Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo
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7 Agosto

Martedì della settimana della XI domenica dopo Pentecoste

II del salterio

7 Agosto 2018

UFFICIO DELLE LETTURE

UFFICIO DELLE LETTURE

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
  nei secoli dei secoli. Amen.  Alleluia.


INNO

Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino:

Tu, Giorno eterno, che vivi e risplendi
dell’increata luce del Padre,
guarda propizio chi devoto illumina
di lieti canti la notte.

Vinci, Signore, le nostre tenebre;
sperdi le schiere dei dèmoni,
gli animi scuoti sì che il torpore
non soffochi le menti.

I servi che ti implorano
pietosamente ascolta: la lode
che a te si leva, Cristo, ci meriti
grazia, perdono e pace.

A te la gloria scenda e il nostro giubilo,
o mite Re d’amore,
al Padre e allo Spirito Paraclito
negli infiniti secoli. Amen.

Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore del giorno:

Creatore e sovrano di tutto,
vincendo le furie del mare,
hai tratto alla luce la terra,
bellissima nostra dimora.

Tu di vivaci fiori l’adorni
e, quasi mensa regale
di frutti ricoprendola e di mèssi,
la presenti ai tuoi figli.

Così alla fresca tua rugiada, o Dio,
verdeggi il deserto dell’anima;
lavi ogni macchia il pianto,
ogni ribelle fremito si plachi.

La nostra volontà alla tua si accordi
e rifugga dal male,
il cuore si arrenda alla grazia
e schivi gli atti che arrecano morte.

A te eleviamo, o Padre, la preghiera,
a te che regni nei secoli
con l’unico tuo Figlio
e lo Spirito santo. Amen.

CANTICO DEI TRE GIOVANI    Dn 3,52-56
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto il tuo nome glorioso e santo, *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu sul trono del tuo regno, *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi †
  e siedi sui cherubini *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

Come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli, amen, *
  degno di lode e di gloria nei secoli.

SALMODIA
              Salmo 36
I (1-11) 

Ant. 1Confida nel Signore e fa’ il bene.

Non adirarti contro gli empi, *
  non invidiare i malfattori.
Come fieno presto appassiranno, *
  cadranno come erba del prato.

Confida nel Signore e fa' il bene; *
  abita la terra e vivi con fede.
Cerca la gioia del Signore, *
  esaudirà i desideri del tuo cuore.

Manifesta al Signore la tua via, *
  confida in lui: compirà la sua opera;
farà brillare come luce la tua giustizia, *
  come il meriggio il tuo diritto.

Sta' in silenzio davanti al Signore *
  e spera in lui;
non irritarti per chi ha successo, *
  per l'uomo che trama insidie.

Desisti dall'ira e deponi lo sdegno, *
  non irritarti: faresti del male,
poiché i malvagi saranno sterminati, *
  ma chi spera nel Signore possederà la terra.

Ancora un poco e l'empio scompare, *
  cerchi il suo posto e più non lo trovi.
I miti invece possederanno la terra *
  e godranno di una grande pace.

Gloria.

Ant. 1Confida nel Signore e fa’ il bene.
 
II (12-29)

Ant. 2Conosce il Signore la vita dei buoni * la loro eredità dura per sempre.

L'empio trama contro il giusto, *
  contro di lui digrigna i denti.
Ma il Signore ride dell'empio, *
  perché vede arrivare il suo giorno.

Gli empi sfoderano la spada e tendono l'arco †
  per abbattere il misero e l'indigente, *
  per uccidere chi cammina sulla retta via.

La loro spada raggiungerà il loro cuore *
  e i loro archi si spezzeranno.

Il poco del giusto è cosa migliore *
  dell'abbondanza degli empi;
perché le braccia degli empi saranno spezzate, *
  ma il Signore è il sostegno dei giusti.

Conosce il Signore la vita dei buoni, *
  la loro eredità durerà per sempre.
Non saranno confusi nel tempo della sventura *
  e nei giorni della fame saranno saziati.

Poiché gli empi periranno, †
  i nemici del Signore appassiranno
    come lo splendore dei prati, *
  tutti come fumo svaniranno.

L'empio prende in prestito e non restituisce, *
  ma il giusto ha compassione e dà in dono.

Chi è benedetto da Dio possederà la terra, *
  ma chi è maledetto sarà sterminato.

Il Signore fa sicuri i passi dell'uomo *
  e segue con amore il suo cammino.
Se cade, non rimane a terra, *
  perché il Signore lo tiene per mano.

Sono stato fanciullo e ora sono vecchio, †
  non ho mai visto il giusto abbandonato *
  né i suoi figli mendicare il pane.

Egli ha sempre compassione e dà in prestito, *
  per questo la sua stirpe è benedetta.

Sta' lontano dal male e fa' il bene, *
  e avrai sempre una casa.

Perché il Signore ama la giustizia
    e non abbandona i suoi fedeli; †
  gli empi saranno distrutti per sempre *
  e la loro stirpe sarà sterminata.

I giusti possederanno la terra *
  e la abiteranno per sempre.

Gloria.

Ant. 2Conosce il Signore la vita dei buoni * la loro eredità dura per sempre.

III (30-40)

Ant. 3La legge del suo Dio è nel suo cuore, * i suoi passi non vacilleranno.

La bocca del giusto proclama la sapienza, *
  e la sua lingua esprime la giustizia;
la legge del suo Dio è nel suo cuore, *
  i suoi passi non vacilleranno.

L'empio spia il giusto *
  e cerca di farlo morire.
Il Signore non lo abbandona alla sua mano, *
  nel giudizio non lo lascia condannare.

Spera nel Signore e segui la sua via: †
  ti esalterà e tu possederai la terra *
  e vedrai lo sterminio degli empi.

Ho visto l'empio trionfante *
  ergersi come cedro rigoglioso;
sono passato e più non c'era, *
  l'ho cercato e più non si è trovato.

Osserva il giusto e vedi l'uomo retto, *
  l'uomo di pace avrà una discendenza.
Ma tutti i peccatori saranno distrutti, *
  la discendenza degli empi sarà sterminata.

La salvezza dei giusti viene dal Signore, *
  nel tempo dell'angoscia è loro difesa;

il Signore viene in loro aiuto e li scampa, †
  li libera dagli empi e dà loro salvezza, *
  perché in lui si sono rifugiati.

Gloria.

Ant. 3La legge del suo Dio è nel suo cuore, * i suoi passi non vacilleranno.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

Tu sei benedetto, Signore.
Amen.

PRIMA LETTURA        1 Re 22,1-9.15-23.29.34-48
Dal primo libro dei Re

Trascorsero tre anni senza guerra fra Aram e Israele. Nel terzo anno Giòsafat re di Giuda fece visita al re di Israele. Ora il re di Israele aveva detto ai suoi ufficiali: «Non sapete che Ramot di Gàlaad è nostra? Eppure noi ce ne stiamo inerti, senza riprenderla dalle mani di Aram». Disse a Giòsafat: «Verresti con me a combattere per Ramot di Gàlaad?». Giòsafat rispose al re di Israele: «Conta su di me come su te stesso, sul mio popolo come sul tuo, sui miei cavalli come sui tuoi».
Giòsafat disse al re di Israele: «Consulta oggi stesso la parola del Signore». Il re di Israele radunò i profeti, in numero di circa quattrocento, e domandò loro: «Devo muovere contro Ramot di Gàlaad oppure devo rinunziarvi?». Risposero: «Attaccala; il Signore la metterà nelle mani del re». Giòsafat disse: «Non c'è più nessun altro profeta del Signore da consultare?». Il re di Israele rispose a Giòsafat: «Ci sarebbe ancora un uomo, attraverso il quale si potrebbe consultare il Signore, ma io lo detesto perché non mi predice altro che male, mai qualcosa di buono. Si tratta di Michea, figlio di Imla». Giòsafat disse: «Il re non parli così!». Il re di Israele, chiamato un eunuco, gli ordinò: «Convoca subito Michea, figlio di Imla».
Si presentò al re che gli domandò: «Michea, dobbiamo muovere contro Ramot di Gàlaad oppure dobbiamo rinunziarvi?». Gli rispose: «Attaccala, riuscirai; il Signore la metterà nelle mani del re». Il re gli disse: «Quante volte ti devo scongiurare di non dirmi se non la verità nel nome del Signore?». Quegli disse:
«Vedo tutti gli Israeliti
vagare sui monti
come pecore senza pastore.
Il Signore dice: Non hanno padroni; ognuno torni a casa in pace».
Il re di Israele disse a Giòsafat: «Non te l'avevo forse detto che non mi avrebbe profetizzato nulla di buono, ma solo il male?». Michea disse: «Per questo, ascolta la parola del Signore. Io ho visto il Signore seduto sul trono; tutto l'esercito del cielo gli stava intorno, a destra e a sinistra. Il Signore ha domandato: Chi ingannerà Acab perché muova contro Ramot di Gàlaad e vi perisca? Chi ha risposto in un modo e chi in un altro. Si è fatto avanti uno spirito che - postosi davanti al Signore - ha detto: Lo ingannerò io. Il Signore gli ha domandato: Come? Ha risposto: Andrò e diventerò spirito di menzogna sulla bocca di tutti i suoi profeti. Quegli ha detto: Lo ingannerai senz'altro; ci riuscirai; va' e fa' così. Ecco, dunque, il Signore ha messo uno spirito di menzogna sulla bocca di tutti questi tuoi profeti; ma il Signore a tuo riguardo preannunzia una sciagura».
Il re di Israele marciò, insieme con Giòsafat re di Giuda, contro Ramot di Gàlaad.
Ma un uomo tese a caso l'arco e colpì il re di Israele fra le maglie dell'armatura e la corazza. Il re disse al suo cocchiere: «Gira, portami fuori della mischia, perché sono ferito». La battaglia infuriò per tutto quel giorno; il re se ne stava sul suo carro di fronte agli Aramei. Alla sera morì; il sangue della sua ferita era colato sul fondo del carro. Al tramonto un grido si diffuse per l'accampamento: «Ognuno alla sua città e ognuno alla sua tenda! Il re è morto!». Lo portarono in Samaria e là lo seppellirono. Il carro fu lavato nella piscina di Samaria dove si lavavano le prostitute e i cani leccarono il suo sangue, secondo la parola pronunziata dal Signore.
Le altre gesta di Acab, tutte le sue azioni, la costruzione della casa d'avorio e delle città da lui erette, sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Israele. Acab si addormentò con i suoi padri. Al suo posto divenne re suo figlio Acazia.
Giòsafat figlio di Asa divenne re su Giuda l'anno quarto di Acab, re di Israele. Quando divenne re, Giòsafat aveva trentacinque anni; regnò venticinque anni in Gerusalemme. Sua madre si chiamava Azuba figlia di Silchi. Imitò in tutto la condotta di Asa suo padre, senza deviazioni, facendo ciò che è giusto agli occhi del Signore. Ma non scomparvero le alture; il popolo ancora sacrificava e offriva incenso sulle alture. Giòsafat fu in pace con il re di Israele.
Le altre gesta di Giòsafat, le prodezze compiute da lui e le sue guerre sono descritte nel libro delle Cronache dei re di Giuda. Egli spazzò via dalla regione il resto dei prostituti sacri, che esistevano al tempo di suo padre Asa.
Allora non c'era re in Edom; lo sostituiva un governatore.

RESPONSORIO         
Signore, tu benedici il giusto:
come scudo lo copre la tua benevolenza:
  per la tua grande misericordia
  entrerò nella tua casa.

Poiché tu detesti chi fa il male
e fai perire i bugiardi,
  per la tua grande misericordia
  entrerò nella tua casa.

SECONDA LETTURA 
Dal trattato su «Nabot» di sant’Ambrogio, vescovo.
 
La storia di Nabot è antica per età, ma nel costume è quotidiana. Quale ricco, infatti, non desidera ogni giorno avidamente i beni altrui? Quale potente non pretende di cacciare via il povero dal suo piccolo podere e di togliere chi non ha mezzi dalla terra dei padri? Chi è mai contento di quel che ha? Quale ricco non sente accendersi l'animo dal desiderio di possedere i beni del vicino? Sicché di Acab non ne è nato uno solo; e, ciò che è peggio, Acab nasce ogni giorno e non muore mai a questo mondo. Appena ne scompare uno, ne vengono fuori altri, in gran numero, e sono più quelli che rubano che quelli che accettano di rimetterci.
Ma neppure Nabot è l'unico povero che sia stato ucciso; ogni giorno un Nabot è prostrato, ogni giorno un povero viene ucciso.
Fin dove fate arrivare, o ricchi, le vostre assurde cupidigie? Pensate di rimanere soli ad abitare la terra? Perché scacciate chi è pari a voi per natura? Perché rivendicate per voi soli il possesso dei beni naturali? La terra è stata messa in comune a tutti, ricchi e poveri: perché, voi ricchi, vi arrogate il diritto di proprietà del suolo?
La natura non sa cosa siano i ricchi, lei che genera tutti ugualmente poveri. Quando nasciamo non abbiamo vestiti, non veniamo al mondo carichi d'oro e argento.
Questa terra, in cui viviamo ci mette alla luce nudi, bisognosi di cibo, di vesti e di bevande; quando moriamo ci accoglie nudi come nudi ci ha generato; e non è in grado di rinserrare dentro il sepolcro tutta l'ampiezza di quanto l'uomo possiede.
In morte un piccolissimo pezzo di terra è più che bastevole tanto al povero che al ricco; e quella terra che, mentre era vivo, non bastava alla bramosia del ricco, può, ora, contenerlo tutto nel suo seno. La natura dunque non fa distinzioni tra di noi quando nasciamo o quando moriamo: ci crea tutti uguali e tutti ugualmente ci racchiude nel grembo di un sepolcro.
Chi potrebbe distinguere la condizione sociale dei morti? Apri di nuovo la terra e riconosci il ricco, se puoi; scopri dopo qualche giorno la tomba e, se ne sei capace, indica il povero: ma forse ce questa differenza, che insieme col corpo del ricco si guastano le molte cose che ha addosso.
Le vesti di seta e i veli tessuti d'oro, di cui è avvolto il corpo del ricco sono dannosi ai vivi e sono inutili ai morti.
O ricco, ti si spalma il corpo di unguenti, ma tu sei fetido; sciupi la gradevolezza di una cosa e non te ne avvantaggi.
Vi era in Israele un re, Acab, e un povero, Nabot. Il primo aveva in abbondanza le ricchezze del regno, l'altro possedeva solo un modesto pezzo di terra. Al povero non passò in mente di desiderare i beni del ricco; al re sembrava invece che gli mancasse qualcosa, perché il povero che gli stava vicino possedeva una vigna. Dei due, chi dunque ti sembra veramente il povero? Chi è contento del suo o chi vorrebbe avere quel che appartiene agli altri? È certo che, mentre l'uno appare povero di censo, l'altro è povero d'amore.

LAUS ANGELORUM MAGNA (laudabiliter)
Gloria a Dio nell’alto dei cieli, *
  e pace in terra agli uomini di buona volontà.

Noi ti lodiamo, ti eleviamo un inno, *
  ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo.
Ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, *
  Signore Dio, Re del cielo.

Dio Padre onnipotente, *
  Gesù Cristo e Spirito Santo.

Signore Dio, *
  Figlio del Padre.

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, *
  accogli la nostra supplica.

Tu che siedi alla destra del Padre, *
  abbi pietà di noi.

Sii tu la nostra guida e il nostro aiuto: *
  Salvaci, rendici puri, conservaci nella tua pace.
Liberaci dai nemici *
  e dalle tentazioni.

Perché tu solo il santo,
  tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, *
  nella gloria di Dio Padre con lo Spirito Santo.

Ogni giorno ti benediciamo, *
  e lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore, *
  di custodirci senza peccato.

Benedetto sei tu, Signore; *
  mostrami il tuo volere.
Vedi la mia miseria e la mia pena *
  e perdona tutti i miei peccati.

Dalle mie labbra fiorisca la lode, *
  la lode al nostro Dio.
Possa io vivere per lodarti: *
  mi aiutino i tuoi giudizi.

Come pecora smarrita vado errando; *
  cerca il tuo servo
  perché non ho dimenticato i tuoi comandamenti.

Presto ci venga incontro la tua misericordia, †
  perché siamo troppo infelici: *
  aiutaci, Dio, nostra salvezza.

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri, *
  degno di lode e di gloria nei secoli. Amen.

Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita immediatamente il Cantico di Zaccaria.

ORAZIONE
Strappaci dalle nostre ingiustizie, o Dio pietoso, e sempre allietaci della tua pace. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

LODI MATTUTINE

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LODI MATTUTINE

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
  nei secoli dei secoli. Amen.  Alleluia.


CANTICO DI ZACCARIA
              Cantico  Lc 1,68-79

Ant.Serviamo il Signore, * senza alcun timore dei nemici.

Benedetto il Signore Dio d'Israele, *
  perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente *
  nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso *
  per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:

salvezza dai nostri nemici, *
  e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
  e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
  di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
  al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo *
  perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
  nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
  per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
  e nell'ombra della morte

e dirigere i nostri passi *
  sulla via della pace».

Gloria.

Ant.Serviamo il Signore, * senza alcun timore dei nemici.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

PRIMA ORAZIONE
Preghiamo.  (pausa di preghiera silenziosa)
Ti ringraziamo, o Padre, che ci hai custodito nella pace del sonno e ora ci richiami alla tua lode; vigili sempre su di noi la tua grazia e ispiri i nostri sensi risvegliati: rischiara la nostra vita e fa’ che troviamo il tuo cammino di luce noi che aneliamo alla luce. Per Gesù Cristo, tuo Figlio nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell'unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

SALMODIA
              Cantico  Is 38,10-14.17-20

Ant. 1
Tutti i giorni della nostra vita, o Signore, * salvaci e a te canteremo.

Io dicevo: «A metà della mia vita †
  me ne vado alle porte degli inferi; *
  sono privato del resto dei miei anni». 

Dicevo: «Non vedrò più il Signore *
  sulla terra dei viventi,
non vedrò più nessuno *
  fra gli abitanti di questo mondo. 

La mia tenda è stata divelta e gettata lontano, *
come una tenda di pastori.

Come un tessitore hai arrotolato la mia vita, †
  mi recidi dall’ordito. *
In un giorno e una notte mi conduci alla fine». 

Io ho gridato fino al mattino. *
Come un leone, così egli stritola tutte le mie ossa. 
Pigolo come una rondine, *
gemo come una colomba.

Sono stanchi i miei occhi *
di guardare in alto.

Tu hai preservato la mia vita
  dalla fossa della distruzione, *
perché ti sei gettato dietro le spalle
tutti i miei peccati. 

Poiché non ti lodano gli inferi, *
né la morte ti canta inni;
quanti scendono nella fossa *
  nella tua fedeltà non sperano. 

Il vivente, il vivente ti rende grazie *
come io faccio quest’oggi.
Il padre farà conoscere ai figli *
la fedeltà del tuo amore. 

Il Signore si è degnato di aiutarmi; †
per questo canteremo sulle cetre
tutti i giorni della nostra vita, *
canteremo nel tempio del Signore.

Gloria.

Ant. 1Tutti i giorni della nostra vita, o Signore, * salvaci e a te canteremo.

Salmi Laudativi

Ant. 2Rispondici, o Dio nostra salvezza, * speranza di tutta la terra.
                Sal 64
A te si deve lode, o Dio, in Sion; *
a te si sciolga il voto in Gerusalemme.
A te, che ascolti la preghiera, *
  viene ogni mortale.

Pesano su di noi le nostre colpe, *
  ma tu perdoni i nostri peccati.

Beato chi hai scelto e chiamato vicino, *
  abiterà nei tuoi atrii.
Ci sazieremo dei beni della tua casa, *
  della santità del tuo tempio.

Con i prodigi della tua giustizia, †
  tu ci rispondi, o Dio, nostra salvezza, *
  speranza dei confini della terrae dei mari lontani.

Tu rendi saldi i monti con la tua forza, *
  cinto di potenza.

Tu fai tacere il fragore del mare, †
  il fragore dei suoi flutti, *
tu plachi il tumulto dei popoli.

Gli abitanti degli estremi confini *
stupiscono davanti ai tuoi prodigi:
di gioia fai gridare la terra, *
le soglie dell’oriente e dell’occidente.

Tu visiti la terra e la disseti: *
  la ricolmi delle sue ricchezze.
Il fiume di Dio è gonfio di acque; *
  tu fai crescere il frumento per gli uomini.

Così prepari la terra: †
  Ne irrighi i solchi, ne spiani le zolle, *
  la bagni con le pioggee benedici i suoi germogli.

Coroni l’anno con i tuoi benefici, *
al tuo passaggio stilla l’abbondanza.
Stillano i pascoli del deserto *
e le colline si cingono di esultanza.

I prati si coprono di greggi, †
di frumento si ammantano le valli; *
tutto canta e grida di gioia.

                Sal 116
Lodate il Signore, popoli tutti, *
  voi tutte, nazioni, dategli gloria;

perché forte è il suo amore per noi *
  e la fedeltà del Signore dura in eterno.

Gloria.

Ant. 2Rispondici, o Dio nostra salvezza, * speranza di tutta la terra.

              Salmo diretto  Sal 42
Fammi giustizia, o Dio, †
difendi la mia causa contro gente spietata; *
liberami dall’uomo iniquo e fallace.

Tu sei il Dio della mia difesa; †
perché mi respingi, *
perché triste me ne vado, oppresso dal nemico?

Manda la tua verità e la tua luce; †
siano esse a guidarmi, *
mi portino al tuo monte santo
e alle tue dimore.

Verrò all’altare di Dio, †
al Dio della mia gioia, del mio giubilo. *
A te canterò con la cetra, Dio, Dio mio.

Perché ti rattristi, anima mia, *
perché su di me gemi?
Spera in Dio: ancora potrò lodarlo, *
lui, salvezza del mio volto e mio Dio.

Gloria.

SECONDA ORAZIONE
O Dio, che nell’aurora della Pasqua hai ridonato alla gloria il Figlio tuo, schiantato dalle nostre colpe, non abbandonarci alle insidie del Nemico; ci accolga invece l’altare della gioia nelle sante dimore del tuo monte, dove in spirito e verità loderemo eternamente la tua grandezza. Per Cristo nostro Signore.

INNO
O Luce eterna, o Giorno
che non conosci sera,
tu che sei tutto fulgore,
tu che la luce crei,

già ci leviamo e lieti
dell’alba che nuova riluce,
del sole che ancora risplende,
a te, Padre, grazie cantiamo.

Il cuore non si turbi
in questa fresca chiarità e non senta
gioia di impuro ardore né l’animo
ceda a morbosi inganni.

Donaci mente limpida e quieta,
donaci vita casta,
fa’ che il giorno trascorra
fedele a Cristo, l’unico Signore.

Ascolta, o Dio pietoso, la preghiera
per l’Unigenito Figlio
che nello Spirito santo
regna con te nei secoli. Amen.

ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE
A colui che morendo ci ha dato la vita e, vivendo per sempre, intercede per noi presso il Padre, salga la nostra preghiera.

Signore Gesù, Verbo della vita, Kyrie eleison.
  Kyrie eleison.

Vittima di espiazione per i peccati di tutto il mondo, Kyrie eleison.
  Kyrie eleison.

Tu, che hai dato la tua vita per noi, Kyrie eleison.
  Kyrie eleison.

Figlio di Dio, che ci purifichi da ogni peccato nel tuo sangue, Kyrie eleison.
  Kyrie eleison.

Tu, che sei apparso per distruggere le opere del demonio, Kyrie eleison.
  Kyrie eleison.

Gesù Cristo, giusto, nostro avvocato presso il Padre, Kyrie eleison.
  Kyrie eleison.

Padre nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci esaudisca
Amen.

oppure


La santa Trinità ci salvi e ci benedica
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale

ORA MEDIA

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ORA MEDIA

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
  nei secoli dei secoli. Amen.  Alleluia.

INNO

Terza

Tu che invocato ti effondi,
con il Padre e col Figlio unico Dio,
o Spirito, discendi
senza indugio nei cuori.

Gli affetti, i pensieri, la voce
cantino la tua lode;
la tua fiamma divampi
e gli uomini accenda d’amore.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

Sesta

O Dio glorioso, altissimo sovrano,
che i tempi diversi alternando,
orni di dolce chiarità il mattino
e l’infocato meriggio avvampi,

placa la furia delle discordie,
spegni il funesto ardore dell’odio,
dona alle membra sanità e vigore,
agli animi dona la pace.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli.

Amen.

Nona

Perpetuo vigore degli esseri,
che eterno e immutabile stai
e la vicenda regoli del giorno
nell’inesausto gioco della luce,

la nostra sera irradia
del tuo vitale splendore;
premia la morte dei giusti
col giorno che non tramonta.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito santo
vive e governa nei secoli.

Amen.

SALMODIA
Salmo 118,49-56 VII (Zain)

Ant. 1Ricorda, Signore, * la promessa fatta al tuo servo.†

Ricorda la promessa fatta al tuo servo, *
† con la quale mi hai dato speranza.
Questo mi consola nella miseria: *
la tua parola mi fa vivere.

I superbi mi insultano aspramente, *
ma non devìo dalla tua legge.
Ricordo i tuoi giudizi di un tempo, Signore, *
e ne sono consolato.

M’ha preso lo sdegno contro gli empi *
che abbandonano la tua legge.
Sono canti per me i tuoi precetti, *
nella terra del mio pellegrinaggio.

Ricordo il tuo nome lungo la notte *
e osservo la tua legge, Signore.
Tutto questo mi accade *
perché ho custodito i tuoi precetti.

Gloria.

Ant. 1Ricorda, Signore, * la promessa fatta al tuo servo.

Salmo 52

Ant. 2
Quando Dio farà tornare il suo popolo, * esulterà Giacobbe, gioirà Israele.

Lo stolto pensa: «Dio non esiste». †
Sono corrotti, fanno cose abominevoli, *
nessuno fa il bene.

Dio dal cielo si china sui figli dell’uomo *
per vedere se c’è un uomo saggioche cerca Dio.

Tutti hanno traviato, tutti sono corrotti; *
nessuno fa il bene; neppure uno.

Non comprendono forse i malfattori †
che divorano il mio popolo come il pane *
e non invocano Dio?

Hanno tremato di spavento, *
là dove non c’era da temere.
Dio ha disperso le ossa degli aggressori, *
sono confusi perché Dio li ha respinti.

Chi manderà da Sion la salvezza di Israele? †
Quando Dio farà tornare
i deportati del suo popolo, *
esulterà Giacobbe, gioirà Israele.

Gloria.

Ant. 2Quando Dio farà tornare il suo popolo, * esulterà Giacobbe, gioirà Israele.

Salmo 53,1-6.8-9

Ant. 3Ecco, Dio è il mio aiuto, * il Signore mi sostiene.

Dio, per il tuo nome, salvami, *
per la tua potenza rendimi giustizia.
Dio, ascolta la mia preghiera, *
porgi l’orecchio alle parole della mia bocca;

poiché sono insorti contro di me gli arroganti †
e i prepotenti insidiano la mia vita, *
davanti a sé non pongono Dio.

Ecco, Dio è il mio aiuto, *
il Signore mi sostiene.

Di tutto cuore ti offrirò un sacrificio, *
Signore, loderò il tuo nome perché è buono;
da ogni angoscia mi hai liberato *
e il mio occhio ha sfidato i miei nemici.

Gloria.

Ant. 3Ecco, Dio è il mio aiuto, * il Signore mi sostiene.

Alle altre Ore salmodia complementare

Terza

LETTURA BREVE        1 Cor 2,9.10a
Fratelli, sta scritto: «Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, queste ha preparato Dio per coloro che lo amano». Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito.

Lampada per i miei passi.
Lampada per i miei passi, * Signore, è la tua parola.

Luce sul mio cammino.
Signore, è la tua parola.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.
Lampada per i miei passi, * Signore, è la tua parola.

ORAZIONE
Padre, che nello Spirito del tuo Figlio ci hai creati e redenti, attiraci tutti a te sulla via del servizio di Cristo Signore, che vive e regna nei secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Sesta

LETTURA BREVE        Is 30,18
Il Signore aspetta per farvi grazia, per questo sorge per aver pietà di voi, perché un Dio giusto è il Signore; beati coloro che sperano in lui!

Buono e pietoso è il Signore.
Buono e pietoso è il Signore, * è lento all’ira e grande nell’amore.

Non conserva per sempre il suo sdegno.
E’ lento all’ira e grande nell’amore.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.
Buono e pietoso è il Signore, * è lento all’ira e grande nell’amore.

ORAZIONE
Dio, che hai sancito la nuova alleanza nel sangue del tuo Figlio, purifica i tuoi fedeli da ogni macchia di colpa perché con libero cuore oggi annunziamo a tutti e cantiamo nei secoli eterni i prodigi della tua misericordia e la gioia del nostro riscatto. Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Nona

LETTURA BREVE        Gal 2,19b-20
Fratelli, io sono morto alla legge, per vivere per Dio. Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita che vivo nella carne, io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato sé stesso per me.

O Dio, mio re, voglio esaltarti.
O Dio, mio re, voglio esaltarti * e lodare il tuo nome in eterno.

Ti voglio benedire ogni giorno.
E lodare il tuo nome in eterno.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.
O Dio, mio re, voglio esaltarti * e lodare il tuo nome in eterno.

ORAZIONE
Padre onnipotente, che sulle genti perdute hai elevato il Signore crocifisso a segno della tua misericordia, non lasciarci sviare dalla strada della giustizia e accogli benevolmente chi, smarrito, ritorna a te per la grazia di Cristo, che vive e regna nei secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

VESPRI

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S. Domenico,
sacerdote

memoria


PRIMI VESPRI

Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.

oppure

Signore ascolta la nostra preghiera
E il nostro grido giunga fino a te

RITO DELLA LUCE
Sorge un’aurora nuova
sugli amici di Dio.
Rallegratevi, o giusti, nel Signore.

Regni il Signore! Si allieti la terra,
gli angoli più remoti risuonino di canti.
Rallegratevi, o giusti, nel Signore.

Sorge un’aurora nuova
sugli amici di Dio.
  Rallegratevi, o giusti, nel Signore.

INNO
Sulle nebbiose strade del mondo
s’irradiò la tua luce;
noi, ammirando i disegno del Padre,
a te leviamo l’inno.

Cristo, pontefice eterno,
che a Dio, con nuovo patto,
degli uomini smarriti nella colpa
riconciliò la stirpe,

della sua grazia che libera e salva
dispensatore ti volle,
e tu l’unica vita tua votasti
all’amore del Padre e dei fratelli.

Ti chiamò con gli apostoli sul monte,
ammirati ti videro i credenti,
con la parola e la vita, maestro,
vittima e sacerdote.

Ora che in cielo con Gesù ti allieti,
ancora attendi alla Chiesa
e tutti guida i devoti discepoli
allo splendore del regno.

Alla divina Trinità beata,
che la fatica dei servi
della sua gioia ineffabile premia,
gloria si canti nei secoli. Amen.

NOTIZIA DEL SANTO
Domenico nacque a Caleruega in Spagna attorno all’anno 1175. Durante gli studi teologici a Palencia, diede una luminosa prova di carità, vendendo il suo corredo e i libri per soccorrere gli affamati.
Ordinato sacerdote, si aggregò ai canonici regolari della Chiesa di Osma. Mentre col suo vescovo era in viaggio per l’Europa, nella Francia meridionale venne a contatto con l’eresia degli Albigesi, che combattevano l’autorità della Chiesa e il valore dei sacramenti. Si prodigò allora a combattere gli errori dei ribelli con la predicazione della verità e con l’esempio di una vita povera e innocente. Per meglio assicurare l’efficace difesa della vera fede diede inizio all’Ordine dei Predicatori, costituendo il primo convento a Tolosa nell’anno 1215. Quest’Ordine, che fu poi detto “domenicano”, fu riconosciuto e approvato nel 1218 da papa Onorio III. Consumato prematuramente dal lavoro e dalla penitenza, Domenico morì il 6 agosto 1221 a Bologna, dove le sue spoglie mortali sono custodite e venerate.
Fu canonizzato da Gregorio IX nel 1234.

SALMODIA
Salmo 48
I (1-13)

Ant. 1Ascoltate, popoli tutti, * porgete orecchio, abitanti del mondo.†

Ascoltate, popoli tutti, *
porgete orecchio abitanti del mondo,
† voi nobili e gente del popolo, *
  ricchi e poveri insieme.

La mia bocca esprime sapienza, *
  il mio cuore medita saggezza;
porgerò l’orecchio a un proverbio, *
  spiegherò il mio enigma sulla cetra.

Perché temere nei giorni tristi, *
  quando mi circonda la malizia dei perversi?
Essi confidano nella loro forza, *
  si vantano della loro grande ricchezza.

Nessuno può riscattare se stesso, *
  o dare a Dio il suo prezzo.

Per quanto si paghi il riscatto di una vita, †
non potrà mai bastare *
per vivere senza fine, e non vedere la tomba.

Vedrà morire i sapienti; †
lo stolto e l’insensato periranno insieme *
  e lasceranno ad altri le loro ricchezze.

Il sepolcro sarà loro casa per sempre, †
  loro dimora per tutte le generazioni, *
  eppure hanno dato il loro nome alla terra.

Ma l’uomo nella prosperità non comprende, *
  è come gli animali che periscono.

Gloria.

Ant. 1Ascoltate, popoli tutti, * porgete orecchio, abitanti del mondo.

II (14-21)

Ant. 2Accumulate come vostro tesoro frutti di buone opere * per la vita eterna.

Questa è la sorte di chi confida in se stesso, *
l’avvenire di chi si compiace nelle sue parole.
Come pecore sono avviati agli inferi, *
  sarà loro pastore la morte;

scenderanno a precipizio nel sepolcro, †
  svanirà ogni loro parvenza: *
  gli inferi saranno la loro dimora.

Ma Dio potrà riscattarmi, *
  mi strapperà dalla mano della morte.

Se vedi un uomo arricchirsi, non temere, *
  se aumenta la gloria della sua casa.
Quando muore con sé non porta nulla, *
  né scende con lui la sua gloria.

Nella sua vita si diceva fortunato: *
  «Ti loderanno, perché ti sei procurato del bene».

Andrà con la generazione dei suoi padri *
che non vedranno mai più la luce.

L’uomo nella prosperità non comprende, *
è come gli animali che periscono.

Gloria.

Ant. 2Accumulate come vostro tesoro frutti di buone opere * per la vita eterna.

PRIMA ORAZIONE
Signore Gesù, che i poveri hai proclamato beati perché di essi è il regno dei cieli, insegnaci, ti preghiamo, a non rincorrere i beni transitori e corruttibili, ma a desiderare quelli eterni, e conforta in noi la fiducia nella verità del nostro riscatto, che è costato il tuo prezioso sangue. Tu che sei Dio, e vivi e regni con il Padre, nell'unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

CANTICO DELLA BEATA VERGINE
              Cantico  Lc 1,46-55

Ant.Vieni, servo buono e fedele: * prendi parte alla gioia del tuo padrone.

L'anima mia magnifica il Signore *
  e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *
  D'ora in poi tutte le generazioni
    mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *
  e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
  si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
  ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
  ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *
  ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
  ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *
  ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria.

L’anima mia *
  magnifica il Signore.

Ant.Vieni, servo buono e fedele: * prendi parte alla gioia del tuo padrone.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

SECONDA ORAZIONE
O Dio vivo e vero, l’intercessione del sacerdote san Domenico ci ottenga il dono di ogni virtù perché cresca il numero dei tuoi servi, e i cuori degli erranti, accogliendo la tua parola, abbiano la forza di tornare a te. Per Cristo nostro Signore.

COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO
Puri d'ogni antica colpa
e risorti a nuova vita,
la parola di Cristo ci rianima.
  Forti nella speranza
  verso il regno di Dio pellegriniamo.

Più non ceda al vecchio inganno
chi è rinato al sacro fonte;
di ciò che passa non subiamo il fascino.
  Forti nella speranza
  verso il regno di Dio pellegriniamo.

Orazione
O Dio, che nel battesimo liberi il tuo popolo dal dominio e dalle insidie del Maligno, ascolta con bontà le nostre preghiere e con la tua grazia abbatti ogni avverso potere. Per Cristo nostro Signore.

INTERCESSIONI
Riconoscenti verso il Padre, che mediante il ministero dei sacerdoti conserva e accresce la fede nella sua Chiesa, fiduciosamente diciamo:
Pastore eterno, ascoltaci.

Aiuta i ministri della Chiesa a ricercare quelli che si sono allontanati da te,
perché gli erranti possano ritornare sulla strada della vita.

Tu che ci hai inviato dei santi pastori, perché la nostra carità potesse ravvivarsi,
sii vicino a coloro che nella comunità cristiana esercitano il servizio dell’autorità.

Tu che hai chiamato a verità i popoli per l’opera degli apostoli del tuo Figlio,
dona slancio e tenacia ai missionari, perché portino in tutto il mondo la luce del vangelo.

Sostieni con il vigore dello Spirito il nostro vescovo e i suoi collaboratori,
perché siano una cosa sola e siano accolti come mandati da te.

Tu che apri le porte del regno a chi è stato fedele alla missione a lui affidata,
introduci nella tua pace i vescovi e i presbiteri defunti.

Sull’esempio dei santi pastori, sorretti dalla fede osiamo dire:
Padre Nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci custodisca
Amen.

oppure

La santa Trinità ci salvi e ci benedica
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale

COMPIETA

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COMPIETA

Convertici, Dio, nostra salvezza.
E placa il tuo sdegno verso di noi.

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
  nei secoli dei secoli. Amen.  Alleluia.

INNO
Di tenebra la terra ormai si ammanta:
quasi una dolce morte
scende sui corpi spossati,
che alla luce del giorno rivivranno.

Cristo Signore, luce vera, vita,
salva i tuoi servi;
l’oscura inerzia del sonno
non si tramuti nell’esilio eterno.

Nessuna forza del male
ci vinca nella notte:
tu che ci doni il riposo,
veglia su chi ti implora.

A te, Gesù, sia gloria
che sei nato da vergine,
con il Padre e lo Spirito
nella distesa dei secoli. Amen.

SALMODIA
Salmo 142,1-11

Ant.Insegnami a compiere il tuo volere, * perché tu sei il mio Dio.

Signore, ascolta la mia preghiera,
  porgi l'orecchio alla mia supplica,
    tu che sei fedele, *
  e per la tua giustizia rispondimi.

Non chiamare in giudizio il tuo servo: *
  nessun vivente davanti a te è giusto.

Il nemico mi perseguita, *
  calpesta a terra la mia vita,
mi ha relegato nelle tenebre *
  come i morti da gran tempo.

In me languisce il mio spirito, *
  si agghiaccia il mio cuore.

Ricordo i giorni antichi,
  ripenso a tutte le tue opere, *
  medito sui tuoi prodigi.

A te protendo le mie mani, *
  sono davanti a te come terra riarsa.
Rispondimi presto, Signore, *
  viene meno il mio spirito.

Non nascondermi il tuo volto, *
  perché non sia come chi scende nella fossa.
Al mattino fammi sentire la tua grazia, *
  poiché in te confido.

Fammi conoscere la strada da percorrere, *
  perché a te si innalza l'anima mia.
Salvami dai miei nemici, Signore, *
  a te mi affido.

Insegnami a compiere il tuo volere,
  perché sei tu il mio Dio. *
  Il tuo spirito buono mi guidi in terra piana.

Per il tuo nome, Signore, fammi vivere, *
  liberami dall'angoscia, per la tua giustizia.

Gloria.

Ant.Insegnami a compiere il tuo volere, * perché tu sei il mio Dio.

LETTURA BREVE        1Pt 5,8-9
Fratelli, siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede.

A quanti invocano il Signore.
  A quanti invocano il Signore, * egli si fa vicino.

Appaga il desiderio di quelli che lo temono.
  Egli si fa vicino.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.
  A quanti invocano il Signore, * egli si fa vicino.

CANTICO DI SIMEONE     
              Cantico  Lc 2,19-32

Ant.
Siate temperanti e vigilate, * perché il vostro nemico come leone ruggente si aggira, cercando chi divorare.

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *
  vada in pace secondo la tua parola;

perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *
  preparata da te davanti a tutti i popoli,

luce per illuminare le genti *
  e gloria del tuo popolo Israele.

Gloria.

Ant.Siate temperanti e vigilate, * perché il vostro nemico come leone ruggente si aggira, cercando chi divorare.

ORAZIONE
Illumina, Padre, la nostra notte e dona ai tuoi servi un riposo senza colpa; incolumi al nuovo giorno ci conducano gli angeli e ci ridestino alla tua luce. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA B.V. MARIA
Inviolato fiore, purissima Vergine,
porta lucente del cielo,
Madre di Cristo amata, Signore piissima,
odi quest’inno di lode.
Casta la vita scorra, sia limpido l’animo:
così t’implorano i cuori.
Per la tua dolce supplica a noi colpevoli
scenda il perdono di Dio.
Vergine tutta santa, Regina bellissima,
inviolato fiore.

Prima della conclusione si può lodevolmente inserire un breve esame di coscienza.

CONCLUSIONE
Dormiamo in pace.
Vigiliamo in Cristo.