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31 marzo

Erba: «Via Matris» all’Eremo S. Salvatore

Sette stazioni, sul modello della Via Crucis, per ognuno dei dolori che la Madonna ha sofferto accettando di diventare madre di Gesù. A proporla è il Decanato di Erba a tutte le parrocchie. Il ritrovo è al cimitero di Crevenna venerdì 31 alle 20.30

di Enrico Viganò

21 Marzo 2023

È un appuntamento quaresimale ormai tradizionale a Erba e richiama ogni anno centinaia e centinaia di fedeli. Il 31 marzo prossimo, (ore 20.30) torna a Erba la “Via Matris”, il cammino penitenziale, che partendo dalla chiesa di San Giorgio di Crevenna (nei pressi del cimitero) si avvia verso l’Eremo di San Salvatore, un luogo immerso nel silenzio e che facilita la preghiera.

La Via Matris, organizzata dal Decanato di Erba, si suddivide in sette stazioni, corrispondenti ai sette dolori di Maria (La Profezia di Simeone, la fuga in Egitto, lo smarrimento di Gesù nel Tempio, l’incontro di Gesù con la Mamma sulla via del Calvario, la Crocefissione e la Morte di Gesù, La Deposizione, la Sepoltura).

«La Via Matris, che si compie il venerdì antecedente la Domenica delle Palme, non è da confondere con la Via Crucis – spiega mons. Angelo Pirovano, prevosto e decano di Erba – ma si tratta di un pio esercizio di meditazione che, fiorito nel sec. XVI, si è progressivamente imposto nella devozione popolare della Chiesa: è stato approvato da papa Leone XIII nel 1884. Come Cristo è l’«uomo dei dolori» per mezzo del quale piacque a Dio «riconciliare a sé tutte le cose, rappacificando con il sangue della sua croce […] le cose che stanno sulla terra e quelle dei cieli» (Col 1, 20), così Maria è la «donna del dolore», che Dio volle associata a suo Figlio come madre e partecipe della sua Passione».

«La Via Matris – afferma don Ettore Dubini, vicario parrocchiale della Comunità pastorale S. Eufemia di Erba – seguirà da Crevenna il percorso della “Pedemontana”, la strada costruita dai romani che collegava Como a Bellagio, passando ”ai piedi dei monti”: era impossibile a quei tempi percorrere la parte pianeggiante del Pian di Erba, perché acquitrinosa e paludosa. Si giungerà infine all’Eremo di San Salvatore, dove per tanti anni Giuseppe Lazzati ha testimoniato la sua dedizione alla chiesa, offrendo alle giovani opportunità di formazione, e dove proprio all’eremo il venerabile Giuseppe Lazzati ha voluto essere sepolto. Per questo la Via Matris è molto sentita e partecipata dai giovani, che vengono anche da ogni dove, per meditare con Maria la Passione di Gesù in questo luogo incantevole che invita alla spiritualità».