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1-2 giugno

Imbersago, la «Notte dei Santuari» alla Madonna del Bosco

Luci accese fino a tarda sera e momenti di spiritualità, preghiera e spettacolo, ispirati al tema “Come se vedessero l’invisibile” accoglieranno i visitatori

di padre Giulio BinaghiRettore

2 Giugno 2019
Il Santuario della Madonna del Bosco

Il Santuario della Madonna del Bosco si prepara, unitamente ad altri Santuari d’Italia, a vivere l’iniziativa intitolata “La notte dei Santuari”, proposta dall’Associazione dei Santuari italiani in collaborazione con la Conferenza Episcopale Italiana, nella notte tra l’1 e il 2 giugno. Lo scopo consiste nel far conoscere il grande valore che i Santuari hanno per la Chiesa e per l’umanità, “ancora percepiti come spazi sacri verso cui andare pellegrini per trovare un momento di sosta, di silenzio e di contemplazione nella vita frenetica dei nostri giorni”, secondo le parole del Papa. Mentre accogliamo con gioia questo evento andiamo a definire a breve un programma composto da preghiera, storia, arte e cultura. 
In allegato la locandina con le indicazioni dettagliate.

L’iniziativa
Ci voleva proprio un appuntamento comune ai Santuari, famosi e nascosti, che costellano l’Italia!  E, finalmente, è stata ideata la “Notte dei Santuari” da parte del Collegamento Nazionale Santuari e condivisa dai Vescovi italiani, da tenersi nella notte tra l’1 e il 2 giugno.
L’obiettivo consiste nel far conoscere questi luoghi santi molto frequentati, nei quali il Signore chiama alla conversione, alla sequela, alla testimonianza e alla missione.
La proposta consente inoltre di presentare l’apporto che un Santuario può dare nel contesto dell’azione pastorale promossa dalla Chiesa.
Al Santuario della Madonna del Bosco abbiamo accolto con gioia l’invito a promuovere l’iniziativa, anche come occasione per far conoscere l’identità e la missione dei Santuari, delineate molto bene da alcuni interventi di Papa Francesco, che vale la pena ricordare perché molto attuali.
Nel documento “Sanctuarium in Ecclesia”, scrive: “I Santuari permangono fino ai nostri giorni in ogni parte del mondo come segno peculiare della fede semplice e umile dei credenti, che trovano in questi luoghi sacri la dimensione basilare della loro esistenza credente. Qui sperimentano in modo profondo la vicinanza di Dio, la tenerezza della Vergine Maria e la compagnia dei Santi”.
E altrove: “La maggior parte dei nostri Santuari è dedicata alla pietà mariana. Qui la Vergine Maria spalanca le braccia del suo amore materno per ascoltare la preghiera di ognuno ed esaudirla. Qui Lei sorride donando consolazione. Qui Lei versa lacrime con chi piange. Qui presenta ad ognuno il Figlio di Dio stretto tra le sue braccia come il bene più prezioso che ogni madre possiede”.
Inoltre ricorda che: “nel Santuario i fedeli possono ricevere un sostegno per il loro cammino ordinario nella parrocchia e nella comunità cristiana. Questa osmosi tra il Santuario e la vita di tutti i giorni è un valido aiuto per la pastorale, perché le consente di ravvivare l’impegno di evangelizzazione mediante una testimonianza più convinta …. e contribuire non poco all’impegno catechetico della comunità cristiana. I Santuari, nella varietà delle loro forme, esprimono
un’opportunità insostituibile per l’evangelizzazione del nostro tempo”.
L’insegnamento del Santo Padre diventa, per quanti operano nei Santuari, impegno a rendere questi luoghi benedetti un luogo di luce nell’oscurità che spesso avvolge il mondo; un centro che irradia Cristo, luce del mondo, attraverso la Vergine, nel cuore di ogni uomo e nella società; un’oasi di silenzio e di pace nel ritmo frenetico della vita; un ‘ospedale da campo’ dove curare le malattie dell’anima e guarire le ferite dei nostri peccati per poi riprendere con gioia e speranza il cammino della vita.