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22 ottobre

L’oratorio è luogo ideale per educare nell’informalità?

Intervengono Carla Acerbi e Marialisa Rizzo, autrici del libro “Pedagogia dell’oratorio”

13 Ottobre 2016

All’interno dei percorsi “Oltre la soglia”, promossi da Caritas Ambrosiana e FOM, segnaliamo per sabato 22 ottobre, alle 9.30, l’incontro “L’Informale in oratorio. Riflessioni sul tema delle relazioni educative informali in oratorio”:
Intervengono Carla Acerbi e Marialisa Rizzo, autrici del libro “Pedagogia dell’oratorio” ed. Franco Angeli.

Descrizione
L’oratorio si presenta tanto come luogo storico, quanto come contesto attuale; luogo confessionale, privato, eppure con valenza sociale e pubblica. In queste intersezioni esso gioca, ancora oggi, la sua presenza e il suo ruolo educativo. Riconosciuto come contesto con un’identità forte e radicata nel tempo, è però soggetto ai cambiamenti economici, politici, culturali della nostra epoca e, proprio per questo, necessita di sostegni e attenzioni per mostrarsi ai territori in mutamento come “ancora significativo”. Questo lavoro nasce dunque dal desiderio di parlare, in ambito laico, di oratorio, assumendo una prospettiva pedagogica, riconoscendone la valenza educativa, le potenzialità formative, le fatiche e criticità, come pure le possibilità trasformative e di interazione con la società e i territori attuali. Si è provato a sottolineare la complessità della realtà oratoriana, privilegiando una prospettiva milanese, ma tentando di offrire uno sguardo allargato alla realtà italiana. Un’altra prospettiva che si è tentato di adottare è quella del genere, utile categoria d’analisi poiché costitutivo delle relazioni sociali, che inevitabilmente abitano anche l’oratorio, influenzato dal contesto sociale più ampio. Il genere crea significati e determina apprendimenti e differenze, è un concetto che permette di “fare ponte” tra l’oratorio e la società, tra gli individui e gli ambienti socio-relazionali che questi abitano.