Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo
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11 Dicembre

Mercoledì della settimana della IV domenica di Avvento

11 Dicembre 2019

UFFICIO DELLE LETTURE

UFFICIO DELLE LETTURE

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.    Alleluia.


INNO

Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino:


Non sono impallidite ancora in cielo
l’ultime stelle, e già dal sonno, o Dio,
sorge la Chiesa a mattinar lo Sposo
con animo adorante.

Così ci sia donato,
dopo la lunga notte,
di varcare le soglie del tuo regno
inni cantando a te con cuore nuovo.

O Trinità beata,
a te, suprema fonte dell’essere,
il coro dei redenti
leva felice l’inno nei secoli. Amen.

Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore del giorno:


Tu che l’immensa volta del cielo
stupendamente di luce avvampi
e di vaghi colori
adorni la bellezza del creato;

tu che nel quarto giorno hai voluto
il fiammeggiante globo del sole
e l’alternante gioco della luna
e il nitido corso degli astri,

così scandendo nell’ordine il tempo
e misurando le notti
e i giorni e i mesi e gli anni,
ascolta, Padre, la nostra preghiera.

Sciogli l’orrido gelo della colpa,
rischiara il cuore degli uomini,
impreziosisci l’anima
della tua santa grazia.

Noi t’imploriamo, o Dio,
per il tuo Figlio unigenito
che regna con te nei secoli
e con lo Spirito Santo. Amen.

CANTICO DEI TRE GIOVANI        Cfr. Dn 3,52-56
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto il tuo nome glorioso e santo, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu sul trono del tuo regno, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi †
    e siedi sui cherubini *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Come era nel principio e ora e sempre
        nei secoli dei secoli, amen, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

SALMODIA
                            Salmo 102
I (1-7)   

Ant. 1 Il Signore ti corona di grazia * e di misericordia.

Benedici il Signore, anima mia, *
    quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia, *
    non dimenticare tanti suoi benefici.

Egli perdona tutte le tue colpe, *
    guarisce tutte le tue malattie;
salva dalla fossa la tua vita, *
    ti corona di grazia e di misericordia;

egli sazia di beni i tuoi giorni *
    e tu rinnovi come aquila la tua giovinezza.

Il Signore agisce con giustizia *
    e con diritto verso tutti gli oppressi.
Ha rivelato a Mosè le sue vie, *
    ai figli d’Israele le sue opere.

Gloria.

Ant. 1 Il Signore ti corona di grazia * e di misericordia.
   
II (8-16)

Ant. 2 Ricordati, Signore, che noi siamo polvere, * non ripagarci secondo le nostre colpe.

Buono e pietoso è il Signore, *
    lento all’ira e grande nell’amore.
Egli non continua a contestare *
    e non conserva per sempre il suo sdegno.

Non ci tratta secondo i nostri peccati, *
    non ci ripaga secondo le nostre colpe.

Come il cielo è alto sulla terra, *
    così è grande la sua misericordia su quanti lo temono;

come dista l’oriente dall’occidente, *
    così allontana da noi le nostre colpe.
Come un padre ha pietà dei suoi figli, *
    così il Signore ha pietà di quanti lo temono.

Perché egli sa di che siamo plasmati, *
    ricorda che noi siamo polvere.
Come l’erba sono i giorni dell’uomo, *
    come il fiore del campo, così egli fiorisce.

Lo investe il vento e più non esiste *
    e il suo posto non lo riconosce.

Gloria.

Ant. 2 Ricordati, Signore, che noi siamo polvere, * non ripagarci secondo le nostre colpe.

III (17-22)

Ant. 3 Benedite il Signore, voi tutte opere sue.

La grazia del Signore è da sempre, *
    dura in eterno per quanti lo temono.

La sua giustizia per i figli dei figli, †
    per quanti custodiscono la sua alleanza *
    e ricordano di osservare i suoi precetti.

Il Signore ha stabilito nel cielo il suo trono *
    e il suo regno abbraccia l’universo.

Benedite il Signore, voi tutti suoi angeli, †
    potenti esecutori dei suoi comandi, *
    pronti alla voce della sua parola.

Benedite il Signore, voi tutte, sue schiere, *
    suoi ministri, che fate il suo volere.

Benedite il Signore, voi tutte opere sue, †
    in ogni luogo del suo dominio. *
    Benedici il Signore, anima mia.

Gloria.

Ant. 3 Benedite il Signore, voi tutte opere sue.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

Tu sei benedetto, Signore.
Amen.

PRIMA LETTURA                Rt 1,1-22
Dal libro di Rut

Al tempo in cui governavano i giudici, ci fu nel paese una carestia e un uomo di Betlemme di Giuda emigrò nella campagna di Moab, con la moglie e i suoi due figli. Quest’uomo si chiamava Elimèlech, sua moglie Noemi e i suoi due figli Maclon e Chilion; erano Efratei di Betlemme di Giuda. Giunti nella campagna di Moab, vi si stabilirono. Poi Elimèlech, marito di Noemi, morì ed essa rimase con i due figli. Questi sposarono donne di Moab, delle quali una si chiamava Orpa e l’altra Rut. Abitavano in quel luogo da circa dieci anni, quando anche Maclon e Chilion morirono tutti e due e la donna rimase priva dei suoi due figli e del marito.
Allora si alzò con le sue nuore per andarsene dalla campagna di Moab, perché aveva sentito dire che il Signore aveva visitato il suo popolo, dandogli pane. Partì dunque con le due nuore da quel luogo e mentre era in cammino per tornare nel paese di Giuda Noemi disse alle due nuore: «Andate, tornate ciascuna a casa di vostra madre; il Signore usi bontà con voi, come voi avete fatto con quelli che sono morti e con me! Il Signore conceda a ciascuna di voi di trovare riposo in casa di un marito». Essa le baciò, ma quelle piansero ad alta voce e le dissero: «No, noi verremo con te al tuo popolo». Noemi rispose: «Tornate indietro, figlie mie! Perché verreste con me? Ho io ancora figli in seno, che possano diventare vostri mariti? Tornate indietro, figlie mie, andate! Io sono troppo vecchia per avere un marito. Se dicessi: Ne ho speranza, e se anche avessi un marito questa notte e anche partorissi figli, vorreste voi aspettare che diventino grandi e vi asterreste per questo dal maritarvi? No, figlie mie; io sono troppo infelice per potervi giovare, perché la mano del Signore è stesa contro di me». Allora esse alzarono la voce e piansero di nuovo; Orpa baciò la suocera e partì, ma Rut non si staccò da lei. Allora Noemi le disse: «Ecco, tua cognata è tornata al suo popolo e ai suoi dèi; torna indietro anche tu, come tua cognata». Ma Rut rispose: «Non insistere con me perché ti abbandoni e torni indietro senza di te; perché dove andrai tu andrò anch’io; dove ti fermerai mi fermerò; il tuo popolo sarà il mio popolo e il tuo Dio sarà il mio Dio; dove morirai tu, morirò anch’io e vi sarò sepolta. Il Signore mi punisca come vuole, se altra cosa che la morte mi separerà da te». Quando Noemi la vide così decisa ad accompagnarla, cessò di insistere. Così fecero il viaggio insieme fino a Betlemme. Quando giunsero a Betlemme, tutta la città s’interessò di loro. Le donne dicevano: «È proprio Noemi!». Essa rispondeva: «Non mi chiamate Noemi, chiamatemi Mara, perché l’Onnipotente mi ha tanto amareggiata! Io ero partita piena e il Signore mi fa tornare vuota. Perché chiamarmi Noemi, quando il Signore si è dichiarato contro di me e l’Onnipotente mi ha resa infelice?». Così Noemi tornò con Rut, la Moabita, sua nuora, venuta dalle campagne di Moab. Esse arrivarono a Betlemme quando si cominciava a mietere l’orzo.

RESPONSORIO                    Cfr. Is 66,13.14; 62,11; Sal 71,8
«Come una madre consola un figlio,
io vi consolerò» - dice il Signore -.
Ecco, figlia di Sion,
il tuo Salvatore che viene.
    Voi lo vedrete
    e gioirà il vostro cuore.

E dominerò da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra.
    Voi lo vedrete
    e gioirà il vostro cuore.

SECONDA LETTURA       
Dai «Commenti sui salmi» di sant’Agostino, vescovo

Dio stabilì un tempo per le sue promesse e un tempo per il compimento di esse. Dai profeti fino a Giovanni Battista fu il tempo delle promesse; da Giovanni Battista fino alla fine dei tempi è il tempo del loro compimento.
Fedele è Dio che si fece nostro debitore non perché abbia ricevuto qualcosa da noi, ma perché ci ha promesso cose davvero grandissime. Pareva poco la promessa: egli volle vincolarsi anche con un patto scritto, come obbligandosi con noi con la cambiale delle sue promesse, perché, quando cominciasse a pagare ciò che aveva promesso, noi potessimo verificare l’ordine dei pagamenti. Dunque il tempo dei profeti era di predizione delle promesse.
Dio promise la salvezza eterna e la vita beata senza fine con gli angeli e l’eredità incorruttibile, la gloria eterna, la dolcezza del suo volto, la dimora santa nei cieli, e, dopo la risurrezione, la fine della paura della morte. Queste le promesse finali verso cui è volta tutta la nostra tensione spirituale: quando le avremo conseguite, niente più cercheremo, niente più domanderemo.
Ma nel promettere e nel preannunciare Dio volle anche indicare per quale via si giungerà alle realtà ultime. Promise agli uomini la divinità, ai mortali l’immortalità, ai peccatori la giustificazione, ai disprezzati la glorificazione. Sembrava però incredibile agli uomini ciò che Dio prometteva: che essi dalla loro condizione di mortalità, di corruzione, di miseria, di debolezza, da polvere e cenere che erano, sarebbero diventati uguali agli angeli di Dio. E perché gli uomini credessero, oltre al patto scritto, Dio volle anche un mediatore della sua fedeltà. E volle che fosse non un principe qualunque o un qualunque angelo o arcangelo, ma il suo unico Figlio, per mostrare, per mezzo di lui, per quale strada ci avrebbe condotti a quel fine che aveva promesso. Ma era poco per Dio fare del suo Figlio colui che indica la strada: rese lui stesso via perché tu camminassi guidato da lui sul suo stesso cammino.
Si doveva dunque preannunciare con profezie che l’unico Figlio di Dio sarebbe venuto tra gli uomini, avrebbe assunto la natura umana e sarebbe così diventato uomo e sarebbe morto, risorto, asceso al cielo, si sarebbe assiso alla destra del Padre; egli avrebbe dato compimento tra i popoli alle promesse e, dopo questo, avrebbe anche compiuto la promessa di tornare a riscuotere i frutti di ciò che aveva dispensato, a distinguere i vasi dell’ira dai vasi della misericordia, rendendo agli empi ciò che aveva minacciato, ai giusti ciò che aveva promesso.
Tutto ciò doveva essere preannunziato, perché altrimenti egli avrebbe destato spavento. E così fu atteso con speranza perché già contemplato nella fede.

LAUS ANGELORUM MAGNA (laudabiliter)
Gloria a Dio nell’alto dei cieli, *
    e pace in terra agli uomini di buona volontà.

Noi ti lodiamo, ti eleviamo un inno, *
    ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo.
Ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, *
    Signore Dio, Re del cielo.

Dio Padre onnipotente, *
    Gesù Cristo e Spirito Santo.

Signore Dio, *
    Figlio del Padre.

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, *
    accogli la nostra supplica.
Tu che siedi alla destra del Padre, *
    abbi pietà di noi.

Sii tu la nostra guida e il nostro aiuto: *
    Salvaci, rendici puri, conservaci nella tua pace.
Liberaci dai nemici *
    e dalle tentazioni.

Perché tu solo il santo, *
    tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo,
Gesù Cristo, *
    nella gloria di Dio Padre con lo Spirito Santo.

Ogni giorno ti benediciamo, *
    e lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore, *
    di custodirci senza peccato.

Benedetto sei tu, Signore; *
    mostrami il tuo volere.
Vedi la mia miseria e la mia pena *
    e perdona tutti i miei peccati.

Dalle mie labbra fiorisca la lode, *
    la lode al nostro Dio.
Possa io vivere per lodarti: *
    mi aiutino i tuoi giudizi.

Come pecora smarrita vado errando; *
    cerca il tuo servo
    perché non ho dimenticato i tuoi comandamenti.

Presto ci venga incontro la tua misericordia, †
    perché siamo troppo infelici: *
    aiutaci, Dio, nostra salvezza.

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri, *
    degno di lode e di gloria nei secoli. Amen.

Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita immediatamente il Cantico di Zaccaria.


ORAZIONE
Ascolta la nostra voce, o Dio che, fedele alle promesse, offri all’umanità la tua salvezza: il colpevole sia sciolto dal peccato, la creatura terrestre si adorni della vita divina, l’immortalità sia donata all’uomo mortale. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

LODI MATTUTINE

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LODI MATTUTINE

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.    Alleluia.


CANTICO DI ZACCARIA
                            Cantico    Lc 1,68-79

Ant. Come la folgore viene da oriente e brilla fino ad occidente, * così sarà la venuta del Figlio dell’uomo.

Benedetto il Signore Dio d’Israele, *
    perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente *
    nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso *
    per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:

salvezza dai nostri nemici, *
    e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
    e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
    di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
    al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo *
    perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
    nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
    per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
    e nell’ombra della morte

e dirigere i nostri passi *
    sulla via della pace».

Gloria.

Ant. Come la folgore viene da oriente e brilla fino ad occidente, * così sarà la venuta del Figlio dell’uomo.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

PRIMA ORAZIONE
Preghiamo.    (Pausa di preghiera silenziosa)
Concedi, o Dio onnipotente, che la venuta gloriosa del Salvatore lavi i nostri peccati e porti al tuo popolo consolazione e perdono. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

SALMODIA
                            Cantico    Is 61,10-62,5

Ant. 1
Per amore di Sion non mi darò pace, * finché non sorga come stella la sua giustizia e non risplenda come lampada il suo Salvatore.

Io gioisco pienamente nel Signore, *
la mia anima esulta nel mio Dio,

perché mi ha rivestito delle vesti di salvezza, *
mi ha avvolto con il manto della giustizia,
come uno sposo che si cinge il diadema *
e come una sposa che si adorna di gioielli.

Poiché come la terra produce la vegetazione †
e come un giardino fa germogliare i semi, *
    così il Signore Dio farà germogliare la giustizia
e la lode davanti a tutti i popoli.

Per amore di Sion non mi terrò in silenzio, *
per amore di Gerusalemme non mi darò pace,
finché non sorga come stella la sua giustizia *
    e la sua salvezza non risplenda come lampada.

Allora i popoli vedranno la tua giustizia, *
tutti i re la tua gloria;
ti si chiamerà con un nome nuovo *
    che la bocca del Signore avrà indicato.

Sarai una magnifica corona nella mano del Signore, *
    un diadema regale nella palma del tuo Dio.

Nessuno ti chiamerà più «Abbandonata», *
né la tua terra sarà più detta «Devastata»,
ma tu sarai chiamata «Mio compiacimento» *
    e la tua terra, «Sposata»,

perché si compiacerà di te il Signore *
    e la tua terra avrà uno sposo.

Sì, come un giovane sposa una vergine, *
    così ti sposerà il tuo creatore;
come gioisce lo sposo per la sposa, *
    così per te gioirà il tuo Dio.

Gloria.

Ant. 1 Per amore di Sion non mi darò pace, * finché non sorga come stella la sua giustizia e non risplenda come lampada il suo Salvatore.

Salmi Laudativi

Ant. 2 Finché vivo canterò inni al mio Dio.
                                Sal 145
Loda il Signore, anima mia: †
loderò il Signore per tutta la mia vita, *
finché vivo canterò inni al mio Dio.

Non confidate nei potenti, *
in un uomo che non può salvare.
Esala lo spirito e ritorna alla terra; *
    in quel giorno svaniscono tutti i suoi disegni.

Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe, *
    chi spera nel Signore suo Dio,
creatore del cielo e della terra, *
    del mare e di quanto contiene.

Egli è fedele per sempre, †
    rende giustizia agli oppressi, *
    dà il pane agli affamati.

Il Signore libera i prigionieri, *
    il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto, *
    il Signore ama i giusti,

il Signore protegge lo straniero, †
    egli sostiene l’orfano e la vedova, *
    ma sconvolge le vie degli empi.

Il Signore regna per sempre, *
    il tuo Dio, o Sion, per ogni generazione.

                                Sal 116
Lodate il Signore, popoli tutti, *
    voi tutte, nazioni, dategli gloria;

perché forte è il suo amore per noi *
    e la fedeltà del Signore dura in eterno.

Gloria.

Ant. 2 Finché vivo canterò inni al mio Dio.

                            Salmo diretto    Sal 107
Saldo è il mio cuore, Dio, †
saldo è il mio cuore: *
voglio cantare inni, anima mia.

Svegliatevi, arpa e cetra, *
    voglio svegliare l’aurora.

Ti loderò tra i popoli, Signore, *
a te canterò inni tra le genti,
perché la tua bontà è grande fino ai cieli *
e la tua verità fino alle nubi.

Innàlzati, Dio, sopra i cieli, *
    su tutta la terra la tua gloria.
Perché siano liberati i tuoi amici, *
    salvaci con la tua destra e ascoltaci.

Dio ha parlato nel suo santuario: †
    «Esulterò, voglio dividere Sichem *
    e misurare la valle di Succot;

mio è Gàlaad, mio Manasse, †
    Èfraim è l’elmo del mio capo, *
    Giuda il mio scettro.

Moab è il catino per lavarmi, †
sull’Idumea getterò i miei sandali, *
    sulla Filistea canterò vittoria».

Chi mi guiderà alla città fortificata, *
    chi mi condurrà fino all’Idumea?
Non forse tu, Dio, che ci hai respinti *
    e più non esci, Dio, con i nostri eserciti?

Contro il nemico portaci soccorso, *
poiché vana è la salvezza dell’uomo.
Con Dio noi faremo cose grandi *
    ed egli annienterà chi ci opprime.

Gloria.

SECONDA ORAZIONE
Ascolta, o Dio, le preghiere del tuo popolo: al sole della tua giustizia, che irraggia dal cielo, su tutta la terra germogli la gioia, e i nostri cuori pieni di desiderio si sazino della tua benedizione alla venuta del Redentore del mondo, che vive e regna nei secoli sei secoli.

INNO
Chiara una voce dal cielo
risuona nella notte:
splende la luce di Cristo,
fuggano gli incubi e l’ansia.

Se nelle tenebre umane
un astro nuovo rifulge,
si desti il cuore dal sonno,
non più turbato dal male.

Viene l’Agnello di Dio,
prezzo del nostro riscatto:
con fede viva imploriamo
misericordia e perdono.

Quando alla fine dei tempi
Gesù verrà nella gloria,
dal suo tremendo giudizio
ci liberi la grazia.

Sia lode a Cristo Signore,
al Padre e al Santo Spirito
com’era nel principio,
ora e nei secoli eterni. Amen.

ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE
A Cristo, Figlio di Dio, Signore dell’universo, Salvatore di tutti, con la Chiesa gioiosamente acclamiamo.

Gesù, unico nome sotto il cielo nel quale troviamo salvezza, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Tu, che hai dato una bella testimonianza sotto Ponzio Pilato, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Tu, che hai offerto te stesso per formarti un popolo che ti appartenga, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Figlio dell’uomo, che stai alla destra di Dio, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Tu, che sei costituito giudice dei vivi e dei morti, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Tu, che sei l’unico mediatore tra Dio e gli uomini, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Padre nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci esaudisca.
Amen.

oppure:


La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale.

ORA MEDIA

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ORA MEDIA

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.    Alleluia.

INNO

Terza

Tu che invocato ti effondi,
con il Padre e col Figlio unico Dio,
o Spirito, discendi
senza indugio nei cuori.

Gli affetti, i pensieri, la voce
cantino la tua lode;
la tua fiamma divampi
e gli uomini accenda d’amore.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

Sesta

O Dio glorioso, altissimo sovrano,
che i tempi diversi alternando,
orni di dolce chiarità il mattino
e l’infocato meriggio avvampi,

placa la furia delle discordie,
spegni il funesto ardore dell’odio,
dona alle membra sanità e vigore,
agli animi dona la pace.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

Nona

Perpetuo vigore degli esseri,
che eterno e immutabile stai
e la vicenda regoli del giorno
nell’inesausto gioco della luce,

la nostra sera irradia
del tuo vitale splendore;
premia la morte dei giusti
col giorno che non tramonta.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

SALMODIA
Salmo 118,145-152 XIX (Cof)

Ant. 1 Io ti chiamo, Signore, salvami: * spero nella tua parola.

T’invoco con tutto il cuore, Signore, rispondimi; *
custodirò i tuoi precetti.
Io ti chiamo, salvami, *
e seguirò i tuoi insegnamenti.

Precedo l’aurora e grido aiuto, *
spero sulla tua parola.
I miei occhi prevengono le veglie della notte *
per meditare sulle tue promesse.

Ascolta la mia voce, secondo la tua grazia; *
Signore, fammi vivere secondo il tuo giudizio.
A tradimento mi assediano i miei persecutori, *
sono lontani dalla tua legge.

Ma tu, Signore, sei vicino, *
    tutti i tuoi precetti sono veri.
Da tempo conosco le tue testimonianze *
che hai stabilite per sempre.

Gloria.

Ant. 1 Io ti chiamo, Signore, salvami: * spero nella tua parola.

Salmo 93
I (1-11)

Ant. 2
Il Signore conosce i pensieri dell’uomo * e sa che sono vani.

Dio che fai giustizia, o Signore, *
    Dio che fai giustizia: mostrati!
Alzati, giudice della terra, *
    rendi la ricompensa ai superbi.

Fino a quando gli empi, Signore, *
    fino a quando gli empi trionferanno?
Sparleranno, diranno insolenze, *
    si vanteranno tutti i malfattori?

Calpestano il tuo popolo, *
    opprimono la tua eredità, Signore.
Uccidono la vedova e il forestiero, *
    danno la morte agli orfani.

Dicono: «Il Signore non vede, *
    il Dio di Giacobbe non se ne cura».

Comprendete, insensati tra il popolo, *
    stolti, quando diventerete saggi?
Chi ha formato l’orecchio, forse non sente? *
Chi ha plasmato l’occhio, forse non guarda?

Chi regge i popoli forse non castiga, *
    lui che insegna all’uomo il sapere?
Il Signore conosce i pensieri dell’uomo: *
    non sono che un soffio.

Gloria.

Ant. 2 Il Signore conosce i pensieri dell’uomo * e sa che sono vani.

II (12-23)

Ant. 3 Beato l’uomo che tu istruisci, Signore, * e che ammaestri nella tua legge. †

Beato l’uomo che tu istruisci, Signore, *
    e che ammaestri nella tua legge,
† per dargli riposo nei giorni di sventura, *
finché all’empio sia scavata la fossa.

Perché il Signore non respinge il suo popolo, *
    la sua eredità non la può abbandonare,
ma il suo giudizio si volgerà a giustizia, *
    la seguiranno tutti i retti di cuore.

Chi sorgerà per me contro i malvagi? *
    Chi starà con me contro i malfattori?
Se il Signore non fosse il mio aiuto, *
    in breve io abiterei nel regno del silenzio.

Quando dicevo: «Il mio piede vacilla», *
    la tua grazia, Signore, mi ha sostenuto.
Quand’ero oppresso dall’angoscia, *
    il tuo conforto mi ha consolato.

Può essere tuo alleato un tribunale iniquo, *
    che fa angherie contro la legge?

Si avventano contro la vita del giusto, *
    e condannano il sangue innocente.

Ma il Signore è la mia difesa, *
    roccia del mio rifugio è il mio Dio;

egli ritorcerà contro di essi la loro malizia, †
    per la loro perfidia li farà perire, *
    li farà perire il Signore, nostro Dio.

Gloria.

Ant. 3 Beato l’uomo che tu istruisci, Signore, * e che ammaestri nella tua legge.

Alle altre Ore salmodia complementare.


Terza

LETTURA BREVE                Mic 5,6
Il resto di Giacobbe sarà, in mezzo a molti popoli, come rugiada mandata dal Signore e come pioggia che cade sull’erba, che non attende nulla dall’uomo e nulla spera dai figli dell’uomo.

Coraggio, non temete.
    Coraggio, non temete, * ecco il nostro Dio.

Egli viene a salvarci.
    Ecco il nostro Dio.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
    Coraggio, non temete, * ecco il nostro Dio.

ORAZIONE
Concedi, o Dio onnipotente, che la venuta gloriosa del Salvatore lavi i nostri peccati e porti al tuo popolo consolazione e perdono. Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Sesta

LETTURA BREVE                Sir 42,15-16
Ricorderò ora le opere del Signore e descriverò quanto ho visto. Per le parole del Signore sussistono le sue opere. Il sole con il suo splendore illumina tutto, della gloria del Signore è piena la sua opera.

Ecco il nostro Dio.
Ecco il nostro Dio; * in lui abbiamo sperato.

Rallegriamoci ed esultiamo per la sua salvezza.
In lui abbiamo sperato.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Ecco il nostro Dio; * in lui abbiamo sperato.

ORAZIONE
Ascolta, o Dio, le preghiere del tuo popolo: al sole della tua giustizia, che irraggia dal cielo, su tutta la terra germogli la gioia, e i nostri cuori pieni di desiderio si sazino della tua benedizione alla venuta del Redentore del mondo, che vive e regna nei secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Nona

LETTURA BREVE                Zac 9,16-17
Il Signore loro Dio in quel giorno salverà come un gregge il suo popolo, come gemme di un diadema brilleranno sulla sua terra. Quali beni, quale bellezza! Il grano darà vigore ai giovani e il vino nuovo alle fanciulle.

L’attesa dei giusti finirà nella gioia.
    L’attesa dei giusti finirà nella gioia; * ma svanirà la speranza degli empi.

La via del Signore è una fortezza per l’uomo retto.
Ma svanirà la speranza degli empi.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
    L’attesa dei giusti finirà nella gioia; * ma svanirà la speranza degli empi.

ORAZIONE
Concedi, o Dio onnipotente, che la venuta gloriosa del Salvatore lavi i nostri peccati e porti al tuo popolo consolazione e perdono. Per Cristo nostro Signore.

oppure:


Ascolta, o Dio, le preghiere del tuo popolo: al sole della tua giustizia, che irraggia dal cielo, su tutta la terra germogli la gioia, e i nostri cuori pieni di desiderio si sazino della tua benedizione alla venuta del Redentore del mondo, che vive e regna nei secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

VESPRI

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VESPRI
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.

oppure:


Signore ascolta la nostra preghiera.
E il nostro grido giunga fino a te.

RITO DELLA LUCE
Alzati e vesti il tuo manto di luce,
santa Chiesa di Dio.
La gloria del Signore
su di te si riverbera.

Al tuo chiarore camminano le genti
nella notte del mondo.
La gloria del Signore
su di te si riverbera.

Alzati e vesti il tuo manto di luce,
santa Chiesa di Dio.
La gloria del Signore
su di te si riverbera.

INNO
Tu che la notte trapunti di stelle
e di luce celeste orni le menti,
Signore, che tutti vuoi salvi,
ascolta chi ti implora!

L’acerba sorte dell’uomo
ha toccato il tuo cuore:
sul mondo sfinito rinasce
il fiore della speranza.

Al vespro volge la storia del mondo;
tu, disposando l’umana natura
nell’inviolato grembo di una vergine,
sei venuto a salvarci.

Compassionevole, tu sei Signore,
ogni cosa a te piega il ginocchio:
il cielo e la terra adoranti
confessano il tuo dominio.

E quando scenderà l’ultima sera,
santo e supremo Giudice, verrai:
oh! non lasciare in quell’ora al Maligno
chi si è affidato a te!

A te cantiamo gloria,
o Cristo, Re pietoso,
con il Padre e lo Spirito
nella distesa dei secoli. Amen.

SALMODIA
Salmo 138
I (1-12)

Ant. 1 Signore, tu mi scruti e mi conosci. †

Signore, tu mi scruti e mi conosci, *
    † tu sai quando seggo e quando mi alzo.
Penetri da lontano i miei pensieri, *
    mi scruti quando cammino e quando riposo.

Ti sono note tutte le mie vie; †
    la mia parola non è ancora sulla lingua *
    e tu, Signore, già la conosci tutta.

Alle spalle e di fronte mi circondi *
    e poni su di me la tua mano.
Stupenda per me la tua saggezza, *
    troppo alta, e io non la comprendo.

Dove andare lontano dal tuo spirito, *
dove fuggire dalla tua presenza?
Se salgo in cielo, là tu sei, *
    se scendo negli inferi, eccoti.

Se prendo le ali dell’aurora *
    per abitare all’estremità del mare,
anche là mi guida la tua mano *
    e mi afferra la tua destra.

Se dico: «Almeno l’oscurità mi copra *
    e intorno a me sia la notte»;

nemmeno le tenebre per te sono oscure, †
    e la notte è chiara come il giorno; *
    per te le tenebre sono come luce.

Gloria.

Ant. 1 Signore, tu mi scruti e mi conosci.

II (13-18.23-24)

Ant. 2 Sono stupende le tue opere, Signore, * e io le contemplo.

Sei tu che hai creato le mie viscere *
    e mi hai tessuto nel seno di mia madre.

Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio; †
    sono stupende le tue opere, *
    tu mi conosci fino in fondo.

Non ti erano nascoste le mie ossa †
    quando venivo formato nel segreto, *
    intessuto nelle profondità della terra.

Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi *
    e tutto era scritto nel tuo libro;
i miei giorni erano fissati, *
    quando ancora non ne esisteva uno.

Quanto profondi per me i tuoi pensieri, *
    quanto grande il loro numero, o Dio;
se li conto sono più della sabbia, *
    se li credo finiti, con te sono ancora.

Scrutami, Dio, e conosci il mio cuore, *
    provami e conosci i miei pensieri:
vedi se percorro una via di menzogna *
    e guidami sulla via della vita.

Gloria.

Ant. 2 Sono stupende le tue opere, Signore, * e io le contemplo.

PRIMA ORAZIONE
Ascolta, o Dio, le preghiere del tuo popolo: al sole della tua giustizia, che irraggia dal cielo, su tutta la terra germogli la gioia, e i nostri cuori pieni di desiderio si sazino della tua benedizione alla venuta del Redentore del mondo, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

CANTICO DELLA BEATA VERGINE       
                            Cantico    Lc 1,46-55

Ant.
Godi, Sion, nel Signore, esulta, Gerusalemme: * Cristo, il tuo re, sta per venire a fasciare le piaghe dei cuori spezzati.

L’anima mia magnifica il Signore *
    e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *
    D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
    e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
    si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
    ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
    ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *
    ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
    ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *
    ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria.

L’anima mia *
    magnifica il Signore.

Ant. Godi, Sion, nel Signore, esulta, Gerusalemme: * Cristo, il tuo re, sta per venire a fasciare le piaghe dei cuori spezzati.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

SECONDA ORAZIONE
Concedi, o Dio onnipotente, che la venuta gloriosa del Salvatore lavi i nostri peccati e porti al tuo popolo consolazione e perdono. Per Cristo nostro Signore.

COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO
Gesù, Figlio di Dio,
morendo ci ha resi fratelli,
nella sua santa Chiesa ci ha raccolti.
Alla casa dell’unico Padre
pellegriniamo in pace.

Ogni discordia taccia, l’amaro odio si estingua,
poi che dal cuore di Cristo
acqua e sangue fluirono.
Alla casa dell’unico Padre
pellegriniamo in pace.

Orazione
Cristo onnipotente, che effondendo il tuo sangue ti sei stretta la Chiesa in un amplesso eterno, rendila fedele a questo amore ineffabile perché possa rifulgere un giorno nella gloria. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

INTERCESSIONI
Alla fine dei tempi il Cristo si manifesterà nello splendore della sua potenza. La Chiesa lo saluta e lo invoca:
Vieni, Signore Gesù.

Nostro Salvatore, che nascendo dalla Vergine ci hai liberati dal giogo della legge antica,
compi in noi l’opera della tua redenzione.

Tu che hai condiviso la nostra condizione umana,
fa’ che partecipiamo alla tua vita divina.

Per il mistero della tua venuta accendi in noi il fuoco della tua carità;
realizza le nostre aspirazioni di giustizia e di pace.

Tu che ora ci fai camminare nell’oscurità della fede,
fa’ che un giorno ti possiamo contemplare nella gloria.

Scenda su tutti i defunti la rugiada della tua misericordia,
splenda ad essi la luce del tuo volto.

Preghiamo con fede Dio, che è magnanimo e misericordioso:
Padre nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci custodisca.
Amen.

oppure:


La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale.

COMPIETA

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COMPIETA

Convertici, Dio, nostra salvezza.
E placa il tuo sdegno verso di noi.

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.    Alleluia.

INNO
Divina luce, Cristo,
stella che splendi sulla nostra sera,
ai servi che ti invocano
dona l’eterna vita.

Noi ti preghiamo e al sonno
ci abbandoniamo sereni:
se tu pietoso vigili,
senza affanno è il riposo.

Torbido sogno non ci inquieta
né ci inganna il Nemico,
se tu nella notte difendi
i cuori incontaminati.

Guardaci dal tuo trono,
sventa ogni perfida insidia,
proteggi i poveri che hai redento
a prezzo del tuo sangue.

A tua immagine ci hai creati
nel corpo e nello spirito:
nella notturna tenebra
veglia sull’opera tua.

Al Padre eleviamo la lode,
all’unico suo Figlio,
allo Spirito Santo,
ora e per sempre. Amen.

SALMODIA
Salmo 30,2-6

Ant. Per la tua giustizia salvami, Signore.

In te, Signore, mi sono rifugiato,
    mai sarò deluso; *
    per la tua giustizia salvami.

Porgi a me l’orecchio, *
    vieni presto a liberarmi.
Sii per me la rupe che mi accoglie, *
    la cinta di riparo che mi salva.

Tu sei la mia roccia e il mio baluardo, *
    per il tuo nome dirigi i miei passi.
Scioglimi dal laccio che mi hanno teso, *
    perché sei tu la mia difesa.

Mi affido alle tue mani; *
    tu mi riscatti, Signore, Dio fedele.

Gloria.

Ant. Per la tua giustizia salvami, Signore.

Salmo 129

Ant. Se consideri le colpe * chi potrà sussistere, Signore?

Dal profondo a te grido, o Signore; *
    Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti *
    alla voce della mia preghiera.

Se consideri le colpe, Signore, *
    Signore, chi potrà sussistere?
Ma presso di te è il perdono: *
    perciò avremo il tuo timore.

Io spero nel Signore, *
    l’anima mia spera nella sua parola.
L’anima mia attende il Signore *
    più che le sentinelle l’aurora.

Israele attenda il Signore, *
    perché presso il Signore è la misericordia
grande è presso di lui la redenzione. *
    Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.

Gloria.

Ant. Se consideri le colpe * chi potrà sussistere, Signore?

LETTURA BREVE                Ef 4,26-27.31-32
Fratelli, non peccate; non tramonti il sole sopra la vostra ira, e non date occasione al diavolo. Scompaia da voi ogni asprezza, sdegno, ira. Siate invece benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo.

Ritorna, anima mia, alla tua pace.
    Ritorna, anima mia, alla tua pace, * il Signore ti ha beneficato.

Il Signore protegge gli umili.
    Il Signore ti ha beneficato.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
    Ritorna, anima mia, alla tua pace, * il Signore ti ha beneficato.

CANTICO DI SIMEONE           
                            Cantico    Lc 2,29-32

Ant.
Soccorri, Cristo, i tuoi servi che a caro prezzo hai redento; * proteggili dal cielo, o Signore pietoso.

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *
    vada in pace secondo la tua parola;

perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *
    preparata da te davanti a tutti i popoli,

luce per illuminare le genti *
    e gloria del tuo popolo Israele.

Gloria.

Ant. Soccorri, Cristo, i tuoi servi che a caro prezzo hai redento; * proteggili dal cielo, o Signore pietoso.

ORAZIONE
Dopo la fatica del giorno ti supplichiamo, Dio di eterna luce: l’incessante alternanza dei tempi ci porta un’altra notte, ma il tuo splendore indefettibile ci custodisca sereni nel nostro riposo. Per Cristo nostro Signore.
 
ANTIFONA ALLA B.V. MARIA
Ave, regina dei cieli,
ave, signora degli angeli;
porta e radice di salvezza,
rechi nel mondo la luce.
Godi, Vergine gloriosa,
bella fra tutte le donne;
salve, o tutta santa,
prega per noi Cristo Signore.

Prima della conclusione si può lodevolmente inserire un breve esame di coscienza.


CONCLUSIONE
Dormiamo in pace.
Vigiliamo in Cristo.