Link: https://www.chiesadimilano.it/cms/fondo-famiglia-lavoro/dagli-alpini-di-nova-milanese-vie-nuove-per-dare-una-mano-13094.html
Share

Famiglia-Lavoro

Dagli Alpini di Nova Milanese vie nuove per dare una mano

Devoluti al Fondo 5 mila euro raccolti durante l’estate

26 Ottobre 2010

Il gruppo Alpini di Nova Milanese, in collaborazione con altri gruppi di volontariato (Avis, Aido, Croce Rossa, Caritas, Campeggiatori Itineranti), insieme ai pensionati e in collaborazione con le parrocchie e il Comune dì Nova, aveva allestito durante i fine settimana estivi un gazebo lungo il percorso ciclopedonale del canale Villoresi, vendendo angurie, acqua e ghiaccioli, ai passanti. Attraverso questo impegno hanno raccolto 5 mila euro che hanno voluto devolvere al Fondo Famiglia-Lavoro della Diocesi di Milano. Una delegazione, con il capogruppo degli Alpini, Graziano Rozzoni, e il presidente della sezione Avis, Aljoscia Cornelli, ha personalmente consegnato il ricavato nelle mani dell’Arcivescovo.
«Noi sappiamo che la nostra raccolta è ben poca cosa – scrivono gli Alpini in una lettera indirizzata al cardinale Tettamanzi -, ma certamente è la risposta del cuore e del fare in un momento di grave difficoltà. Eminenza noi le siamo vicini sempre, quando parla di fede, quando parla degli ultimi e quando ci ricorda che nella Chiesa del Signore non esistono “altri”, esistono solo fratelli».
Il Cardinale ha risposto agli Alpini, apprezzando l’originalità dell’idea: «È proprio vero – scrive nella sua lettera – che il desiderio sincero di aiutare i fratelli stimola anche la creatività e la fantasia, fa trovare vie nuove per dare una mano a chi è nel bisogno e incoraggia anche altri a seguire questi esempi di carità. Sono infatti certo che quanti hanno trovato ristoro presso di voi si sono soffermati a riflettere sull’amore fraterno che vi anima, e lo hanno forse riscoperto un po’ anche nei loro cuori. Vi voglio poi ringraziare perché avete deciso di destinare il ricavato del vostro lavoro al nostro Fondo famiglia-lavoro, confermando così la vostra fiducia nell’impegno della nostra Chiesa ambrosiana a favore dei più deboli. Le famiglie che potremo sostenere grazie alla vostra offerta non potranno esprimervi personalmente la loro gratitudine: vi ringrazio io anche a nome loro, e vi auguro di cuore gioia e pace. Che il Signore vi benedica!»