Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo
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23 Giugno

Martedì della settimana della III domenica dopo Pentecoste

23 Giugno 2020

UFFICIO DELLE LETTURE

UFFICIO DELLE LETTURE

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.    Alleluia.

INNO

Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino:

Tu, Giorno eterno, che vivi e risplendi
dell’increata luce del Padre,
guarda propizio chi devoto illumina
di lieti canti la notte.

Vinci, Signore, le nostre tenebre;
sperdi le schiere dei dèmoni,
gli animi scuoti sì che il torpore
non soffochi le menti.

I servi che ti implorano
pietosamente ascolta: la lode
che a te si leva, Cristo, ci meriti
grazia, perdono e pace.

A te la gloria scenda e il nostro giubilo,
o mite Re d’amore,
al Padre e allo Spirito Paraclito
negli infiniti secoli. Amen.

Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore del giorno:

Creatore e sovrano di tutto,
vincendo le furie del mare,
hai tratto alla luce la terra,
bellissima nostra dimora.

Tu di vivaci fiori l’adorni
e, quasi mensa regale
di frutti ricoprendola e di mèssi,
la presenti ai tuoi figli.

Così alla fresca tua rugiada, o Dio,
verdeggi il deserto dell’anima;
lavi ogni macchia il pianto,
ogni ribelle fremito si plachi.

La nostra volontà alla tua si accordi
e rifugga dal male,
il cuore si arrenda alla grazia
e schivi gli atti che arrecano morte.

A te eleviamo, o Padre, la preghiera,
a te che regni nei secoli
con l’unico tuo Figlio
e lo Spirito Santo. Amen.

CANTICO DEI TRE GIOVANI        Cfr. Dn 3,52-56
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto il tuo nome glorioso e santo, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu sul trono del tuo regno, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi †
    e siedi sui cherubini *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Come era nel principio e ora e sempre
        nei secoli dei secoli, amen, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

SALMODIA
                            Salmo 101
I (2-12)   

Ant. 1 Signore, a te giunga il nostro grido.

Signore, ascolta la mia preghiera, *
    a te giunga il mio grido.

Non nascondermi il tuo volto; †
    nel giorno della mia angoscia
        piega verso di me l’orecchio. *
    Quando ti invoco: presto, rispondimi.

Si dissolvono in fumo i miei giorni *
    e come brace ardono le mie ossa.
Il mio cuore abbattuto come erba inaridisce, *
    dimentico di mangiare il mio pane.

Per il lungo mio gemere *
    aderisce la mia pelle alle mie ossa.
Sono simile al pellicano del deserto, *
    sono come un gufo tra le rovine.

Veglio e gemo *
    come uccello solitario sopra un tetto.
Tutto il giorno mi insultano i miei nemici, *
    furenti imprecano contro il mio nome.

Di cenere mi nutro come di pane, *
    alla mia bevanda mescolo il pianto,
davanti alla tua collera e al tuo sdegno, *
    perché mi sollevi e mi scagli lontano.

I miei giorni sono come ombra che declina, *
    e io come erba inaridisco.

Gloria.

Ant. 1 Signore, a te giunga il nostro grido.
   
II (13-23)

Ant. 2 Sia annunziato in Sion il nome del Signore * e la sua lode in Gerusalemme.

Ma tu, Signore, rimani in eterno, *
    il tuo ricordo per ogni generazione.

Tu sorgerai, avrai pietà di Sion, †
    perché è tempo di usarle misericordia: *
    l’ora è giunta.

Poiché ai tuoi servi sono care le sue pietre *
    e li muove a pietà la sua rovina.

I popoli temeranno il nome del Signore *
    e tutti i re della terra la tua gloria,
quando il Signore avrà ricostruito Sion *
    e sarà apparso in tutto il suo splendore.

Egli si volge alla preghiera del misero *
    e non disprezza la sua supplica.

Questo si scriva per la generazione futura *
    e un popolo nuovo darà lode al Signore.

Il Signore si è affacciato dall’alto del suo santuario, *
    dal cielo ha guardato la terra,
per ascoltare il gemito del prigioniero, *
    per liberare i condannati a morte;

perché sia annunziato in Sion il nome del Signore *
    e la sua lode in Gerusalemme,
quando si aduneranno insieme i popoli *
    e i regni per servire il Signore.

Gloria.

Ant. 2 Sia annunziato in Sion il nome del Signore * e la sua lode in Gerusalemme.

III (24-29)

Ant. 3 Tu, o Signore, hai fondato la terra, * i cieli sono opera delle tue mani.

Ha fiaccato per via la mia forza, *
    ha abbreviato i miei giorni.

Io dico: Mio Dio, †
    non rapirmi a metà dei miei giorni; *
    i tuoi anni durano per ogni generazione.

In principio tu hai fondato la terra, *
    i cieli sono opera delle tue mani.

Essi periranno, ma tu rimani, *
    tutti si logorano come veste,
come un abito tu li muterai *
    ed essi passeranno.

Ma tu resti lo stesso *
    e i tuoi anni non hanno fine.
I figli dei tuoi servi avranno una dimora, *
    resterà salda davanti a te la loro discendenza.

Gloria.

Ant. 3 Tu, o Signore, hai fondato la terra, * i cieli sono opera delle tue mani.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

Tu sei benedetto, Signore.
Amen.

PRIMA LETTURA                Gdc 16,4-6.16-31
Dal libro dei Giudici

In quei giorni Sansone si innamorò di una donna della valle di Sorek, che si chiamava Dalila. Allora i capi dei Filistei andarono da lei e le dissero: «Seducilo e vedi da dove proviene la sua forza così grande e come potremmo prevalere su di lui per legarlo e domarlo; ti daremo ciascuno mille e cento sicli d’argento». Dalila dunque disse a Sansone: «Spiegami: da dove proviene la tua forza così grande e in che modo ti si potrebbe legare per domarti?».
Poiché essa lo importunava ogni giorno con le sue parole e lo tormentava, egli ne fu annoiato fino alla morte e le aprì tutto il cuore e le disse: «Non è mai passato rasoio sulla mia testa, perché sono un nazireo di Dio dal seno di mia madre; se fossi rasato, la mia forza si ritirerebbe da me, diventerei debole e sarei come un uomo qualunque». Allora Dalila vide che egli le aveva aperto tutto il cuore, mandò a chiamare i capi dei Filistei e fece dir loro: «Venite su questa volta, perché egli mi ha aperto tutto il cuore». Allora i capi dei Filistei vennero da lei e portarono con sé il denaro. Essa lo addormentò sulle sue ginocchia, chiamò un uomo adatto e gli fece radere le sette trecce del capo. Egli cominciò a infiacchirsi e la sua forza si ritirò da lui. Allora essa gli gridò: «Sansone, i Filistei ti sono addosso!». Egli, svegliatosi dal sonno, pensò: «Io ne uscirò come ogni altra volta e mi svincolerò». Ma non sapeva che il Signore si era ritirato da lui. I Filistei lo presero e gli cavarono gli occhi; lo fecero scendere a Gaza e lo legarono con catene di rame. Egli dovette girare la macina nella prigione.
Intanto la capigliatura che gli avevano rasata, cominciava a ricrescergli. Ora i capi dei Filistei si radunarono per offrire un gran sacrificio a Dagon loro dio e per far festa. Dicevano:
«Il nostro dio ci ha messo nelle mani
Sansone nostro nemico».
Quando il popolo lo vide, cominciò a lodare il suo dio e a dire:
«Il nostro dio ci ha messo nelle mani
Sansone nostro nemico,
che ci devastava il paese
e che ha ucciso tanti dei nostri».
Nella gioia del loro cuore dissero: «Chiamate Sansone perché ci faccia divertire!». Fecero quindi uscire Sansone dalla prigione ed egli si mise a far giochi alla loro presenza. Poi lo fecero stare fra le colonne. Sansone disse al fanciullo che lo teneva per la mano: «Lasciami pure; fammi solo toccare le colonne sulle quali posa la casa, così che possa appoggiarmi ad esse». Ora la casa era piena di uomini e di donne; vi erano tutti i capi dei Filistei e sul terrazzo circa tremila persone fra uomini e donne, che stavano a guardare, mentre Sansone faceva giochi. Allora Sansone invocò il Signore e disse: «Signore, ricordati di me! Dammi forza per questa volta soltanto, Dio, e in un colpo solo mi vendicherò dei Filistei per i miei due occhi!». Sansone palpò le due colonne di mezzo, sulle quali posava la casa; si appoggiò ad esse, all’una con la destra, all’altra con la sinistra. Sansone disse: «Che io muoia insieme con i Filistei!». Si curvò con tutta la forza e la casa rovinò addosso ai capi e a tutto il popolo che vi era dentro. Furono più i morti che egli causò con la sua morte di quanti aveva uccisi in vita. Poi i suoi fratelli e tutta la casa di suo padre scesero e lo portarono via; risalirono e lo seppellirono fra Zorea ed Estaol nel sepolcro di Manoach suo padre. Egli era stato giudice d’Israele per venti anni.

RESPONSORIO                   
Signore, ricordati di me:
    ridonami la forza di un tempo.

Distogli lo sguardo dai miei peccati
e non privarmi del tuo santo spirito:
    ridonami la forza di un tempo.

SECONDA LETTURA       
Dagli «Opuscoli» di san Bonaventura, vescovo

Per comprendere come si progredisce nell’amore di Dio, occorre sapere che per giungere alla perfezione si devono percorrere a poco a poco e con ordine sei gradi.
Il primo grado è la soavità; con cui l’uomo impara a gustare «quanto soave è il Signore» (Sal 33, 9). Si ottiene questo riposando in lui e festeggiandolo con sante meditazioni, poiché - com’è detto nel salmo -: i pensieri ti festeggeranno (cfr. Sal 75, 11). Ciò avviene quando le meditazioni sull’amore di Dio generano soavità nel cuore.
Il secondo grado è la brama. Essa si riscontra nell’anima che incomincia ad assuefarsi a quella soavità: allora nasce in lei tanta fame, che nulla la può saziare se non possiede perfettamente colui che ama. Ma essa non può ottenere questo nel presente, dal momento che è lontano; e allora continuamente esce e si diparte da sé attraverso l’amore estatico, e grida con Giobbe: L’anima mia ha scelto d’essere consumata, le mie ossa hanno scelto la morte (cfr. Gb 7, 15), poiché «come la cerva anela alle fonti dell’acqua, così l’anima mia desidera te, o Dio» (Sal 41, 2).
Il terzo grado è quello della sazietà, che sorge dalla stessa avidità. Poiché l’anima desidera con estremo ardore Dio ed è portata in alto, ormai tutto quello che si trova in basso la infastidisce. Quasi saziata dal diletto, non le riesce di trovare ristoro in alcun altro fuori di lui; e come uno che sia sazio, se prende ancora cibo, sente più avversione al cibo che non ristoro, così in questo grado di amore è per l’anima nei confronti di ogni bene terreno.
Il quarto grado è l’ebbrezza, che deriva dalla sazietà. L’ebbrezza consiste in questo: che quanto più uno ama Dio, non solo rifiuta il sollievo, ma trova la sua gioia nel tormento e lo preferisce alla felicità, e per amore di colui che ama si diletta nelle pene, negli obbrobri e nei flagelli, come l’Apostolo. E come l’ubriaco si denuda senza pudore e sopporta le ferite senza sentire dolore, così avviene di questo ebbro. Il quinto grado è la sicurezza, che segue all’ebbrezza: l’anima infatti, sentendo di amare Dio a tal punto da sopportare per lui ogni sofferenza e ogni obbrobrio, espelle da sé il timore, ed è talmente certa dell’aiuto divino da ritenere che per nessun motivo potrebbe essere separata da Dio. Era a questo grado l’Apostolo quando diceva; Chi ci separerà dalla carità di Cristo?... Sono persuaso che né morte né vita... potrà separarci dalla carità di Dio, che è in Cristo Gesù Signore nostro (cfr. Rm 8, 35-39).
Il sesto grado è la tranquillità vera e piena, in cui vi è tanta pace e quiete che l’anima è in certo modo nel silenzio e nel sonno, e quasi collocata nell’arca di Noè, dove non è assolutamente turbata. Chi potrebbe infatti turbare lo spirito quando non è infastidito da nessun moto di concupiscenza, e non è inquietato da nessun stimolo di paura? In tale spirito dimora ormai la pace, lo stato finale, la quiete; vi riposa il vero Salomone: nella pace è la sua dimora (cfr. Sal 75, 3).

LAUS ANGELORUM MAGNA (laudabiliter)
Gloria a Dio nell’alto dei cieli, *
    e pace in terra agli uomini di buona volontà.

Noi ti lodiamo, ti eleviamo un inno, *
    ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo.
Ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, *
    Signore Dio, Re del cielo.

Dio Padre onnipotente, *
    Gesù Cristo e Spirito Santo.

Signore Dio, *
    Figlio del Padre.

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, *
    accogli la nostra supplica.
Tu che siedi alla destra del Padre, *
    abbi pietà di noi.

Sii tu la nostra guida e il nostro aiuto: *
    Salvaci, rendici puri, conservaci nella tua pace.
Liberaci dai nemici *
    e dalle tentazioni.

Perché tu solo il santo, *
    tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo,
Gesù Cristo, *
    nella gloria di Dio Padre con lo Spirito Santo.

Ogni giorno ti benediciamo, *
    e lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore, *
    di custodirci senza peccato.

Benedetto sei tu, Signore; *
    mostrami il tuo volere.
Vedi la mia miseria e la mia pena *
    e perdona tutti i miei peccati.

Dalle mie labbra fiorisca la lode, *
    la lode al nostro Dio.
Possa io vivere per lodarti: *
    mi aiutino i tuoi giudizi.

Come pecora smarrita vado errando; *
    cerca il tuo servo
    perché non ho dimenticato i tuoi comandamenti.

Presto ci venga incontro la tua misericordia, †
    perché siamo troppo infelici: *
    aiutaci, Dio, nostra salvezza.

Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri, *
    degno di lode e di gloria nei secoli. Amen.

Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita immediatamente il Cantico di Zaccaria.

ORAZIONE
o Dio, nostra salvezza e nostra forza, proteggi chi ti supplica e difendilo sempre col tuo aiuto. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

LODI MATTUTINE

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LODI MATTUTINE

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.    Alleluia.

CANTICO DI ZACCARIA
                            Cantico    Lc 1,68-79

Ant. Sia data al tuo popolo, o Dio, la conoscenza della salvezza * per la remissione dei suoi peccati.

Benedetto il Signore Dio d’Israele, *
    perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente *
    nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso *
    per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:

salvezza dai nostri nemici, *
    e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
    e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
    di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
    al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo *
    perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
    nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
    per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
    e nell’ombra della morte

e dirigere i nostri passi *
    sulla via della pace».

Gloria.

Ant. Sia data al tuo popolo, o Dio, la conoscenza della salvezza * per la remissione dei suoi peccati.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

PRIMA ORAZIONE
Preghiamo.    (Pausa di preghiera silenziosa)
Irradia, o Dio, negli animi nostri la luce pura e rasserenante della tua verità e fa’ che non ci lasciamo offuscare dalle tenebre della colpa noi che viviamo nella tua conoscenza e nel tuo amore. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

SALMODIA
                            Cantico    Dn 3,26-27a.29.34-41

Ant. 1
Con cuore contrito e con spirito umiliato * a te veniamo: accoglici, Signore.

Benedetto sei tu, Signore Dio dei nostri padri; *
    degno di lode e glorioso è il tuo nome per sempre.

Tu sei giusto *
    in tutto ciò che hai fatto.

Poiché noi abbiamo peccato, †
    abbiamo agito da iniqui, *
    allontanandoci da te, abbiamo mancato in ogni modo.

Non ci abbandonare fino in fondo, †
    per amore del tuo nome, *
    non rompere la tua alleanza;

non ritirare da noi la tua misericordia, †
    per amore di Abramo tuo amico, *
    di Isacco tuo servo, d’Israele tuo santo,

ai quali hai parlato, †
    promettendo di moltiplicare la loro stirpe
        come le stelle del cielo, *
    come la sabbia sulla spiaggia del mare.

Ora invece, Signore, *
    noi siamo diventati più piccoli
        di qualunque altra nazione,

ora siamo umiliati per tutta la terra *
    a causa dei nostri peccati.

Ora non abbiamo più né principe, †
    né capo, né profeta, né olocausto, *
    né sacrificio, né oblazione, né incenso,

né luogo per presentarti le primizie *
    e trovar misericordia.

Potessimo esser accolti con il cuore contrito *
    e con lo spirito umiliato,
come olocausti di montoni e di tori, *
    come migliaia di grassi agnelli.

Tale sia oggi davanti a te il nostro sacrificio *
e ti sia gradito,
perché non c’è delusione *
    per coloro che in te confidano.

Ora ti seguiamo con tutto il cuore, *
    ti temiamo e cerchiamo il tuo volto.

Gloria.

Ant. 1 Con cuore contrito e con spirito umiliato * a te veniamo: accoglici, Signore.

Salmi Laudativi

Ant. 2 Ti canterò, o Dio, un canto nuovo, * inneggerò in eterno al tuo nome.
                                Sal 143,1-10
Benedetto il Signore, mia roccia, †
che addestra le mie mani alla guerra, *
    le mie dita alla battaglia.

Mia grazia e mia fortezza, *
    mio rifugio e mia liberazione,
mio scudo in cui confido, *
    colui che mi assoggetta i popoli.

Signore, che cos’è un uomo perché te ne curi? *
    Un figlio d’uomo perché te ne dia pensiero?
L’uomo è come un soffio, *
    i suoi giorni come ombra che passa.

Signore, piega il tuo cielo e scendi, *
    tocca i monti ed essi fumeranno.
Le tue folgori disperdano i nemici, *
    lancia frecce, sconvolgili.

Stendi dall’alto la tua mano, †
    scampami e salvami dalle grandi acque, *
    dalla mano degli stranieri.

La loro bocca dice menzogne
e alzando la destra giurano il falso.

Mio Dio, ti canterò un canto nuovo, *
suonerò per te sull’arpa a dieci corde;
a te, che dai vittoria al tuo consacrato, *
che liberi Davide tuo servo.

                                Sal 116
Lodate il Signore, popoli tutti, *
    voi tutte, nazioni, dategli gloria;

perché forte è il suo amore per noi *
    e la fedeltà del Signore dura in eterno.

Gloria.

Ant. 2 Ti canterò, o Dio, un canto nuovo, * inneggerò in eterno al tuo nome.

                            Salmo diretto    Sal 100
Amore e giustizia voglio cantare, *
    voglio cantare inni a te, o Signore.
Agirò con saggezza nella via dell’innocenza: *
quando a me verrai?

Camminerò con cuore integro, *
    dentro la mia casa.

Non sopporterò davanti ai miei occhi azioni malvagie; †
    detesto chi fa il male, *
    non mi sarà vicino.

Lontano da me il cuore perverso, *
    il malvagio non lo voglio conoscere.

Chi calunnia in segreto il suo prossimo *
    io lo farò perire;
chi ha occhi altezzosi e cuore superbo *
    non lo potrò sopportare.

I miei occhi sono rivolti ai fedeli del paese †
    perché restino a me vicino: *
chi cammina per la via integra sarà mio servitore.

Non abiterà nella mia casa, chi agisce con inganno, *
    chi dice menzogne non starà alla mia presenza.

Sterminerò ogni mattino tutti gli empi del paese, *
    per estirpare dalla città del Signore
        quanti operano il male.

Gloria.

SECONDA ORAZIONE
Signore Gesù, che sei venuto fino a noi perché il popolo da te redento camminasse con integro cuore, infondi nella famiglia che abita la tua casa lo spirito di vera carità perché, alieni da ogni ingiusta parola e da ogni atto superbo, viviamo irreprensibili alla tua presenza, o Figlio di Dio, che vivi e regni nei secoli dei secoli.

INNO
O Luce eterna, o Giorno
che non conosci sera,
tu che sei tutto fulgore,
tu che la luce crei,

già ci leviamo e lieti
dell’alba che nuova riluce,
del sole che ancora risplende,
a te, Padre, grazie cantiamo.

Il cuore non si turbi
in questa fresca chiarità e non senta
gioia di impuro ardore né l’animo
ceda a morbosi inganni.

Donaci mente limpida e quieta,
donaci vita casta,
fa’ che il giorno trascorra
fedele a Cristo, l’unico Signore.

Ascolta, o Dio pietoso, la preghiera
per l’Unigenito Figlio
che nello Spirito santo
regna con te nei secoli. Amen.

ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE
Al Verbo di Dio, che si è rivelato nell’opera di salvezza pieno di grazia e di verità, manifestiamo il nostro amore.

Salvezza del mondo, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Gesù, che sei il Cristo e sei nato da Dio, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Vittima di espiazione per i nostri peccati, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Tu, che sei venuto con acqua e sangue e ci hai dato lo Spirito, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Figlio, che ci doni la conoscenza del vero Dio, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Unigenito del Padre, mandato nel mondo perché avessimo la vita, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Padre nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci esaudisca.
Amen.

oppure:

La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale.

 

ORA MEDIA

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ORA MEDIA

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.    Alleluia.

INNO

Terza

Tu che invocato ti effondi,
con il Padre e col Figlio unico Dio,
o Spirito, discendi
senza indugio nei cuori.

Gli affetti, i pensieri, la voce
cantino la tua lode;
la tua fiamma divampi
e gli uomini accenda d’amore.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

Sesta

O Dio glorioso, altissimo sovrano,
che i tempi diversi alternando,
orni di dolce chiarità il mattino
e l’infocato meriggio avvampi,

placa la furia delle discordie,
spegni il funesto ardore dell’odio,
dona alle membra sanità e vigore,
agli animi dona la pace.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

Nona

Perpetuo vigore degli esseri,
che eterno e immutabile stai
e la vicenda regoli del giorno
nell’inesausto gioco della luce,

la nostra sera irradia
del tuo vitale splendore;
premia la morte dei giusti
col giorno che non tramonta.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

SALMODIA
Salmo 118,137-144 XVIII (Sade)

Ant. 1 Purissima è, Signore, la tua parola, * il tuo servo la predilige.

Tu sei giusto, Signore, *
e retto nei tuoi giudizi.
Con giustizia hai ordinato le tue leggi *
e con fedeltà grande.

Mi divora lo zelo della tua casa, *
perché i miei nemici dimenticano le tue parole.
Purissima è la tua parola, *
    il tuo servo la predilige.

Io sono piccolo e disprezzato, *
ma non trascuro i tuoi precetti.
La tua giustizia è giustizia eterna *
e verità è la tua legge.

Angoscia e affanno mi hanno colto, *
ma i tuoi comandi sono la mia gioia.
Giusti sono i tuoi insegnamenti per sempre, *
fammi comprendere e avrò la vita.

Gloria.

Ant. 1 Purissima è, Signore, la tua parola, * il tuo servo la predilige.

Salmo 87
I (2-8)

Ant. 2
Signore, Dio della mia salvezza, * davanti a te grido giorno e notte. †

Signore, Dio della mia salvezza, *
    davanti a te grido giorno e notte.
† Giunga fino a te la mia preghiera, *
    tendi l’orecchio al mio lamento.

Io sono colmo di sventure, *
    la mia vita è vicina alla tomba.
Sono annoverato tra quelli
che scendono nella fossa, *
    sono come un morto ormai privo di forza.

È tra i morti il mio giaciglio, *
    sono come gli uccisi stesi nel sepolcro,
dei quali tu non conservi il ricordo *
    e che la tua mano ha abbandonato.

Mi hai gettato nella fossa profonda, *
    nelle tenebre e nell’ombra di morte.
Pesa su di me il tuo sdegno *
e con tutti i tuoi flutti mi sommergi.

Gloria.

Ant. 2 Signore, Dio della mia salvezza, * davanti a te grido giorno e notte.

II (9-19)

Ant. 3 Tutto il giorno ti chiamo, Signore, * verso di te protendo le mie mani.

Hai allontanato da me i miei compagni, *
mi hai reso per loro un orrore.
Sono prigioniero senza scampo; *
si consumano i miei occhi nel patire.

Tutto il giorno ti chiamo, Signore, *
verso di te protendo le mie mani.
Compi forse prodigi per i morti? *
    O sorgono le ombre a darti lode?

Si celebra forse la tua bontà nel sepolcro, *
    la tua fedeltà negli inferi?
Nelle tenebre si conoscono forse i tuoi prodigi, *
    la tua giustizia nel paese dell’oblio?

Ma io a te, Signore, grido aiuto, *
    e al mattino giunge a te la mia preghiera.
Perché, Signore, mi respingi, *
    perché mi nascondi il tuo volto?

Sono infelice e morente dall’infanzia, *
    sono sfinito, oppresso dai tuoi terrori.
Sopra di me è passata la tua ira, *
    i tuoi spaventi mi hanno annientato,

mi circondano come acqua tutto il giorno, *
    tutti insieme mi avvolgono.
Hai allontanato da me amici e conoscenti, *
    mi sono compagne solo le tenebre.

Gloria.

Ant. 3 Tutto il giorno ti chiamo, Signore, * verso di te protendo le mie mani.

Alle altre Ore salmodia complementare.

Terza

LETTURA BREVE                2 Cor 1,21-22
Fratelli, è Dio stesso che ci conferma, insieme a voi, in Cristo, e ci ha conferito l’unzione, ci ha impresso il sigillo e ci ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori.

Lampada per i miei passi.
    Lampada per i miei passi, * Signore, è la tua parola.

Luce sul mio cammino.
    Signore, è la tua parola.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
    Lampada per i miei passi, * Signore, è la tua parola.

ORAZIONE
Dio altissimo e immenso, nel tuo Spirito osiamo fiduciosi avvicinarti e chiamarti col nome di padre: in virtù del medesimo Consolatore preserva i nostri giorni dalla colpa e donaci infine l’eredità della gloria. Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Sesta

LETTURA BREVE                Is 55,7
L’empio abbandoni la sua via e l’uomo iniquo i suoi pensieri; ritorni al Signore che avrà misericordia di lui e al nostro Dio che largamente perdona.

Buono e pietoso è il Signore.
Buono e pietoso è il Signore, * è lento all’ira e grande nell’amore.

Non conserva per sempre il suo sdegno.
È lento all’ira e grande nell’amore.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Buono e pietoso è il Signore, * è lento all’ira e grande nell’amore.

ORAZIONE
Dio provvidente e buono, che generosamente partecipi ai poveri le tue ricchezze, rivestici della tua santità, rendi pura la lode dei tuoi servi e accogli pietoso la nostra supplica. Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Nona

LETTURA BREVE                Col 1,19-20
Fratelli, piacque a Dio di fare abitare in Cristo ogni pienezza e per mezzo di lui riconciliare a sé tutte le cose, rappacificando con il sangue della sua croce, cioè per mezzo di lui, le cose che stanno sulla terra e quelle nei cieli.

O Dio, mio re, voglio esaltarti.
    O Dio, mio re, voglio esaltarti * e lodare il tuo nome in eterno.

Ti voglio benedire ogni giorno.
E lodare il tuo nome in eterno.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
    O Dio, mio re, voglio esaltarti * e lodare il tuo nome in eterno.

ORAZIONE
Il tuo popolo, o Dio, non arrossisca mai della croce di Cristo, ma nell’umiliazione del Figlio tuo vinca ogni potere mondano; sicura speranza rinasca negli animi in virtù del trionfo pasquale del Signore, che vive e regna nei secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

VESPRI

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NATIVITÀ
DI S. GIOVANNI BATTISTA

solennità


PRIMI VESPRI
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.

oppure:

Signore ascolta la nostra preghiera.
E il nostro grido giunga fino a te.

RITO DELLA LUCE
Preparerò per il mio Consacrato
una strada di luce:
resteranno abbagliati i suoi nemici.
    Splenderà su di lui
la corona regale.

Ricordati di Davide, Signore,
di tutte le sue prove.
    Splenderà su di lui
la corona regale.

Preparerò per il mio Consacrato
una strada di luce:
resteranno abbagliati i suoi nemici.
    Splenderà su di lui
la corona regale.

INNO
O nobile progenie
d’ispirati profeti,
già dal materno grembo
del Salvatore la nascita annunci!

Te, chiuso ancora nel ventre, allieta
la voce della Vergine:
delle due madri suona nei secoli
il santo vaticinio.

Di te la Sapienza proclama:
“E’ minore degli angeli,
ma tra i profeti è il più grande Giovanni,
che preparò alla mia venuta i cuori”.

Né le reali lusinghe
né le minacce di morte lo piegano:
aperta è la denuncia della colpa,
la verità non si tace.

Lasciva danza nel convito provoca
l’inebriato tiranno
e la festiva mensa contamina
di sangue intemerato.

O Trinità, potente unico Dio,
l’universo di adori
e, liberato dal male,
ti canti un cantico nuovo. Amen.

RESPONSORIO
Il Precursore appare;
di lui così attesta il Signore:
«Nessuno tra i nati di donna
più grande è di Giovanni».

«Il Signore dal ventre di mia madre
mi ha chiamato per nome».
Nessuno tra i nati di donna
più grande è di Giovanni.

SALMODIA

Ant.
«Dal ventre di mia madre * mi ha chiamato per nome il Signore».

Salmo 115

Ho creduto anche quando dicevo: *
«Sono troppo infelice».
Ho detto con sgomento: *
«Ogni uomo è inganno».

Che cosa renderò al Signore *
per quanto mi ha dato?
Alzerò il calice della salvezza *
e invocherò il nome del Signore.

Adempirò i miei voti al Signore, *
davanti a tutto il suo popolo.
Preziosa agli occhi del Signore *
è la morte dei suoi fedeli.

Sì, io sono il tuo servo, Signore, †
io sono tuo servo,
figlio della tua ancella; *
hai spezzato le mie catene.

A te offrirò sacrifici di lode *
e invocherò il nome del Signore.

Adempirò i miei voti al Signore *
e davanti a tutto il suo popolo,
negli atri della casa del Signore, *
in mezzo a te, Gerusalemme.

Salmo 133

Ecco, benedite il Signore, *
    voi tutti, servi del Signore;

voi che state nella casa del Signore *
    durante le notti.

Alzate le mani verso il tempio *
    e benedite il Signore.

Da Sion ti benedica il Signore, *
    che ha fatto cielo e terra.

Salmo 116

Lodate il Signore, popoli tutti, *
    voi tutte, nazioni, dategli gloria;

perché forte è il suo amore per noi *
    e la fedeltà del Signore dura in eterno.

Gloria.

Ant. «Dal ventre di mia madre * mi ha chiamato per nome il Signore».

PRIMA ORAZIONE
O Dio vivo e santo, l’intercessione del precursore Giovanni avvalori la nostra preghiera; ci illumini la sua parola ardente e ispirata, e i suoi meriti ottengano alla nostra debolezza di conseguire la meta che tu ci proponi. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

CANTICO DELLA BEATA VERGINE
                            Cantico    Lc 1,46-55

Ant. «Appena ha udito la voce del Salvatore, * il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo».

L'anima mia magnifica il Signore *
    e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *
    D'ora in poi tutte le generazioni
        mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *
    e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
    si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
    ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
    ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *
    ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
    ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *
    ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria.

L’anima mia *
    magnifica il Signore.

Ant. «Appena ha udito la voce del Salvatore, * il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo».

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

SECONDA ORAZIONE
Concedi alla tua famiglia, o Dio onnipotente, di camminare sulla via della salvezza sotto la guida del precursore san Giovanni e di andare incontro con serena fiducia al Signore Gesù, il Messia da lui preannunziato, che vive e regna nei secoli dei secoli.

SALLENDA IN ONORE DEL SANTO
Appena minore degli angeli,
più grande dei profeti,
Giovanni ha preparato
i cuori alla fede di Cristo.
    Gloria al Padre e al Figlio
    e allo Spirito santo.
    Come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.
Appena minore degli angeli,
più grande dei profeti,
Giovanni ha preparato
i cuori alla fede di Cristo.
                           
Orazione
O Dio, che hai reso san degno di onore questo giorno con la nascita di san Giovanni, da’ al tuo popolo le gioie dello spirito e dirigi i credenti sulla via della salvezza e della pace. Per Cristo nostro Signore.

INTERCESSIONI
Glorifichiamo Dio Padre, che ha scelto Giovanni Battista come suo messaggero, per annunziare agli uomini il regno di Cristo. Nel ricordo del grande Precursore chiediamo a Dio il dono della conversione:
Signore, guida i nostri passi sulla via della pace.

Hai chiamato Giovanni dal grembo di sua madre a preparare le vie del tuo Figlio;
fa’ che ci disponiamo alla sequela di Cristo, con la stessa dedizione di colui che lo ha preceduto.

Hai dato a Giovanni il privilegio di additare come presente a Israele il Cristo, Agnello di Dio;
fa’ che la tua Chiesa lo proponga in modo efficace al nostro tempo.

Hai voluto che il tuo profeta diminuisse, mentre cresceva il Cristo, tuo Figlio;
insegnaci ad anteporre al successo personale il servizio della verità.

Del tuo martire Giovanni Battista hai fatto il profeta franco e coraggioso della giustizia e della verità;
rendici testimoni leali e fermi della legge di Cristo.

Ricordati, Signore, di tutti coloro che hanno lasciato questo mondo;
prendili con te nella dimora della luce e della pace.

Portiamo a compimento la preghiera vespertina pregando come Gesù ci ha insegnato:
Padre nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci custodisca
Amen.

oppure

La santa Trinità ci salvi e ci benedica
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale

 

COMPIETA

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COMPIETA (dopo i Primi Vespri)

Convertici, Dio, nostra salvezza.
E placa il tuo sdegno verso di noi.


O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.    Alleluia.

INNO
Di tenebra la terra ormai si ammanta:
quasi una dolce morte
scende sui corpi spossati,
che alla luce del giorno rivivranno.

Cristo Signore, luce vera, vita,
salva i tuoi servi:
l'oscura inerzia del sonno
non si tramuti nell'esilio eterno.
 
Nessuna forza del male
ci vinca nella notte:
tu che ci doni il riposo,
veglia su chi ti implora.

A te Gesù, sia gloria
che sei nato da vergine,
con il Padre e lo Spirito
nella distesa dei secoli. Amen.

SALMODIA
Salmo 4

Ant. Dalle angosce mi hai liberato; * abbi pietà, Signore, e ascoltami.

Quando ti invoco, rispondimi,
        Dio, mia giustizia: †
    dalle angosce mi hai liberato; *
    pietà di me, ascolta la mia preghiera.

Fino a quando, o uomini,
        sarete duri di cuore? *
    Perché amate cose vane
        e cercate la menzogna?

Sappiate che il Signore fa prodigi
        per il suo fedele: *
    il Signore mi ascolta quando lo invoco.

Tremate e non peccate, *
    sul vostro giaciglio riflettete e placatevi.

Offrite sacrifici di giustizia *
    e confidate nel Signore.

Molti dicono: "Chi ci farà vedere il bene?". *
    Risplenda su di noi, Signore,
        la luce del tuo volto.
 
Hai messo più gioia nel mio cuore *
    di quando abbondano vino e frumento.
 In pace mi corico e subito mi addormento: *
    tu solo, Signore, al sicuro mi fai riposare.

Gloria.

Ant. Dalle angosce mi hai liberato; * abbi pietà, Signore, e ascoltami.

Salmo 132

Ant. Buono e soave è lodare il Signore.

Ecco quanto è buono e quanto è soave *
che i fratelli vivano insieme!

È come olio profumato sul capo, †
che scende sulla barba,
sulla barba di Aronne, *
che scende sull’orlo della sua veste.

È come rugiada dell’Ermon, *
che scende sui monti di Sion.

Là il Signore dona la benedizione *
e la vita per sempre.

Gloria.

Ant. Buono e soave è lodare il Signore.

LETTURA BREVE                Dt 6,4-7
Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore; li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai.

Il mio cuore sia integro.
    Il mio cuore sia integro * nei tuoi precetti, Signore.

Perché non resti confuso.
    Nei tuoi precetti, Signore.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo.
    Il mio cuore sia integro * nei tuoi precetti, Signore.

CANTICO DI SIMEONE           
                            Cantico    Lc 2,19-32

Ant.
Ora lascia, o Signore, che il tuo servo * vada in pace secondo la tua parola. †

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *
    vada in pace secondo la tua parola;

† perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *
    preparata da te davanti a tutti i popoli,

luce per illuminare le genti *
    e gloria del tuo popolo Israele.

Gloria.

Ant. Ora lascia, o Signore, che il tuo servo * vada in pace secondo la tua parola.

ORAZIONE
Visita, Padre, la nostra casa e salvala dalle insidie del nemico; veglino gli angeli santi sulla nostra quiete, e la tua benedizione sempre rimanga con noi. Per Cristo Nostro Signore.
 
ANTIFONA ALLA B.V. MARIA
Inviolato fiore, purissima Vergine,
porta lucente del cielo,
Madre di Cristo amata, Signora piissima,
odi quest’inno di lode.
Casta la vita scorra, sia limpido l’animo:
così t’implorano i cuori.
Per la tua dolce supplica a noi colpevoli
scenda il perdono di Dio.
Vergine tutta santa, Regina bellissima,
inviolato fiore.

Prima della conclusione si può lodevolmente inserire un breve esame di coscienza.


CONCLUSIONE
Dormiamo in pace.
Vigiliamo in Cristo.