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25 marzo

Trecella, un territorio che affronta attivamente le insidie del presente per un futuro sostenibile

La dinamica e coesa comunità trecellese, erede di grandi tradizioni agricole, riflette sul proprio futuro e sulla qualità della vita, alla luce della Laudato Si’ di papa Francesco

25 Marzo 2019

L’incontro di lunedì 25 marzo 2019 a Trecella avviene in un “borgo” di grandi tradizioni rurali, tuttora molto coeso e portatore di forti identità culturali e solidali.
Trecella è frazione del comune di Pozzuolo Martesana (8000 abitanti), la cui peculiarità agricola è stata compromessa a causa di recenti ferite inferte da invasivi interventi di trasporto, in particolare venendosi a trovare all’incrocio fra due autostrade (Bre-Be-Mi e TEEM) sulla cui pubblica utilità si può ben discutere e contro cui i Comuni del circondario si erano invano battuti.
Di fatto sono state distrutte vaste aree agricole altamente fertili, prima arricchite dalla fitta rete irrigua derivata dallo storico Naviglio Martesana, che da oltre 500 anni estende i suoi benefici effetti su gran parte del territorio ad est di Milano, favorendo nel suo percorso consistenti economie agricole ed offrendo stupendi angoli di paesaggio. Al fine di contenere le tendenze di ulteriore degrado (il cosiddetto ‘effetto vetrina’, costituito da proliferazioni incontrollate di capannoni ed insediamenti vari) il citato Comune di Pozzuolo ha realizzato nel 2009 un Parco che vincola ad uso prevalentemente agricolo le aree attorno ad ampi tratti autostradali.

La frazione di Trecella ha ulteriormente compensato tale impatto, incrementando nei cittadini la consapevolezza di essere comunità di grandi tradizioni rurali, posta difronte alla sfida delle trasformazioni d’epoca, da affrontare senza perdere la qualità della vita. Motore di questo costante approccio è ed è stato per oltre 50 anni il locale Circolo Acli, centro di ispirazione culturale e di animazione, con interventi rivolti alle famiglie, alle persone e coinvolgendo moltissimi giovani in attività sportive e formative. Ricordiamo anche la costruzione di 180 unità abitative in Cooperazione (CCL Acli-Cisl), una Cooperativa Famigliare di 250 soci con “spaccio alimentare” all’interno del Circolo, che è dotato di bar e numerosi servizi per la collettività. A maggio-giugno si svolge la Festacli in Oratorio San Giovanni Bosco, occasione di incontri tematici, giochi, festa e convivialità gastronomiche. In evidenza oggi anche il progetto di recupero a sfondo sociale della grande Cascina Corte Stella, situata in pieno centro storico.

Infine da menzionare l’Orto-frutteto a cultura biologica, sorto nel 2015 e partecipato da circa 50 nuclei familiari residenti ed aderenti tramite bando. L’attività si realizza su un appezzamento di proprietà comunale, estensibile fino a 2 ettari (20.000 mq), e si avvale del sostegno economico ed organizzativo del Circolo Acli.
Uno degli obiettivi importanti riguarda la raccolta di prodotti provenienti da una speciale sezione ‘condivisa’ dell’Orto-frutteto, affinché rimangano disponibili per una distribuzione verso utilizzi sociali ed umanitari.

In questa realtà, ricca di memorie e di dinamismo presente, ascolteremo e dialogheremo volentieri nel tempo quaresimale con Don Walter Magnoni della Pastorale Sociale e del Lavoro di Milano e con Gianbattista Armelloni delle Acli, ponendo al centro le tematiche connesse all’enciclica Laudato Si’ di papa Francesco.