L’incontro è proposto da GRANIS (Gruppo animazione sociale) del Decanato di Cologno e Vimodrone e dalle ACLI di Cologno Monzese con il sostegno di Azione Cattolica Ambrosiana e Associazione San Benedetto di Cologno Monzese, e ha avuto il Patrocinio della Città di Cologno Monzese.
Il fine è di contribuire all’avvio di un cammino per la pace, di una politica di pace, alla luce dell’eredità e dell’attualità del pensiero di Giorgio La Pira, prendendo spunto dal libro a Lui dedicato «Fede Politica e Profezia», curato da Alberto Mattioli, conoscitore dell’indimenticabile figura.
Il mondo è in cerca di pace, occorre porre fine alla distruzione delle città, allo sterminio delle popolazioni nella guerre attualmente in atto. La Pira non fu visionario o utopista, ma uomo di grande realismo che ha saputo fare politica anche a livello internazionale, basti pensare alla tentata mediazione in Vietnam. La sua progettualità politica è stata capace di dare sostanza, anima e corpo a una visione esistenziale per la fraternità dei popoli.
Purtroppo siamo tornati a spendere per le armi quello che il mondo spendeva negli anni Quaranta: lo stiamo facendo in 184 fronti del mondo e non c’è Stato che non sia coinvolto direttamente o indirettamente. Occorre diffondere un forte sentimento di opposizione alla guerra, come fece, a suo tempo, La Pira.
Papa Francesco è la voce più alta di pace, quando parla della guerra come di un sacrilegio che ci dovrebbe mobilitare tutti, così come, in passato, si impegnò La Pira, che non parlava di pace in un mondo astratto e, in questo, somiglia straordinariamente a papa Francesco. Occorrono maestri per l’oggi, uomini capaci di essere ascoltati dai grandi del mondo, come fu capace La Pira che è stato accolto da tutti perché aveva credibilità personale per la sua autorevolezza.
Infatti, La Pira ha vissuto il suo impegno politico in una dimensione internazionale, sempre proteso alla costruzione della pace, e nell’impegno per l’unità di tutta la famiglia umana, da lui considerata come il fine ultimo della storia.
Oggi è necessario tenere presente la lezione di Giorgio La Pira per far prevalere il dialogo al fine di sradicare le ragioni dei conflitti.