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KOSOVO A fianco della gente I progetti di Caritas Ambrosiana

4950 - per_appuntamenti Redazione Diocesi

23 Novembre 2009

Le vicende, che segnano l’inizio della presenza di Caritas Ambrosiana nell’Est Europa, prendono l’avvio a partire dai tragici avvenimenti degli anni ’90 all’inizio della crisi dei territorio dell’allora Jugoslavia.

E’ il 1991 quando la crisi tra le diverse Repubbliche sfocia in un conflitto lungo e incontrollabile. L’impreparazione della Comunità Internazionale, in primis dell’Unione Europea, facilita l’estendersi della guerra che iniziata dalla Slovenia nel volgere di pochi mesi si estende in Croazia, per poi nell’anno successivo 1992 giungere in Bosnia Erzegovina.

Ma la storia si ripete e nonostante il tentativo di pacificazione dei territori mediante gli accordi di Dayton del dicembre del 1995; dopo soli 3 anni si apre una nuova crisi che sfocerà nella guerra tra il Kosovo, la Serbia e la Nato.
Il Kosovo gestito formalmente dall’ONU attraverso l’agenzia ad hoc dell’UNMIK , vive una profonda frustrazione rispetto alle aspettative accordatele precedentemente dalla Comunità Internazionale rispetto ad una possibile indipendenza.

Attualmente si parla a livello internazionale solo di ampia autonomia.
La pesante recessione economica e il malcontento, sono alla base del riacutizzarsi della crisi con la Serbia.
In questo contesto precario e difficile la Caritas Ambrosiana prosegue nella suo impegno, attraverso programmi e progetti di sviluppo nei tre Paesi.

In Kosovo Caritas Ambrosiana ha proseguito il suo piano di interventi con il CELIM (ong di Milano).
I principali progetti sono stati la ricostruzione delle abitazioni private, di una scuola elementare, di un reparto di cardiologia, e continua con un progetto di microcredito a favore delle famiglie, degli artigiani e commercianti.

Particolare attenzione è stata posta a favore degli anziani e dei giovani.