Almanacco liturgico Il Santo del giorno Il Vangelo di oggi Agenda dell'Arcivescovo
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31 maggio 2024

VISITAZIONE DELLA B.V. MARIA

festa

31 Maggio 2024

UFFICIO DELLE LETTURE

UFFICIO DELLE LETTURE

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.


INNO

Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore notturne o nelle prime ore del mattino:

La nostra lode accogli,
o Creatore eterno delle cose,
che, notte e giorno avvicendando, rendi
più vario e grato il tempo.

Alta regna la notte
e già s’ode il canto del gallo,
gioioso presagio di luce
all’ansia del viandante.

Si desta allora e ad oriente appare
la stella palpitante del mattino,
la torma squagliasi dei vagabondi,
abbandonando i vicoli del male.

Il gallo canta. La sua voce placa
il furioso fragore dell’onda;
e Pietro, roccia che fonda la Chiesa,
la colpa asterge con lacrime amare.

Orsù leviamoci animosi e pronti:
tutti risveglia il richiamo del gallo
e gli indolenti accusa che si attardano
sotto le coltri dormigliando ancora.

Il gallo canta. Torna la speranza:
l’infermo sente rifluir la vita,
il sicario nasconde il suo pugnale,
negli smarriti la fede rivive.

Gesù Signore, guardaci pietoso,
quando, tentati, incerti vacilliamo:
se tu ci guardi, le macchie si dileguano
e il peccato si stempera nel pianto.

Tu, vera luce, nei cuori risplendi,
disperdi il torpore dell’anima:
a te sciolga il labbro devoto
la santa primizia dei canti.

Gloria a Dio Padre
e all’unico suo Figlio
con lo Spirito Santo
nella distesa dei secoli. Amen.

Quando l’Ufficio delle letture si dice nelle ore del giorno:

Vita dei santi, Cristo, unica via,
o sola speranza del mondo,
o sorgente di pace e di giustizia,
voci e cuori a te inneggiano.

Se qualche luce di virtù tu vedi,
ogni parola vera,
ogni infiammata volontà di bene,
è, Signore, tua grazia.

Dona quiete ai tempi incerti, salda
custodisci la fede,
rinvigorisci i deboli,
perdona i peccatori.

Gloria si canti al Padre
e all’unico suo Figlio,
dolce si levi la lode allo Spirito
negli infiniti secoli. Amen.


Oppure, sia nelle ore notturne, sia nelle ore diurne:

Tacita un giorno a non so qual pendice
salia d'un fabbro nazaren la sposa;
salia non vista alla magion felice
    d'una pregnante annosa;

e detto: “Salve” a lei, che in reverenti
accoglienze onorò l'inaspettata,
Dio lodando, sclamò: Tutte le genti
mi chiameran beata.

Deh! con che scherno udito avria i lontani
presagi allor l'età superba! Oh tardo
nostro consiglio! oh degl'intenti umani
    antiveder bugiardo!

Noi testimoni che alla tua parola
ubbidiente l'avvenir rispose,
noi serbati all'amor, nati alla scola
    delle celesti cose,

noi sappiamo, o Maria, ch'Ei solo attenne
l'alta promessa che da Te s'udia,
Ei che in cor la ti pose: a noi solenne
    è il nome tuo, Maria.

CANTICO DEI TRE GIOVANI        Dn 3,52-56
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto il tuo nome glorioso e santo, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu sul trono del tuo regno, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi †
    e siedi sui cherubini *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Benedetto sei tu nel firmamento del cielo, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

Come era nel principio e ora e sempre
        nei secoli dei secoli, amen, *
    degno di lode e di gloria nei secoli.

SALMODIA
                            Cantico    1 Sam 2,1-10

Ant. 1 Il mio cuore esulta nel Signore; * in lui soltanto può gloriarsi l’uomo.

Il mio cuore esulta nel Signore, *
    la mia fronte s'innalza grazie al mio Dio.
Si apre la mia bocca contro i miei nemici, *
    perché io godo del beneficio che mi hai concesso.

Non c'è santo come il Signore, *
    non c'è rocca come il nostro Dio.

Non moltiplicate i discorsi superbi, †
    dalla vostra bocca non esca arroganza; *
    perché il Signore è il Dio che sa tutto
        e le sue opere sono rette.

L'arco dei forti s'è spezzato, *
    ma i deboli sono rivestiti di vigore.

I sazi sono andati a giornata per un pane, *
    mentre gli affamati han cessato di faticare.
La sterile ha partorito sette volte *
    e la ricca di figli è sfiorita.

Il Signore fa morire e fa vivere, *
    scendere agli inferi e risalire.
Il Signore rende povero e arricchisce, *
    abbassa ed esalta.

Solleva dalla polvere il misero, *
    innalza il povero dalle immondizie,
per farli sedere insieme con i capi del popolo *
    e assegnare loro un seggio di gloria.

Perché al Signore appartengono i cardini della terra *
    e su di essi fa poggiare il mondo.

Sui passi dei giusti egli veglia, †
    ma gli empi svaniscono nelle tenebre. *
    Certo non prevarrà l'uomo malgrado la sua forza.

Dal Signore saranno abbattuti i suoi avversari! *
    L'Altissimo tuonerà dal cielo.

Il Signore giudicherà gli estremi confini della terra; †
    darà forza al suo re *
    ed eleverà la potenza del suo Messia.

Gloria.

Ant. 1 Il mio cuore esulta nel Signore; * in lui soltanto può gloriarsi l’uomo.

                            Cantico    Is 61,10-62,3

Ant. 2 Il Signore mi ha rivestito dei suoi gioielli, * mi ha posto in capo la sua corona.

Io gioisco pienamente nel Signore, *
la mia anima esulta nel mio Dio,

perché mi ha rivestito delle vesti di salvezza, *
mi ha avvolto con il manto della giustizia,
come uno sposo che si cinge il diadema *
e come una sposa che si adorna di gioielli.

Poiché come la terra produce la vegetazione †
e come un giardino fa germogliare i semi, *
    così il Signore Dio farà germogliare la giustizia
e la lode davanti a tutti i popoli.

Per amore di Sion non mi terrò in silenzio, *
per amore di Gerusalemme non mi darò pace,
finché non sorga come stella la sua giustizia *
    e la sua salvezza non risplenda come lampada.

Allora i popoli vedranno la tua giustizia, *
tutti i re la tua gloria;
ti si chiamerà con un nome nuovo *
    che la bocca del Signore avrà indicato.

Sarai una magnifica corona nella mano del Signore, *
    un diadema regale nella palma del tuo Dio.

Gloria.

Ant. 2 Il Signore mi ha rivestito dei suoi gioielli, * mi ha posto in capo la sua corona.

                            Cantico    Sir 24,3-4.9-20

Ant. 3 La Sapienza si è costruita una casa * in Maria vergine, sposa di Giuseppe.

«Io sono uscita dalla bocca dell'Altissimo *
    e ho ricoperto come nube la terra.
Ho posto la mia dimora lassù, *
    il mio trono era su una colonna di nubi.

Prima dei secoli, fin dal principio, egli mi creò; *
    per tutta l'eternità non verrò meno.

Ho officiato nella tenda santa davanti a lui, *
    e così mi sono stabilita in Sion.
Nella città amata mi ha fatto abitare; *
    in Gerusalemme è il mio potere.

Ho posto le radici in mezzo a un popolo glorioso, *
    nella porzione del Signore, sua eredità.
Sono cresciuta come un cedro sul Libano, *
    come un cipresso sui monti dell'Ermon.

Sono cresciuta come una palma in Engaddi, *
    come le piante di rose in Gerico,
come un ulivo maestoso nella pianura; *
    sono cresciuta come un platano.

Come cinnamòmo e balsamo ho diffuso profumo; *
    come mirra scelta ho sparso buon odore;
come gàlbano, ònice e storàce, *
    come nuvola di incenso nella tenda.

Come un terebinto ho esteso i rami *
    e i miei rami son rami di maestà e di bellezza.
Io come una vite ho prodotto germogli graziosi *
    e i miei fiori, frutti di gloria e ricchezza.

Avvicinatevi a me, voi che mi desiderate, *
    e saziatevi dei miei prodotti.
Poiché il ricordo di me è più dolce del miele, *
    il possedermi è più dolce del favo di miele.

Quanti si nutrono di me avranno ancora fame*
    e quanti bevono di me, avranno ancora sete».

Gloria.

Ant. 3 La Sapienza si è costruita una casa * in Maria vergine, sposa di Giuseppe.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

Tu sei benedetto, Signore.
Amen.

PRIMA LETTURA                Ct 2,8-14; 8,6-7
Dal Cantico dei cantici.

Una voce! Il mio diletto!
Eccolo, viene
saltando per i monti,
balzando per le colline.
Somiglia il mio diletto a un capriolo
o ad un cerbiatto.
Eccolo, egli sta
dietro il nostro muro;
guarda dalla finestra,
spia attraverso le inferriate.
Ora parla il mio diletto e mi dice:
«Alzati, amica mia,
mia bella, e vieni!
Perché, ecco, l'inverno è passato,
è cessata la pioggia, se n'è andata;
i fiori sono apparsi nei campi,
il tempo del canto è tornato
e la voce della tortora ancora si fa sentire
nella nostra campagna.
Il fico ha messo fuori i primi frutti
e le viti fiorite spandono fragranza.
Alzati, amica mia,
mia bella, e vieni!
O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia,
nei nascondigli dei dirupi,
mostrami il tuo viso,
fammi sentire la tua voce,
perché la tua voce è soave,
il tuo viso è leggiadro.
Mettimi come sigillo sul tuo cuore,
come sigillo sul tuo braccio;
perché forte come la morte è l'amore,
tenace come gli inferi è la passione:
le sue vampe son vampe di fuoco,
una fiamma del Signore!
Le grandi acque non possono spegnere l'amore
né i fiumi travolgerlo.
Se uno desse tutte le ricchezze della sua casa
in cambio dell'amore, non ne avrebbe che dispregio».

RESPONSORIO                   
Benedetta tu tra le donne,
e benedetto il frutto del tuo ventre:
    nasce da te il Redentore del mondo.
(T.P. Alleluia, alleluia.)

Beata che hai creduto
a quanto il Signore ti ha detto:
    nasce da te il Redentore del mondo.
(T.P. Alleluia, alleluia.)

SECONDA LETTURA       
Dalla «Esposizione del vangelo secondo Luca» di sant’Ambrogio, vescovo.

Convenienza insegna che chi esige di essere creduto, debba esibire le prove. Quindi, poiché l'angelo annunziava cose segrete, per garantirne con una prova la veridicità, annunziò a Maria che una donna attempata e sterile aveva concepito, affermando così che a Dio è possibile tutto ciò che vuole.
Non appena Maria ebbe ciò udito, non dimostrò diffidenza per la profezia, né incertezza per quell'annunzio, né dubbio circa quella prova, bensì gioiosa di compiere il suo desiderio, delicata nel suo dovere, premurosa nella sua gioia, si affrettò verso la montagna.
Dove, se non verso le cime, doveva tendere premurosamente colei che già era piena di Dio? La grazia dello Spirito santo non conosce ostacoli, che ritardino il passo.
Anche voi, donne cristiane, imparate quali attenzioni avere per le vostre parenti incinte. Mentre prima Maria dimorava nel segreto delle sue stanze, ora né la cura della verginità più la trattiene dall'apparire in pubblico, né l'asperità dei monti dal suo slancio, né la lunghezza del cammino dal suo servizio.
Lasciando la propria casa, la Vergine si avviò in fretta verso le cime, memore soltanto del dovere, dimentica del pericolo, spinta dalla carità, non da femminile impulso.
Imparate, o vergini, a non girare qua e là per le case, a non trattenervi su le piazze, a non conversare in pubblico. Maria amava indugiare in casa, ma si affrettava tra la folla; e si fermò tre mesi presso la sua parente, perché era venuta per un dovere, e solo al dovere voleva badare. Si fermò tre mesi non perché trovasse piacere a stare in quella casa, ma perché le dispiaceva farsi vedere troppo frequentemente fuori di casa.
Avete imparato, o vergini, la verecondia di Maria; imparatene ora l'umiltà. Venne come una parente dalla sua parente, e non solo venne come più giovane da chi era più anziana di lei, ma per prima le porse il saluto: ed è bello; che una vergine sia tanto più umile, quanto più è pudica. Sappia venerare le donne più anziane, e, avendo fatto professione di castità, sia anche modello di umiltà. Ma qui si trova un incentivo alla devozione, e anche un'istruttiva legge di vita, Si osservi infatti che chi è superiore si reca da chi gli è inferiore per porgergli aiuto: Maria da Elisabetta, Cristo da Giovanni, e anche dopo, del resto, il Signore venne al battesimo per santificare il battesimo di Giovanni. Si vedono poi subito gli effetti benèfici della venuta di Maria e della presenza del Signore: «Appena Elisabetta udì il saluto di Maria, le esultò il bambino nel grembo, e fu ricolma di Spirito santo» (Lc 1, 41).
Elisabetta per prima intese la voce, ma Giovanni fu il primo a sperimentare la grazia: quella intese nell'ordine della natura, questi esultò per effetto del mistero, quella avvertì la venuta di Maria, questi la venuta del Signore, la donna avvertì quella dell'altra donna, il figlio quella dell'altro figlio; queste parlano parole di grazia, quelli la esercitano restando nascosti; e danno inizio al mistero della pietà facendone profittare le loro madri, mentre queste, con duplice prodigio, profetizzano nello spirito dei loro figli. Il bambino esultò, e la madre fu ripiena dello Spirito: né la madre fu ripiena prima del figlio, ma essendo il figlio ripièno dello Spirito santo, ne ricolmò anche la madre. Giovanni esultò, esultò anche lo spirito di Maria.

TE DEUM
Noi ti lodiamo, Dio, *
    ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre, *
    tutta la terra ti adora.

A te cantano gli angeli *
    e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo *
    il Signore Dio dell’universo.

I cieli e la terra *
    sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli *
    e la candida schiera dei martiri;

le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *
    la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico Figlio, *
    e lo Spirito Santo Paraclito.

O Cristo, re della gloria, *
    eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre *
    per la salvezza dell’uomo.

Vincitore della morte, *
    hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *
    Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.

Soccorri i tuoi figli, Signore, *
    che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria *
    nell’assemblea dei santi.

Salva il tuo popolo, Signore, *
    guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo, *
    Lodiamo il tuo nome per sempre.

Degnati oggi, Signore, *
    di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia: *
    in te abbiamo sperato.

Pietà di noi, Signore, *
    pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza, *
    non saremo confusi in eterno.

Se all’Ufficio delle Letture seguono immediatamente le Lodi si omettono l’orazione seguente e l’introduzione di Lodi e si recita immediatamente il Cantico di Zaccaria.

ORAZIONE
O Dio onnipotente ed eterno, che nel tuo disegno di grazia hai ispirato alla beata Vergine, divenuta madre del Redentore, di visitare santa Elisabetta, donaci di essere docili all’azione del tuo Spirito e di magnificare con Maria il tuo santo nome. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

LODI MATTUTINE

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LODI MATTUTINE

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.


CANTICO DI ZACCARIA
                            Cantico    Lc 1,68-79

Ant. «Appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, * il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo».

Benedetto il Signore Dio d'Israele, *
    perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente *
    nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso *
    per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:

salvezza dai nostri nemici, *
    e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
    e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
    di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
    al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo *
    perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
    nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
    per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
    e nell'ombra della morte

e dirigere i nostri passi *
    sulla via della pace».

Gloria.

Ant. «Appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, * il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo».

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

PRIMA ORAZIONE
Preghiamo.    (pausa di preghiera silenziosa)
O Dio onnipotente ed eterno, che nel tuo disegno di grazia hai ispirato alla beata Vergine, divenuta madre del Redentore, di visitare santa Elisabetta, donaci di essere docili all’azione del tuo Spirito e di magnificare con Maria il tuo santo nome. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

SALMODIA
                            Cantico    Es 15,1-4a.8-13.17-18

Ant. 1
Benedetta sei tu tra le donne, o vergine Maria, * e benedetto il frutto del tuo ventre.

Voglio cantare in onore del Signore: †
    perché ha mirabilmente trionfato, *
     ha gettato in mare cavallo e cavaliere.

Mia forza e mio canto è il Signore, *
    egli mi ha salvato.
È il mio Dio e lo voglio lodare, *
     è il Dio di mio padre e lo voglio esaltare!

Dio è prode in guerra, *
    si chiama Signore.
I carri del faraone e il suo esercito *
    li ha gettati in mare.

Al soffio della tua ira si accumularono le acque, †
     si alzarono le onde come un argine, *
     si rappresero gli abissi in fondo al mare.

Il nemico aveva detto: *
    «Inseguirò, raggiungerò, spartirò il bottino,
        se ne sazierà la mia brama; *
     sfodererò la spada,
        li conquisterà la mia mano!».

Soffiasti con il tuo alito: li coprì il mare, *
     sprofondarono come piombo
        in acque profonde.

Chi è come te fra gli dei, *
     chi è come te, maestoso in santità, Signore?
Chi è come te tremendo nelle imprese, *
     operatore di prodigi?

Stendesti la destra: *
    li inghiottì la terra.
Guidasti con il tuo favore 
        questo popolo che hai riscattato, *
     lo conducesti con forza alla tua santa dimora.

Lo fai entrare *
    e lo pianti sul monte della tua promessa,
luogo che per tua sede, Signore, hai preparato, *
     santuario che le tue mani, Signore,
        hanno fondato.

Il Signore regna *
     in eterno e per sempre.

Gloria.

Ant. 1 Benedetta sei tu tra le donne, o vergine Maria, * e benedetto il frutto del tuo ventre.

Salmi Laudativi

Ant. 2 Gioisci in eterno, vergine Maria, che hai meritato un dono così grande: * generare il Creatore del cielo e della terra.
                                Sal 149
Cantate al Signore un canto nuovo; *
la sua lode nell’assemblea dei fedeli.
Gioisca Israele nel suo Creatore, *
esultino nel loro Re i figli di Sion.

Lodino il suo nome con danze, *
con timpani e cetre gli cantino inni.
Il Signore ama il suo popolo, *
    incorona gli umili di vittoria.

Esultino i fedeli nella gloria, *
    sorgano lieti dai loro giacigli.
Le lodi di Dio sulla loro bocca *
    e la spada a due tagli nelle loro mani,

per compiere la vendetta tra i popoli *
    e punire le genti;
per stringere in catene i loro capi, *
    i loro nobili in ceppi di ferro;

per eseguire su di essi *
    il giudizio già scritto:
questa è la gloria *
    per tutti i suoi fedeli.

                                Sal 116
Lodate il Signore, popoli tutti, *
    voi tutte, nazioni, dategli gloria;

perché forte è il suo amore per noi *
    e la fedeltà del Signore dura in eterno.

Gloria.

Ant. 2 Gioisci in eterno, vergine Maria, che hai meritato un dono così grande: * generare il Creatore del cielo e della terra.

                            Salmo diretto    Sal 86
Le sue fondamenta sono sui monti santi; †
il Signore ama le porte di Sion *
più di tutte le dimore di Giacobbe.

Di te si dicono cose stupende, *
città di Dio.

Ricorderò Raab e Babilonia
fra quelli che mi conoscono; †
ecco, Palestina, Tiro ed Etiopia: *
tutti là sono nati.

Si dirà di Sion: «L’uno e l’altro è nato in essa *
e l’Altissimo la tiene salda».

Il Signore scriverà nel libro dei popoli: *
«Là costui è nato».
E danzando canteranno: *
«Sono in te tutte le mie sorgenti».

Gloria.

SECONDA ORAZIONE
Verbo eterno di Dio, che hai scelto per tua dimora il grembo verginale di Maria, donaci di contemplare il mistero della tua visitazione e di seguire l’esempio della sua carità operosa, o Figlio di Dio e nostro fratello, che vivi e regni nei secoli dei secoli.

INNO
Sollecita, sui monti di Giudea
verso una casa amica
custodendo nel grembo il suo mistero
silenziosa la Vergine va.

Alla tua voce, Maria,
sobbalza il profeta futuro:
Elisabetta al mondo ti rivela
e ti saluta beata.

L’anima tua, infocata dallo Spirito,
scioglie l’inno immortale;
celebrando i prodigi in te compiuti,
magnifica il Signore.

Oggi la lode sale a te dai popoli
in ogni terra,
oggi dell’umile fanciulla ebrea
si avvera il vaticinio.

Con la tua voce le nostre si fondono
in un cantico solo
al Padre, al Figlio, allo Spirito santo,
unico Dio nei secoli. Amen.

ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE
Al nostro Salvatore, figlio di Dio e nato da donna, acclamiamo con gioia:

Gesù, fiore illibato della beata vergine Maria, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Cristo, che, splendido di nuova luce, sei venuto dal grembo di Maria, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Redentore, che fosti l’attesa e la speranza dell’antico popolo di Dio, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Signore, che hai reso gloriosa la verginità di colei che ti ha generato, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Gesù, che dall’alto della croce hai affidato alla Madre i tuoi fratelli, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Cristo, che hai associato la tua e nostra Madre alla gloria pasquale, Kyrie eleison.
    Kyrie eleison.

Padre nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci custodisca
Amen.

oppure

La santa Trinità ci salvi e ci benedica
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale

ORA MEDIA

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ORA MEDIA

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

INNO

Terza

È l’ora terza. Gesù Signore
sale ingiuriato la croce,
ma noi pensosi gli offriamo
l’affetto di un animo orante.

Se in te nasce il Figlio di Dio,
la vita conservi incolpevole
e, con voce assidua implorando,
dischiudi il tuo cuore allo Spirito.

Quest’ora ha segnato la fine
al lungo torpore del male,
ha debellato la morte,
ha cancellato la colpa.

Di qui l’epoca inizia
della salvezza di Cristo,
nelle Chiese dell’universo
la verità s’irradia della fede.

Dalla gloria del suo patibolo
Gesù parla alla Vergine:
Ecco tuo figlio, o donna;
Giovanni, ecco tua madre.

Al vincolo di giuste nozze,
avvolte in profondo mistero,
era solo affidato in custodia
l’onore della Madre.

Stupendi prodigi dal cielo
confermano l’alto disegno;
la turba malvagia non crede,
chi crede ritrova salvezza.

Credo in un Dio Unigenito,
nato tra noi dalla Vergine,
che ha tolto i peccati del mondo
e siede alla destra del Padre.

Gloria si canti all’unico Dio
e a Gesù Cristo Signore,
con lo Spirito santo
negli infiniti secoli. Amen.

Sesta

O Dio glorioso, altissimo sovrano,
che i tempi diversi alternando,
orni di dolce chiarità il mattino
e l’infocato meriggio avvampi,

placa la furia delle discordie,
spegni il funesto ardore dell’odio,
dona alle membra sanità e vigore,
agli animi dona la pace.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito Santo
vive e governa nei secoli. Amen.

Nona

Perpetuo vigore degli esseri,
che eterno e immutabile stai
e la vicenda regoli del giorno
nell’inesausto gioco della luce,

la nostra sera irradia
del tuo vitale splendore;
premia la morte dei giusti
col giorno che non tramonta.

Ascoltaci, Padre pietoso,
per Gesù Cristo Signore,
che nello Spirito santo
vive e governa nei secoli. Amen.

SALMODIA
Salmo 18 B

Ant. 1 Beata tu che hai creduto.

La legge del Signore è perfetta, *
rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è verace, *
rende saggio il semplice.

Gli ordini del Signore sono giusti, *
fanno gioire il cuore;
i comandi del Signore sono limpidi, *
danno luce agli occhi.

Il timore del Signore è puro, dura sempre; *
i giudizi del Signore sono tutti fedeli e giusti,
più preziosi dell’oro, di molto oro fino, *
più dolci del miele e di un favo stillante.

Anche il tuo servo in essi è istruito, *
per chi li osserva è grande il profitto.
Le inavvertenze chi le discerne? *
Assolvimi dalle colpe che non vedo.

Anche dall’orgoglio salva il tuo servo *
perché su di me non abbia potere;
allora sarò irreprensibile, *
sarò puro dal grande peccato.

Ti siano gradite *
le parole della mia bocca,
davanti a te i pensieri del mio cuore. *
    Signore, mia rupe e mio redentore.

Gloria.

Ant. 1 Beata tu che hai creduto.

Salmo 111

Ant. 2 Il Signore ha guardato all’umiltà della sua serva.

Beato l’uomo che teme il Signore *
e trova grande gioia nei suoi comandamenti.
Potente sulla terra sarà la sua stirpe, *
la discendenza dei giusti sarà benedetta.

Onore e ricchezza nella sua casa, *
la sua giustizia rimane per sempre.
Spunta nelle tenebre come luce per i giusti, *
buono, misericordioso e giusto.

Felice l’uomo pietoso che dà in prestito, *
amministra i suoi beni con giustizia.
Egli non vacillerà in eterno: *
Il giusto sarà sempre ricordato.

Non temerà annunzio di sventura, *
saldo è il suo cuore, confida nel Signore.
Sicuro è il suo cuore, non teme, *
finché trionferà dei suoi nemici.

Egli dona largamente ai poveri, †
la sua giustizia rimane per sempre, *
la sua potenza s’innalza nella gloria.

L’empio vede e si adira, †
digrigna i denti e si consuma. *
    Ma il desiderio degli empi fallisce.

Gloria.

Ant. 2 Il Signore ha guardato all’umiltà della sua serva.

Salmo 127

Ant. 3 In te è riposta ogni nostra speranza, * in te risplende ogni vera bellezza.

Beato l’uomo che teme il Signore *
e cammina nelle sue vie.
Vivrai del lavoro delle tue mani, *
sarai felice e godrai d’ogni bene.

La tua sposa come vite feconda *
nell’intimità della tua casa;
i tuoi figli come virgulti d’ulivo *
intorno alla tua mensa.

Così sarà benedetto l’uomo che teme il Signore. *
Ti benedica il Signore da Sion!
Possa tu vedere la prosperità di Gerusalemme *
per tutti i giorni della tua vita.

Possa tu vedere i figli dei tuoi figli. *
Pace su Israele!

Gloria.

Ant. 3 In te è riposta ogni nostra speranza, * in te risplende ogni vera bellezza.

Alle altre Ore salmodia complementare

Terza

LETTURA BREVE                Sir 24,24 (Vg)
«Io sono la madre del puro amore, del timore, della conoscenza e della degna speranza: in me vi è ogni grazia di vita e di verità, in me ogni speranza di vita e di forza».

Ave, Maria, piena di grazia.
    Ave, Maria, piena di grazia. * Alleluia, alleluia.

Il Signore è con te.
    Alleluia. Alleluia.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
    Ave, Maria, piena di grazia. * Alleluia, alleluia.

ORAZIONE
O Dio onnipotente ed eterno, che nel tuo disegno di grazia hai ispirato alla beata Vergine, divenuta madre del Redentore, di visitare santa Elisabetta, donaci di essere docili all’azione del tuo Spirito e di magnificare con Maria il tuo santo nome. Per Cristo nostro Signore.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Sesta

LETTURA BREVE                Ct 2,10b-12a
Alzati, amica mia, mia bella, e vieni! Perché, ecco, l'inverno è passato, è cessata la pioggia, se n'è andata; i fiori sono apparsi nei campi, il tempo del canto è tornato.

Prega per noi, santa Madre di Dio.
Prega per noi, santa Madre di Dio. * Alleluia, alleluia.

Perché diventiamo degni delle promesse di Cristo.
Alleluia. Alleluia.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Prega per noi, santa Madre di Dio. * Alleluia, alleluia.

ORAZIONE
Verbo eterno di Dio, che hai scelto per tua dimora il grembo verginale di Maria, donaci di contemplare il mistero della tua visitazione e di seguire l’esempio della sua carità operosa, o Figlio di Dio e nostro fratello, che vivi e regni nei secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

Nona

LETTURA BREVE                Ct 2,13b-14
Alzati, amica mia, mia bella, e vieni! O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia, nei nascondigli dei dirupi, mostrami il tuo viso, fammi sentire la tua voce, perché la tua voce è soave, il tuo viso è leggiadro.

Sulle tue labbra è diffusa la grazia.
    Sulle tue labbra è diffusa la grazia. * Alleluia, alleluia.

«E Dio ti ha benedetta per sempre.
Alleluia. Alleluia».

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
    Sulle tue labbra è diffusa la grazia. * Alleluia, alleluia.

ORAZIONE
O Dio onnipotente ed eterno, che nel tuo disegno di grazia hai ispirato alla beata Vergine, divenuta madre del Redentore, di visitare santa Elisabetta, donaci di essere docili all’azione del tuo Spirito e di magnificare con Maria il tuo santo nome. Per Cristo nostro Signore.

oppure

Verbo eterno di Dio, che hai scelto per tua dimora il grembo verginale di Maria, donaci di contemplare il mistero della tua visitazione e di seguire l’esempio della sua carità operosa, o Figlio di Dio e nostro fratello, che vivi e regni nei secoli dei secoli.

CONCLUSIONE
Benediciamo il Signore.
Rendiamo grazie a Dio.

VESPRI

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SECONDI VESPRI

Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.

oppure

Signore ascolta la nostra preghiera.
E il nostro grido giunga fino a te.

RITO DELLA LUCE
O viva fiamma della mia lucerna,
o Dio, mia luce!
    Illumina, Signore, il mio cammino,
    sola speranza nella lunga notte.

Se l’animo vacilla o s’impaura,
rinvigorisci e salva.
    Illumina, Signore, il mio cammino,
    sola speranza nella lunga notte.

O viva fiamma della mia lucerna,
o Dio, mia luce!
    Illumina, Signore, il mio cammino,
    sola speranza nella lunga notte.

INNO
Sollecita, sui monti di Giudea
verso una casa amica
custodendo nel grembo il suo mistero
silenziosa la Vergine va.

Alla tua voce, Maria,
sobbalza il profeta futuro:
Elisabetta al mondo ti rivela
e ti saluta beata.

L’anima tua, infocata dallo Spirito,
scioglie l’inno immortale;
celebrando i prodigi in te compiuti,
magnifica il Signore.

Oggi la lode sale a te dai popoli
in ogni terra,
oggi dell’umile fanciulla ebrea
si avvera il vaticinio.

Con la tua voce le nostre si fondono
in un cantico solo
al Padre, al Figlio, allo Spirito santo,
unico Dio nei secoli. Amen.

RESPONSORIO
Vergine santa e benedetta,
chi sopra te esaltare può l’umile mia lode?
    Cristo, l’immenso Signore del mondo,
    si cela nel tuo grembo.

Benedetta sei tu tra le donne,
e benedetto il frutto del tuo ventre.
    Cristo, l’immenso Signore del mondo,
    si cela nel tuo grembo.

SALMODIA

Ant.
A te la lode, Vergine, che nel tuo grembo santo * il Salvatore del mondo hai portato.

Salmo 112

Lodate, servi del Signore, *
lodate il nome del Signore.
Sia benedetto il nome del Signore, *
ora e sempre.

Dal sorgere del sole al suo tramonto *
sia lodato il nome del Signore.
Su tutti i popoli eccelso è il Signore, *
più alta dei cieli è la sua gloria.

Chi è pari al Signore nostro Dio
che siede nell’alto *
e si china a guardare
nei cieli e sulla terra?

Solleva l’indigente dalla polvere, *
dall’immondizia rialza il povero,
per farlo sedere tra i principi, *
tra i principi del suo popolo.

Fa abitare la sterile nella sua casa *
quale madre gioiosa di figli.

Salmo 133

Ecco, benedite il Signore, *
    voi tutti, servi del Signore;

voi che state nella casa del Signore *
    durante le notti.

Alzate le mani verso il tempio *
    e benedite il Signore.

Da Sion ti benedica il Signore, *
    che ha fatto cielo e terra.

Salmo 116

Lodate il Signore, popoli tutti, *
    voi tutte, nazioni, dategli gloria;

perché forte è il suo amore per noi *
    e la fedeltà del Signore dura in eterno.

Gloria.

Ant. A te la lode, Vergine, che nel tuo grembo santo * il Salvatore del mondo hai portato.

PRIMA ORAZIONE
Verbo eterno di Dio, che hai scelto per tua dimora il grembo verginale di Maria, donaci di contemplare il mistero della sua visitazione e di seguire l’esempio della sua carità operosa, o Figlio di Dio e nostro fratello, che vivi e regni con il Padre, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

CANTICO DELLA BEATA VERGINE       
                            Cantico    Lc 1,46-55

Ant.
«Tutte le genti mi diranno beata, * poiché il Signore ha guardato l’umiltà della sua serva».

L'anima mia magnifica il Signore *
    e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *
    D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *
    e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
    si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
    ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
    ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *
    ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
    ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *
    ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria.

L’anima mia *
    magnifica il Signore.

Ant. «Tutte le genti mi diranno beata, * poiché il Signore ha guardato l’umiltà della sua serva».

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

SECONDA ORAZIONE
O Dio onnipotente ed eterno, che nel tuo disegno di grazia, hai ispirato alla beata Vergine, divenuta madre del Redentore, di visitare santa Elisabetta, donaci di essere docili all’azione del tuo Spirito e di magnificare con Maria il tuo santo nome. Per Cristo nostro Signore.

SALLENDA IN ONORE DELLA BEATA VERGINE
Vergine Madre di Dio,
colui che il mondo non può contenere
si chiuse nel tuo grembo fatto uomo.
Tu rimani vergine in eterno,
e il Figlio che hai generato
ha tolto il peccato del mondo.
    Gloria al Padre e al Figlio
    e allo Spirito santo.
    Come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen.
Vergine Madre di Dio,
colui che il mondo non può contenere
si chiuse nel tuo grembo fatto uomo.
Tu rimani vergine in eterno,
e il Figlio che hai generato
ha tolto il peccato del mondo.

Orazione
Ai tuoi figli, che credono senza incertezze, concedi, o Dio, di essere da te nel regno proclamati beati, come la vergine Maria fu esaltata da Elisabetta per la sua fede nell’ora della sua visitazione. Per Cristo nostro Signore.

INTERCESSIONI
A Dio Padre onnipotente rendiamo grazia per la gloria immortale profusa sulla madre del Figlio suo, e con animo lieto diciamo:
Hai fatto in lei cose grandi, Signore.

Tu che hai costituito Maria madre della misericordia,
-    fa’ che gli uomini sperimentino la sua bontà tra i pericoli.

Coi poveri del Signore, Maria aspettò, umile e appassionata, la venuta del Messia,
-    fa’ che tutti si riconoscano bisognosi della tua salvezza.

Tu che hai dato a Maria il compito di Madre di famiglia,
-    fa’ che tutte le madri, per sua intercessione, ispirino amore e santità nelle loro case.

Tu che hai reso forte e animosa Maria ai piedi della croce, e l’hai colmata di gioia nella risurrezione di Cristo,
-    dona consolazione e fiducia agli afflitti.

Tu che hai coronato Maria regina dei santi,
-    accogli tra le creature eternamente beate i nostri defunti.

A Dio, Padre di tutti, cantiamo la nostra lode per le opere mirabili del suo amore, e diciamo:
Padre Nostro.

CONCLUSIONE
Il Signore ci benedica e ci custodisca.
Amen.

oppure:

La santa Trinità ci salvi e ci benedica.
Amen.

Nella celebrazione pubblica presieduta dal sacerdote o dal diacono si può concludere con la benedizione, nella forma classica o nelle forme solenni previste dal Messale.

COMPIETA

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COMPIETA

Convertici, Dio, nostra salvezza.
E placa il tuo sdegno verso di noi.
O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre
    nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

INNO
Divina luce, Cristo,
stella che splendi sulla nostra sera,
ai servi che ti invocano
dona l’eterna vita.

Noi ti preghiamo e al sonno
ci abbandoniamo sereni:
se tu pietoso vigili,
senza affanno è il riposo.

Torbido sogno non ci inquieta
né ci inganna il Nemico,
se tu nella notte difendi
i cuori incontaminati.

Guardaci dal tuo trono,
sventa ogni perfida insidia,
proteggi i poveri che hai redento
a prezzo del tuo sangue.

A tua immagine ci hai creati
nel corpo e nello spirito:
nella tenebra orrenda
veglia sull’opera tua.

Al Padre eleviamo la lode,
all’unico suo Figlio,
allo Spirito Santo,
ora e per sempre. Amen.

SALMODIA
Salmo 87

Ant. Tutto il giorno a te grido, Signore.

Signore, Dio della mia salvezza, *
    davanti a te grido giorno e notte.
Giunga fino a te la mia preghiera, *
    tendi l’orecchio al mio lamento.

Io sono colmo di sventure, *
    la mia vita è vicina alla tomba.
Sono annoverato tra quelli che scendono nella fossa, *
    sono come un uomo ormai privo di forza.

È tra i morti il mio giaciglio, *
    sono come gli uccisi stesi nel sepolcro,
dei quali tu non conservi il ricordo *
    e che la tua mano ha abbandonato.

Mi hai gettato nella fossa profonda, *
    nelle tenebre e nell’ombra di morte.
Pesa su di me il tuo sdegno *
    e con tutti i tuoi flutti mi sommergi.

Hai allontanato da me i miei compagni, *
    mi hai reso per loro un orrore.
Sono prigioniero senza scampo; *
    si consumano i miei occhi nel patire.

Tutto il giorno ti chiamo, Signore, *
    verso di te protendo le mie mani.
Compi forse prodigi per i morti? *
    O sorgono le ombre a darti lode?

Si celebra forse la tua bontà nel sepolcro, *
    la tua fedeltà negli inferi?
Nelle tenebre si conoscono forse i tuoi prodigi, *
    la tua giustizia nel paese dell’oblio?

Ma io a te, Signore, grido aiuto, *
    e al mattino giunge a te la mia preghiera.
Perché, Signore, mi respingi, *
    perché mi nascondi il tuo volto?

Sono infelice e morente dall’infanzia, *
    sono sfinito, oppresso dai tuoi terrori.
Sopra di me è passata la tua ira, *
    i tuoi spaventi mi hanno annientato,

mi circondano come acqua tutto il giorno, *
    tutti insieme mi avvolgono.
Hai allontanato da me amici e conoscenti, *
    mi sono compagne solo le tenebre.

Gloria.

Ant. Tutto il giorno a te grido, Signore.

LETTURA BREVE                Ger 14,9
Tu sei in mezzo a noi, Signore, e noi siamo chiamati con il tuo nome: non abbandonarci, Signore Dio nostro.

Pietà di me, o Dio.
    Pietà di me, o Dio, * in te mi rifugio.

Mi riparo all’ombra delle tue ali.
    In te mi rifugio.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
    Pietà di me, o Dio, * in te mi rifugio.

CANTICO DI SIMEONE           
                            Cantico    Lc 2,29-32

Ant.
A Simeone era stato preannunziato dallo Spirito Santo * che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore.

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *
    vada in pace secondo la tua parola;

perché i miei occhi han visto la tua salvezza, *
    preparata da te davanti a tutti i popoli,

luce per illuminare le genti *
    e gloria del tuo popolo Israele.

Gloria.

Ant. A Simeone era stato preannunziato dallo Spirito Santo * che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Messia del Signore.

ORAZIONE
Donaci, o Padre, di essere uniti nella fede alla morte e alla sepoltura del Figlio tuo, per risorgere alla vita nuova con lui, che vive e regna nei secoli dei secoli.
 
ANTIFONA ALLA B.V. MARIA
Inviolato fiore, purissima Vergine,
porta lucente del cielo,
Madre di Cristo amata, Signora piissima,
odi quest’inno di lode.
Casta la vita scorra, sia limpido l’animo:
così t’implorano i cuori.
Per la tua dolce supplica a noi colpevoli
scenda il perdono di Dio,
Vergine tutta santa, Regina bellissima,
inviolato fiore.

Prima della conclusione si può lodevolmente inserire un breve esame di coscienza.

CONCLUSIONE
Dormiamo in pace.
Vigiliamo in Cristo.