Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo
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2 Novembre

COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI

2 Novembre 2021

UFFICIO DELLE LETTURE

UFFICIO DELLE LETTURE

 

L’Ufficio dei defunti incomincia con il solo versetto seguente:

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

INNO

Langue il respiro, le membra giacciono
umiliate, e il cuore
tacitamente a te, Signore, geme:
o sola nostra speranza, salvami.

Donami vita perpetua, Cristo,
che sulla croce, solitaria vittima,
hai debellato l’oscuro principe
e l’angoscioso regno di morte.

Della paterna casa socchiudimi
le porte immeritate;
nella gioconda famiglia accoglimi
che le tue lodi canta nei secoli.

Il tuo giudizio, Dio di mistero,
tra i beati mi annoveri:
rifulgente sarò nella tua gloria,
felice del tuo gaudio.

Tu che hai destàto da morte Lazzaro,
mi ridarai la vita.
Luce gioiosa del Padre, saziami
del vivo tuo splendore. Amen.

CANTICO DEI TRE GIOVANI        Dn 3,52-56
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto il tuo nome glorioso e santo, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu sul trono del tuo regno, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi †
    e siedi sui cherubini *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

SALMODIA
                            Salmo 5,2-10.12-13

Ant. 1 Signore, guidami con giustizia, * spianami davanti il tuo cammino.

Porgi l’orecchio, Signore, alle mie parole: *
          intendi il mio lamento.

Ascolta la voce del mio grido, †
          o mio re e mio Dio, *
         perché, ti prego, Signore.

Al mattino ascolta la mia voce; *
          fin dal mattino t’invoco e sto in attesa.

Tu non sei un Dio che si compiace del male; †
          presso di te il malvagio non trova dimora; *
          gli stolti non sostengono il tuo sguardo.

Tu detesti chi fa il male, †
          fai perire i bugiardi. *
          Il Signore detesta sanguinari e ingannatori.

Ma io per la tua grande misericordia †
          entrerò nella tua casa; *
          mi prostrerò con timore nel tuo santo tempio.

Signore, guidami con giustizia
                  di fronte ai miei nemici; *
          spianami davanti il tuo cammino.

Non c’è sincerità sulla loro bocca, *
          è pieno di perfidia il loro cuore;
la loro gola è un sepolcro aperto, *
          la loro lingua è tutta adulazione.

Gioiscano quanti in te si rifugiano, *
          esultino senza fine.
Tu li proteggi e in te si allieteranno *
          quanti amano il tuo nome.

Signore, tu benedici il giusto: *
          come scudo lo copre la tua benevolenza.

Non si dice il Gloria.

Ant. 1 Signore, guidami con giustizia, * spianami davanti il tuo cammino.
   
                            Salmo 22

Ant. 2 Su pascoli erbosi * il Signore mi fa riposare.

Il Signore è il mio pastore: *
          non manco di nulla;
su pascoli erbosi mi fa riposare, *
          ad acque tranquille mi conduce.

Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino, *
          per amore del suo nome.

Se dovessi camminare in una valle oscura, †
          non temerei alcun male, *
          perché tu sei con me, Signore.

Il tuo bastone e il tuo vincastro *
          mi danno sicurezza.

Davanti a me tu prepari una mensa *
          sotto gli occhi dei miei nemici;
cospargi di olio il mio capo. *
          Il mio calice trabocca.

Felicità e grazia mi saranno compagne *
          tutti i giorni della mia vita,
e abiterò nella casa del Signore *
          per lunghissimi anni.

Non si dice il Gloria.

Ant. 2 Su pascoli erbosi * il Signore mi fa riposare.

                            Salmo 41

Ant. 3 L’anima mia ha sete del Dio vivente: * quando vedrò il volto di Dio?

Come la cerva anela ai corsi d’acqua, *
          così l’anima mia anela a te, o Dio.
L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente: *
          quando verrò e vedrò il volto di Dio?

Le lacrime sono mio pane giorno e notte, *
          mentre mi dicono sempre: «Dov’è il tuo Dio?».

Questo io ricordo, e il mio cuore si strugge: †
          attraverso la folla avanzavo tra i primi *
          fino alla casa di Dio,

in mezzo ai canti di gioia *
          di una moltitudine in festa.

Perché ti rattristi, anima mia, *
          perché su di me gemi?
Spera in Dio: ancora potrò lodarlo, *
          lui, salvezza del mio volto e mio Dio.

In me si abbatte l’anima mia; †
          perciò di te mi ricordo *
          dal paese del Giordano e dell’Ermon,
                   dal monte Mizar.

Un abisso chiama l’abisso
                   al fragore delle tue cascate; *
          tutti i tuoi flutti e le tue onde
                   sopra di me sono passati.

Di giorno il Signore mi dona la sua grazia, †
          di notte per lui innalzo il mio canto: *
          la mia preghiera al Dio vivente.

Dirò a Dio, mia difesa: †
          «Perché mi hai dimenticato? *
          Perché triste me ne vado, oppresso dal nemico?».

Per l’insulto dei miei avversari
                   sono infrante le mie ossa; *
          essi dicono a me tutto il giorno:
                   «Dov’è il tuo Dio?».

Perché ti rattristi, anima mia, *
          perché su di me gemi?
Spera in Dio: ancora potrò lodarlo, *
          lui, salvezza del mio volto e mio Dio.

Non si dice il Gloria.

Ant. 3 L’anima mia ha sete del Dio vivente: * quando vedrò il volto di Dio?

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

Tu sei benedetto, Signore.
Amen.

PRIMA LETTURA                2 Cor 4,16-5,10
Dalla seconda lettera ai Corinzi di san Paolo, apostolo.

Fratelli, non ci scoraggiamo, ma se anche il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore si rinnova di giorno in giorno. Infatti il momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione, ci procura una quantità smisurata ed eterna di gloria, perché noi non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili. Le cose visibili sono d’un momento, quelle invisibili sono eterne.
Sappiamo infatti che quando verrà disfatto questo corpo, nostra abitazione sulla terra, riceveremo un’abitazione da Dio, una dimora eterna, non costruita da mani d’uomo, nei cieli. Perciò sospiriamo in questo nostro stato, desiderosi di rivestirci del nostro corpo celeste: a condizione però di esser trovati già vestiti, non nudi. In realtà quanti siamo in questo corpo, sospiriamo come sotto un peso, non volendo venire spogliati ma sopravvestiti, perché ciò che è mortale venga assorbito dalla vita. È Dio che ci ha fatti per questo e ci ha dato la caparra dello Spirito.
Così, dunque, siamo sempre pieni di fiducia e sapendo che finché abitiamo nel corpo siamo in esilio lontano dal Signore, camminiamo nella fede e non ancora in visione. Siamo pieni di fiducia e preferiamo andare in esilio dal corpo ed abitare presso il Signore. Perciò ci sforziamo, sia dimorando nel corpo sia esulando da esso, di essere a lui graditi. Tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, ciascuno per ricevere la ricompensa delle opere compiute finché era nel corpo, sia in bene che in male.

RESPONSORIO                   
Non temere, fratello, Cristo è morto per noi:
nel mistero della sua passione
siamo stati salvati.

Il Signore ti proteggerà da ogni male:
nel mistero della sua passione
siamo stati salvati.

SECONDA LETTURA       
Dal «Trattato sulla morte del fratello Satiro» di sant’Ambrogio, vescovo.

Dobbiamo riconoscere che anche la morte può essere un guadagno e la vita un castigo. Perciò anche san Paolo dice: «Per me il vivere è Cristo e il morire un guadagno» (Fil 1, 21). E come ci si può trasformare completamente nel Cristo, che è spirito di vita, se non dopo la morte corporale?
Esercitiamoci, perciò, quotidianamente a morire e alimentiamo in noi una sincera disponibilità alla morte. Sarà per l'anima un utile allenamento alla liberazione dalle cupidigie sensuali, sarà un librarsi verso posizioni inaccessibili alle basse voglie animalesche, che tendono sempre a invischiare lo spirito. Così, accettando di esprimere già ora nella nostra vita il simbolo della morte, non subiremo poi la morte quale castigo. Infatti la legge della carne lotta contro la legge dello spirito e consegna l'anima stessa alla legge del peccato.
Ma quale sarà il rimedio? Lo domandava già san Paolo, dandone anche la risposta: «Chi mi libererà da questo corpo votato alla morte?» (Rm 7, 24). La gra­zia di Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore (cfr. Rm 7, 25 ss.).
Abbiamo il medico, accettiamo la medicina. La nostra medicina è la grazia di Cristo, e il corpo mortale è il corpo nostro.
Dunque andiamo esuli dal corpo per non andare esuli da Cristo. Anche se siamo nel corpo cerchiamo di non seguire le voglie del corpo.
Non dobbiamo, è vero, rinnegare i legittimi diritti della natura, ma dobbiamo però dar sempre la preferenza ai doni della grazia.
Il mondo è stato redento con la morte di uno solo. Se Cristo non avesse voluto morire, poteva farlo. Invece egli, non ritenne di dover fuggire la morte quasi fosse una debolezza, né ci avrebbe salvati meglio che con la morte. Pertanto la sua morte è la vita di tutti. Noi portiamo il sigillo della sua morte; quando preghiamo la annunziamo; offrendo il sacrificio la proclamiamo; la sua morte è vittoria, la sua morte è sacramento, la sua morte è l'annuale solennità del mondo. E che cosa dire ancora della sua morte, mentre possiamo dimostrare con l'esempio divino che la morte sola ha conseguito l'immortalità e che la morte stessa si è redenta da sé? La morte allora, causa di salvezza universale, non è da piangere. La morte che il Figlio di Dio non disdegnò e non fuggì, non è da schivare.
A dire il vero, la morte non era insita nella natura, ma divenne connaturale solo dopo. Dio infatti non ha stabilito la morte da principio, ma la diede come rimedio.
Fu per la condanna del primo peccato che cominciò la condizione miseranda del genere umano nella fatica continua, fra dolori e avversità. Ma si doveva porre fine a questi mali perché la morte restituisse quello che la vita aveva perduto, altrimenti, senza la grazia, l'immortalità sarebbe stata più di peso che di vantaggio.
L'anima nostra dovrà uscire dalle strettezze di questa vita, liberarsi dalle pesantezze della materia e muovere verso le assemblee eterne.
Arrivarvi è proprio dei santi. Là canteremo a Dio quella lode che, come ci dice la lettura profetica, cantano i celesti sonatori d'arpa: «Grandi e mirabili sono le tue opere, o Signore Dio onnipotente; giuste e veraci le tue vie, o Re delle genti. Chi non temerà, o Signore, e non glorificherà il tuo nome? Poiché tu solo sei santo. Tutte le genti verranno e si prostreranno dinanzi a te» (Ap 15, 3. 4).
L'anima dovrà uscire anche per contemplare le tue nozze, o Gesù, nelle quali, al canto gioioso di tutti, la sposa è accompagnata dalla terra al cielo, non più soggetta al mondo, ma unita allo spirito: «a te viene ogni mortale» (Sal 64, 3).
Davide santo sospirò, più di ogni altro, di contemplare e vedere questo giorno. Infatti disse: «Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco: abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita, per gustare la dolcezza del Signore» (Sal 26, 4).

Non si dice né il Te Deum né il Laus angelorum magna.

 

Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita immediatamente il Cantico di Zaccaria.

ORAZIONE
O Dio giusto e buono, che hai fatto sedere alla tua destra nei cieli il tuo Unigenito vincitore della morte, concedi anche i tuoi fedeli e nostri fratelli defunti, vincendo anch’essi la legge di morte che domina in questa vita terrena, possano per sempre contemplarti e lodarti come creatore e padre. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

LODI MATTUTINE

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LODI MATTUTINE

Le Lodi iniziano con il solo versetto seguente:

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

CANTICO DI ZACCARIA
                            Cantico    Lc 1,68-79

Ant. Benedetto sei tu, Signore Dio, * che ai tuoi credenti doni i beni eterni.

Benedetto il Signore Dio d'Israele, *
    perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente *
    nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso *
    per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:

salvezza dai nostri nemici, *
    e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
    e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
    di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
    al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo *
    perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
    nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
    per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
    e nell'ombra della morte

e dirigere i nostri passi *
    sulla via della pace».

Non si dice il Gloria.

Ant. Benedetto sei tu, Signore Dio, * che ai tuoi credenti doni i beni eterni.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

PRIMA ORAZIONE
Preghiamo.    (pausa di preghiera silenziosa)
O Dio giusto e buono, che hai fatto sedere alla tua destra nei cieli il tuo Unigenito vincitore della morte, concedi anche i tuoi fedeli e nostri fratelli defunti, vincendo anch’essi la legge di morte che domina in questa vita terrena, possano per sempre contemplarti e lodarti come creatore e padre. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

SALMODIA
                            Cantico    Sap 10,15-21;11,1-4

Ant. 1
Nella mia angoscia ho invocato il Signore. †

Nella mia angoscia ho invocato il Signore *
    † ed egli mi ha esaudito;
dal profondo degli inferi ho gridato *
    e tu hai ascoltato la mia voce.

Mi hai gettato nell'abisso, nel cuore del mare *
    e le correnti mi hanno circondato;
tutti i tuoi flutti e le tue onde *
    sopra di me sono passati.

Io dicevo: Sono scacciato lontano dai tuoi occhi; *
    eppure tornerò a guardare il tuo santo tempio.

Le acque mi hanno sommerso fino alla gola, †
    l'abisso mi ha avvolto, *
    l'alga si è avvinta al mio capo.

Sono sceso alle radici dei monti, †
    la terra ha chiuso le sue spranghe *
    dietro a me per sempre.
Ma tu hai fatto risalire dalla fossa la mia vita, *
    Signore mio Dio.

Quando in me sentivo venir meno la vita, *
    ho ricordato il Signore.
La mia preghiera è giunta fino a te, *
    fino alla tua santa dimora.

Quelli che onorano cose vane e false *
    abbandonano il loro amore.

Ma io con voce di lode *
    offrirò a te un sacrificio
e adempirò il voto che ho fatto; *
    la salvezza viene dal Signore.

Non si dice il Gloria.

Ant. 1 Nella mia angoscia ho invocato il Signore.

Salmi Laudativi

Ant. 2 Ogni vivente dia lode al Signore.
                                Sal 150
Lodate il Signore nel suo santuario, *
lodatelo nel firmamento della sua potenza.
Lodatelo per i suoi prodigi, *
lodatelo per la sua immensa grandezza.

Lodatelo con squilli di tromba, *
lodatelo con arpa e cetra;
lodatelo con timpani e danze, *
lodatelo sulle corde e sui flauti.

Lodatelo con cembali sonori, †
lodatelo con cembali squillanti; *
ogni vivente dia lode al Signore.

                                Sal 116
Lodate il Signore, popoli tutti, *
    voi tutte, nazioni, dategli gloria;

perché forte è il suo amore per noi *
    e la fedeltà del Signore dura in eterno.

Non si dice il Gloria.

Ant. 2 Ogni vivente dia lode al Signore.

                            Salmo diretto    Sal 50
Pietà di me, o Dio,
secondo la tua misericordia; *
nel tuo grande amore cancella il mio peccato.

Lavami da tutte le mie colpe, *
mondami dal mio peccato.
Riconosco la mia colpa, *
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.

Contro di te, contro te solo ho peccato, *
quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto;
perciò sei giusto quando parli, *
retto nel tuo giudizio.

Ecco, nella colpa sono stato generato, *
nel peccato mi ha concepito mia madre.
Ma tu vuoi la sincerità del cuore *
e nell’intimo m’insegni la sapienza.

Purificami con issopo e sarò mondato; *
lavami e sarò più bianco della neve.
Fammi sentire gioia e letizia, *
esulteranno le ossa che hai spezzato.

Distogli lo sguardo dai miei peccati, *
cancella tutte le mie colpe.
Crea in me, o Dio, un cuore puro, *
rinnova in me uno spirito saldo.

Non respingermi dalla tua presenza *
e non privarmi del tuo santo spirito.
Rendimi la gioia di essere salvato, *
sostieni in me un animo generoso.

Insegnerò agli erranti le tue vie *
e i peccatori a te ritorneranno.
Liberami dal sangue, Dio, Dio mia salvezza, *
la mia lingua esalterà la tua giustizia.

Signore, apri le mie labbra *
e la mia bocca proclami la tua lode;
poiché non gradisci il sacrificio *
e, se offro olocausti, non li accetti.

Uno spirito contrito *
è sacrificio a Dio,
un cuore affranto e umiliato, *
tu, o Dio, non disprezzi.

Nel tuo amore fa' grazia a Sion, *
    rialza le mura di Gerusalemme.

Allora gradirai i sacrifici prescritti, *
l’olocausto e l’intera oblazione,
allora immoleranno vittime *
sopra il tuo altare.

Non si dice il Gloria.

SECONDA ORAZIONE
O Dio di misericordia, rivolgi uno sguardo di perdono ai tuoi servi che ci hanno lasciato e dona loro nella tua dimora la gioia serena della luce senza tramonto. Per Cristo nostro Signore.

INNO
Fiore di campo è questa vita; germina
e cresce e sboccia in un solo mattino,
ma già alla sera langue:
o Verbo eterno del Padre, salvami!

Quando la luce terrena vacilla,
nessuna umana potenza soccorre:
alla minaccia del fuoco scampa
o Redentore, il tuo servo fedele.

La bella veste ritorni candida,
di queste strade scuoti la polvere;
così sarò beato
eternamente alla mensa del Re.

Tu sei disceso nel regno di morte
e mi hai donato la vita;
squassata è la porta degli inferi,
aperto è il varco al cielo.

Io come il ladro, Gesù, ti supplico:
nel regno tuo ricordami.
O crocifisso Signore,
nella dimora del Padre radunaci. Amen.

ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE
A Cristo, vita e speranza nostra, s’innalzi l’invocazione dei credenti:

Cristo Signore, che, quanto eravamo ancora peccatori, sei morto per noi, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Tu che sei morto e sei tornato alla vita, per essere il Signore dei vivi e dei morti, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Cristo Salvatore, che hai distrutto la morte, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Tu che, avendo gustato la morte, sei coronato di gloria, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Cristo signore, che hai potere sulla morte e sugli inferi, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Tu che sari glorificato nei nostri corpi, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Padre nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci esaudisca.
Amen.

oppure:

La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale.

 

 

ORA MEDIA

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ORA MEDIA

 

L’Ora inizia con il solo versetto seguente:

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

INNO

Terza

È l’ora terza. Gesù Signore
sale ingiuriato la croce,
ma noi pensosi gli offriamo
l’affetto di un animo orante.

Se in te nasce il Figlio di Dio,
la vita conservi incolpevole
e, con voce assidua implorando,
dischiudi il tuo cuore allo Spirito.

Quest’ora ha segnato la fine
al lungo torpore del male,
ha debellato la morte,
ha cancellato la colpa.

Di qui l’epoca inizia
della salvezza di Cristo,
nelle Chiese dell’universo
la verità s’irradia della fede.

Dalla gloria del suo patibolo
Gesù parla alla Vergine:
Ecco tuo figlio, o donna;
Giovanni, ecco tua madre.

Al vincolo di giuste nozze,
avvolte in profondo mistero,
era solo affidato in custodia
l’onore della Madre.

Stupendi prodigi dal cielo
confermano l’alto disegno;
la turba malvagia non crede,
chi crede ritrova salvezza.

Credo in un Dio Unigenito,
nato tra noi dalla Vergine,
che ha tolto i peccati del mondo
e siede alla destra del Padre. Amen.

Sesta

O Dio glorioso, altissimo sovrano,
che i tempi diversi alternando,
orni di dolce chiarità il mattino
e l’infocato meriggio avvampi,

placa la furia delle discordie,
spegni il funesto ardore dell’odio,
dona alle membra sanità e vigore,
agli animi dona la pace. Amen.

Nona

Perpetuo vigore degli esseri,
che eterno e immutabile stai
e la vicenda regoli del giorno
nell’inesausto gioco della luce,

la nostra sera irradia
del tuo vitale splendore;
premia la morte dei giusti
col giorno che non tramonta. Amen.

SALMODIA
Salmo 30

I (2-9)

Ant. 1 Tu mi riscatti, Signore, Dio fedele; * alle tue mani mi affido.

In te, Signore, mi sono rifugiato, †
    mai sarò deluso; *
    per la tua giustizia salvami.

Porgi a me l'orecchio, *
    vieni presto a liberarmi.
Sii per me la rupe che mi accoglie, *
    la cinta di riparo che mi salva.

Tu sei la mia roccia e il mio baluardo, *
    per il tuo nome dirigi i miei passi.
Scioglimi dal laccio che mi hanno teso, *
    perché sei tu la mia difesa.

Mi affido alle tue mani; *
    tu mi riscatti, Signore, Dio fedele.
Tu detesti chi serve idoli falsi, *
    ma io ho fede nel Signore.

Esulterò di gioia per la tua grazia, †
    perché hai guardato alla mia miseria, *
    hai conosciuto le mie angosce;

non mi hai consegnato nelle mani del nemico, *
    hai guidato al largo i miei passi.

Non si dice il Gloria.

Ant. 1 Tu mi riscatti, Signore, Dio fedele; * alle tue mani mi affido.

II (10-17)

Ant. 2 Tu sei il mio Dio: * il mio destino sta nelle tue mani.

Abbi pietà di me, Signore, sono nell'affanno; †
    per il pianto si struggono i miei occhi, *
    la mia anima e le mie viscere.

Si consuma nel dolore la mia vita, *
    i miei anni passano nel gemito;
inaridisce per la pena il mio vigore, *
    si dissolvono tutte le mie ossa.

Sono l'obbrobrio dei miei nemici,
        il disgusto dei miei vicini, †
    l'orrore dei miei conoscenti; *
    chi mi vede per strada mi sfugge.

Sono caduto in oblio come un morto, *
    sono divenuto un rifiuto.

Se odo la calunnia di molti, *
    il terrore mi circonda;
quando insieme contro di me congiurano, *
    tramano di togliermi la vita.

Ma io confido in te, Signore; †
    dico: «Tu sei il mio Dio, *
    nelle tue mani sono i miei giorni».

Liberami dalla mano dei miei nemici, *
    dalla stretta dei miei persecutori:
fa' splendere il tuo volto sul tuo servo, *
    salvami per la tua misericordia.

Non si dice il Gloria.

Ant. 2 Tu sei il mio Dio: * il mio destino sta nelle tue mani.

III (20-25)

Ant. 3 Quanto è grande la bontà, Signore, * che tu riservi a quelli che ti temono. †

Quanto è grande la tua bontà, Signore! *
    La riservi per coloro che ti temono,
† ne ricolmi chi in te si rifugia *
    davanti agli occhi di tutti.

Tu li nascondi al riparo del tuo volto, *
    lontano dagli intrighi degli uomini;
li metti al sicuro nella tua tenda, *
    lontano dalla rissa delle lingue.

Benedetto il Signore, †
    che ha fatto per me meraviglie di grazia *
    in una fortezza inaccessibile.

Io dicevo nel mio sgomento: *
    «Sono escluso dalla tua presenza».
Tu invece hai ascoltato la voce della mia preghiera *
    quando a te gridavo aiuto.

Amate il Signore, voi tutti suoi santi; †
    il Signore protegge i suoi fedeli *
    e ripaga oltre misura l'orgoglioso.

Siate forti, riprendete coraggio, *
    o voi tutti che sperate nel Signore.

Non si dice il Gloria.

Ant. 3 Quanto è grande la bontà, Signore, * che tu riservi a quelli che ti temono.

Alle altre Ore salmodia complementare.

Terza

LETTURA BREVE                Gb 19,25-26
Io lo so che il mio Vendicatore è vivo e che, ultimo, si ergerà sulla polvere! Dopo che questa mia pelle sarà distrutta, senza la mia carne, vedrò Dio.

Perché ti rattristi, anima mia?
    Perché ti rattristi, anima mia? * Perché su di me gemi?

Spera in Dio: ancora potrò lodarlo.
    Perché su di me gemi?

Perché ti rattristi, anima mia?
    Perché su di me gemi?

ORAZIONE
Padre misericordioso, concedi ai nostri fratelli defunti di raggiungere, liberi da ogni vincolo di peccato e di morte, la vita beata e senza fine. Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Sesta

LETTURA BREVE                Sap 1,13-14a
Dio non ha creato la morte, e non gode per la rovina dei viventi. Egli infatti ha creato tutto per l'esistenza.

Nel buio della morte.
Nel buio della morte * non temerò alcun male.

Perché tu sei con me, Signore.
Non temerò alcun male.

Nel buio della morte.
Non temerò alcun male.

ORAZIONE
Padre misericordioso, concedi ai nostri fratelli defunti di raggiungere, liberi da ogni vincolo di peccato e di morte, la vita beata e senza fine. Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Nona

LETTURA BREVE                Is 25,8
Dio eliminerà la morte per sempre; il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto; la condizione disonorevole del suo popolo farà scomparire da tutto il paese, poiché il Signore ha parlato.

O Dio, che ascolti la nostra preghiera.
    O Dio, che ascolti la nostra preghiera, * ogni mortale a te viene.

Beato chi hai scelto e chiamato vicino.
Ogni mortale a te viene.

O Dio, che ascolti la nostra preghiera.
Ogni mortale a te viene.

ORAZIONE
Padre misericordioso, concedi ai nostri fratelli defunti di raggiungere, liberi da ogni vincolo di peccato e di morte, la vita beata e senza fine. Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

VESPRI

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SECONDI VESPRI

Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.

oppure:

Signore ascolta la nostra preghiera.
E il nostro grido giunga fino a te.

RITO DELLA LUCE
O luce agli occhi miei, dolce Signore,
difesa dei miei giorni.
Come di un manto il Signore mi avvolge
col suo fulgore e mi salva.

Non mi impaura la notte più fonda
né la difficile strada.
Come di un manto il Signore mi avvolge
col suo fulgore e mi salva.

O luce agli occhi miei, dolce Signore,
difesa dei miei giorni.
Come di un manto il Signore mi avvolge
col suo fulgore e mi salva.

INNO
Oh! Non velare il tuo volto di padre,
quando tremante al tuo cospetto,  Dio,
nell’inesorabile luce
contemplerò la mia vita.

Se il Figlio tuo per me si fece carne,
fu crocifisso ed è tornato in vita,
non mi vinca il potere della morte
né mi derubi a te.

So che per me è finito
il lungo tempo della tua pazienza;
pure, o Dio di giustizia,
guardami ancora con occhi pietosi.

Gesù Signore, potente, immortale,
che sei risorto dai morti
e accanto al Padre regni,
abbi pietà di me.

Tu che la morte hai vinto,
accoglimi tra i santi
nella regione di luce e di pace
dove non c’è più affanno. Amen.

SALMODIA
Salmo 129

Ant. 1
Se consideri le colpe, * Signore, chi potrà sussistere?

Dal profondo a te grido, o Signore; *
Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti *
alla voce della mia preghiera.

Se consideri le colpe, Signore, *
Signore, chi potrà sussistere?
Ma presso di te è il perdono: *
    perciò avremo il tuo timore.

Io spero nel Signore, *
    l’anima mia spera nella sua parola.
L’anima mia attende il Signore *
più che le sentinelle l’aurora.

Israele attenda il Signore, *
perché presso il Signore è la misericordia
grande è presso di lui la redenzione; *
egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.

Non si dice il Gloria.

Ant. 1 Se consideri le colpe, * Signore, chi potrà sussistere?

Salmo 137

Ant. 2
Non abbandonare, Signore, * l’opera delle tue mani.

Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore: *
    hai ascoltato le parole della mia bocca.
A te voglio cantare davanti agli angeli, *
    mi prostro verso il tuo tempio santo.

Rendo grazie al tuo nome *
per la tua fedeltà e la tua misericordia:
hai reso la tua promessa *
più grande di ogni fama.

Nel giorno in cui t’ho invocato, mi hai risposto, *
hai accresciuto in me la forza.
Ti loderanno, Signore, tutti i re della terra *
    quando udranno le parole della tua bocca.

Canteranno le vie del Signore, *
perché grande è la gloria del Signore;
eccelso è il Signore e guarda verso l’umile *
ma al superbo volge lo sguardo da lontano.

Se cammino in mezzo alla sventura *
tu mi ridoni la vita;
contro l’ira dei miei nemici stendi la mano *
e la tua destra mi salva.

Il Signore completerà per me l’opera sua. *
    Signore, la tua bontà dura per sempre:
non abbandonare *
l’opera delle tue mani.

Non si dice il Gloria.

Ant. 2 Non abbandonare, Signore, * l’opera delle tue mani.

PRIMA ORAZIONE
O Dio giusto e buono, che hai fatto sedere alla tua destra nei cieli il tuo Unigenito vincitore della morte, concedi anche i tuoi fedeli e nostri fratelli defunti, vincendo anch’essi la legge di morte che domina in questa vita terrena, possano per sempre contemplarti e lodarti come creatore e padre. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

CANTICO DELLA BEATA VERGINE
                            Cantico    Lc 1,46-55

Ant. «Io sono la risurrezione e la vita: chi crede in me, anche se muore, vivrà; * chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno», - dice il Signore -.

L'anima mia magnifica il Signore *
    e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *
    D'ora in poi tutte le generazioni
        mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *
    e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
    si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
    ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
    ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *
    ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
    ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *
    ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Non si dice il Gloria.

L’anima mia *
    magnifica il Signore.

Ant. «Io sono la risurrezione e la vita: chi crede in me, anche se muore, vivrà; * chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno», - dice il Signore -.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

SECONDA ORAZIONE
O Dio di misericordia, rivolgi uno sguardo di perdono ai tuoi servi che ci hanno lasciato e dona loro nella tua dimora la gioia serena della luce senza tramonto. Per Cristo nostro Signore.

COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO       
                            Cantico    2 Tm 2,11b-13
Ant.
È venuto il momento, ed è questo, * in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio, e quelli che l’avranno ascoltato, vivranno.

Se moriamo con lui, *
    vivremo anche con lui;

se con lui perseveriamo, *
    con lui anche regneremo;

se lo rinneghiamo, *
    anch'egli ci rinnegherà;

se noi manchiamo di fede, †
    egli rimane fedele, *
    perché non può rinnegare se stesso.

Non si dice il Gloria.

Ant. È venuto il momento, ed è questo, * in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio, e quelli che l’avranno ascoltato, vivranno.

Orazione
Signore Gesù, che ci hai vitalmente uniti a te nel mistero del santo lavacro, figura e grazia della tua morte e della tua risurrezione, fa’ che i battezzati, morti al peccato e consacrati al servizio della giustizia, viva sempre per Dio nella gioia dei figli con te, che vivi e regni nei secoli dei secoli.

INTERCESSIONI
Preghiamo il Signore che trasformerà il nostro corpo mortale a immagine del suo corpo glorioso:
Tu sei la vita e la risurrezione nostra.

Figlio del Dio vivo, che hai risuscitato l’amico Lazzaro dai morti,
risuscita per la vita eterna i defunti redenti dal tuo sangue.

Tu, che consoli i cuori afflitti,
conforta coloro che piangono la scomparsa dei loro cari.

Redentore, sii benigno con quelli che ancora non ti hanno conosciuto,
dona loro la fede nella risurrezione e nella vita eterna.

Signore, quando sarà dissolto questo corpo mortale,
accoglici nella tua eterna dimora.

Salvatore, guarda misericordioso quanti oggi hanno chiuso gli occhi alla luce terrena,
ricevili nella gioia senza fine con tutti i tuoi santi.

Noi che fiduciosi aspettiamo il tuo ritorno glorioso, così ci rivolgiamo al Padre che sta nei cieli:
Padre Nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci custodisca.
Amen.

oppure:

La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale.

 

COMPIETA

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COMPIETA (dopo i Secondi Vespri)

Convertici, Dio, nostra salvezza.
E placa il tuo sdegno verso di noi.
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.    Alleluia.

INNO
Prima che il giorno si chiuda,
a te si leva un’ultima preghiera:
con amore di padre
vegliaci nel riposo.

Quieta trascorra ala notte
e senza torbidi sogni:
l’astuzia del Nemico
non arrivi a contaminarci.

A te si innalza, o Dio, la nostra supplica
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive con te nei secoli. Amen.

SALMODIA
Salmo 90

Ant. Agli angeli il Signore ha ordinato di custodirti; * sulle loro mani ti porteranno perché non inciampi nella pietra il tuo piede.

Tu che abiti al riparo dell'Altissimo *
    e dimori all'ombra dell'Onnipotente,
di' al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza, *
    mio Dio, in cui confido».

Egli ti libererà dal laccio del cacciatore, *
    dalla peste che distrugge.
Ti coprirà con le sue penne *
    sotto le sue ali troverai rifugio.

La sua fedeltà ti sarà scudo e corazza; *
    non temerai i terrori della notte

né la freccia che vola di giorno,
    la peste che vaga nelle tenebre, *
    lo sterminio che devasta a mezzogiorno.

Mille cadranno al tuo fianco e diecimila alla tua destra; *
    ma nulla ti potrà colpire.

Solo che tu guardi, con i tuoi occhi *
    vedrai il castigo degli empi.
Poiché tuo rifugio è il Signore *
    e hai fatto dell'Altissimo la tua dimora,

non ti potrà colpire la sventura, *
    nessun colpo cadrà sulla tua tenda.
Egli darà ordine ai suoi angeli *
    di custodirti in tutti i tuoi passi.

Sulle loro mani ti porteranno *
    perché non inciampi nella pietra il tuo piede.
Camminerai su aspidi e vipere, *
    schiaccerai leoni e draghi.

Lo salverò, perché a me si è affidato; *
    lo esalterò, perché ha conosciuto il mio nome.

Mi invocherà e gli darò risposta; presso di lui sarò nella sventura, *
    lo salverò e lo renderò glorioso.

Lo sazierò di lunghi giorni *
    e gli mostrerò la mia salvezza.

Gloria.

Ant. Agli angeli il Signore ha ordinato di custodirti; * sulle loro mani ti porteranno perché non inciampi nella pietra il tuo piede.

LETTURA BREVE                Ap 22,4-5
Gli eletti vedranno la faccia del Signore e porteranno il suo nome sulla fronte.
Non vi sarà più notte e non avranno più bisogno di luce di lampada, né di luce di sole, perché il Signore Dio li illuminerà e regneranno nei secoli dei secoli.

Custodiscimi, Signore.
    Custodiscimi, Signore, * come pupilla degli occhi.

Proteggimi all’ombra delle tue ali.
    Come pupilla degli occhi.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.
    Custodiscimi, Signore, * come pupilla degli occhi.

CANTICO DI SIMEONE           
                            Cantico    Lc 2,19-32

Ant.
Salvaci, Signore nella veglia, difendici nel sonno; * il cuore vegli con Cristo, e il corpo riposi nella pace.

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *
    vada in pace secondo la tua parola;

perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *
    preparata da te davanti a tutti i popoli,

luce per illuminare le genti *
    e gloria del tuo popolo Israele.

Gloria.

Ant. Salvaci, Signore nella veglia, difendici nel sonno; * il cuore vegli con Cristo, e il corpo riposi nella pace.

ORAZIONE
Nei nostri cuori risplenda, Padre, la luce della tua verità, e sia distrutta per sempre la falsità del Nemico. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA B.V. MARIA
Ave, regina dei cieli,
ave, signora degli angeli;
porta e radice di salvezza,
rechi nel mondo la luce.
Godi, Vergine gloriosa,
bella fra tutte le donne;
salve, o tutta santa,
prega per noi Cristo Signore.

Prima della conclusione si può lodevolmente inserire un breve esame di coscienza.

CONCLUSIONE
Dormiamo in pace.
Vigiliamo in Cristo.