Il gruppo carcere della parrocchia S. Francesco al Fopponino invita tutti, lunedì 22 aprile alle 20.45 presso il Teatro di Gesù Buon Pastore (via Sebastiano Caboto, 2), alla proiezione del film documentario “Benvenuti in galera”.
Parteciperà il regista, Michele Rho.
L’iniziativa di questa serata nasce da un gruppo di donne amiche, sorto nel 2018 nella Parrocchia di s. Francesco d’Assisi al Fopponino, con il proposito di avvicinarsi al Carcere Circondariale di san Vittore per conoscere quella comunità di persone che lo abitano e per cercare di sostenerle e di accompagnarle con una pluralità di azioni e di attenzioni.
Il carcere è un mondo sconosciuto ai più, un mondo di sofferenze: ci sono le celle chiuse, celle con 6 detenuti, ci sono i carrelli del cibo che passano alle 11 e alle 17, c’è la mancanza di seri aiuti sanitari e
giuridici per i tanti, troppi, malati psichiatrici, ci sono Giovani Adulti (detenuti dai 18 ai 23/24 anni) che non sono mai andati a scuola, ci sono le risse…
Con la presenza e il servizio dei volontari cresce la possibilità di nuove modalità di relazioni; c’è un sorriso, c’è speranza…
Michele Rho è regista e sceneggiatore. Ha conseguito il diploma in regia teatrale presso la Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi di Milano. Ha frequentato Master of Fine Art in Directing and Screenwriting presso la Columbia University di New York. Varie le sue esperienze di regista e sceneggiatore tra cinema, teatro, televisione e pubblicità.
Il regista milanese ha realizzato “Benvenuti in Galera”, documentario in bianco e nero sul “ristorante più stellato d’Italia” (come recita il sottotitolo), sorto dentro il compound della Seconda Casa di
Reclusione di Bollate. Non una osteria “della misericordia”. Una eccellenza. Un orgoglio. Consigliato dalla Guida Michelin.
Durante la serata, con la presenza del regista, condivideremo la visione di questo film che ci porta dentro un carcere per abbattere le nostre paure e diffidenze: i protagonisti, infatti, cercano con il lavoro una seconda possibilità dalla vita, cercano di cambiare, cercano di voltare pagina. Il lavoro è futuro.