Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo
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24 Ottobre

Mercoledì dopo la Dedicazione del Duomo

I del salterio

24 Ottobre 2018

UFFICIO DELLE LETTURE

UFFICIO DELLE LETTURE

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
  nei secoli dei secoli. Amen.  Alleluia.


INNO

Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino:

Non sono impallidite ancora in cielo
l’ultime stelle, e già dal sonno, o Dio,
sorge la Chiesa a mattinar lo Sposo
con animo adorante.

Così ci sia donato,
dopo la lunga notte,
di varcare le soglie del tuo regno
inni cantando a te con cuore nuovo.

O Trinità beata,
a te, suprema fonte dell’essere,
il coro dei redenti
leva felice l’inno nei secoli. Amen.

Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore del giorno:

Tu che l’immensa volta del cielo
stupendamente di luce avvampi
e di vaghi colori
adorni la bellezza del creato;

tu che nel quarto giorno hai voluto
il fiammeggiante globo del sole
e l’alternante gioco della luna
e il nitido corso degli astri,

così scandendo nell’ordine il tempo
e misurando le notti
e i giorni e i mesi e gli anni,
ascolta, Padre, la nostra preghiera.

Sciogli l’orrido gelo della colpa,
rischiara il cuore degli uomini,
impreziosisci l’anima
della tua santa grazia.

Noi t’imploriamo, o Dio,
per il tuo Figlio unigenito
che regna con te nei secoli
e con lo Spirito santo. Amen.

CANTICO DEI TRE GIOVANI    Dn 3,52-56
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto il tuo nome glorioso e santo, *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu sul trono del tuo regno, *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi †
  e siedi sui cherubini *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

Come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli, amen, *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

SALMODIA
              Salmo 17,2-30
I (2-7) 

Ant. 1Signore, mia roccia e mia fortezza.

Ti amo, Signore, mia forza, *
  Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore;

mio Dio, mia rupe, in cui trovo riparo; *
  mio scudo e baluardo, mia potente salvezza.

Invoco il Signore, degno di lode, *
  e sarò salvato dai miei nemici.

Mi circondavano flutti di morte, *
  mi travolgevano torrenti impetuosi;
già mi avvolgevano i lacci degli inferi, *
  già mi stringevano agguati mortali.

Nel mio affanno invocai il Signore, *
  nell'angoscia gridai al mio Dio:
dal suo tempio ascoltò la mia voce, *
  al suo orecchio pervenne il mio grido.

Gloria.

Ant. 1Signore, mia roccia e mia fortezza.
 
II (8-20)

Ant. 2Il Signore mi ha liberato, perché mi vuol bene.

La terra tremò e si scosse; †
  vacillarono le fondamenta dei monti, *
  si scossero perché egli era sdegnato.

Dalle sue narici saliva fumo, †
  dalla sua bocca un fuoco divorante; *
  da lui sprizzavano carboni ardenti.

Abbassò i cieli e discese, *
  fosca caligine sotto i suoi piedi.
Cavalcava un cherubino e volava, *
  si librava sulle ali del vento.

Si avvolgeva di tenebre come di velo, *
  acque oscure e dense nubi lo coprivano.
Davanti al suo fulgore si dissipavano le nubi *
  con grandine e carboni ardenti.

Il Signore tuonò dal cielo, †
  l'Altissimo fece udire la sua voce: *
  grandine e carboni ardenti.

Scagliò saette e li disperse, *
  fulminò con folgori e li sconfisse.

Allora apparve il fondo del mare, *
  si scoprirono le fondamenta del mondo,
per la tua minaccia, Signore, *
  per lo spirare del tuo furore.

Stese la mano dall'alto e mi prese, *
  mi sollevò dalle grandi acque,

mi liberò da nemici potenti, †
  da coloro che mi odiavano *
  ed eran più forti di me.

Mi assalirono nel giorno di sventura, *
  ma il Signore fu mio sostegno;
mi portò al largo, *
  mi liberò perché mi vuol bene.

Gloria.

Ant. 2Il Signore mi ha liberato, perché mi vuol bene.

III (21-30)

Ant. 3Tu salvi il popolo degli umili, o Signore, * e abbassi gli occhi dei superbi.

Il Signore mi tratta secondo la mia giustizia, *
  mi ripaga secondo l'innocenza delle mie mani;
perché ho custodito le vie del Signore, *
  non ho abbandonato empiamente il mio Dio.

I suoi giudizi mi stanno tutti davanti, *
  non ho respinto da me la sua legge;
ma integro sono stato con lui *
  e mi sono guardato dalla colpa.

Il Signore mi rende secondo la mia giustizia, *
  secondo l'innocenza delle mie mani
    davanti ai suoi occhi.

Con l'uomo buono tu sei buono *
  con l'uomo integro tu sei integro,
con l'uomo puro tu sei puro, *
  con il perverso tu sei astuto.

Perché tu salvi il popolo degli umili, *
  ma abbassi gli occhi dei superbi.

Tu, Signore, sei luce alla mia lampada; *
  il mio Dio rischiara le mie tenebre.
Con te mi lancerò contro le schiere, *
  con il mio Dio scavalcherò le mura.

Gloria.

Ant. 3Tu salvi il popolo degli umili, o Signore, * e abbassi gli occhi dei superbi.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

Tu sei benedetto, Signore.
Amen.

PRIMA LETTURA        Ab 1,1-2,4
Dal libro del profeta Abacuc.

Oracolo che ebbe in visione il profeta Abacuc.
Fino a quando, Signore, implorerò
e non ascolti,
a te alzerò il grido: «Violenza!»
e non soccorri?
Perché mi fai vedere l'iniquità
e resti spettatore dell'oppressione?
Ho davanti rapina e violenza
e ci sono liti e si muovono contese.
Non ha più forza la legge,
né mai si afferma il diritto.
L'empio infatti raggira il giusto
e il giudizio ne esce stravolto.
Guardate fra i popoli e osservate,
inorridite e ammutolite:
c'è chi compirà ai vostri giorni una cosa
che a raccontarla non sarebbe creduta.
Ecco, io faccio sorgere i Caldei,
popolo feroce e impetuoso,
che percorre ampie regioni
per occupare sedi non sue.
Egli è feroce e terribile,
da lui esce
il suo diritto e la sua grandezza.
Più veloci dei leopardi sono i suoi cavalli,
più agili dei lupi della sera.
Balzano i suoi destrieri, venuti da lontano,
volano come aquila che piomba per divorare.
Tutti avanzano per la rapina.
La loro faccia è infuocata come il vento d'oriente,
ammassano i prigionieri come la sabbia.
Egli dei re si fa beffe,
e dei capi si ride;
si fa gioco di ogni fortezza,
assale una città e la conquista.
Poi muta corso il vento: passa e paga il fio.
Questa la potenza del mio Dio!
Non sei tu fin da principio, Signore,
il mio Dio, il mio Santo?
Noi non moriremo, Signore.
Tu lo hai scelto per far giustizia,
l'hai reso forte, o Roccia, per castigare.
Tu dagli occhi così puri
che non puoi vedere il male
e non puoi guardare l'iniquità,
perché, vedendo i malvagi, taci
mentre l'empio ingoia il giusto?
Tu tratti gli uomini come pesci del mare,
come un verme che non ha padrone.
Egli li prende tutti all'amo,
li tira su con il giacchio,
li raccoglie nella rete,
e contento ne gode.
Perciò offre sacrifici alla sua rete
e brucia incenso al suo giacchio,
perché fanno grassa la sua parte
e succulente le sue vivande.
Continuerà dunque a vuotare il giacchio
e a massacrare le genti senza pietà?
Mi metterò di sentinella,
in piedi sulla fortezza,
a spiare, per vedere che cosa mi dirà,
che cosa risponderà ai miei lamenti.
Il Signore rispose e mi disse:
«Scrivi la visione
e incidila bene sulle tavolette
perché la si legga speditamente.
È una visione che attesta un termine,
parla di una scadenza e non mentisce;
se indugia, attendila,
perché certo verrà e non tarderà».
Ecco, soccombe colui che non ha l'animo retto,
mentre il giusto vivrà per la sua fede.

RESPONSORIO         
Fino a quando, Signore, implorerò
e non ascolti,
a te alzerò il grido: «Violenza!»
e non soccorri?
  Guarda, rispondimi,
  Signore mio Dio.

Fino a quando nell’anima mia proverò affanni,
tristezza nel cuore ogni momento?
  Guarda, rispondimi,
  Signore mio Dio.

SECONDA LETTURA   
Dal trattato su «L’amore di Dio» di san Bernardo, abate.

Il corpo è un compagno buono e fedele per l'anima buona. Prima il corpo grava l'anima, ma l'aiuta spiritualmente. Poi cessa di aiutarla, ma non le è più gravoso. Infine l'aiuta moltissimo e non le è minimamente gravoso. Il primo stato è faticoso ma fruttuoso; il secondo è riposante ma non tedioso; il terzo è glorioso. Ascolta nella Cantica lo sposo che invita a questo triplice beneficio: «Mangiate,» dice «o amici, e bevete, e inebriatevi, carissimi» (Ct 5, 1). Invita a rifocillarsi col cibo quelli che lavorano con il corpo; invita a bere quelli che riposano dopo aver deposto il peso del corpo; costringe a inebriarsi quelli che riprendono le proprie membra, e chiama questi ultimi carissimi, cioè ripieni di carità. Negli altri, che non chiama carissimi ma solamente amici, c'è una differenza: quelli che ancora gemono appesantiti dalla carne, sono considerati cari per la carità che possiedono; quelli che sono ormai liberati dal ceppo della carne, sono ancora più cari, perché sono divenuti più pronti e più liberi da impedimenti per amare; ma vengono chiamati carissimi rispetto agli altri due, e veramente lo sono solo coloro che hanno ricevuto per la seconda volta la veste, che hanno ripreso con gloria i loro corpi, e sono portati ad amare Dio tanto più liberamente e alacremente, quanto non hanno più alcun residuo di se stessi che in qualche modo li solleciti e li ritardi. Cosa che né l'uno né l'altro degli altri due stati può rivendicare per sé, perché nel primo stato il corpo viene portato con fatica, e nel secondo viene atteso non senza un qualche desiderio di possesso. Nel primo stato l'anima fedele mangia il suo pane, ma, ahimé! col sudore della sua fronte. Rimanendo ancora nel corpo, essa cammina per mezzo della fede, ed è necessario che questa operi mediante la carità; poiché la fede, se non opera, è morta. Ed è proprio lo stesso operare che è il suo cibo. Il Signore lo ha detto: «Il mio cibo è fare la volontà del Padre mio» (Gv 4, 34). Una volta sciolta dalla carne, l'anima non si ciba più del pane del dolore, ma le è permesso di bere più abbondantemente, come dopo un pasto, del vino dell'amore. Vino non ancora puro tuttavia, ma tale, quale essa stessa, in persona della sposa della Cantica, dice: «Ho bevuto il mio vino col mio latte» (Ct 5, 1). Perché anche allora essa mescola al vino dell'amore divino la dolcezza di questa inclinazione naturale, per mezzo della quale desidera riprendere il suo corpo, il corpo glorificato. Arde allora, perché ha bevuto il vino della santa carità; ma non ancora da giungere all'ebbrezza, perché per adesso la mistura di questo latte tempera quell'ardore. L'ebbrezza, in genere, suole sconvolgere gli animi e renderli del tutto dimentichi di sé. Ma l'anima che pensa ancora alla risurrezione del suo corpo, non è dimentica di sé totalmente. Però, quando avrà ottenuto l'unica cosa che ancora le mancava, che cosa potrà impedirle di uscire, in certo modo, da se stessa, e andare tutta in Dio, e divenire così tanto più dissimile da sé, per quanto più le è concesso di divenire simile a Dio? Allora, finalmente ammessa al calice della sapienza, il calice di cui si legge: «E il mio calice che inebria, quanto è delizioso!» (Sal 22, 5), quale meraviglia se essa è inebriata dall'abbondanza della casa di Dio? Non più angustiata da alcuna preoccupazione per le sue cose, beve sicura quel vino puro e nuovo con Cristo nella casa del Padre suo.

LAUS ANGELORUM MAGNA (laudabiliter)
Gloria a Dio nell’alto dei cieli, *
  e pace in terra agli uomini di buona volontà.

Noi ti lodiamo, ti eleviamo un inno, *
  ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo.
Ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, *
  Signore Dio, Re del cielo.

Dio Padre onnipotente, *
  Gesù Cristo e Spirito Santo.

Signore Dio, *
  Figlio del Padre.

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, *
  accogli la nostra supplica.

Tu che siedi alla destra del Padre, *
  abbi pietà di noi.

Sii tu la nostra guida e il nostro aiuto: *
  Salvaci, rendici puri, conservaci nella tua pace.
Liberaci dai nemici *
  e dalle tentazioni.

Perché tu solo il santo,
  tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, *
  nella gloria di Dio Padre con lo Spirito Santo.

Ogni giorno ti benediciamo, *
  e lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore, *
  di custodirci senza peccato.

Benedetto sei tu, Signore; *
  mostrami il tuo volere.
Vedi la mia miseria e la mia pena *
  e perdona tutti i miei peccati.

Dalle mie labbra fiorisca la lode, *
  la lode al nostro Dio.
Possa io vivere per lodarti: *
  mi aiutino i tuoi giudizi.

Come pecora smarrita vado errando; *
  cerca il tuo servo
  perché non ho dimenticato i tuoi comandamenti.

Presto ci venga incontro la tua misericordia, †
  perché siamo troppo infelici: *
  aiutaci, Dio, nostra salvezza.

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri, *
  degno di lode e di gloria nei secoli. Amen.

Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita immediatamente il Cantico di Zaccaria.

ORAZIONE
Guarda, o Dio, la nostra debolezza: soccorri con il vigore della tua misericordia chi senza di te non si regge. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

LODI MATTUTINE

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LODI MATTUTINE

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
  nei secoli dei secoli. Amen.  Alleluia.


CANTICO DI ZACCARIA
              Cantico  Lc 1,68-79

Ant.Dio nella casa di Davide * ha suscitato per noi una salvezza potente.

Benedetto il Signore Dio d'Israele, *
  perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente *
  nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso *
  per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:

salvezza dai nostri nemici, *
  e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
  e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
  di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
  al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo *
  perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
  nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
  per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
  e nell'ombra della morte

e dirigere i nostri passi *
  sulla via della pace».

Gloria.

Ant.Dio nella casa di Davide * ha suscitato per noi una salvezza potente.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

PRIMA ORAZIONE
Preghiamo.  (pausa di preghiera silenziosa)
Ispira il desiderio del bene, o Padre di ogni bontà, fonte di ogni valore, e donaci con la tua grazia di compiere ciò che è giusto. Per Gesù Cristo, tuo Figlio nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell'unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

SALMODIA
              Cantico  Gdt 16,1-2a.13-15

Ant. 1
Lodate il Signore e proclamatelo, cantate sulla cetra al nostro Dio; * esaltate e invocate il suo nome.

Lodate il mio Dio con i timpani, *
  cantate al Signore con cembali,
elevate a lui l'accordo del salmo e della lode; *
  esaltate e invocate il suo nome.

Poiché il Signore è il Dio *
  che stronca le guerre.

Innalzerò al mio Dio un canto nuovo: †
  Signore, grande sei tu e glorioso, *
  mirabile nella tua potenza e invincibile.

Ti sia sottomessa ogni tua creatura: *
  perché tu dicesti e tutte le cose furon fatte;
mandasti il tuo spirito e furono costruite *
  e nessuno può resistere alla tua voce.

I monti sulle loro basi *
  insieme con le acque sussulteranno,
davanti a te le rocce si struggeranno come cera; *
  ma a coloro che hanno il tuo timore
  tu sarai sempre propizio.

Gloria.

Ant. 1Lodate il Signore e proclamatelo, cantate sulla cetra al nostro Dio; * esaltate e invocate il suo nome.

Salmi Laudativi

Ant. 2Cantate inni a Dio, cantate inni; * cantate inni al nostro Re, cantate inni.
                Sal 46
Applaudite, popoli tutti, *
acclamate Dio con voci di gioia;
perché terribile è il Signore, l’Altissimo, *
re grande su tutta la terra.

Egli ci ha assoggettati i popoli, *
ha messo le nazioni sotto i nostri piedi.
La nostra eredità ha scelto per noi, *
vanto di Giacobbe suo prediletto.

Ascende Dio tra le acclamazioni, *
il Signore al suono di tromba.

Cantate inni a Dio, cantate inni; *
cantate inni al nostro re, cantate inni;
perché Dio è re di tutta la terra, *
cantate inni con arte.

Dio regna sui popoli, *
Dio siede sul suo trono santo.

I capi dei popoli si sono raccolti *
con il popolo del Dio di Abramo,
perché di Dio sono i potenti della terra: *
egli è l’Altissimo.

                Sal 116
Lodate il Signore, popoli tutti, *
  voi tutte, nazioni, dategli gloria;

perché forte è il suo amore per noi *
  e la fedeltà del Signore dura in eterno.

Gloria.

Ant. 2Cantate inni a Dio, cantate inni; * cantate inni al nostro Re, cantate inni.

              Salmo diretto  Sal 35
Nel cuore dell’empio parla il peccato, *
davanti ai suoi occhi non c’è timor di Dio.
Poiché egli si illude con se stesso *
nel ricercare la sua colpa e detestarla.

Inique e fallaci sono le sue parole, *
rifiuta di capire, di compiere il bene.

Iniquità trama sul suo giaciglio, †
si ostina su vie non buone, *
via da sè non respinge il male.

Signore, la tua grazia è nel cielo, *
la tua fedeltà fino alle nubi;

la tua giustizia è come i monti più alti, †
il tuo giudizio come il grande abisso: *
uomini e bestie tu salvi, Signore.

Quanto è preziosa la tua grazia, o Dio! *
Si rifugiano gli uomini all’ombra delle tue ali,
si saziano dell’abbondanza della tua casa *
e li disseti al torrente delle tue delizie.

È in te la sorgente della vita, *
alla tua luce vediamo la luce.

Concedi la tua grazia a chi ti conosce, *
la tua giustizia ai retti di cuore.

Non mi raggiunga il piede dei superbi, *
non mi disperda la mano degli empi.
Ecco, sono caduti i malfattori, *
abbattuti, non possono rialzarsi.

Gloria.

SECONDA ORAZIONE
O vivida fonte di luce, Dio che mandi il sole e la pioggia sui buoni e sui cattivi, allo splendore della tua verità ricolma i giusti della divina dolcezza e abbi pietà degli ingiusti, così che tutti arrivino a dissetarsi al torrente delle tue delizie. Per Cristo nostro Signore.

INNO
O Dio che il cielo splendente hai creato,
ai giorni donando il fulgore del sole
e il mite chiarore lunare alle notti,
ascolta la preghiera del mattino.

Ormai dal mondo fugge la tenebra,
rinasce ancora la luce,
ritorna limpida e pronta la mente,
la gioia nell’agire si ridesta,

L’ora è più lieta, il cuore più sereno,
l’aria è più dolce e chiara;
tutto con voce nuova ammonisce
che è tempo di cantare le tue lodi.

Salvaci dall’insidia,
dalla tristezza del male preservaci;
non esca parola malvagia,
l’iniquità non deturpi la vita.

Odi, Padre celeste, la supplica
e per Gesù Cristo esaudisci;
egli regna con te e con lo Spirito
negli infiniti secoli. Amen.

ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE
Invochiamo il Redentore, rinnovando l'adesione della nostra fede, alla luce del Vangelo.

Gesù Cristo, nostra speranza, Kyrie eleison.
  Kyrie eleison.

Figlio di Dio, venuto nel mondo per salvare i peccatori, Kyrie eleison.
  Kyrie eleison.

Tu, che hai dato te stesso in riscatto per tutti, Kyrie eleison.
  Kyrie eleison.

Vincitore della morte, che hai fatto risplendere tra noi la vita e l'immortalità, Kyrie eleison.
  Kyrie eleison.

Giusto Giudice, che darai a chi ti ha amato la corona della giustizia, Kyrie eleison.
  Kyrie eleison.

Gesù Cristo, nostro grande Dio e Salvatore, Kyrie eleison.
  Kyrie eleison.

Padre nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci esaudisca
Amen.

oppure


La santa Trinità ci salvi e ci benedica
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale

ORA MEDIA

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ORA MEDIA

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
  nei secoli dei secoli. Amen.  Alleluia.

INNO

Terza

Tu che invocato ti effondi,
con il Padre e col Figlio unico Dio,
o Spirito, discendi
senza indugio nei cuori.

Gli affetti, i pensieri, la voce
cantino la tua lode;
la tua fiamma divampi
e gli uomini accenda d’amore.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

Sesta

O Dio glorioso, altissimo sovrano,
che i tempi diversi alternando,
orni di dolce chiarità il mattino
e l’infocato meriggio avvampi,

placa la furia delle discordie,
spegni il funesto ardore dell’odio,
dona alle membra sanità e vigore,
agli animi dona la pace.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli.

Amen.

Nona

Perpetuo vigore degli esseri,
che eterno e immutabile stai
e la vicenda regoli del giorno
nell’inesausto gioco della luce,

la nostra sera irradia
del tuo vitale splendore;
premia la morte dei giusti
col giorno che non tramonta.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito santo
vive e governa nei secoli.

Amen.

SALMODIA
Salmo 118,9-16 II (Bet)

Ant. 1Con tutto il cuore, Signore, ti cerco.

Come potrà un giovane tenere pura la sua via? *
Custodendo le tue parole.
Con tutto il cuore ti cerco: *
non farmi deviare dai tuoi precetti.

Conservo nel cuore le tue parole *
per non offenderti con il peccato.
Benedetto sei tu, Signore; *
mostrami il tuo volere.

Con le mie labbra ho enumerato *
  tutti i giudizi della tua bocca.
Nel seguire i tuoi ordini è la mia gioia *
  più che in ogni altro bene.

Voglio meditare i tuoi comandamenti, *
  considerare le tue vie.
Nella tua volontà è la mia gioia; *
  mai dimenticherò la tua parola.

Gloria.

Ant. 1Con tutto il cuore, Signore, ti cerco.

Salmo 16
I (1-9a)

Ant. 2
Sulle tue vie, Signore, * tieni saldi i miei passi.

Accogli, Signore, la causa del giusto, *
  sii attento al mio grido.
Porgi l’orecchio alla mia preghiera: *
  sulle mie labbra non c’è inganno.

Venga da te la mia sentenza, *
  i tuoi occhi vedano la giustizia.
Saggia il mio cuore, scrutalo di notte, *
  provami al fuoco, non troverai malizia.

La mia bocca non si è resa colpevole, *
  secondo l’agire degli uomini
seguendo la parola delle tue labbra, *
ho evitato i sentieri del violento.

Sulle tue vie tieni saldi i miei passi *
  e i miei piedi non vacilleranno.

Io t’invoco, mio Dio: *
  dammi risposta;
porgi l’orecchio, *
  ascolta la mia voce,

mostrami i prodigi del tuo amore: *
  tu che salvi dai nemicichi si affida alla tua destra.

Custodiscimi come pupilla degli occhi, *
  proteggimi all’ombra delle tue ali,
di fronte agli empi che mi opprimono, *
  ai nemici che mi accerchiano.

Gloria.

Ant. 2Sulle tue vie, Signore, * tieni saldi i miei passi.

II (9b-15)

Ant. 3Per la tua giustizia, Signore, * contemplerò il tuo volto.

Essi hanno chiuso il loro cuore, *
le loro bocche parlano con arroganza.
Eccoli, avanzano, mi circondano, *
puntano gli occhi per abbattermi;

simili a un leone che brama la preda, *
a un leoncello che si apposta in agguato.

Sorgi, Signore, affrontalo, abbattilo; *
con la tua spada scampami dagli empi,
con la tua mano, Signore, dal regno dei morti *
che non hanno più parte in questa vita.

Sazia pure dei tuoi beni il loro ventre †
se ne sazino anche i figli *
  e ne avanzi per i loro bambini.

Ma io per la giustizia contemplerò il tuo volto, *
al risveglio mi sazieròdella tua presenza.

Gloria.

Ant. 3Per la tua giustizia, Signore, * contemplerò il tuo volto.

Alle altre Ore salmodia complementare

Terza

LETTURA BREVE        Rm 8,22-23
Fratelli, tutta la creazione geme e soffre fino a oggi nelle doglie del parto; essa non è la sola, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo.

Esultino e gioiscano in te, Signore.
Esultino e gioiscano in te, Signore, * quanti ti cercano.

Dicano sempre: il Signore è grande.
Quanti ti cercano.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.
Esultino e gioiscano in te, Signore, * quanti ti cercano.

ORAZIONE
Rinnova e accresci, o Dio, la fede della Chiesa, cui è stato donato dal tuo Spirito il vangelo della salvezza. Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Sesta

LETTURA BREVE        Ez 18,31-32
Liberatevi da tutte le iniquità commesse e formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo. Perché volete morire, o Israeliti? Io non godo della morte di chi muore. Parola del Signore Dio. Convertitevi e vivrete.

Il mio cuore sia integro, o Dio.
Il mio cuore sia integro, o Dio, * nei tuoi precetti.

Perché non resti confuso.
Nei tuoi precetti.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.
Il mio cuore sia integro, o Dio, * nei tuoi precetti.

ORAZIONE
Dio onnipotente, che ci hai visti dispersi e ci hai radunati nell’unità della Chiesa, vivo corpo di Cristo, non ci abbandoni il tuo amore di padre, ma ci aiuti a restare nel mondo testimoni fedeli del tuo Verbo, che vive e regna nei secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Nona

LETTURA BREVE        Eb 13,12-14
Fratelli, Gesù, per santificare il popolo con il proprio sangue, patì fuori della porta della città. Usciamo dunque verso di lui fuori dell’accampamento, portando il suo obbrobrio, perché non abbiamo quaggiù una città stabile ma andiamo in cerca di quella futura.

Non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato.
Non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato * allora io ho detto «Ecco io vengo».

Per fare, o Dio, la tua volontà
Ecco io vengo.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.
Non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato * allora io ho detto «Ecco io vengo».

ORAZIONE
Tu che dall’alto della croce attiri gli uomini tutti, tocca e commuovi i cuori con la grazia del tuo sacrificio; così custodiremo senza compromessi la parola che salva e vivremo per sempre nella piena comunione con te, nostro Signore e nostro Dio, che vivi e regni nei secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

VESPRI

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B. Carlo Gnocchi,
sacerdote

memoria facoltativa

VESPRI
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.

oppure


Signore ascolta la nostra preghiera
E il nostro grido giunga fino a te

RITO DELLA LUCE
La tua raggiante luce
rischiara l'universo.
Si allietano i tuoi figli
al gioioso splendore

Ma tenebroso carcere hanno in sorte
gli oppressori dei santi.
Si allietano i tuoi figli
al gioioso splendore

La tua raggiante luce
rischiara l'universo.
Si allietano i tuoi figli
al gioioso splendore.

INNO
Rapido il tempo è fuggito
e il giorno volge al tramonto,
l’ultima luce del vespero
annuncia imminente la notte.

Il segno della croce
difenda i nostri cuori
perché varco non trovi
la venefica serpe.

Libera e attenta, l’anima
non si lasci sorprendere:
la vita sobria e casta
vinca il nemico maligno.

Ascolta, o Padre, la nostra preghiera
per Gesù Cristo Signore,
che regna con te nei secoli
e con lo Spirito santo. Amen.

NOTIZIA DEL BEATO
Carlo Gnocchi nacque a San Colombano al Lambro, un paese alle porte di Milano, il 25 ottobre 1902. Ancora provato dal dolore per la perdita del padre e dei due fratelli, nel 1915 entrò nel Seminario diocesano, dove fu giudicato «mite, buono, docile, garbato»; «pio e studioso»; di «ingegno aperto e diligente»; «devoto e di buona pietà». Amante della musica e dell’arte, di spirito vivace e allegro, subito dopo l’ordinazione sacerdotale, avvenuta il 6 giugno 1925, fu inviato come Vicario Parrocchiale presso la parrocchia S. Maria Assunta in Cernusco sul Naviglio (Milano) e, dopo un anno, trasferito nella parrocchia di San Pietro in Sala, allora una delle più estese e popolose di Milano. Qui don Carlo espresse al meglio le sue capacità educative, suscitando un seguito entusiasta tra i giovani, ai quali propose senza incertezze un programma spirituale di alto profilo. Nel 1936 fu nominato Direttore spirituale presso l’Istituto Gonzaga di Milano. Allo scoppio della seconda guerra mondiale ritenne di dover accompagnare i suoi giovani come cappellano volontario al fronte, prima in Grecia e Albania, poi in Russia. Visse così il dramma della tragica ritirata con i ‘suoi’ Alpini nelle steppe del Don, che annientò l’esercito italiano. Maturò allora la sua nuova vocazione: dedicarsi al dolore innocente. Tornato in Italia, fondò la «Pro Juventute» (ora «Fondazione Don Carlo Gnocchi»), per accogliere i piccoli orfani di guerra, i mutilati dalle bombe, i ‘mutilatini’ e, in seguito, le vittime della poliomielite. Consumato dallo zelo e da un tumore, morì il 28 febbraio 1956 e, donando le sue cornee a due ragazzi, favorì la realizzazione del primo trapianto chirurgico in Italia. Don Carlo Gnocchi è stato proclamato beato da papa Benedetto XVI il 25 ottobre 2009.

SALMODIA
Salmo 26,1-6

Ant. 1Il Signore è mia luce e mia salvezza: * di chi avrò timore? †

Il Signore è mia luce e mia salvezza, *
di chi avrò timore?
† Il Signore è difesa della mia vita, *
di chi avrò terrore?

Quando mi assalgono i malvagi *
per straziarmi la carne,
sono essi, avversari e nemici, *
a inciampare e cadere.

Se contro di me si accampa un esercito, *
il mio cuore non teme;
se contro di me divampa la battaglia, *
anche allora ho fiducia.

Una cosa ho chiesto al Signore, *
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore *
tutti i giorni della mia vita,

per gustare la dolcezza del Signore *
ed ammirare il suo santuario.

Egli mi offre un luogo di rifugio *
nel giorno della sventura.
Mi nasconde nel segreto della sua dimora, *
mi solleva sulla rupe.

E ora rialzo la testa *
sui nemici che mi circondano;
immolerò nella sua casa sacrifici d’esultanza, *
inni di gioia canterò al Signore.

Gloria.

Ant. 1Il Signore è mia luce e mia salvezza: * di chi avrò timore?

Salmo 26,7-14

Ant. 2Tu sei il nostro aiuto, non abbandonarci; * non trascurarci, o Dio di salvezza.

Ascolta, Signore, la mia voce. *
Io grido: abbi pietà di me! Rispondimi.
Di te ha detto il mio cuore: «Cercate il suo volto»; *
il tuo volto, Signore, io cerco.

Non nascondermi il tuo volto, *
non respingere con ira il tuo servo.
Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi, *
non abbandonarmi, Dio della mia salvezza.

Mio padre e mia madre mi hanno abbandonato, *
ma il Signore mi ha raccolto.

Mostrami, Signore, la tua via, †
guidami sul retto cammino, *
a causa dei miei nemici.

Non espormi alla brama dei miei avversari; †
contro di me sono insorti falsi testimoni *
che spirano violenza.

Sono certo di contemplare la bontà del Signore *
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte, *
si rinfranchi il tuo cuore e spera nel Signore.

Gloria.

Ant. 2Tu sei il nostro aiuto, non abbandonarci; * non trascurarci, o Dio di salvezza.

PRIMA ORAZIONE
O Dio, rifugio di chi spera in te, tu hai accolto nella dimora di gloria il Figlio tuo unigenito che nel giorno della prova ti ha invocato; ai tuoi servi che, pur nell'angoscia, fiduciosi ricercano la consolazione del tuo volto, concedi di contemplare la tua bontà senza fine nella terra dei viventi. Per Gesù Cristo tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio che vive e regna con te nell'unità dello Spirito santo per tutti i secoli dei secoli.

CANTICO DELLA BEATA VERGINE
              Cantico  Lc 1,46-55

Ant.La santità è fontana che disseta, * è acqua viva che zampilla fino alla vita eterna.

L'anima mia magnifica il Signore *
  e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *
  D'ora in poi tutte le generazioni
    mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *
  e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
  si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
  ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
  ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *
  ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
  ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *
  ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria.

L’anima mia *
  magnifica il Signore.

Ant.La santità è fontana che disseta, * è acqua viva che zampilla fino alla vita eterna.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

SECONDA ORAZIONE
O Dio onnipotente e misericordioso, che hai colmato di gioia il beato sacerdote Carlo Gnocchi nell’opera educativa dei giovani e nell’attenzione ai piccoli e ai poveri, per sua intercessione, dona anche a noi la forza di dedicarci a un generoso servizio dei più deboli. Per Cristo nostro Signore.

COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO
Agnello, che togli il peccato del mondo
e il patto consacri per sempre nel sangue.
Cristo, Pasqua divina,
sale il cantico degli umili a te.

Nel fonte la sordida macchia è lavata,
risplende la candida veste nuziale;
Al celeste convito
entra il povero col Figlio del Re.

Orazione
Ai figli che ti implorano dona, o Padre di misericordia, di assimilare nella fede il sacramento pasquale e di attendere nella speranza la gioia del tuo regno eterno. Per Cristo nostro Signore.

INTERCESSIONI
Sia glorificato il nome di Dio Padre, che circonda d'amore infinito il popolo dei suoi eletti. A Lui rivolgiamo la nostra preghiera:
Mostraci, Signore, la tua misericordia.

Ricordati del papa N.del nostro Vescovo N. e di tutti i pastori della chiesa:
confermali nella generosa dedizione al sacro ministero.

Manda operai nella tua messe,
perché tutte le genti riconoscano in te il solo vero Dio e in Gesù Cristo il Figlio che tu hai mandato.

Provvedi ai poveri della terra
il cibo, la casa e quanto è necessario alla vita.

Conforta gli oppressi dal dolore e dalla fatica;
fa' che la loro dignità sia dai fratelli onorata e fattivamente soccorsa.

Abbi misericordia di coloro che oggi hanno lasciato questa vita,
e accoglili nella pace del tuo regno.

Obbedienti al comando del Signore, così ora invochiamo il creatore di tutto.
Padre nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci custodisca
Amen.

oppure


La santa Trinità ci salvi e ci benedica
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale

COMPIETA

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COMPIETA

Convertici, Dio, nostra salvezza.
E placa il tuo sdegno verso di noi.

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
  nei secoli dei secoli. Amen.  Alleluia.

INNO
Divina luce, Cristo,
stella che splendi sulla nostra sera,
ai servi che ti invocano
dona l’eterna vita.

Noi ti preghiamo e al sonno
ci abbandoniamo sereni:
se tu pietoso vigili,
senza affanno è il riposo.

Torbido sogno non ci inquieta
né ci inganna il Nemico,
se tu nella notte difendi
i cuori incontaminati.

Guardaci dal tuo trono,
sventa ogni perfida insidia,
proteggi i poveri che hai redento
a prezzo del tuo sangue.

A tua immagine ci hai creati
nel corpo e nello spirito:
nella notturna tenebra
veglia sull’opera tua.

Al Padre eleviamo la lode,
all’unico suo Figlio,
allo Spirito Santo,
ora e per sempre. Amen.

SALMODIA
Salmo 30,2-6

Ant.Per la tua giustizia salvami, Signore.

In te, Signore, mi sono rifugiato,
  mai sarò deluso; *
  per la tua giustizia salvami.

Porgi a me l'orecchio, *
  vieni presto a liberarmi.
Sii per me la rupe che mi accoglie, *
  la cinta di riparo che mi salva.

Tu sei la mia roccia e il mio baluardo, *
  per il tuo nome dirigi i miei passi.
Scioglimi dal laccio che mi hanno teso, *
  perché sei tu la mia difesa.

Mi affido alle tue mani; *
  tu mi riscatti, Signore, Dio fedele.

Gloria.

Ant.Per la tua giustizia salvami, Signore.

Salmo 129

Ant.Se consideri le colpe * chi potrà sussistere, Signore?.

Dal profondo a te grido, o Signore; *
  Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti *
  alla voce della mia preghiera.

Se consideri le colpe, Signore, *
  Signore, chi potrà sussistere?
Ma presso di te è il perdono: *
  perciò avremo il tuo timore.

Io spero nel Signore, *
  l'anima mia spera nella sua parola.
L'anima mia attende il Signore *
  più che le sentinelle l'aurora.

Israele attenda il Signore, *
  perché presso il Signore è la misericordia
grande è presso di lui la redenzione. *
  Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.

Gloria.

Ant.Se consideri le colpe * chi potrà sussistere, Signore?.

LETTURA BREVE        Ef 4,26-27.31-32
Fratelli, non peccate; non tramonti il sole sopra la vostra ira, e non date occasione al diavolo. Scompaia da voi ogni asprezza, sdegno, ira. Siate invece benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo.

Ritorna, anima mia, alla tua pace.
  Ritorna, anima mia, alla tua pace, * il Signore ti ha beneficato.

Il Signore protegge gli umili.
  Il Signore ti ha beneficato.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.
  Ritorna, anima mia, alla tua pace, * il Signore ti ha beneficato.

CANTICO DI SIMEONE     
              Cantico  Lc 2,19-32

Ant.
Soccorri, Cristo, i tuoi servi che a caro prezzo hai redento; * proteggili dal cielo, o Signore pietoso.

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *
  vada in pace secondo la tua parola;

perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *
  preparata da te davanti a tutti i popoli,

luce per illuminare le genti *
  e gloria del tuo popolo Israele.

Gloria.

Ant.Soccorri, Cristo, i tuoi servi che a caro prezzo hai redento; * proteggili dal cielo, o Signore pietoso.

ORAZIONE
Dopo la fatica del giorno ti supplichiamo, Dio di eterna luce: l’incessante alternanza dei tempi ci porta un’altra notte, ma il tuo splendore indefettibile ci custodisca sereni nel nostri riposo. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA B.V. MARIA
Ave, regina dei cieli,
ave, signora degli angeli;
porta e radice di salvezza,
rechi nel mondo la luce.
Godi, vergine gloriosa,
bella fra tutte le donne;
salve, o tutta santa,
prega per noi Cristo Signore.

Prima della conclusione si può lodevolmente inserire un breve esame di coscienza.

CONCLUSIONE
Dormiamo in pace.
Vigiliamo in Cristo.