Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo
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10 novembre

S. Leone Magno, papa e dottore della Chiesa

10 Novembre 2020

UFFICIO DELLE LETTURE

UFFICIO DELLE LETTURE

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.    Alleluia.


INNO

Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino:


Tu, Giorno eterno, che vivi e risplendi
dell’increata luce del Padre,
guarda propizio chi devoto illumina
di lieti canti la notte.

Vinci, Signore, le nostre tenebre;
sperdi le schiere dei dèmoni,
gli animi scuoti sì che il torpore
non soffochi le menti.

I servi che ti implorano
pietosamente ascolta: la lode
che a te si leva, Cristo, ci meriti
grazia, perdono e pace.

A te la gloria scenda e il nostro giubilo,
o mite Re d’amore,
al Padre e allo Spirito Paraclito
negli infiniti secoli. Amen.

Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore del giorno:


Creatore e sovrano di tutto,
vincendo le furie del mare,
hai tratto alla luce la terra,
bellissima nostra dimora.

Tu di vivaci fiori l’adorni
e, quasi mensa regale
di frutti ricoprendola e di mèssi,
la presenti ai tuoi figli.

Così alla fresca tua rugiada, o Dio,
verdeggi il deserto dell’anima;
lavi ogni macchia il pianto,
ogni ribelle fremito si plachi.

La nostra volontà alla tua si accordi
e rifugga dal male,
il cuore si arrenda alla grazia
e schivi gli atti che arrecano morte.

A te eleviamo, o Padre, la preghiera,
a te che regni nei secoli
con l’unico tuo Figlio
e lo Spirito Santo. Amen.

CANTICO DEI TRE GIOVANI        Dn 3,52-56
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto il tuo nome glorioso e santo, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu sul trono del tuo regno, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi †
    e siedi sui cherubini *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Come era nel principio e ora e sempre
        nei secoli dei secoli, amen, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

SALMODIA
                            Salmo 101
I (2-12)   

Ant. 1 Signore, a te giunga il nostro grido.

Signore, ascolta la mia preghiera, *
    a te giunga il mio grido.

Non nascondermi il tuo volto; †
    nel giorno della mia angoscia
        piega verso di me l'orecchio. *
    Quando ti invoco: presto, rispondimi.

Si dissolvono in fumo i miei giorni *
    e come brace ardono le mie ossa.
Il mio cuore abbattuto come erba inaridisce, *
    dimentico di mangiare il mio pane.

Per il lungo mio gemere *
    aderisce la mia pelle alle mie ossa.
Sono simile al pellicano del deserto, *
    sono come un gufo tra le rovine.

Veglio e gemo *
    come uccello solitario sopra un tetto.
Tutto il giorno mi insultano i miei nemici, *
    furenti imprecano contro il mio nome.

Di cenere mi nutro come di pane, *
    alla mia bevanda mescolo il pianto,
davanti alla tua collera e al tuo sdegno, *
    perché mi sollevi e mi scagli lontano.

I miei giorni sono come ombra che declina, *
    e io come erba inaridisco.

Gloria.

Ant. 1 Signore, a te giunga il nostro grido.
   
II (13-23)

Ant. 2 Sia annunziato in Sion il nome del Signore * e la sua lode in Gerusalemme.

Ma tu, Signore, rimani in eterno, *
    il tuo ricordo per ogni generazione.

Tu sorgerai, avrai pietà di Sion, †
    perché è tempo di usarle misericordia: *
    l'ora è giunta.

Poiché ai tuoi servi sono care le sue pietre *
    e li muove a pietà la sua rovina.

I popoli temeranno il nome del Signore *
    e tutti i re della terra la tua gloria,
quando il Signore avrà ricostruito Sion *
    e sarà apparso in tutto il suo splendore.

Egli si volge alla preghiera del misero *
    e non disprezza la sua supplica.

Questo si scriva per la generazione futura *
    e un popolo nuovo darà lode al Signore.

Il Signore si è affacciato dall'alto del suo santuario, *
    dal cielo ha guardato la terra,
per ascoltare il gemito del prigioniero, *
    per liberare i condannati a morte;

perché sia annunziato in Sion il nome del Signore *
    e la sua lode in Gerusalemme,
quando si aduneranno insieme i popoli *
    e i regni per servire il Signore.

Gloria.

Ant. 2 Sia annunziato in Sion il nome del Signore * e la sua lode in Gerusalemme.

III (24-29)

Ant. 3 Tu, o Signore, hai fondato la terra, * i cieli sono opera delle tue mani.

Ha fiaccato per via la mia forza, *
    ha abbreviato i miei giorni.

Io dico: Mio Dio, †
    non rapirmi a metà dei miei giorni; *
    i tuoi anni durano per ogni generazione.

In principio tu hai fondato la terra, *
    i cieli sono opera delle tue mani.

Essi periranno, ma tu rimani, *
    tutti si logorano come veste,
come un abito tu li muterai *
    ed essi passeranno.

Ma tu resti lo stesso *
    e i tuoi anni non hanno fine.
I figli dei tuoi servi avranno una dimora, *
    resterà salda davanti a te la loro discendenza.

Gloria.

Ant. 3 Tu, o Signore, hai fondato la terra, * i cieli sono opera delle tue mani.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

Tu sei benedetto, Signore.
Amen.

PRIMA LETTURA                Ez 5,1-17
Dal libro del profeta Ezechiele.

Mi fu rivolta questa parola del Signore: «E tu, figlio dell'uomo, prendi una spada affilata, usala come un rasoio da barbiere e raditi i capelli e la barba; poi prendi una bilancia e dividi i peli tagliati.
Un terzo lo brucerai sul fuoco in mezzo alla città al termine dei giorni dell'assedio; prenderai un altro terzo e lo taglierai con la spada intorno alla città e l'altro terzo lo disperderai al vento, mentre io sguainerò la spada dietro ad essi. Di questi ne prenderai un piccolo numero e li legherai al lembo del tuo mantello; ne prenderai ancora una piccola parte e li getterai sul fuoco e li brucerai e da essi si sprigionerà il fuoco. A tutti gli Israeliti riferirai: Così dice il Signore Dio: Questa è Gerusalemme! Io l'avevo collocata in mezzo alle genti e circondata di paesi stranieri. Essa si è ribellata con empietà alle mie leggi più delle genti e ai miei statuti più dei paesi che la circondano: hanno disprezzato i miei decreti e non han camminato secondo i miei comandamenti. Perciò, dice il Signore Dio: Poiché voi siete più ribelli delle genti che vi circondano, non avete seguito i miei comandamenti, non avete osservato i miei decreti e neppure avete agito secondo i costumi delle genti che vi stanno intorno, ebbene, così dice il Signore Dio: Ecco anche me contro di te: farò in mezzo a te giustizia di fronte alle genti. Farò in mezzo a te quanto non ho mai fatto e non farò mai più, a causa delle tue colpe abominevoli. Perciò in mezzo a te i padri divoreranno i figli e i figli divoreranno i padri. Compirò in te i miei giudizi e disperderò ad ogni vento quel che resterà di te. Com'è vero ch'io vivo, dice il Signore Dio, poiché tu hai profanato il mio santuario con tutte le tue nefandezze e con tutte le tue cose abominevoli, anch'io raderò tutto, il mio occhio non s'impietosirà, non avrò compassione. Un terzo dei tuoi morirà di peste e perirà di fame in mezzo a te; un terzo cadrà di spada nei tuoi dintorni e l'altro terzo lo disperderò a tutti i venti e sguainerò la spada dietro di essi. Allora darò sfogo alla mia ira, sazierò su di loro il mio furore e mi vendicherò; allora sapranno che io, il Signore, avevo parlato con sdegno, quando sfogherò su di loro il mio furore. Ti ridurrò a un deserto, a un obbrobrio in mezzo alle nazioni che ti stanno all'intorno, sotto gli sguardi di tutti i passanti. Sarai un obbrobrio e un vituperio, un esempio e un orrore per le genti che ti circondano, quando in mezzo a te farò giustizia, con sdegno e furore, con terribile vendetta - io, il Signore, parlo - quando scoccherò contro di voi le terribili saette della fame, che portano distruzione e che lancerò per distruggervi, e aumenterò la fame contro di voi, togliendovi la riserva del pane. Allora manderò contro di voi la fame e le belve che ti distruggeranno i figli; in mezzo a te passeranno la peste e la strage, mentre farò piombare sopra di te la spada. Io, il Signore, ho parlato».

RESPONSORIO                   
Gerusalemme ha disprezzato i tuoi decreti,
è stata più empia delle genti, Signore:
    non ricordare le nostre colpe antiche.

Siamo diventati l’obbrobrio dei nostri vicini,
scherno e ludibrio di chi ci sta intorno:
    non ricordare le nostre colpe antiche.

SECONDA LETTURA       
Dai «Discorsi» di san Leone Magno, papa.

Tutta la Chiesa di Dio è ordinata in gradi gerarchici distinti, in modo che l'intero sacro corpo sia formato da membra diverse. Ma, come dice l'Apostolo, tutti noi siamo uno in Cristo (cfr. Gal 3, 28). La divisione degli uffici non è tale da impedire che ogni parte, per quanto piccola, sia collegata con il capo. Per l'unità della fede e del battesimo c'è dunque fra noi, o carissimi, una comunione indissolubile sulla base di una comune dignità. Lo afferma l'apostolo Pietro: «Anche voi venite impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale, per un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, per mezzo di Gesù Cristo» (1 Pt 2, 5), e più avanti: «Ma voi siete la stirpe eletta, il sacerdote regale, la nazione santa, il popolo che Dio si è acquistato» (1 Pt 2, 9).
Tutti quelli che sono rinati in Cristo conseguono dignità regale per il segno della croce. Con l'unzione dello Spirito Santo poi sono consacrati sacerdoti. Non c'è quindi solo quel servizio specifico proprio del nostro ministero, perché tutti i cristiani sono rivestiti di un carisma spirituale e soprannaturale, che li rende partecipi della stirpe regale e dell'ufficio sacerdotale. Non è forse funzione regale il fatto che un'anima, sottomessa a Dio, governi il suo corpo? Non è forse funzione sacerdotale consacrare al Signore una coscienza pura e offrirgli sull'altare del cuore i sacrifici
immacolati del nostro culto? Per grazia di Dio queste funzioni sono comuni a tutti. Ma da parte vostra è cosa santa e lodevole che vi rallegriate per il giorno della nostra elezione come di un vostro onore personale. Così tutto il corpo della Chiesa riconosce che il carattere sacro della dignità pontificia è unico. Mediante l'unzione santificatrice, esso rifluisce certamente con maggiore abbondanza nei gradi più alti della gerarchia, ma discende anche in considerevole misura in quelli più bassi.
La comunione di tutti con questa nostra Sede è, quindi, o carissimi, il grande motivo della letizia. Ma gioia più genuina e più alta sarà per noi se non vi fermerete a considerare la nostra povera persona, ma piuttosto la gloria del beato Pietro apostolo.
Si celebri dunque in questo giorno venerando soprattutto colui che si trovò vicino alla sorgente stessa dei carismi e da essa ne fu riempito e come sommerso. Ecco perché molte prerogative erano esclusive della sua persona e, d'altro canto, niente è stato trasmesso ai successori che non si trovasse già in lui.
Allora il Verbo fatto uomo abitava già in mezzo a noi. Cristo aveva già dato tutto se stesso per la redenzione del genere umano.

LAUS ANGELORUM MAGNA (laudabiliter)
Gloria a Dio nell’alto dei cieli, *
    e pace in terra agli uomini di buona volontà.

Noi ti lodiamo, ti eleviamo un inno, *
    ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo.
Ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, *
    Signore Dio, Re del cielo.

Dio Padre onnipotente, *
    Gesù Cristo e Spirito Santo.
Signore Dio, *
    Figlio del Padre.

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, *
    accogli la nostra supplica.

Tu che siedi alla destra del Padre, *
    abbi pietà di noi.

Sii tu la nostra guida e il nostro aiuto: *
    Salvaci, rendici puri, conservaci nella tua pace.
Liberaci dai nemici *
    e dalle tentazioni.

Perché tu solo il santo,
    tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo,
Gesù Cristo, *
    nella gloria di Dio Padre con lo Spirito Santo.

Ogni giorno ti benediciamo, *
    e lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore, *
    di custodirci senza peccato.

Benedetto sei tu, Signore; *
    mostrami il tuo volere.
Vedi la mia miseria e la mia pena *
    e perdona tutti i miei peccati.

Dalle mie labbra fiorisca la lode, *
    la lode al nostro Dio.
Possa io vivere per lodarti: *
    mi aiutino i tuoi giudizi.

Come pecora smarrita vado errando; *
    cerca il tuo servo
    perché non ho dimenticato i tuoi comandamenti.

Presto ci venga incontro la tua misericordia, †
    perché siamo troppo infelici: *
    aiutaci, Dio, nostra salvezza.

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri, *
    degno di lode e di gloria nei secoli. Amen.

Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita immediatamente il Cantico di Zaccaria.


ORAZIONE
O Dio, che hai donato al papa san Leone tanta luce di santità e di dottrina da renderlo veramente grande, concedi che fortificati dal suo esempio viviamo eroicamente la vocazione cristiana. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

LODI MATTUTINE

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LODI MATTUTINE

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.    Alleluia.


CANTICO DI ZACCARIA
                            Cantico    Lc 1,68-79

Ant. Il Signore stabilì con lui un’alleanza eterna; * gli diede la dignità del sacerdozio.

Benedetto il Signore Dio d'Israele, *
    perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente *
    nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso *
    per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:

salvezza dai nostri nemici, *
    e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
    e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
    di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
    al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo *
    perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
    nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
    per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
    e nell'ombra della morte

e dirigere i nostri passi *
    sulla via della pace».

Gloria.

Ant. Il Signore stabilì con lui un’alleanza eterna; * gli diede la dignità del sacerdozio.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

PRIMA ORAZIONE
Preghiamo.    (pausa di preghiera silenziosa)
O Dio, che hai donato al papa san Leone tanta luce di santità e di dottrina da renderlo veramente grande, concedi che fortificati dal suo esempio viviamo eroicamente la vocazione cristiana. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

SALMODIA
                            Cantico    Dn 3,26-27a.29.34-41

Ant. 1
Con cuore contrito e con spirito umiliato * a te veniamo: accoglici, Signore.

Benedetto sei tu, Signore Dio dei nostri padri; *
    degno di lode e glorioso è il tuo nome per sempre.

Tu sei giusto *
    in tutto ciò che hai fatto.

Poiché noi abbiamo peccato, †
    abbiamo agito da iniqui, *
    allontanandoci da te, abbiamo mancato in ogni modo.

Non ci abbandonare fino in fondo, †
    per amore del tuo nome, *
    non rompere la tua alleanza;

non ritirare da noi la tua misericordia, †
    per amore di Abramo tuo amico, *
    di Isacco tuo servo, d’Israele tuo santo,

ai quali hai parlato, †
    promettendo di moltiplicare la loro stirpe
        come le stelle del cielo, *
    come la sabbia sulla spiaggia del mare.

Ora invece, Signore, *
    noi siamo diventati più piccoli
        di qualunque altra nazione,

ora siamo umiliati per tutta la terra *
    a causa dei nostri peccati.

Ora non abbiamo più né principe, †
    né capo, né profeta, né olocausto, *
    né sacrificio, né oblazione, né incenso,

né luogo per presentarti le primizie *
    e trovar misericordia.

Potessimo esser accolti con il cuore contrito *
    e con lo spirito umiliato,
come olocausti di montoni e di tori, *
    come migliaia di grassi agnelli.

Tale sia oggi davanti a te il nostro sacrificio *
e ti sia gradito,
perché non c’è delusione *
    per coloro che in te confidano.

Ora ti seguiamo con tutto il cuore, *
    ti temiamo e cerchiamo il tuo volto.

Gloria.

Ant. 1 Con cuore contrito e con spirito umiliato * a te veniamo: accoglici, Signore.

Salmi Laudativi

Ant. 2 Ti canterò, o Dio, un canto nuovo, * inneggerò in eterno al tuo nome.
                                Sal 143,1-10
Benedetto il Signore, mia roccia, †
che addestra le mie mani alla guerra, *
    le mie dita alla battaglia.

Mia grazia e mia fortezza, *
    mio rifugio e mia liberazione,
mio scudo in cui confido, *
    colui che mi assoggetta i popoli.

Signore, che cos’è un uomo perché te ne curi? *
    Un figlio d’uomo perché te ne dia pensiero?
L’uomo è come un soffio, *
    i suoi giorni come ombra che passa.

Signore, piega il tuo cielo e scendi, *
    tocca i monti ed essi fumeranno.
Le tue folgori disperdano i nemici, *
    lancia frecce, sconvolgili.

Stendi dall’alto la tua mano, †
    scampami e salvami dalle grandi acque, *
    dalla mano degli stranieri.

La loro bocca dice menzogne
e alzando la destra giurano il falso.

Mio Dio, ti canterò un canto nuovo, *
suonerò per te sull’arpa a dieci corde;
a te, che dai vittoria al tuo consacrato, *
che liberi Davide tuo servo.

                                Sal 116
Lodate il Signore, popoli tutti, *
    voi tutte, nazioni, dategli gloria;

perché forte è il suo amore per noi *
    e la fedeltà del Signore dura in eterno.

Gloria.

Ant. 2 Ti canterò, o Dio, un canto nuovo, * inneggerò in eterno al tuo nome.

                            Salmo diretto    Sal 100
Amore e giustizia voglio cantare, *
    voglio cantare inni a te, o Signore.
Agirò con saggezza nella via dell’innocenza: *
quando a me verrai?

Camminerò con cuore integro, *
    dentro la mia casa.

Non sopporterò davanti ai miei occhi azioni malvagie; †
    detesto chi fa il male, *
    non mi sarà vicino.

Lontano da me il cuore perverso, *
    il malvagio non lo voglio conoscere.

Chi calunnia in segreto il suo prossimo *
    io lo farò perire;
chi ha occhi altezzosi e cuore superbo *
    non lo potrò sopportare.

I miei occhi sono rivolti ai fedeli del paese †
    perché restino a me vicino: *
chi cammina per la via integra sarà mio servitore.

Non abiterà nella mia casa, chi agisce con inganno, *
    chi dice menzogne non starà alla mia presenza.

Sterminerò ogni mattino tutti gli empi del paese, *
    per estirpare dalla città del Signore
        quanti operano il male.

Gloria.

SECONDA ORAZIONE
Signore Gesù, che sei venuto fino a noi perché il popolo da te redento camminasse con integro cuore, infondi nella famiglia che abita la tua casa lo spirito di vera carità perché, alieni da ogni ingiusta parola e da ogni atto superbo, viviamo irreprensibili alla tua presenza, o Figlio di Dio, che vivi e regni nei secoli dei secoli.

INNO
A te, Signore, pontefice eterno,
principe dei pastori,
oggi concorde e lieto
il sacro canto della Chiesa ascende.

Di Pietro a questo tuo servo
affidasti la cattedra,
perché sul mondo brillasse,
guida e maestro dei popoli.

Specchio di vita al gregge,
fu luce al cieco, fu conforto al misero,
provvido padre di tutti,
si fece a tutti servo.

Gesù, che in cielo nella tua gloria
la santità coroni,
fa’ che l’esempio di questa vita
eguale sorte un giorno ci propizi.

Lode si canti al Padre,
lode all’unico Figlio,
lode al divino Spirito
nei secoli risuoni. Amen.

ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE
A Gesù, principe dei pastori, esprimiamo la fedeltà e l’amore del suo gregge:

Tu che hai dato te stesso per la Chiesa fino al sacrificio della vita, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Tu che hai condiviso la nostra esistenza per farti nostro modello, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Tu che hai sperimentato la fatica per santificare la vita e il lavoro degli uomini, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Figlio amato dal Padre celeste, che ci insegni l’amore, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Tu che sei il principio della santità e ci riscatti dai giorni fuggevoli e vani, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Tu che costituisci la nostra speranza di arrivare alla condizione di gloria che non conoscerà alterazioni né tramonto, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Padre nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci esaudisca
Amen.

oppure


La santa Trinità ci salvi e ci benedica
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale

ORA MEDIA

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ORA MEDIA

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.    Alleluia.

INNO

Terza

Tu che invocato ti effondi,
con il Padre e col Figlio unico Dio,
o Spirito, discendi
senza indugio nei cuori.

Gli affetti, i pensieri, la voce
cantino la tua lode;
la tua fiamma divampi
e gli uomini accenda d’amore.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

Sesta

O Dio glorioso, altissimo sovrano,
che i tempi diversi alternando,
orni di dolce chiarità il mattino
e l’infocato meriggio avvampi,

placa la furia delle discordie,
spegni il funesto ardore dell’odio,
dona alle membra sanità e vigore,
agli animi dona la pace.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

Nona

Perpetuo vigore degli esseri,
che eterno e immutabile stai
e la vicenda regoli del giorno
nell’inesausto gioco della luce,

la nostra sera irradia
del tuo vitale splendore;
premia la morte dei giusti
col giorno che non tramonta.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

SALMODIA
Salmo 118,137-144 XVIII (Sade)

Ant. 1 Purissima è, Signore, la tua parola, * il tuo servo la predilige.

Tu sei giusto, Signore, *
e retto nei tuoi giudizi.
Con giustizia hai ordinato le tue leggi *
e con fedeltà grande.

Mi divora lo zelo della tua casa, *
perché i miei nemici dimenticano le tue parole.
Purissima è la tua parola, *
    il tuo servo la predilige.

Io sono piccolo e disprezzato, *
ma non trascuro i tuoi precetti.
La tua giustizia è giustizia eterna *
e verità è la tua legge.

Angoscia e affanno mi hanno colto, *
ma i tuoi comandi sono la mia gioia.
Giusti sono i tuoi insegnamenti per sempre, *
fammi comprendere e avrò la vita.

Gloria.

Ant. 1 Purissima è, Signore, la tua parola, * il tuo servo la predilige.

Salmo 87
I (2-8)

Ant. 2
Signore, Dio della mia salvezza, * davanti a te grido giorno e notte. †

Signore, Dio della mia salvezza, *
    davanti a te grido giorno e notte.
† Giunga fino a te la mia preghiera, *
    tendi l’orecchio al mio lamento.

Io sono colmo di sventure, *
    la mia vita è vicina alla tomba.
Sono annoverato tra quelli
che scendono nella fossa, *
    sono come un morto ormai privo di forza.

È tra i morti il mio giaciglio, *
    sono come gli uccisi stesi nel sepolcro,
dei quali tu non conservi il ricordo *
    e che la tua mano ha abbandonato.

Mi hai gettato nella fossa profonda, *
    nelle tenebre e nell’ombra di morte.
Pesa su di me il tuo sdegno *
e con tutti i tuoi flutti mi sommergi.

Gloria.

Ant. 2 Signore, Dio della mia salvezza, * davanti a te grido giorno e notte.

II (9-19)

Ant. 3 Tutto il giorno ti chiamo, Signore, * verso di te protendo le mie mani.

Hai allontanato da me i miei compagni, *
mi hai reso per loro un orrore.
Sono prigioniero senza scampo; *
si consumano i miei occhi nel patire.

Tutto il giorno ti chiamo, Signore, *
verso di te protendo le mie mani.
Compi forse prodigi per i morti? *
    O sorgono le ombre a darti lode?

Si celebra forse la tua bontà nel sepolcro, *
    la tua fedeltà negli inferi?
Nelle tenebre si conoscono forse i tuoi prodigi, *
    la tua giustizia nel paese dell’oblio?

Ma io a te, Signore, grido aiuto, *
    e al mattino giunge a te la mia preghiera.
Perché, Signore, mi respingi, *
    perché mi nascondi il tuo volto?

Sono infelice e morente dall’infanzia, *
    sono sfinito, oppresso dai tuoi terrori.
Sopra di me è passata la tua ira, *
    i tuoi spaventi mi hanno annientato,

mi circondano come acqua tutto il giorno, *
    tutti insieme mi avvolgono.
Hai allontanato da me amici e conoscenti, *
    mi sono compagne solo le tenebre.

Gloria.

Ant. 3 Tutto il giorno ti chiamo, Signore, * verso di te protendo le mie mani.

Alle altre Ore salmodia complementare


Terza

LETTURA BREVE                2 Cor 1,21-22
Fratelli, è Dio stesso che ci conferma, insieme a voi, in Cristo, e ci ha conferito l’unzione, ci ha impresso il sigillo e ci ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori.

Lampada per i miei passi.
    Lampada per i miei passi, * Signore, è la tua parola.

Luce sul mio cammino.
    Signore, è la tua parola.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
    Lampada per i miei passi, * Signore, è la tua parola.

ORAZIONE
Dio altissimo e immenso, nel tuo Spirito osiamo fiduciosi avvicinarti e chiamarti col nome di padre: in virtù del medesimo Consolatore preserva i nostri giorni dalla colpa e donaci infine l’eredità della gloria. Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Sesta

LETTURA BREVE                Is 55,7
L’empio abbandoni la sua via e l’uomo iniquo i suoi pensieri; ritorni al Signore che avrà misericordia di lui e al nostro Dio che largamente perdona.

Buono e pietoso è il Signore.
Buono e pietoso è il Signore, * è lento all’ira e grande nell’amore.

Non conserva per sempre il suo sdegno.
È lento all’ira e grande nell’amore.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Buono e pietoso è il Signore, * è lento all’ira e grande nell’amore.

ORAZIONE
Dio provvidente e buono, che generosamente partecipi ai poveri le tue ricchezze, rivestici della tua santità, rendi pura la lode dei tuoi servi e accogli pietoso la nostra supplica. Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Nona

LETTURA BREVE                Col 1,19-20
Fratelli, piacque a Dio di fare abitare in Cristo ogni pienezza e per mezzo di lui riconciliare a sé tutte le cose, rappacificando con il sangue della sua croce, cioè per mezzo di lui, le cose che stanno sulla terra e quelle nei cieli.

O Dio, mio re, voglio esaltarti.
    O Dio, mio re, voglio esaltarti * e lodare il tuo nome in eterno.

Ti voglio benedire ogni giorno.
E lodare il tuo nome in eterno.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
    O Dio, mio re, voglio esaltarti * e lodare il tuo nome in eterno.

ORAZIONE
Il tuo popolo, o Dio, non arrossisca mai della croce di Cristo, ma nell’umiliazione del Figlio tuo vinca ogni potere mondano; sicura speranza rinasca negli animi in virtù del trionfo pasquale del Signore, che vive e regna nei secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

VESPRI

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S. MARTINO DI TOURS,
VESCOVO

festa


PRIMI VESPRI
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.

oppure


Signore ascolta la nostra preghiera
E il nostro grido giunga fino a te

RITO DELLA LUCE
Sempre su noi rifulga
il divino splendore.
O Dio, dirigi e rendi feconda
l’opera delle nostre mani.

Guarda benigno i tuoi servi, Signore;
saziaci con la tua grazia.
O Dio, dirigi e rendi feconda
l’opera delle nostre mani.

Sempre su noi rifulga
il divino splendore.
O Dio, dirigi e rendi feconda
l’opera delle nostre mani.

INNO
Martino, soldato intrepido,
spregi gli onori effimeri del mondo
e, consacrando l’armi al vero Re,
miri a più certa corona.

La spada, orrendo strumento di morte,
in servizio d’amore si converte,
e del mantello diviso
lieto si veste il povero.

Lieto si veste il Sovrano del cielo:
Gesù, splendente Signore di gloria,
tra lo stupore degli angeli sfoggia
la dimezzata clamide.

Davanti al santo vescovo
i malati guariscono,
un bacio animoso risana la lebbra,
tornano a vita i morti.

O dolce e forte milite di Cristo,
odi la nostra supplica:
pastore sacro del gregge di Dio,
guidaci verso il regno.

A te la lode, Padre,
e all’unico tuo Figlio
con lo Spirito santo
negli infiniti secoli. Amen.

NOTIZIA DEL SANTO
Martino nacque verso il 316 nell’odierna Ungheria da genitori pagani e compì i suoi studi a Pavia. Avviato dal padre alla carriera militare, rimase nell’esercito fino all’anno 354. Intanto, dopo essere stato a lungo catecumeno e aver dato prova di coerenza cristiana e di amore verso i poveri, nella Pasqua del 339 aveva ricevuto il battesimo.
Lasciate le armi, in Gallia sotto la guida di sant’Ilario di Poitiers si consacrò totalmente a Dio nella professione monastica. Fu anche nelle nostre terre e alle porte di Milano condusse vita eremitica. Cacciato dal vescovo ariano Aussenzio, ritornò a Poitiers e nel 360 fu ordinato sacerdote.
Nel 371 fu eletto alla sede episcopale di Tours e per ventisei anni curò con grande zelo il suo gregge. Combatté energicamente il culto degli idoli, si oppose all’ingiustizia, difese i deboli, aiutò i poveri, attese con impegno alla formazione del clero, fondò monasteri. Morì l’8 novembre 397 e l’11 novembre fu solennemente deposto nel sepolcro. Da quel giorno il popolo cristiano, e specialmente la gente dei campi, anche nelle nostre regioni, ha sempre nutrito grande venerazione per san Martino, soldato, monaco, vescovo, evangelizzatore e amico dei miseri.

SALMODIA

Ant.
Dicevano i discepoli al beato Martino: «Tu ci abbandoni, padre? Desolati ci lasci? * Temiamo che il tuo gregge venga straziato da lupi rapaci.

Salmo 8

O Signore, nostro Dio, †
quanto è grande il tuo nome
su tutta la terra: *
    sopra i cieli si innalza la tua magnificenza.

Con la bocca dei bimbi e dei lattanti †
affermi la tua potenza contro i tuoi avversari, *
per ridurre al silenzio nemici e ribelli.

Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita, *
la luna e le stelle che tu hai fissate,
che cosa è l’uomo perché te ne ricordi *
e il figlio dell’uomo perché te ne curi?

Eppure l’hai fatto poco meno degli angeli, *
di gloria e di onore lo hai coronato:
gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, *
tutto hai posto sotto i suoi piedi;
   
tutti i greggi e gli armenti, *
tutte le bestie della campagna;
Gli uccelli del cielo e i pesci del mare, *
che percorrono le vie del mare.

O Signore, nostro Dio, *
quanto è grande il tuo nome
su tutta la terra!

Salmo 133

Ecco, benedite il Signore, *
    voi tutti, servi del Signore;

voi che state nella casa del Signore *
    durante le notti.

Alzate le mani verso il tempio *
    e benedite il Signore.

Da Sion ti benedica il Signore, *
    che ha fatto cielo e terra.

Salmo 116

Lodate il Signore, popoli tutti, *
    voi tutte, nazioni, dategli gloria;

perché forte è il suo amore per noi *
    e la fedeltà del Signore dura in eterno.

Gloria.

Ant. Dicevano i discepoli al beato Martino: «Tu ci abbandoni, padre? Desolati ci lasci? * Temiamo che il tuo gregge venga straziato da lupi rapaci.

PRIMA ORAZIONE
Ascolta il tuo popolo, o Dio, che è sottomesso a te con tutto il cuore, e difendilo sempre per la preghiera del vescovo san Marino; così, aiutato e protetto nella vita del corpo e dello spirito, tenda ardentemente alla mèta rivelatagli dalla fede e ottenga il compimento della sua giusta speranza. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

CANTICO DELLA BEATA VERGINE
                            Cantico    Lc 1,46-55

Ant. Martino, povero e piccolo servo del Signore, ricco di meriti varca la soglia del regno; * e, lietamente accolto nel seno di Abramo, con canti celestiali viene onorato dagli angeli.

L'anima mia magnifica il Signore *
    e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *
    D'ora in poi tutte le generazioni
        mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *
    e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
    si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
    ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
    ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *
    ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
    ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *
    ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria.

L’anima mia *
    magnifica il Signore.

Ant. Martino, povero e piccolo servo del Signore, ricco di meriti varca la soglia del regno; * e, lietamente accolto nel seno di Abramo, con canti celestiali viene onorato dagli angeli.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

SECONDA ORAZIONE
O Dio, che hai fatto risplendere la tua gloria nella vita e nella morte del vescovo san Martino, rinnova in noi le meraviglie della tua grazia perché né in morte né in vita ci separiamo mai dal tuo amore. Per Cristo nostro Signore.

SALLENDA IN ONORE DEL SANTO
Io sono il buon pastore, dice il Signore Gesù,
che per le sue pecore dona la vita.
    Gloria al Padre e al Figlio
    e allo Spirito santo.
    Come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.
Io sono il buon pastore, dice il Signore Gesù,
che per le sue pecore dona la vita
                           
Orazione
Padre, che hai eletto il vescovo san Martino come segno e strumento della tua carità e del tuo disegno di salvezza, dona alla Chiesa in virtù della sua intercessione di risplendere davanti a tutti come una felice comunione di amore e di pace. Per Cristo nostro Signore.

INTERCESSIONI
Riconoscenti verso il Padre, che mediante il ministero dei sacerdoti conserva e accresce la fede nella sua Chiesa, fiduciosamente diciamo:
Pastore eterno, ascoltaci.

Aiuta i ministri della Chiesa a ricercare quelli che si sono allontanati da te,
perché gli erranti possano ritornare sulla strada della vita.

Tu che ci hai inviato dei santi pastori, perché la nostra carità potesse ravvivarsi,
sii vicino a coloro che nella comunità cristiana esercitano il servizio dell’autorità.

Tu che hai chiamato a verità i popoli per l’opera degli apostoli del tuo Figlio,
dona slancio e tenacia ai missionari, perché portino in tutto il mondo la luce del vangelo.

Sostieni con il vigore dello Spirito il nostro vescovo e i suoi collaboratori,
perché siano una cosa sola e siano accolti come mandati da te.

Tu che apri le porte del regno a chi è stato fedele alla missione a lui affidata,
introduci nella tua pace i vescovi e i presbiteri defunti.

Sull’esempio dei santi pastori, sorretti dalla fede osiamo dire:
Padre Nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci custodisca
Amen.

oppure


La santa Trinità ci salvi e ci benedica
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale

COMPIETA

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COMPIETA

Convertici, Dio, nostra salvezza.
E placa il tuo sdegno verso di noi.
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.    Alleluia.

INNO
Di tenebra la terra ormai si ammanta:
quasi una dolce morte
scende sui corpi spossati,
che alla luce del giorno rivivranno.

Cristo Signore, luce vera, vita,
salva i tuoi servi;
l’oscura inerzia del sonno
non si tramuti nell’esilio eterno.

Nessuna forza del male
ci vinca nella notte:
tu che ci doni il riposo,
veglia su chi ti implora.

A te, Gesù, sia gloria
che sei nato da vergine,
con il Padre e lo Spirito
nella distesa dei secoli. Amen.

SALMODIA
Salmo 142,1-11

Ant. Insegnami a compiere il tuo volere, * perché sei tu il mio Dio.

Signore, ascolta la mia preghiera,
    porgi l'orecchio alla mia supplica,
        tu che sei fedele, *
    e per la tua giustizia rispondimi.

Non chiamare in giudizio il tuo servo: *
    nessun vivente davanti a te è giusto.

Il nemico mi perseguita, *
    calpesta a terra la mia vita,
mi ha relegato nelle tenebre *
    come i morti da gran tempo.

In me languisce il mio spirito, *
    si agghiaccia il mio cuore.

Ricordo i giorni antichi,
    ripenso a tutte le tue opere, *
    medito sui tuoi prodigi.

A te protendo le mie mani, *
    sono davanti a te come terra riarsa.
Rispondimi presto, Signore, *
    viene meno il mio spirito.

Non nascondermi il tuo volto, *
    perché non sia come chi scende nella fossa.
Al mattino fammi sentire la tua grazia, *
    poiché in te confido.

Fammi conoscere la strada da percorrere, *
    perché a te si innalza l'anima mia.
Salvami dai miei nemici, Signore, *
    a te mi affido.

Insegnami a compiere il tuo volere,
    perché sei tu il mio Dio. *
    Il tuo spirito buono mi guidi in terra piana.

Per il tuo nome, Signore, fammi vivere, *
    liberami dall'angoscia, per la tua giustizia.

Gloria.

Ant. Insegnami a compiere il tuo volere, * perché sei tu il mio Dio.

LETTURA BREVE                1Pt 5,8-9
Fratelli, siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede.

A quanti invocano il Signore.
    A quanti invocano il Signore, * egli si fa vicino.

Appaga il desiderio di quelli che lo temono.
    Egli si fa vicino.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
    A quanti invocano il Signore, * egli si fa vicino.

CANTICO DI SIMEONE           
                            Cantico    Lc 2,29-32

Ant. Siate temperanti e vigilate, * perché il vostro nemico come leone ruggente si aggira, cercando chi divorare.

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *
    vada in pace secondo la tua parola;

perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *
    preparata da te davanti a tutti i popoli,

luce per illuminare le genti *
    e gloria del tuo popolo Israele.

Gloria.

Ant. Siate temperanti e vigilate, * perché il vostro nemico come leone ruggente si aggira, cercando chi divorare.

ORAZIONE
Illumina, Padre, la nostra notte e dona ai tuoi servi un riposo senza colpa; incolumi al nuovo giorno ci conducano gli angeli e ci ridestino alla tua luce. Per Cristo nostro Signore.
 
ANTIFONA ALLA B.V. MARIA
Ave, regina dei cieli,
ave, signora degli angeli;
porta e radice di salvezza,
rechi nel mondo la luce.
Godi, vergine gloriosa,
bella fra tutte le donne;
salve, o tutta santa,
prega per noi Cristo Signore.

Prima della conclusione si può lodevolmente inserire un breve esame di coscienza.



CONCLUSIONE
Dormiamo in pace.
Vigiliamo in Cristo.