In lui saranno benedette tutte le stirpi della terra *
e tutti i popoli lo diranno beato.

Benedetto il Signore, Dio di Israele, *
    egli solo compie prodigi.

E benedetto il suo nome glorioso per sempre, †
della sua gloria sia piena tutta la terra. *
    Amen, amen.

Gloria.

Ant. 2 Abbi pietà, Signore, * del debole e del povero.

PRIMA ORAZIONE
Aiutaci, o Dio, con la tua grazia, liberandoci da ogni lusinga del male, e fa’ che ci dedichiamo con cuore sincero alla conversione e alla preghiera. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio che vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli.

CANTICO DELLA BEATA VERGINE       
                            Cantico    Lc 1,46-55

Ant.
Chiedete e vi sarà dato, cercate il Signore e lo troverete; * bussate e vi sarà aperto.

L’anima mia magnifica il Signore *
    e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *
    D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
    e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
    si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
    ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
    ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *
    ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
    ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *
    ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria.

L’anima mia *
    magnifica il Signore.

Ant. Chiedete e vi sarà dato, cercate il Signore e lo troverete; * bussate e vi sarà aperto.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

SECONDA ORAZIONE
O Dio onnipotente, fa’ che la penitenza quaresimale ci purifichi, ci conservi illesi in mezzo alle insidie del male e ci renda fedeli a te con tutto il cuore. Per Cristo nostro Signore.

COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO
Lo Spirito di vita nuova discese sulla Chiesa,
madre dei nuovi viventi:
liberi e senza timore
      in essa si allietano i figli.

Nella sposa del Salvatore
ci è stata rimessa ogni colpa:
liberi e senza timore
in essa si allietano i figli.

Orazione
Gesù Redentore, che nel battesimo ci hai offerto la luce gioiosa della fede, donaci di testimoniarla sempre col labbro e con la vita e di riconoscerti davanti agli uomini come il solo Signore, che vive e regna nei secoli dei secoli.

INTERCESSIONI
Con fiducia innalziamo la nostra preghiera a Cristo, mediatore di ogni grazia:
Donaci, Signore, la tua vita.

Signore, che accogli gli affaticati e gli oppressi,
-dona la tua ricompensa a quanti nelle difficoltà del lavoro hanno conservato la fedeltà alla tua parola.

Signore, che i poveri hai detto beati,
-sii vicino a coloro che in questo mondo hanno fame e sete di giustizia.

Signore, che sei vissuto in terra nella continua comunione col Padre,
-aiutaci tutti a seguire fedelmente il tuo esempio.

Signore, che guardi con benevolenza quelli che si affidano alle nostre preghiere,
-concedi loro la grazia della salute.

Signore, che non lasci senza premio coloro che sono vissuti nel tuo nome,
-prepara ai nostri defunti un posto nel tuo regno.

Uniti a Gesù, preghiamo il Padre, che vede nel segreto dei cuori:
Padre nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci custodisca.
Amen.

oppure:


La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale.

COMPIETA

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COMPIETA

Convertici, Dio, nostra salvezza.
E placa il tuo sdegno verso di noi.

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.   

Lode a te, Signore, re di eterna gloria.

INNO
Tu che le tenebre al giorno
sapientemente alterni,
così alleviando nel sonno
le membra affaticate,

ascolta chi nella notte
timoroso ti implora:
se il corpo nel torpore si abbandona,
vegli lo spirito nella tua luce.

Ansia di ignoto pericolo,
Padre pietoso, non ci impauri,
incubi vani non ci inquietino
né fatue visioni ci illudano.

Ogni affanno si perda
nel sonno ristoratore;
ma vigili il cuore e ti sogni,
ospite dolce di chi crede in te.

A te si innalza, o Dio, la nostra supplica
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive con te nei secoli. Amen.

SALMODIA
Salmo 15

Ant. Proteggimi, o Dio, in te mi rifugio. †

Proteggimi, o Dio: *
    in te mi rifugio.
† Ho detto a Dio: «Sei tu il mio Signore, *
    senza di te non ho alcun bene».

Per i santi, che sono sulla terra, uomini nobili, *
    è tutto il mio amore.

Si affrettino altri a costruire idoli:
    io non spanderò le loro libazioni di sangue *
    né pronunzierò con le mie labbra i loro nomi.

Il Signore è mia parte di eredità e mio calice: *
    nelle tue mani è la mia vita.
Per me la sorte è caduta su luoghi deliziosi, *
    la mia eredità è magnifica.

Benedico il Signore che mi ha dato consiglio; *
    anche di notte il mio cuore mi istruisce.
Io pongo sempre innanzi a me il Signore, *
    sta alla mia destra, non posso vacillare.

Di questo gioisce il mio cuore,
    esulta la mia anima; *
    anche il mio corpo riposa al sicuro,

perché non abbandonerai la mia vita nel sepolcro, *
    né lascerai che il tuo santo veda la corruzione.

Mi indicherai il sentiero della vita,
    gioia piena nella tua presenza, *
    dolcezza senza fine alla tua destra.

Gloria.

Ant. Proteggimi, o Dio, in te mi rifugio.

LETTURA BREVE                1Ts 5,23
Fratelli, il Dio della pace vi santifichi fino alla perfezione, e tutto quello che è vostro, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo.

Rallegra la vita del tuo servo.
    Rallegra la vita del tuo servo, * perché tu sei buono, Signore.

Sii attento alla voce della mia supplica.
    Perché tu sei buono, Signore.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
    Rallegra la vita del tuo servo, * perché tu sei buono, Signore.

CANTICO DI SIMEONE           
                            Cantico    Lc 2,29-32

Ant.
In te, Signore, la tua famiglia abbia un cuor solo e un’anima sola. * O datore di pace, unico Re, da tutti i mali salvaci.

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *
    vada in pace secondo la tua parola;

perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *
    preparata da te davanti a tutti i popoli,

luce per illuminare le genti *
    e gloria del tuo popolo Israele.

Gloria.

Ant. In te, Signore, la tua famiglia abbia un cuor solo e un’anima sola. * O datore di pace, unico Re, da tutti i mali salvaci.

ORAZIONE
O Creatore dei secoli e ordinatore dei tempi, che giorni e notti avvicendi, a te devota sale la supplica: tu che hai dato di sostenere fino alla sera la fatica diurna, donaci di attraversare la tenebra sereni al riparo delle tue ali. Per Cristo nostro Signore.
 
ANTIFONA ALLA B.V. MARIA
Salve, regina, madre di misericordia,
vita, dolcezza e speranza nostra, salve.
A te ricorriamo, esuli figli di Eva;
a te sospiriamo, gementi e piangenti
in questa valle di lacrime.
Orsù dunque, avvocata nostra,
rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi.
E mostraci, dopo questo esilio, Gesù,
il frutto benedetto del tuo seno.
O clemente, o pia, o dolce vergine Maria.

Prima della conclusione si può lodevolmente inserire un breve esame di coscienza.


CONCLUSIONE
Dormiamo in pace.
Vigiliamo in Cristo.