1. Il giovane David e il giovane Omar. Soldati in Gaza, Palestina
Quel giorno terribile, il 7 ottobre, morì tra le milleduecento vittime del terrorismo anche il giovane David. E David si presentò al cospetto dell’Altissimo portando nel corpo il colpo in testa che aveva stroncato la sua giovane, vita promettente.
Qualche giorno dopo travolto della tremenda rabbia israeliana morì il giovane musulmano Omar. E Omar si presentò al cospetto dell’Altissimo portando nel petto il colpo mortale che aveva stroncato la sua giovane vita.
David e Omar al cospetto dell’Altissimo si guardavano imbarazzati e addolorati e l’Altissimo pronunciò le parole inaudite e tremende, disse la parola che trafigge il cuore e disse: “David, figlio mio; Omar, figlio mio: voi siete fratelli!”. Allora Omar sentì nella sua carne il dolore di David, e dovette gridare: “Ahi, ahi, che male!”. Sentì la violenza del colpo che devasta la testa, sentì come è doloroso e insopportabile e sconvolgente quel colpo che spegne lo sguardo, che cancella la memoria, che strappa agli affetti, che consegna alla morte. Allora David sentì nella carne il dolore di Omar, e dovette gridare: “Ahi, ahi, che male!”. Sentì la devastazione del colpo che squarcia il petto, che spegne il cuore, che gela le membra e consegna alla morte. Allora David e Omar, avvertendo il dolore dell’altro, si sentirono trafiggere il cuore e piansero, per mille anni forse, e si abbracciarono e si chiesero scusa e si accarezzarono il volto per tergere le lacrime. Che spettacolo struggente per le miriadi di angeli!
Perciò si rallegrano gli angeli e i santi, perché il Figlio entra nella gloria del Padre, per essere il Signore di tutti e per questo imprevedibile purgatorio in cui David sente il dolore di Omar e Omar il dolore di David.
2. Sara e Yasmin. Bambine in Ucraina
Per un attacco vigliacco morì la piccola Sara. La bambina amputata di una gamba si presentò al cospetto dell’Altissimo e il suo corpo portava i segni della mutilazione che la bomba gli aveva inflitto e camminare era una pena.
Per un attacco vigliacco morì la piccola Yasmin. La bambina sfigurata nel volto si presentò al cospetto dell’Altissimo e non poteva vedere. Le bambine si domandavano spaventate: chi ha potuto fare questo?
Allora l’Altissimo pronunciò le parole dolcissime, consolanti come un abbraccio, tenere come una carezza: “Yasmin, Sara: voi siete sorelle!”. Allora anche Yasmin accarezzò Sara e le offrì l’aiuto per camminare e Sara prese per mano Yasmin e la condusse per mano sulle vie del cielo, in modo che non inciampasse. Perciò gli angeli e i santi del cielo cantavano commossi mentre le bambine entravano in paradiso, e Yasmin era l’appoggio di Sara e Sara era per Yasmin lo sguardo.
L’umile semplicità delle bambine giunse al compimento nella gloria: «Umiliatevi davanti al Signore ed egli vi esalterà» (Gc 4,10).
3. Chantal e Shani. Mamme in Kivu, RDC
Carica d’anni e di lacrime si presentò al cospetto dell’Altissimo Chantal. Chantal giunse ancora piangendo: dopo anni e anni non s’era rimarginata la ferita per Kokongo, il figlio morto nell’assurdità, nella crudeltà degli scontri tra le bande armate nel Kivo. E Chantal piangeva al cospetto dell’Altissimo.
Carica d’anni e di lacrime si presentò al cospetto dell’Altissimo Shani. Shani aveva ancora le vesti del lutto e il volto del dolore per Chaka, il figlio morto nell’eterna spietata guerra nel Kivu.
Piangevano entrambe le madri i loro figli, entrambi assassini, entrambi vittime. Non ci sono parole per consolare le mamme dei figli ammazzati. Ma la Vergine Maria, la mater dolorosa, ha raccolto la parola del Figlio morente: «Donna, ecco tuo figlio» (Gv 19,26) e ha mostrato che l’unica consolazione è prendersi cura dei figli degli altri.
Perciò abitano la terra e sono consolate presso l’Altissimo le madri, quelle che cercano la pace, quelle che costruiscono la pace e si curano degli orfani smarriti. I loro occhi vedono gli angeli di Dio e l’avvicinarsi del Regno.
Queste tre parole ripetiamo nella preghiera: il perdono difficile che riconcilia i nemici, la solidarietà semplice che aiuta e si lascia aiutare, la premura materna per il futuro del mondo.

