27 Giugno
S. Arialdo, diacono e martire
27 Giugno 2020UFFICIO DELLE LETTURE
UFFICIO DELLE LETTURE
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
INNO
Il gallo annunzia il giorno,
chiama la nuova luce:
il Signore dei cuori
in questo caso ci dèsta alla vita,
e dice: «Su! Scotete ogni torpore,
ogni pigrizia fugga,
in opere vegliate di giustizia:
vicino è il mio ritorno».
Quando l’alba rosseggia ad oriente,
intenti alla fatica
trovi i tuoi servi e ravvivi
la luminosa speranza.
O Figlio, nato prima d’ogni aurora,
col tuo vitale chiarore disperdi
l’ottenebrante sonno dello spirito;
la tua pietà ci sciolga da ogni male.
O Re d’amore, gloria
a te cantiamo e al Padre,
nell’unità del Paraclito
per la distesa dei secoli. Amen.
O misteriosa fonte dell’essere
che le bellezze del mondo hai creato
e hai dato fine all’opera
nella quiete del settimo giorno,
a te i solerti figli
pur nel riposo anelino
e nella vita innocente contemplino
la serena letizia del tuo volto.
O, se ingrati peccammo,
amaro pianto lavi il nostro errore,
sì che non ci impauri, o Dio pietoso,
l’ora del tuo giudizio.
Accogli, Padre, la nostra preghiera
per Gesù Cristo che regna
con te e con lo Spirito Santo
negli infiniti secoli. Amen.
CANTICO DEI TRE GIOVANI Cfr. Dn 3,52-56
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto il tuo nome glorioso e santo, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto sei tu sul trono del tuo regno, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi †
e siedi sui cherubini *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli, amen, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
SALMODIA
Cantico Es 15,1-4a.8-13.17-18
Ant. 1 Il Signore ha gettato in mare cavallo e cavaliere, * ha liberato Israele suo popolo dal giogo della schiavitù.
«Voglio cantare in onore del Signore: †
perché ha mirabilmente trionfato, *
ha gettato in mare cavallo e cavaliere.
Mia forza e mio canto è il Signore, *
egli mi ha salvato.
È il mio Dio e lo voglio lodare, *
è il Dio di mio padre e lo voglio esaltare!
Dio è prode in guerra, *
si chiama Signore.
I carri del faraone e il suo esercito *
li ha gettati in mare.
Al soffio della tua ira si accumularono le acque, †
si alzarono le onde come un argine, *
si rappresero gli abissi in fondo al mare.
Il nemico aveva detto: «Inseguirò, raggiungerò, †
spartirò il bottino, se ne sazierà la mia brama; *
sfodererò la spada, li conquisterà la mia mano!».
Soffiasti con il tuo alito: li coprì il mare, *
sprofondarono come piombo in acque profonde.
Chi è come te fra gli dèi, *
chi è come te, maestoso in santità, Signore?
Chi è come te, tremendo nelle imprese, *
operatore di prodigi?
Stendesti la destra: *
li inghiottì la terra.
Guidasti con il tuo favore
questo popolo che hai riscattato, *
lo conducesti con forza alla tua santa dimora.
Lo fai entrare *
e lo pianti sul monte della tua promessa,
luogo che per tua sede, Signore, hai preparato, *
santuario che le tue mani, Signore, hanno fondato.
Il Signore regna *
in eterno e per sempre!
Gloria.
Ant. 1 Il Signore ha gettato in mare cavallo e cavaliere, * ha liberato Israele suo popolo dal giogo della schiavitù.
Salmo 77,40-72
IV (40-55)
Ant. 2 Dio fece dimorare nelle loro tende * le tribù di Israele.
Quante volte si ribellarono a lui nel deserto, *
lo contristarono in quelle solitudini!
Sempre di nuovo tentavano Dio, *
esasperavano il Santo di Israele.
Non si ricordavano più della sua mano, *
del giorno che li aveva liberati dall’oppressore,
quando operò in Egitto i suoi prodigi, *
i suoi portenti nei campi di Tanis.
Egli mutò in sangue i loro fiumi *
e i loro ruscelli, perché non bevessero.
Mandò tafàni a divorarli *
e rane a molestarli.
Diede ai bruchi il loro raccolto, *
alle locuste la loro fatica.
Distrusse con la grandine le loro vigne, *
i loro sicomori con la brina.
Consegnò alla grandine il loro bestiame, *
ai fulmini i loro greggi.
Scatenò contro di essi la sua ira ardente, †
la collera, lo sdegno, la tribolazione, *
e inviò messaggeri di sventure.
Diede sfogo alla sua ira: †
non li risparmiò dalla morte *
e diede in preda alla peste la loro vita.
Colpì ogni primogenito in Egitto, *
nelle tende di Cam la primizia del loro vigore.
Fece partire come gregge il suo popolo *
e li guidò come branchi nel deserto.
Li condusse sicuri e senza paura *
e i loro nemici li sommerse il mare.
Li fece salire al suo luogo santo, *
al monte conquistato dalla sua destra.
Scacciò davanti a loro i popoli *
e sulla loro eredità gettò la sorte,
facendo dimorare nelle loro tende *
le tribù di Israele.
Gloria.
Ant. 2 Dio fece dimorare nelle loro tende * le tribù di Israele.
V (56-72)
Ant. 3 Egli scelse Davide suo servo * per pascere Israele sua eredità.
Ma ancora lo tentarono, †
si ribellarono a Dio, l’Altissimo, *
non obbedirono ai suoi comandi.
Sviati, lo tradirono come i loro padri, *
fallirono come un arco allentato.
Lo provocarono con le loro alture *
e con i loro idoli lo resero geloso.
Dio, all’udire, ne fu irritato *
e respinse duramente Israele.
Abbandonò la dimora di Silo, *
la tenda che abitava tra gli uomini.
Consegnò in schiavitù la sua forza, *
la sua gloria in potere del nemico.
Diede il suo popolo in preda alla spada *
e contro la sua eredità si accese d’ira.
Il fuoco divorò il fiore dei suoi giovani, *
le sue vergini non ebbero canti nuziali.
I suoi sacerdoti caddero di spada *
e le loro vedove non fecero lamento.
Ma poi il Signore si destò come da un sonno, *
come un prode assopito dal vino.
Colpì alle spalle i suoi nemici, *
inflisse loro una vergogna eterna.
Ripudiò le tende di Giuseppe, *
non scelse la tribù di Efraim;
ma elesse la tribù di Giuda, *
il monte Sion che egli ama.
Costruì il suo tempio alto come il cielo *
e come la terra stabile per sempre.
Egli scelse Davide suo servo *
e lo trasse dagli ovili delle pecore.
Lo chiamò dal seguito delle pecore madri †
per pascere Giacobbe suo popolo, *
la sua eredità Israele.
Fu per loro pastore dal cuore integro *
e li guidò con mano sapiente.
Gloria.
Ant. 3 Egli scelse Davide suo servo * per pascere Israele sua eredità.
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.
Tu sei benedetto, Signore.
Amen.
PRIMA LETTURA 1 Sam 4,1-18
Dal primo libro di Samuele
La parola di Samuele si rivolse a tutto Israele.
In quei giorni i Filistei si radunarono per combattere contro Israele. Allora Israele scese in campo a dar battaglia ai Filistei. Essi si accamparono presso Eben-Ezer mentre i Filistei s’erano accampati in Afèk. I Filistei si schierarono per attaccare Israele e la battaglia divampò, ma Israele ebbe la peggio di fronte ai Filistei e caddero sul campo, delle loro schiere, circa quattromila uomini.
Quando il popolo fu rientrato nell’accampamento, gli anziani d’Israele si chiesero: «Perché ci ha percossi oggi il Signore di fronte ai Filistei? Andiamo a prenderci l’arca del Signore a Silo, perché venga in mezzo a noi e ci liberi dalle mani dei nostri nemici». Il popolo mandò subito a Silo a prelevare l’arca del Dio degli eserciti che siede sui cherubini: c’erano con l’arca di Dio i due figli di Eli, Ofni e Finees. Non appena l’arca del Signore giunse all’accampamento, gli Israeliti elevarono un urlo così forte che ne tremò la terra. Anche i Filistei udirono l’eco di quell’urlo e dissero: «Che significa il risuonare di quest’urlo così forte nell’accampamento degli Ebrei?». Poi vennero a sapere che era arrivata nel loro campo l’arca del Signore. I Filistei ne ebbero timore e si dicevano: «È venuto il loro Dio nel loro campo!», ed esclamavano: «Guai a noi, perché non è stato così né ieri né prima. Guai a noi! Chi ci libererà dalle mani di queste divinità così potenti? Queste divinità hanno colpito con ogni piaga l’Egitto nel deserto. Risvegliate il coraggio e siate uomini, o Filistei, altrimenti sarete schiavi degli Ebrei, come essi sono stati vostri schiavi. Siate uomini dunque e combattete!». Quindi i Filistei attaccarono battaglia, Israele fu sconfitto e ciascuno fu costretto a fuggire nella sua tenda. La strage fu molto grande: dalla parte d’Israele caddero tremila fanti. In più l’arca di Dio fu presa e i due figli di Eli, Ofni e Finees, morirono.
Uno della tribù di Beniamino fuggì dalle file e venne a Silo il giorno stesso, con le vesti stracciate e polvere sul capo. Mentre giungeva, ecco Eli stava sul sedile presso la porta e scrutava la strada di Mizpa, perché aveva il cuore in ansia per l’arca di Dio. Venne dunque l’uomo e diede l’annuncio in città e tutta la città alzò lamenti. Eli, sentendo il rumore delle grida, si chiese: «Che sarà questo grido di tumulto?». Intanto l’uomo si avanzò in gran fretta e narrò a Eli ogni cosa. Eli era vecchio di novantotto anni, aveva gli occhi rigidi e non poteva più vedere. Disse dunque quell’uomo a Eli: «Sono giunto dal campo. Sono fuggito oggi dalle schiere dei combattenti». Eli domandò: «Che è dunque accaduto, figlio mio?». Rispose il messaggero: «Israele è fuggito davanti ai Filistei e nel popolo v’è stata grande strage; inoltre i tuoi due figli Ofni e Finees sono morti e l’arca di Dio è stata presa!». Appena ebbe accennato all’arca di Dio, Eli cadde all’indietro dal sedile sul lato della porta, batté la nuca e morì, perché era vecchio e pesante. Egli aveva giudicato Israele per quarant’anni.
RESPONSORIO
Dimenticarono le opere del Signore,
e li dominarono i loro avversari.
Pure, egli guardò alla loro angoscia
e si ricordò della sua alleanza.
Per la loro iniquità furono abbattuti;
pure, egli guardò alla loro angoscia
e si ricordò della sua alleanza.
SECONDA LETTURA
Dalla vita di sant’Arialdo del beato Andrea, abate.
Come possono attestare tutti quanti sono vissuti in familiarità con Arialdo, la sua aspirazione e il suo impegno incessante non tendeva ad altro che a mettere in pratica tutto quanto leggeva nei sacri testi.
Era talmente generoso che spesso quelli che dimoravano abitualmente con lui dicevano: Se questi avesse una cassa piena d'oro e ci fossero dei poveri che ne richiedessero, certamente in un solo giorno darebbe via tutto. E infatti quando passava per qualche luogo, se incontrava dei poveri che gli domandavano di dar loro qualche cosa, dal momento che non aveva mai del denaro proprio, subito ne chiedeva a quanti lo accompagnavano e così con cuore compassionevole soddisfaceva le necessità dei bisognosi.
Amava la purezza del cuore e del corpo, e restava sveglio e vigile fino alla metà della notte; trascorreva poi molte notti fino al cantò del gallo pregando e leggendo e studiando i piani, in compagnia con altri fedeli, per distruggere l'efesia simoniaca.
Condannava aspramente l'uso, dovuto alla gola, che chierici e laici carnali avevano di anticipare all'ora di nona del sabato santo la celebrazione dell'eucaristia e dei battesimi, che si deve compiere nella notte di Pasqua.
Non riuscendo a ottenere questo dagli altri, provvedeva a se stesso.
Mentre tutta la città era intenta al pranzo, egli con alcuni fratelli aspettava digiuno la notte e insieme con loro si ritirava in un luogo appartato chiamato Nemus.
Vi si trova ancora una chiesa costruita e dedicata, secondo la tradizione, dal beato Ambrogio, dove il santo, lontano dal tumulto del popolo, era solito soggiornare e dettare i suoi libri.
Qui l'uomo di Dio trascorreva quella notte e con i fratelli innalzava a Dio le dovute lodi.
Non voleva mai bere da solo né mangiare senza la compagnia di chierici poveri né uscire in città senza quanti facevano parte del suo sodalizio.
Nei giorni di digiuno non celebrava mai le feste dei santi; e, inversamente, nelle solennità non restava in ginocchio, non digiunava e non permetteva a quelli che abitavano con lui di digiunare.
Aborriva da quel triduo di digiuno durante il santo tempo pasquale, che, in contrasto con gli insegnamenti dei santi antichi, si era recentemente introdotto nell'uso.
LAUS ANGELORUM MAGNA (laudabiliter)
Gloria a Dio nell’alto dei cieli, *
e pace in terra agli uomini di buona volontà.
Noi ti lodiamo, ti eleviamo un inno, *
ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo.
Ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, *
Signore Dio, Re del cielo.
Dio Padre onnipotente, *
Gesù Cristo e Spirito Santo.
Signore Dio, *
Figlio del Padre.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, *
accogli la nostra supplica.
Tu che siedi alla destra del Padre, *
abbi pietà di noi.
Sii tu la nostra guida e il nostro aiuto: *
Salvaci, rendici puri, conservaci nella tua pace.
Liberaci dai nemici *
e dalle tentazioni.
Perché tu solo il santo,
tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, *
nella gloria di Dio Padre con lo Spirito Santo.
Ogni giorno ti benediciamo, *
e lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore, *
di custodirci senza peccato.
Benedetto sei tu, Signore; *
mostrami il tuo volere.
Vedi la mia miseria e la mia pena *
e perdona tutti i miei peccati.
Dalle mie labbra fiorisca la lode, *
la lode al nostro Dio.
Possa io vivere per lodarti: *
mi aiutino i tuoi giudizi.
Come pecora smarrita vado errando; *
cerca il tuo servo
perché non ho dimenticato i tuoi comandamenti.
Presto ci venga incontro la tua misericordia, †
perché siamo troppo infelici: *
aiutaci, Dio, nostra salvezza.
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri, *
degno di lode e di gloria nei secoli. Amen.
ORAZIONE
Dio forte ed eterno, eredità dei santi e corona dei martiri, guarda benevolo ai doni che ti presentiamo nella memoria del diacono Arialdo e rendi irreprensibile il ministero col quale ti offriamo il sacrificio immacolato. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.
CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.
LODI MATTUTINE
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O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
CANTICO DI ZACCARIA
Cantico Lc 1,68-79
Ant. Arialdo, onore di tutti i leviti, la sua candida stola imporporò nel sangue * e l’unità del gregge con animosa fermezza predicò nella vita, consacrò nella morte.
Benedetto il Signore Dio d’Israele, *
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi una salvezza potente *
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva promesso *
per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:
salvezza dai nostri nemici, *
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo *
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
nella remissione dei suoi peccati,
grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge
per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
e nell’ombra della morte
e dirigere i nostri passi *
sulla via della pace».
Gloria.
Ant. Arialdo, onore di tutti i leviti, la sua candida stola imporporò nel sangue * e l’unità del gregge con animosa fermezza predicò nella vita, consacrò nella morte.
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.
PRIMA ORAZIONE
Preghiamo. (pausa di preghiera silenziosa)
Dio forte ed eterno, eredità dei santi e corona dei martiri, guarda benevolo ai doni che ti presentiamo nella memoria del diacono Arialdo e rendi irreprensibile il ministero col quale ti offriamo il sacrificio immacolato. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.
SALMODIA
Cantico Ez 36,24-28
Ant. 1 Quando mostrerò tra voi la mia santità, vi radunerò da tutta la terra; * vi darò un cuore nuovo.
Vi prenderò dalle genti, †
vi radunerò da ogni terra *
e vi condurrò sul vostro suolo.
Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; †
io vi purificherò da tutte le vostre sozzure *
e da tutti i vostri idoli;
vi darò un cuore nuovo, *
metterò dentro di voi uno spirito nuovo,
toglierò da voi il cuore di pietra *
e vi darò un cuore di carne.
Porrò il mio spirito dentro di voi †
e vi farò vivere secondo i miei precetti *
e vi farò osservare e mettere in pratica le mie leggi.
Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri; †
voi sarete il mio popolo *
e io sarò il vostro Dio.
Gloria.
Ant. 1 Quando mostrerò tra voi la mia santità, vi radunerò da tutta la terra; * vi darò un cuore nuovo.
Salmi Laudativi
Ant. 2 Dalla bocca dei bimbi, Signore, * riveli la tua gloria.
Sal 8
O Signore, nostro Dio, †
quanto è grande il tuo nome su tutta la terra: *
sopra i cieli si innalza la tua magnificenza.
Con la bocca dei bimbi e dei lattanti †
affermi la tua potenza contro i tuoi avversari, *
per ridurre al silenzio nemici e ribelli.
Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita, *
la luna e le stelle che tu hai fissate,
che cosa è l’uomo perché te ne ricordi *
e il figlio dell’uomo perché te ne curi?
Eppure l’hai fatto poco meno degli angeli, *
di gloria e di onore lo hai coronato:
gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, *
tutto hai posto sotto i suoi piedi;
tutti i greggi e gli armenti, *
tutte le bestie della campagna;
Gli uccelli del cielo e i pesci del mare, *
che percorrono le vie del mare.
O Signore, nostro Dio, *
quanto è grande il tuo nome su tutta la terra!
Sal 116
Lodate il Signore, popoli tutti, *
voi tutte, nazioni, dategli gloria;
perché forte è il suo amore per noi *
e la fedeltà del Signore dura in eterno.
Gloria.
Ant. 2 Dalla bocca dei bimbi, Signore, * riveli la tua gloria.
Salmo diretto Sal 91
È bello dar lode al Signore *
e cantare al tuo nome, o Altissimo,
annunziare al mattino il tuo amore, *
la tua fedeltà lungo la notte,
sull’arpa a dieci corde e sulla lira, *
con canti sulla cetra.
Poiché mi rallegri, Signore, con le tue meraviglie, *
esulto per l’opera delle tue mani.
Come sono grandi le tue opere, Signore, *
quanto profondi i tuoi pensieri!
L’uomo insensato non intende *
e lo stolto non capisce:
se i peccatori germogliano come l’erba *
e fioriscono tutti i malfattori,
li attende una rovina eterna: *
ma tu sei l’eccelso per sempre, o Signore.
Ecco, i tuoi nemici, o Signore, †
ecco, i tuoi nemici periranno, *
saranno dispersi tutti i malfattori.
Tu mi doni la forza di un bufalo, *
mi cospargi di olio splendente.
I miei occhi disprezzeranno i miei nemici, †
e contro gli iniqui che mi assalgono *
i miei orecchi udranno cose infauste.
Il giusto fiorirà come palma, *
crescerà come cedro del Libano;
piantati nella casa del Signore, *
fioriranno negli atri del nostro Dio.
Nella vecchiaia daranno ancora frutti, *
saranno vegeti e rigogliosi,
per annunziare quanto è retto il Signore: *
mia roccia, in lui non c’è ingiustizia.
Gloria.
SECONDA ORAZIONE
Sollevaci, Dio onnipotente, dall’umiliazione e dalla sventura e donaci di esultare per l’opera delle tue mani: così noi, come palme piantate nella dimora divina, fioriremo di fede, di speranza, di carità negli atri del tuo santuario. Per Cristo nostro Signore.
INNO
Martire santo di Dio,
discepolo vero di Cristo Signore,
che nel tuo sangue hai vinto
e sei beato nei cieli,
dal trono tuo di gloria
prega per noi che peccammo,
vinci il contagio del male,
allevia la nostra tristezza.
Tu che, sciolto dal corpo di morte,
libero e lieto vivi,
brucia ogni oscuro vincolo
alla fiamma divina dell’amore.
A Dio Padre sia gloria
e all’unico suo Figlio
con lo Spirito santo
negli infiniti secoli. Amen.
ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE
A Cristo, morto e risorto, unica ragione della nostra vita, si levi la voce dei redenti:
Gesù, vero Dio, che ti sei umiliato nell’obbedienza, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Vittima sacra, che hai effuso il tuo sangue sull’altare della croce, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Figlio di Dio, fortezza dei martiri, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Signore, che hai sofferto e sei stato riconosciuto re dell’universo, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Salvatore crocifisso, che sei stato assunto nella gloria, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Sposo della Chiesa, che sempre le sei vicino, Kyrie eleison.
Kyrie eleison.
Padre nostro.
CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci esaudisca.
Amen.
La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
Amen.
ORA MEDIA
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O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
INNO
Terza
Tu che invocato ti effondi,
con il Padre e col Figlio unico Dio,
o Spirito, discendi
senza indugio nei cuori.
Gli affetti, i pensieri, la voce
cantino la tua lode;
la tua fiamma divampi
e gli uomini accenda d’amore.
Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.
Sesta
O Dio glorioso, altissimo sovrano,
che i tempi diversi alternando,
orni di dolce chiarità il mattino
e l’infocato meriggio avvampi,
placa la furia delle discordie,
spegni il funesto ardore dell’odio,
dona alle membra sanità e vigore,
agli animi dona la pace.
Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.
Nona
Perpetuo vigore degli esseri,
che eterno e immutabile stai
e la vicenda regoli del giorno
nell’inesausto gioco della luce,
la nostra sera irradia
del tuo vitale splendore;
premia la morte dei giusti
col giorno che non tramonta.
Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.
SALMODIA
Salmo 118,169-176 XXII (Tau)
Ant. 1 La tua mano ci salvi, Signore.
Giunga il mio grido fino a te, Signore, *
fammi comprendere secondo la tua parola.
Venga al tuo volto la mia supplica, *
salvami secondo la tua promessa.
Scaturisca dalle mie labbra la tua lode, *
poiché mi insegni i tuoi voleri.
La mia lingua canti le tue parole, *
perché sono giusti tutti i tuoi comandamenti.
Mi venga in aiuto la tua mano, *
poiché ho scelto i tuoi precetti.
Desidero la tua salvezza, Signore, *
e la tua legge è tutta la mia gioia.
Possa io vivere e darti lode, *
mi aiutino i tuoi giudizi.
Come pecora smarrita vado errando; †
cerca il tuo servo, *
perché non ho dimenticato i tuoi comandamenti.
Gloria.
Ant. 1 La tua mano ci salvi, Signore.
Salmo 103
I (1-18)
Ant. 2 Signore, mio Dio, quanto sei grande!
Benedici il Signore, anima mia, *
Signore, mio Dio, quanto sei grande!
Rivestito di maestà e di splendore, *
avvolto di luce come di un manto.
Tu stendi il cielo come una tenda, *
costruisci sulle acque la tua dimora,
fai delle nubi il tuo carro, *
cammini sulle ali del vento;
fai dei venti i tuoi messaggeri, *
delle fiamme guizzanti i tuoi ministri.
Hai fondato la terra sulle sue basi, *
mai potrà vacillare.
L’oceano l’avvolgeva come un manto, *
le acque coprivano le montagne.
Alla tua minaccia sono fuggite, *
al fragore del tuo tuono hanno tremato.
Emergono i monti, scendono le valli *
al luogo che hai loro assegnato.
Hai posto un limite alle acque: non lo passeranno, *
non torneranno a coprire la terra.
Fai scaturire le sorgenti nelle valli *
e scorrono tra i monti;
ne bevono tutte le bestie selvatiche *
e gli ònagri estinguono la loro sete.
Al di sopra dimorano gli uccelli del cielo, *
cantano tra le fronde.
Dalle tue alte dimore irrighi i monti, *
con il frutto delle tue opere sazi la terra.
Fai crescere il fieno per gli armenti †
e l’erba al servizio dell’uomo, *
perché tragga alimento dalla terra:
il vino che allieta il cuore dell’uomo; †
l’olio che fa brillare il suo volto *
e il pane che sostiene il suo vigore.
Si saziano gli alberi del Signore, *
i cedri del Libano da lui piantati.
Là gli uccelli fanno il loro nido *
e la cicogna sui cipressi ha la sua casa.
Per i camosci sono le alte montagne, *
le rocce sono rifugio per gli iràci.
Gloria.
Ant. 2 Signore, mio Dio, quanto sei grande!
II (19-35)
Ant. 3 Voglio cantare al Signore finché ho vita, * inneggiare al mio Dio finché esisto.
Per segnare le stagioni hai fatto la luna *
e il sole che conosce il suo tramonto.
Stendi le tenebre e viene la notte *
e vagano tutte le bestie della foresta;
ruggiscono i leoncelli in cerca di preda *
e chiedono a Dio il loro cibo.
Sorge il sole, si ritirano *
e si accovacciano nelle tane.
Allora l’uomo esce al suo lavoro, *
per la sua fatica fino a sera.
Quanto sono grandi, Signore, le tue opere! †
Tutto hai fatto con saggezza, *
la terra è piena delle tue creature.
Ecco il mare spazioso e vasto: †
lì guizzano senza numero *
animali piccoli e grandi.
Lo solcano le navi, *
il Leviatàn che hai plasmato perché in esso si diverta.
Tutti da te aspettano *
che tu dia loro il cibo in tempo opportuno.
Tu lo provvedi, essi lo raccolgono, *
tu apri la mano, si saziano di beni.
Se nascondi il tuo volto, vengono meno, †
togli loro il respiro, muoiono *
e ritornano nella loro polvere.
Mandi il tuo spirito, sono creati, *
e rinnovi la faccia della terra.
La gloria del Signore sia per sempre; *
gioisca il Signore delle sue opere.
Egli guarda la terra e la fa sussultare, *
tocca i monti ed essi fumano.
Voglio cantare al Signore finché ho vita, *
cantare al mio Dio finché esisto.
A lui sia gradito il mio canto; *
la mia gioia è nel Signore.
Scompaiano i peccatori dalla terra †
e più non esistano gli empi. *
Benedici il Signore, anima mia.
Gloria.
Ant. 3 Voglio cantare al Signore finché ho vita, * inneggiare al mio Dio finché esisto.
Terza
LETTURA BREVE Rm 15,13
Fratelli, il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e pace nella fede, perché abbondiate nella speranza per la virtù dello Spirito Santo.
La salvezza del Signore è vicina a chi lo teme.
La salvezza del Signore è vicina a chi lo teme, * e la sua gloria abiterà la nostra terra.
Egli annuncia la pace per il suo popolo.
E la sua gloria abiterà la nostra terra.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
La salvezza del Signore è vicina a chi lo teme, * e la sua gloria abiterà la nostra terra.
ORAZIONE
All’unica sorgente dello Spirito ci hai dissetato, o Dio; ora ci avvinca tutti quella carità che nella tua bontà inaudita hai effuso nei cuori dei figli. Per Cristo nostro Signore.
CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.
Sesta
LETTURA BREVE Ap 3,19-20
«Io tutti quelli che amo li rimprovero e li castigo. Mostrati dunque zelante e ravvediti. Ecco sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me».
Presso il Signore è la misericordia.
Presso il Signore è la misericordia, * grande è presso di lui la redenzione.
L’anima mia spera nel Signore.
Grande è presso di lui la redenzione.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Presso il Signore è la misericordia, * grande è presso di lui la redenzione.
ORAZIONE
Dio, unica guida della nostra vita, che a segno eloquente d’amore ci hai dato la tua legge, concedi ai figli devoti di attendere docili alla tua volontà e di trovare nell’obbedienza la pace e la gioia dello Spirito. Per Cristo nostro Signore.
CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.
Nona
LETTURA BREVE 1 Pt 3,18
Carissimi, Cristo è morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti, per ricondurvi a Dio; messo a morte nella carne, ma reso vivo nello spirito.
Manifesti la tua forza fra le genti.
Manifesti la tua forza fra le genti; * tu sei il Dio che opera meraviglie.
Il tuo braccio ha salvato il tuo popolo.
Tu sei il Dio che opera meraviglie.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Manifesti la tua forza fra le genti; * tu sei il Dio che opera meraviglie.
ORAZIONE
Signore Gesù, che per amore ti sei fatto vittima e hai versato il tuo sangue, dona ai tuoi fratelli di condividere la tua umiliazione e dar compimento col loro dolore alla passione che salva. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.
VESPRI
Torna all'inizioIV DOMENICA
DOPO PENTECOSTE
PRIMI VESPRI
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.
Signore ascolta la nostra preghiera.
E il nostro grido giunga fino a te.
RITO DELLA LUCE
Chi mi segue, ha già vinto le tenebre:
per una strada sicura cammina.
Egli avrà la luce della vita
- dice il Signore -.
Se custodirà la mia parola,
non gusterà la morte.
Egli avrà la luce della vita
- dice il Signore -.
Chi mi segue, ha già vinto le tenebre:
per una strada sicura cammina.
Egli avrà la luce della vita
- dice il Signore -.
INNO
O Trinità beata, unico Dio,
ora che muore il giorno
all’eterna tua luce
accendi i nostri cuori
Ascende a te la lode mattutina,
a te nel vespero il canto:
a te, adoranti, la gloria
eleveremo nei secoli.
A Cristo e al Padre salga la preghiera,
salga allo Spirito del Padre e di Cristo:
unico Dio, Trinità beata,
riscalda del tuo amore chi ti implora. Amen.
SALMODIA
Salmo 141
Ant. 1 Effondo la mia preghiera davanti a te, o Signore: * libera chi ti invoca.
Con la mia voce al Signore grido aiuto, *
con la mia voce supplico il Signore;
davanti a lui effondo il mio lamento, *
al suo cospetto sfogo la mia angoscia.
Mentre il mio spirito vien meno, *
tu conosci la mia via.
Nel sentiero dove cammino *
mi hanno teso un laccio.
Guarda a destra e vedi: *
nessuno mi riconosce.
Non c’è per me via di scampo, *
nessuno ha cura della mia vita.
Io grido a te, Signore; †
dico: Sei tu il mio rifugio, *
sei tu la mia sorte nella terra dei viventi.
Ascolta la mia supplica: *
ho toccato il fondo dell’angoscia.
Salvami dai miei persecutori *
perché sono di me più forti.
Strappa dal carcere la mia vita, *
perché io renda grazie al tuo nome:
i giusti mi faranno corona *
quando mi concederai la tua grazia.
Gloria.
Ant. 1 Effondo la mia preghiera davanti a te, o Signore: * libera chi ti invoca.
Salmo 140, 1-9
Ant. 2 Signore, a te grido, * accorri in mio aiuto. †
Signore, a te grido, accorri in mio aiuto; *
† ascolta la mia voce quando t’invoco.
Come incenso salga a te la mia preghiera, *
le mie mani alzate come sacrificio della sera.
Poni, Signore, una custodia alla mia bocca, *
sorveglia la porta delle mie labbra.
Non lasciare che il mio cuore si pieghi al male †
e compia azioni inique con i peccatori: *
che io non gusti i loro cibi deliziosi.
Mi percuota il giusto e il fedele mi rimproveri, †
ma l’olio dell’empio non profumi il mio capo; *
tra le loro malvagità continui la mia preghiera.
Dalla rupe furono gettati i loro capi, *
che da me avevano udito dolci parole.
Come si fende e si apre la terra, *
le loro ossa furono disperse alla bocca degli inferi.
A te, Signore mio Dio, sono rivolti i miei occhi; *
in te mi rifugio, proteggi la mia vita.
Preservami dal laccio che mi tendono, *
dagli agguati dei malfattori.
Gloria.
Ant. 2 Signore, a te grido, * accorri in mio aiuto.
PRIMA ORAZIONE
Dal sorgere del sole al suo tramonto, degno di canto e di onore, o Dio, è il tuo nome sublime; come nube d’incenso a te salga la nostra preghiera, e col sacrificio della lode vespertina si compia il nostro fedele servizio. Per Gesù Cristo, tuo Figlio nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
CANTICO DELLA BEATA VERGINE
Cantico Lc 1,46-55
Ant. A Cristo nostro Signore degnamente serviamo; * sempre ci rassicuri l’attesa certa dei beni promessi.
L’anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni, *
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri, *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria.
L’anima mia *
magnifica il Signore.
Ant. A Cristo nostro Signore degnamente serviamo; * sempre ci rassicuri l’attesa certa dei beni promessi.
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.
SECONDA ORAZIONE
O Dio forte e misericordioso, tu solo puoi dare ai tuoi figli di servirti in modo lodevole e degno; fa’ che senza inciampo camminiamo verso i beni da te promessi. Per Cristo nostro Signore.
COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO
Cantico Fil 2,6-11
Ant. Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi * e ogni lingua proclami che Gesù è il Signore a gloria di Dio Padre.
Cristo Gesù, pur essendo di natura divina, *
non considerò un tesoro geloso
la sua uguaglianza con Dio;
ma spogliò sé stesso, †
assumendo la condizione di servo *
e divenendo simile agli uomini;
apparso in forma umana, umiliò sé stesso †
facendosi obbediente fino alla morte *
e alla morte di croce.
Per questo Dio l’ha esaltato *
e gli ha dato il nome
che è al di sopra di ogni altro nome;
perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi †
nei cieli, sulla terra *
e sotto terra;
e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, *
a gloria di Dio Padre.
Gloria.
Ant. Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi * e ogni lingua proclami che Gesù è il Signore a gloria di Dio Padre.
Orazione
Signore Gesù Cristo, che, assumendo la condizione di servo, ti sei umiliato fino alla croce perché su ogni altro fosse esaltato il tuo nome, dona a quanti nel battesimo sono diventati figli di Dio, di proclamare col labbro e col cuore la gloria del Padre e il tuo universale dominio, o Salvatore del mondo, che vivi e regni nei secoli dei secoli.
INTERCESSIONI
Nel giorno che ricorda e celebra il mistero della risurrezione, invochiamo Cristo, nostra salvezza:
In te, Signore, è la nostra gloria.
Tu che hai redento col sangue il tuo popolo,
dona e difendi in tutti, per mezzo della tua Chiesa, la dignità e la libertà di figli di Dio.
Tu che hai costituito Pietro pastore universale del tuo gregge,
assisti il papa e i vescovi, vicari del tuo amore.
Tu che ci hai rivelato la gloria del Padre,
raccogli nell’unità i tuoi figli, perché il mondo riconosca la tua verità.
Tu che hai detto beati coloro che hanno fame e sete di giustizia,
ricordati di chi soffre persecuzione per il tuo regno.
Niente, Signore, ci può separare dalla tua carità:
apri la tua casa ai giusti che sono morti nella tua pace.
Rivolgiamo a Dio Padre l’attenzione del nostro cuore e diciamo, come Gesù ci ha insegnato:
Padre nostro.
CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci custodisca.
Amen.
La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
Amen.
COMPIETA
Torna all'inizioCOMPIETA (dopo i Primi Vespri)
Convertici, Dio, nostra salvezza.
E placa il tuo sdegno verso di noi.
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
INNO
Di tenebra la terra ormai si ammanta:
quasi una dolce morte
scende sui corpi spossati,
che alla luce del giorno rivivranno.
Cristo Signore, luce vera, vita,
salva i tuoi servi:
l’oscura inerzia del sonno
non si tramuti nell’esilio eterno.
Nessuna forza del male
ci vinca nella notte:
tu che ci doni il riposo,
veglia su chi ti implora.
A te Gesù, sia gloria
che sei nato da vergine,
con il Padre e lo Spirito
nella distesa dei secoli. Amen.
SALMODIA
Salmo 4
Ant. Dalle angosce mi hai liberato; * abbi pietà, Signore, e ascoltami.
Quando ti invoco, rispondimi,
Dio, mia giustizia: †
dalle angosce mi hai liberato; *
pietà di me, ascolta la mia preghiera.
Fino a quando, o uomini,
sarete duri di cuore? *
Perché amate cose vane
e cercate la menzogna?
Sappiate che il Signore fa prodigi
per il suo fedele: *
il Signore mi ascolta quando lo invoco.
Tremate e non peccate, *
sul vostro giaciglio riflettete e placatevi.
Offrite sacrifici di giustizia *
e confidate nel Signore.
Molti dicono: “Chi ci farà vedere il bene?”. *
Risplenda su di noi, Signore,
la luce del tuo volto.
Hai messo più gioia nel mio cuore *
di quando abbondano vino e frumento.
In pace mi corico e subito mi addormento: *
tu solo, Signore, al sicuro mi fai riposare.
Gloria.
Ant. Dalle angosce mi hai liberato; * abbi pietà, Signore, e ascoltami.
Salmo 132
Ant. Buono e soave è lodare il Signore.
Ecco quanto è buono e quanto è soave *
che i fratelli vivano insieme!
È come olio profumato sul capo, †
che scende sulla barba,
sulla barba di Aronne, *
che scende sull’orlo della sua veste.
È come rugiada dell’Ermon, *
che scende sui monti di Sion.
Là il Signore dona la benedizione *
e la vita per sempre.
Gloria.
Ant. Buono e soave è lodare il Signore.
LETTURA BREVE Dt 6,4-7
Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore; li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai.
Il mio cuore sia integro.
Il mio cuore sia integro * nei tuoi precetti, Signore.
Perché non resti confuso.
Nei tuoi precetti, Signore.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Il mio cuore sia integro * nei tuoi precetti, Signore.
CANTICO DI SIMEONE
Cantico Lc 2,29-32
Ant. Ora lascia, o Signore, che il tuo servo * vada in pace secondo la tua parola. †
Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *
vada in pace secondo la tua parola;
† perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *
preparata da te davanti a tutti i popoli,
luce per illuminare le genti *
e gloria del tuo popolo Israele.
Gloria.
Ant. Ora lascia, o Signore, che il tuo servo * vada in pace secondo la tua parola.
ORAZIONE
Veglia su noi nella notte imminente, Dio dell’universo; la tua mano ci desti al nuovo giorno perché possiamo celebrare con gioia la risurrezione di Cristo, tuo Figlio, che vive e regna nei secoli dei secoli.
ANTIFONA ALLA B.V. MARIA
Inviolato fiore, purissima Vergine,
porta lucente del cielo,
Madre di Cristo amata, Signora piissima,
odi quest’inno di lode.
Casta la vita scorra, sia limpido l’animo:
così t’implorano i cuori.
Per la tua dolce supplica a noi colpevoli
scenda il perdono di Dio,
Vergine tutta santa, Regina bellissima,
inviolato fiore.
CONCLUSIONE
Dormiamo in pace.
Vigiliamo in Cristo.