Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo
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9 marzo

Martedì della III settimana di Quaresima

9 Marzo 2021

UFFICIO DELLE LETTURE

UFFICIO DELLE LETTURE

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.   

Lode a te, Signore, re di eterna gloria.


INNO

Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino:


Tu, Giorno eterno, che vivi e risplendi
dell’increata luce del Padre,
guarda propizio chi devoto illumina
di lieti canti la notte.

Vinci, Signore, le nostre tenebre;
sperdi le schiere dei dèmoni,
gli animi scuoti sì che il torpore
non soffochi le menti.

I servi che ti implorano
pietosamente ascolta: la lode
che a te si leva, Cristo, ci meriti
grazia, perdono e pace.

A te la gloria scenda e il nostro giubilo,
o mite Re d’amore,
al Padre e allo Spirito Paraclito
negli infiniti secoli. Amen.

Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore del giorno:


Creatore e sovrano di tutto,
vincendo le furie del mare,
hai tratto alla luce la terra,
bellissima nostra dimora.

Tu di vivaci fiori l’adorni
e, quasi mensa regale
di frutti ricoprendola e di mèssi,
la presenti ai tuoi figli.

Così alla fresca tua rugiada, o Dio,
verdeggi il deserto dell’anima;
lavi ogni macchia il pianto,
ogni ribelle fremito si plachi.

La nostra volontà alla tua si accordi
e rifugga dal male,
il cuore si arrenda alla grazia
e schivi gli atti che arrecano morte.

A te eleviamo, o Padre, la preghiera,
a te che regni nei secoli
con l’unico tuo Figlio
e lo Spirito Santo. Amen.

CANTICO DEI TRE GIOVANI        Cfr. Dn 3,52-56
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto il tuo nome glorioso e santo, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu sul trono del tuo regno, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi †
    e siedi sui cherubini *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Come era nel principio e ora e sempre
        nei secoli dei secoli, amen, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

SALMODIA
                            Salmo 67
I (2-11)   

Ant. 1 Sorga Dio, i suoi nemici si disperdano. †

Sorga Dio, i suoi nemici si disperdano *
    † e fuggano davanti a lui quelli che lo odiano.

Come si disperde il fumo, tu li disperdi; †
    come fonde la cera di fronte al fuoco, *
    periscano gli empi davanti a Dio.

I giusti invece si rallegrino, †
    esultino davanti a Dio *
    e cantino di gioia.

Cantate a Dio, inneggiate al suo nome, *
    spianate la strada a chi cavalca le nubi:
«Signore» è il suo nome, *
    gioite davanti a lui.

Padre degli orfani e difensore delle vedove *
    è Dio nella sua santa dimora.

Ai derelitti Dio fa abitare una casa, †
    fa uscire con gioia i prigionieri; *
    solo i ribelli abbandona in arida terra.

Dio, quando uscivi davanti al tuo popolo, *
    quando camminavi per il deserto, la terra tremò,
stillarono i cieli davanti al Dio del Sinai, *
    davanti a Dio, il Dio di Israele.

Pioggia abbondante riversavi, o Dio, *
    rinvigorivi la tua eredità esausta.
E il tuo popolo abitò il paese *
    che nel tuo amore, o Dio, preparasti al misero.

Gloria.

Ant. 1 Sorga Dio, i suoi nemici si disperdano.
   
II (12-24)

Ant. 2 Ha cura di noi il Dio della salvezza.

Il Signore annunzia una notizia, *
    le messaggere di vittoria sono grande schiera:
«Fuggono i re, fuggono gli eserciti, *
    anche le donne si dividono il bottino.

Mentre voi dormite tra gli ovili, †
    splendono d’argento le ali della colomba, *
    le sue piume di riflessi d’oro».

Quando disperdeva i re l’Onnipotente, *
    nevicava sullo Zalmon.

Monte di Dio, il monte di Basan, *
    monte dalle alte cime, il monte di Basan.

Perché invidiate, o monti dalle alte cime, †
    il monte che Dio ha scelto a sua dimora? *
    Il Signore lo abiterà per sempre.

I carri di Dio sono migliaia e migliaia: *
    il Signore viene dal Sinai nel santuario.

Sei salito in alto conducendo prigionieri, †
    hai ricevuto uomini in tributo: *
    anche i ribelli abiteranno presso il Signore Dio.

Benedetto il Signore sempre; *
    ha cura di noi il Dio della salvezza.
Il nostro Dio è un Dio che salva; *
    il Signore Dio libera dalla morte.

Sì, Dio schiaccerà il capo dei suoi nemici, *
    la testa altèra di chi percorre la via del delitto.

Ha detto il Signore: «Da Basan li farò tornare, *
    li farò tornare dagli abissi del mare,

perché il tuo piede si bagni nel sangue, *
    e la lingua dei tuoi cani
        riceva la sua parte tra i nemici».

Gloria.

Ant. 2 Ha cura di noi il Dio della salvezza.

III (25-36)

Ant. 3 Conferma, o Dio, quanto hai fatto per noi, * e rendi forte il tuo popolo.

Appare il tuo corteo, Dio, *
    il corteo del mio Dio, del mio re, nel santuario.

Precedono i cantori, †
    seguono ultimi i citaredi, *
    in mezzo le fanciulle che battono cèmbali.

«Benedite Dio nelle vostre assemblee, *
    benedite il Signore, voi della stirpe di Israele».

Ecco, Beniamino, il più giovane, †
    guida i capi di Giuda nelle loro schiere, *
    i capi di Zàbulon, i capi di Nèftali.

Dispiega, Dio, la tua potenza, *
    conferma, Dio, quanto hai fatto per noi.
Per il tuo tempio, in Gerusalemme, *
    a te i re porteranno doni.

Minaccia la belva dei canneti, †
    il branco dei tori con i vitelli dei popoli: *
    si prostrino portando verghe d’argento;

disperdi i popoli che amano la guerra. †
    Verranno i grandi dall’Egitto, *
    l’Etiopia tenderà le mani a Dio.

Regni della terra, cantate a Dio, *
    cantate inni al Signore;
egli nei cieli cavalca, nei cieli eterni, *
    ecco, tuona con voce potente.

Riconoscete a Dio la sua potenza, †
    la sua maestà su Israele, *
    la sua potenza sopra le nubi.

Terribile sei, Dio, dal tuo santuario; †
    il Dio d’Israele dà forza e vigore al suo popolo, *
    sia benedetto Dio.

Gloria.

Ant. 3 Conferma, o Dio, quanto hai fatto per noi, * e rendi forte il tuo popolo.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

Tu sei benedetto, Signore.
Amen.

PRIMA LETTURA                Eb 3,1-19
Dalla Lettera agli Ebrei

Fratelli santi, partecipi di una vocazione celeste, fissate bene lo sguardo in Gesù, l’apostolo e sommo sacerdote della fede che noi professiamo, il quale è stato fedele a colui che l’ha costituito, così come lo fu anche Mosè in tutta la sua casa (cfr. Nm 12, 7). Ma in confronto a Mosè, egli è stato giudicato degno di una gloria tanto maggiore, quanto di un maggiore onore gode il costruttore in confronto alla casa stessa. Ogni casa infatti viene costruita da qualcuno; ma colui che ha costruito tutto è Dio. In verità Mosè fu fedele in tutta la sua casa come servitore, per rendere testimonianza di ciò che doveva essere annunziato più tardi; Cristo, invece, lo fu in qualità di figlio costituito sopra la sua propria casa. E la sua casa siamo noi, a condizione che conserviamo la libertà e la speranza di cui ci vantiamo.
Per questo, come dice lo Spirito Santo: «Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori come nel giorno della ribellione, nel giorno della tentazione nel deserto, dove mi tentarono i vostri padri mettendomi alla prova, pur avendo visto per quarant’anni le mie opere. Perciò mi disgustai di quella generazione e dissi: Hanno sempre il cuore sviato. Non hanno conosciuto le mie vie. Così ho giurato nella mia ira: Non entreranno nel mio riposo» (cfr. Sal 94, 8-11).
Guardate perciò, fratelli, che non si trovi in nessuno di voi un cuore perverso e senza fede che si allontani dal Dio vivente. Esortatevi piuttosto a vicenda ogni giorno, finché dura quest’«oggi», perché nessuno di voi si indurisca sedotto dal peccato. Siamo diventati infatti partecipi di Cristo, a condizione di mantenere salda sino alla fine la fiducia che abbiamo avuta da principio. Quando pertanto si dice: «Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori come nel giorno della ribellione», chi furono quelli che, dopo aver udita la sua voce, si ribellarono? Non furono tutti quelli che erano usciti dall’Egitto sotto la guida di Mosè? E chi furono coloro di cui si è disgustato per quarant’anni? Non furono quelli che avevano peccato e poi caddero cadaveri nel deserto? (cfr. Nm 14, 29). E a chi giurò che non sarebbero entrati nel suo riposo (cfr. Nm 14, 22 ss), se non a quelli che non avevano creduto? In realtà vediamo che non vi poterono entrare a causa della loro mancanza di fede.

RESPONSORIO                   
Poiché pecco ogni giorno e non mi correggo,
la paura della morte mi conturba.
So che non c’è redenzione negli inferi;
    abbi pietà di me, Signore, e salvami.

Riconosco la mia colpa,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi;
    abbi pietà di me, Signore, e salvami.

SECONDA LETTURA       
Dal «Trattato sul Discorso del Signore sul monte» di sant’Agostino, vescovo

Dopo la preghiera insegnata dal Signore segue il precetto del digiuno, che mira alla medesima purificazione del cuore, di cui ora si tratta. Anche in quest’opera, infatti, bisogna evitare che si insinui qualche ostentazione e qualche desiderio della lode degli uomini, che renda doppio il cuore e non gli permetta di essere puro e semplice per comprendere Dio. «Ma quando digiunate», dice, «non mostratevi tristi come gli ipocriti; questi infatti sfigurano la loro faccia, perché la gente veda che digiunano. In verità vi dico, hanno ricevuto la loro ricompensa. Voi invece, quando digiunate, spargete profumi sul vostro capo e lavatevi la faccia, perché la gente non veda che digiunate, bensì il Padre vostro che sta nel segreto; e il Padre vostro, che vede nel segreto, vi ricompenserà» (Mt 6, 16-18). È chiaro che mediante questi precetti ogni nostro sforzo viene rivolto verso le gioie interiori, perché non ci uniformiamo a questo mondo, cercando una ricompensa fuori di noi, e quindi perdiamo la promessa di una felicità tanto più solida e stabile quanto più è dentro di noi, mediante la quale Dio volle che fossimo conformi all’immagine di suo Figlio.
Si suole chiedere che cosa significhino queste parole: «Voi invece, quando digiunate, spargete profumi sul vostro capo e lavatevi la faccia, perché la gente non veda che digiunate». Nessuno infatti, sebbene siamo soliti lavarci la faccia ogni giorno, potrebbe a ragione imporci l’obbligo di avere anche i capelli profumati, quando digiuniamo. E se tutti riconoscono che quest’uso è vergognosissimo, bisogna intendere che questa prescrizione di profumarsi il capo e di lavarci la faccia si riferisca all’uomo interiore. Profumarsi il capo, dunque, è manifestazione di letizia, lavarsi invece la faccia è segno di pulizia; e perciò si profuma il capo chi si rallegra dentro di sé nell’anima e nella ragione.
E si laverà anche la faccia e purificherà il cuore con cui deve vedere Dio, non attraverso un velo a causa dell’infermità contratta per le sozzure, ma sicuro e saldo, perché è puro e schietto. «Lavatevi», dice, «siate mondi; togliete le iniquità dalla vostra anima e dalla vista dei miei occhi» (Is 1, 16). La nostra faccia, dunque, deve essere lavata dalle sozzure che offendono la vista di Dio. «Noi, infatti, contemplando la gloria del Signore senza veli, saremo trasformati nella medesima immagine» (2 Cor 3, 18).
Spesso anche il pensiero delle cose necessarie richieste da questa vita ferisce e annebbia il nostro occhio interiore e per lo più rende doppio il cuore, così che non facciamo col cuore, con cui il Signore ha prescritto di farle, quelle cose che, in apparenza, facciamo giustamente con gli uomini, cioè non perché li amiamo, ma perché vogliamo ottenere da essi qualche vantaggio per le necessità della vita presente. Dobbiamo invece far loro del bene per la loro salvezza eterna, non per il nostro interesse temporale. Dunque Dio pieghi il nostro cuore ai suoi insegnamenti e non al nostro profitto! «Scopo del precetto è la carità che proviene da un cuore puro e da una retta coscienza e da una fede non mendace» (1 Tm 1, 5). Chi invece si prende cura del fratello per le proprie necessità di questa vita, non se ne cura certamente per carità, perché non provvede a lui, che deve amare come se stesso, ma alla propria persona; anzi neppure alla propria persona, poiché per tale motivo rende doppio il suo cuore, che gli impedisce di vedere Dio, unica visione nella quale si trova una felicità sicura e senza fine.

Non si dice la Laus angelorum magna.

Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita immediatamente il Cantico di Zaccaria.


ORAZIONE
Ti preghiamo, Padre, che scruti i segreti degli animi: l’astinenza quaresimale ci renda così interiormente devoti da meritare la tua ricompensa eterna. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

LODI MATTUTINE

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LODI MATTUTINE

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.   

Lode a te, Signore, re di eterna gloria.


CANTICO DI ZACCARIA
                            Cantico    Lc 1,68-79

Ant. Difesa inespugnabile circondi i tuoi servi; * la tua potenza sempre ci protegga, la tua grazia ci liberi, Signore.

Benedetto il Signore Dio d’Israele, *
    perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente *
    nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso *
    per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:

salvezza dai nostri nemici, *
    e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
    e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
    di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
    al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo *
    perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
    nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
    per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
    e nell’ombra della morte

e dirigere i nostri passi *
    sulla via della pace».

Gloria.

Ant. Difesa inespugnabile circondi i tuoi servi; * la tua potenza sempre ci protegga, la tua grazia ci liberi, Signore.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

PRIMA ORAZIONE
Preghiamo.    (Pausa di preghiera silenziosa)
O Dio, che perdonando prepari la tua Chiesa alla solennità della Pasqua, donaci spirito di carità e di pace perché l'offerta della vita, compiuta da Cristo a salvezza del mondo, si prolunghi nella memoria e nell'amore fraterno dei tuoi figli. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

SALMODIA
                            Cantico    Is 26,1-4.7-9.12

Ant. 1
Signore nostro Dio, donaci la tua pace.

Abbiamo una città forte; *
Dio ha eretto a nostra salvezza mura e baluardo.
Aprite le porte: *
    entri il popolo giusto che si mantiene fedele.

Il suo animo è saldo; †
    tu gli assicurerai la pace, *
    pace perché in te ha fiducia.

Confidate nel Signore sempre, *
    perché il Signore è una roccia eterna.

Il sentiero del giusto è diritto, *
    il cammino del giusto tu rendi piano.

Sì, nella via dei tuoi giudizi, Signore, *
        in te noi speriamo;
    al tuo nome e al tuo ricordo *
        si volge tutto il nostro desiderio.

Di notte anela a te l’anima mia, *
    al mattino ti cerca il mio spirito,
perché quando pronunzi i tuoi giudizi sulla terra, *
    giustizia imparano gli abitanti del mondo.
 
Signore, ci concederai la pace, *
    poiché tu dai successo a tutte le nostre imprese.

Gloria.

Ant. 1 Signore nostro Dio, donaci la tua pace.

Salmi Laudativi

Ant. 2 Fa’ splendere su di noi * il tuo volto, Signore.
                                Sal 66
Dio abbia pietà di noi e ci benedica, *
    su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via, *
fra tutte le genti la tua salvezza.

Ti lodino i popoli, Dio, *
ti lodino i popoli tutti.

Esultino le genti e si rallegrino, †
perché giudichi i popoli con giustizia, *
governi le nazioni sulla terra.

Ti lodino i popoli, Dio, *
ti lodino i popoli tutti.

La terra ha dato il suo frutto. *
Ci benedica Dio, il nostro Dio,
ci benedica Dio *
e lo temano tutti i confini della terra.

                                Sal 116
Lodate il Signore, popoli tutti, *
    voi tutte, nazioni, dategli gloria;

perché forte è il suo amore per noi *
    e la fedeltà del Signore dura in eterno.

Gloria.

Ant. 2 Fa’ splendere su di noi * il tuo volto, Signore.

                            Salmo diretto    Sal 84
Signore, sei stato buono con la tua terra, *
hai ricondotto i deportati di Giacobbe.
Hai perdonato l’iniquità del tuo popolo, *
hai cancellato tutti i suoi peccati.

Hai deposto tutto il tuo sdegno *
e messo fine alla tua grande ira.

Rialzaci, Dio nostra salvezza, *
e placa il tuo sdegno verso di noi.
Forse per sempre sarai adirato con noi, *
di età in età estenderai il tuo sdegno?

Non tornerai tu forse a darci vita, *
    perché in te gioisca il tuo popolo?
Mostraci, Signore, la tua misericordia *
e donaci la tua salvezza.

Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore: †
egli annunzia la pace *
per il suo popolo, per i suoi fedeli,
per chi ritorna a lui con tutto il cuore.

La sua salvezza è vicina a chi lo teme *
e la sua gloria abiterà la nostra terra.

Misericordia e verità s’incontreranno, *
giustizia e pace si baceranno.
La verità germoglierà dalla terra *
    e la giustizia si affaccerà dal cielo.

Quando il Signore elargirà il suo bene, *
la nostra terra darà il suo frutto.
Davanti a lui camminerà la giustizia *
e sulla via dei suoi passi la salvezza.

Gloria.

SECONDA ORAZIONE
Ci soccorra, o Dio pietoso, la tua misericordia, e quel perdono che i nostri peccati non meritano sia concesso dal tuo amore generoso. Per Cristo nostro Signore.

INNO
Le preghiere e le lacrime,
o Signore pietoso,
a te più intense si levano
in questo tempo santo.

Tu che conosci i cuori
e deboli ci vedi,
a chi si pente e ti invoca
concedi il tuo perdono.

Grande è il nostro peccato,
ma il tuo amore è più grande:
risana le oscure ferite
a gloria del tuo nome.

Dona il volere e la forza
di castigare le membra;
così lo spirito pronto
rifuggirà dalla colpa.

O Trinità beata, unico Dio,
accogli la nostra supplica
e questi giorni austeri
rendi fecondi e lieti. Amen.

ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE
La nostra implorazione salga fino alla gloria del Padre, dove Cristo vive e regna in eterno.

Vittima di espiazione per i nostri peccati, Kyrie eleison.
        Kyrie eleison.

Tu che hai ridotto all’impotenza mediante la tua morte colui che della morte ha il potere, Kyrie eleison.
         Kyrie eleison.

Tu che hai dato te stesso per noi, offrendoti a Dio in sacrificio di soave odore, Kyrie eleison.
        Kyrie eleison.

Salvatore del tuo corpo che è la Chiesa, Kyrie eleison.
        Kyrie eleison.

Gesù Cristo, pastore supremo, Kyrie eleison.
        Kyrie eleison.

Giusto giudice, che consegnerai la corona di giustizia a tutti quelli che attendono con amore la tua manifestazione, Kyrie eleison.
        Kyrie eleison.

Padre nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci esaudisca.
Amen.

oppure:


La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale.

ORA MEDIA

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ORA MEDIA

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.   

Lode a te, Signore, re di eterna gloria.

INNO

Terza

Tu che invocato ti effondi,
con il Padre e col Figlio unico Dio,
o Spirito, discendi
senza indugio nei cuori.

Gli affetti, i pensieri, la voce
cantino la tua lode;
la tua fiamma divampi
e gli uomini accenda d’amore.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

Sesta

O Dio glorioso, altissimo sovrano,
che i tempi diversi alternando,
orni di dolce chiarità il mattino
e l’infocato meriggio avvampi,

placa la furia delle discordie,
spegni il funesto ardore dell’odio,
dona alle membra sanità e vigore,
agli animi dona la pace.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

Nona

Perpetuo vigore degli esseri,
che eterno e immutabile stai
e la vicenda regoli del giorno
nell’inesausto gioco della luce,

la nostra sera irradia
del tuo vitale splendore;
premia la morte dei giusti
col giorno che non tramonta.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

SALMODIA
Salmo 118,97-104 XIII (Mem)

Ant. 1 Sono più saggio dei miei maestri, * perché medito i tuoi insegnamenti.

Quanto amo la tua legge, Signore; *
    tutto il giorno la vado meditando.
Il tuo precetto mi fa più saggio dei miei nemici, *
    perché sempre mi accompagna.

Sono più saggio di tutti i miei maestri, *
perché medito i tuoi insegnamenti.
Ho più senno degli anziani, *
perché osservo i tuoi precetti.

Tengo lontano i miei passi da ogni via di male, *
per custodire la tua parola.
Non mi allontano dai tuoi giudizi, *
perché sei tu ad istruirmi.

Quanto sono dolci al mio palato le tue parole: *
più del miele per la mia bocca.
Dai tuoi decreti ricevo intelligenza, *
per questo odio ogni via di menzogna.

Gloria.

Ant. 1 Sono più saggio dei miei maestri, * perché medito i tuoi insegnamenti.

Salmo 73
I (1-12)

Ant. 2
Dio è il nostro re, * ha operato la salvezza sulla terra.

O Dio, perché ci respingi per sempre, *
    perché divampa la tua ira
        contro il gregge del tuo pascolo?

Ricordati del popolo *
    che ti sei acquistato nei tempi antichi.
Hai riscattato la tribù che è tuo possesso, *
    il monte Sion, dove hai preso dimora.

Volgi i tuoi passi a queste rovine eterne: *
    il nemico ha devastato tutto nel tuo santuario.

Ruggirono i tuoi avversari nel tuo tempio, *
issarono i loro vessilli come insegna.

Come chi vibra in alto la scure *
    nel folto di una selva,
con l’ascia e con la scure *
frantumavano le sue porte.

Hanno dato alle fiamme il tuo santuario, *
    hanno profanato e demolito
la dimora del tuo nome;

pensavano: «Distruggiamoli tutti»; *
    hanno bruciato tutti i santuari di Dio nel paese.

Non vediamo più le nostre insegne, †
non ci sono più profeti *
    e tra di noi nessuno sa fino a quando.

Fino a quando, o Dio, insulterà l’avversario, *
il nemico continuerà a disprezzare il tuo nome?
Perché ritiri la tua mano *
e trattieni in seno la destra?

Eppure Dio è nostro re dai tempi antichi, *
    ha operato la salvezza nella nostra terra.

Gloria.

Ant. 2 Dio è il nostro re, * ha operato la salvezza sulla terra.

II (13-23)

Ant. 3 Ascolta, Signore, la voce dei tuoi servi.

Tu con potenza hai diviso il mare, *
    hai schiacciato la testa dei draghi sulle acque.

Al Leviatàn hai spezzato la testa, *
    lo hai dato in pasto ai mostri marini.
Fonti e torrenti tu hai fatto scaturire, *
hai inaridito fiumi perenni.

Tuo è il giorno e tua è la notte, *
la luna e il sole tu li hai creati.
Tu hai fissato i confini della terra, *
    l’estate e l’inverno tu li hai ordinati.

Ricorda: il nemico ha insultato Dio, *
un popolo stolto ha disprezzato il tuo nome.

Non abbandonare alle fiere la vita di chi ti loda, *
non dimenticare mai la vita dei tuoi poveri.
Sii fedele alla tua alleanza; *
    gli angoli della terra sono covi di violenza.

L’umile non torni confuso, *
l’afflitto e il povero lodino il tuo nome.

Sorgi, Dio, difendi la tua causa, *
ricorda che lo stolto ti insulta tutto il giorno.
Non dimenticare lo strepito dei tuoi nemici; *
il tumulto dei tuoi avversari cresce senza fine.

Gloria.

Ant. 3 Ascolta, Signore, la voce dei tuoi servi.

Alle altre Ore salmodia complementare.


Terza

LETTURA BREVE                Ef 5,1-2
Fratelli, fatevi imitatori di Dio, quali figli carissimi, e camminate nella carità, nel modo che anche Cristo vi ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore.
 
Cercate il Signore, mentre si fa trovare.
Cercate il Signore, mentre si fa trovare; * invocate Dio, mentre è vicino.

L’empio abbandoni la sua via.
Invocate Dio, mentre è vicino.
 
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Cercate il Signore, mentre si fa trovare; * invocate Dio, mentre è vicino.

ORAZIONE
O Dio, che perdonando prepari la tua Chiesa alla solennità della Pasqua, donaci spirito di carità e di pace perché l’offerta della vita, compiuta da Cristo a salvezza del mondo, si prolunghi nella memoria e nell'amore fraterno dei tuoi figli. Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Sesta

LETTURA BREVE                Eb 13,5
Fratelli, la vostra condotta sia senza avarizia; accontentatevi di quello che avete, perché Dio stesso ha detto: «Non ti lascerò e non ti abbandonerò».

Così dice il Signore che ti ha creato.
Così dice il Signore che ti ha creato: * «Non temere, perché ti ho riscattato.

Ti ho chiamato per nome.
Non temere, perché ti ho riscattato».

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
«Non temere, perché ti ho riscattato».

ORAZIONE
Ci soccorra, o Dio pietoso, la tua misericordia, e quel perdono che i nostri peccati non meritano sia concesso dal tuo amore generoso. Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Nona

LETTURA BREVE                Col 3,5-6
Fratelli, mortificate quella parte di voi che appartiene alla terra: fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e quella avarizia insaziabile che è idolatria, cose tutte che attirano l’ira di Dio su coloro che disobbediscono.

Il timore del Signore è il nostro tesoro.
Il timore del Signore è il nostro tesoro, * la sua sapienza è ricchezza che salva.

Così ci sarà sicurezza ai nostri giorni.
La sua sapienza è ricchezza che salva.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Il timore del Signore è il nostro tesoro, * la sua sapienza è ricchezza che salva.

ORAZIONE
O Dio, che perdonando prepari la tua Chiesa alla solennità della Pasqua, donaci spirito di carità e di pace perché l’offerta della vita, compiuta da Cristo a salvezza del mondo, si prolunghi nella memoria e nell’amore fraterno dei tuoi figli. Per Cristo nostro Signore.

oppure:


Ci soccorra, o Dio pietoso, la tua misericordia, e quel perdono che i nostri peccati non meritano sia concesso dal tuo amore generoso. Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

VESPRI

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VESPRI
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.

oppure:


Signore ascolta la nostra preghiera.
E il nostro grido giunga fino a te.

RITO DELLA LUCE
La luce dei giusti rifulge:
è fonte di viva letizia.
Lampada sui miei passi è il tuo volere:
la tua legge rischiara la mia vita.

Fùmiga la lucerna del malvagio:
cupa è per lui la notte.
Lampada sui miei passi è il tuo volere:
la tua legge rischiara la mia vita.

La luce dei giusti rifulge:
è fonte di viva letizia.
Lampada sui miei passi è il tuo volere:
la tua legge rischiara la mia vita.

INNO
Cristo, che a nostra salvezza
disponi il santo digiuno,
vieni e conforta il tuo popolo
che celebra la Quaresima.

Ispira il pentimento,
poni sul labbro la supplica
che mitighi la giustizia
e muova il Padre al perdono.

La grazia tua ci liberi
dal passato colpevole
e un futuro innocente
pietosa a noi propizi.

L’annuo fervore ci doni,
purificando i cuori,
di tendere ancora una volta
alla beata Pasqua.

O Trinità, potente unico Dio,
l’universo di adori
e, liberato dal male,
ti canti un cantico nuovo. Amen.

SALMODIA
Salmo 124

Ant. 1 La tua bontà, Signore, sia con i buoni * e con i retti di cuore.

Chi confida nel Signore è come il monte Sion: *
    non vacilla, è stabile per sempre.

I monti cingono Gerusalemme: †
    il Signore è intorno al suo popolo *
    ora e sempre.

Egli non lascerà pesare lo scettro degli empi *
sul possesso dei giusti,
perché i giusti non stendano le mani *
a compiere il male.

La tua bontà, Signore, sia con i buoni *
e con i retti di cuore.

Quelli che vanno per sentieri tortuosi †
    il Signore li accomuni alla sorte dei malvagi. *
    Pace su Israele!

Gloria.

Ant. 1 La tua bontà, Signore, sia con i buoni * e con i retti di cuore.

Salmo 130

Ant. 2 Non entrerà nel regno di Dio * chi non lo accoglie come un bambino.

Signore, non si inorgoglisce il mio cuore *
    e non si leva con superbia il mio sguardo;
non vado in cerca di cose grandi, *
superiori alle mie forze.

Io sono tranquillo e sereno †
    come bimbo svezzato
        in braccio a sua madre, *
    come un bimbo svezzato è l’anima mia.

Speri Israele nel Signore, *
    ora e sempre.

Gloria.

Ant. 2 Non entrerà nel regno di Dio * chi non lo accoglie come un bambino.

PRIMA ORAZIONE
Ci soccorra, o Dio pietoso, la tua misericordia, e quel perdono che i nostri peccati non meritano sia concesso dal tuo amore generoso. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli.

CANTICO DELLA BEATA VERGINE       
                            Cantico    Lc 1,46-55

Ant.
Se il peso della colpa ci deprime, ci rialzi, Signore, la tua mano; * la tua misericordia ci sollevi.

L’anima mia magnifica il Signore *
    e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *
    D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
    e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
    si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
    ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
    ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *
    ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
    ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *
    ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria.

L’anima mia *
    magnifica il Signore.

Ant. Se il peso della colpa ci deprime, ci rialzi, Signore, la tua mano; * la tua misericordia ci sollevi.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

SECONDA ORAZIONE
O Dio, che perdonando prepari la tua Chiesa alla solennità della Pasqua, donaci spirito di carità e di pace perché l’offerta della vita, compiuta da Cristo a salvezza del mondo, si prolunghi nella memoria e nell’amore fraterno dei tuoi figli. Per Cristo nostro Signore.

COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO
Con lo Spirito dai sette doni
Dio ci ha riplasmati nella Chiesa
e ci ha connessi al Figlio che egli ama.
Così si edifica la casa del Padre,
         dimora santa di un popolo nuovo.

Nel giardino delle delizie siamo invitati
a gustare i frutti saporosi dell’albero della vita.
Così si edifica la casa del Padre,
       dimora santa di un popolo nuovo.

Orazione
A te sale la supplica, o Dio creatore dell’uomo, che hai riparato la nostra rovinosa caduta superandola secondo un disegno di più fulgente bellezza; rendi, Padre amoroso e provvidente, quanti sono ora rinati dallo Spirito ogni giorno più conformi all’immagine del tuo Figlio crocifisso e risorto, che vive e regna nei secoli dei secoli.

INTERCESSIONI
Preghiamo il Signore Gesù, perché sostenga nel suo cuore la debolezza della nostra volontà:
Aiutaci, Signore.

Gesù, che hai detto: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua»,
rinvigorisci i tuoi discepoli, perché non vengano meno sulla strada della tua sequela.

Signore, che hai esortato: «Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore»,
donaci l’umiltà e la mitezza.

Fonte di ogni virtù, in te il Padre ha riposto le sue compiacenze;
colma i credenti dell’abbondanza della tua grazia.

Sposo della Chiesa, che sempre la edifichi con l’effusione del tuo Spirito,
conserva in lei l’integrità della fede, la santità della vita, l’amore fraterno.

Giudice misericordioso, al cui tribunale approdano tutti i defunti,
prepara per loro l’eterna letizia.

Supplichiamo il Padre del cielo per noi e per la nostra comunità:
Padre nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci custodisca.
Amen.

oppure:


La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale.

COMPIETA

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COMPIETA

Convertici, Dio, nostra salvezza.
E placa il tuo sdegno verso di noi.
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.   

Lode a te, Signore, re di eterna gloria.

INNO
Di tenebra la terra ormai si ammanta:
quasi una dolce morte
scende sui corpi spossati,
che alla luce del giorno rivivranno.

Cristo Signore, luce vera, vita,
salva i tuoi servi;
l’oscura inerzia del sonno
non si tramuti nell’esilio eterno.

Nessuna forza del male
ci vinca nella notte:
tu che ci doni il riposo,
veglia su chi ti implora.

A te, Gesù, sia gloria
che sei nato da vergine,
con il Padre e lo Spirito
nella distesa dei secoli. Amen.

SALMODIA
Salmo 142,1-11

Ant. Insegnami a compiere il tuo volere, * perché sei tu il mio Dio.

Signore, ascolta la mia preghiera,
    porgi l’orecchio alla mia supplica,
        tu che sei fedele, *
    e per la tua giustizia rispondimi.

Non chiamare in giudizio il tuo servo: *
    nessun vivente davanti a te è giusto.

Il nemico mi perseguita, *
    calpesta a terra la mia vita,
mi ha relegato nelle tenebre *
    come i morti da gran tempo.

In me languisce il mio spirito, *
    si agghiaccia il mio cuore.

Ricordo i giorni antichi,
    ripenso a tutte le tue opere, *
    medito sui tuoi prodigi.

A te protendo le mie mani, *
    sono davanti a te come terra riarsa.
Rispondimi presto, Signore, *
    viene meno il mio spirito.

Non nascondermi il tuo volto, *
    perché non sia come chi scende nella fossa.
Al mattino fammi sentire la tua grazia, *
    poiché in te confido.

Fammi conoscere la strada da percorrere, *
    perché a te si innalza l’anima mia.
Salvami dai miei nemici, Signore, *
    a te mi affido.

Insegnami a compiere il tuo volere,
    perché sei tu il mio Dio. *
    Il tuo spirito buono mi guidi in terra piana.

Per il tuo nome, Signore, fammi vivere, *
    liberami dall’angoscia, per la tua giustizia.

Gloria.

Ant. Insegnami a compiere il tuo volere, * perché sei tu il mio Dio. 

LETTURA BREVE                1Pt 5,8-9
Fratelli, siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede.

A quanti invocano il Signore.
    A quanti invocano il Signore, * egli si fa vicino.

Appaga il desiderio di quelli che lo temono.
    Egli si fa vicino.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
    A quanti invocano il Signore, * egli si fa vicino.

CANTICO DI SIMEONE           
                            Cantico    Lc 2,29-32

Ant. Siate temperanti e vigilate, * perché il vostro nemico come leone ruggente si aggira, cercando chi divorare.

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *
    vada in pace secondo la tua parola;

perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *
    preparata da te davanti a tutti i popoli,

luce per illuminare le genti *
    e gloria del tuo popolo Israele.

Gloria.

Ant. Siate temperanti e vigilate, * perché il vostro nemico come leone ruggente si aggira, cercando chi divorare.

ORAZIONE
Illumina, Padre, la nostra notte e dona ai tuoi servi un riposo senza colpa; incolumi al nuovo giorno ci conducano gli angeli e ci ridestino alla tua luce. Per Cristo nostro Signore.
 
ANTIFONA ALLA B.V. MARIA
Salve, regina, madre di misericordia,
vita, dolcezza e speranza nostra, salve.
A te ricorriamo, esuli figli di Eva;
a te sospiriamo, gementi e piangenti
in questa valle di lacrime.
Orsù dunque, avvocata nostra,
rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi.
E mostraci, dopo questo esilio, Gesù,
il frutto benedetto del tuo seno.
O clemente, o pia, o dolce vergine Maria.

Prima della conclusione si può lodevolmente inserire un breve esame di coscienza.



CONCLUSIONE
Dormiamo in pace.
Vigiliamo in Cristo.