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Vita in comunità

Il 6 marzo a Vedano Olona
“La bontà del cuore vince sempre”

Presentazione di un volume che ripercorre la lunga vita di mons. Trezzi, amico di santi (dal beato cardinal Schuster al beato Luigi Monza, fino al prossimo beato cardinal Montini-Paolo VI) e protagonista della vita ambrosiana del tempo

6 Marzo 2014

Giovedì 6 marzo, alle ore 21, presso la chiesa parrocchiale di San Maurizio di Vedano Olona, si terrà la presentazione del libro La bontà del cuore vince sempre. Mons. Ambrogio Trezzi (1881-1972), edito da Centro Ambrosiano e scritto da monsignor Ennio Apeciti, docente di storia della Chiesa presso il seminario arcivescovile di Venegono Inferiore e responsabile dell’Ufficio della Cause dei santi della diocesi di Milano.
Il testo si caratterizza come una biografia di don Ambrogio Trezzi, che fu parroco stimatissimo in Vedano Olona dal 1928 al 1968, paese che egli amò con cuore di pastore durante gli anni bui della dittatura fascista e della guerra, ma che lo vide anche protagonista instancabile degli anni della ricostruzione post- bellica.
A lui si devono la casa de La Nostra Famiglia in Vedano, l’oratorio, le prima case popolari, insieme alla fondazione di tante associazioni. Ancora prima, da giovane sacerdote, a Venegono Inferiore, ottenne la costruzione del seminario che lì venne eretto e che ancora svetta sul colle del Belvedere.
Il testo ripercorre la lunga vita del protagonista, amico di santi (dal beato cardinal Schuster al beato Luigi Monza, fino al prossimo beato cardinal Montini-Paolo VI) e protagonista della vita ambrosiana del tempo.
L’autore ha ricostruito con dovizia di particolari le vicende biografiche di Mons. Trezzi, attingendo agli archivi diocesani e a quelli parrocchiali: pertanto nelle pagine che presenteremo si collocherà l’attenzione verso un sacerdote buono e operoso all’interno di una visione più complessiva della Storia sociale e religiosa italiana, unitamente ad una focalizzazione sulla spiritualità di don Ambrogio, grazie al ritrovamento di numerose sue omelie e lettere. Ne emerge un modello di pastore sempre impegnato per la crescita spirituale e civile del suo popolo, un pastore che, per usare una felice espressione di Papa Francesco, “portava l’odore delle sue pecore”, per le quali si spese fino alla fine, raccogliendo gratitudine immensa dai suoi parrocchiani, che hanno fortemente insistito per la realizzazione di un libro che potesse rievocarne la memoria.